Fedelissimi Amaranto

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Plinio
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Re: Fedelissimi Amaranto

Messaggio da Plinio »

Ecco con Moratti farei un’eccezione per avecci un padre-padrone come lui... magari gli rivenisse voglia
Quando scenderai
in campo un grido
s' alzera' nel cielo
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Dattero
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Re: Fedelissimi Amaranto

Messaggio da Dattero »

Etruria ha scritto: ven 14 mag 2021, 10:40 Ricordava Eolo Falorni
Che, presenziando assieme ad altri amici
Ad una amichevole estiva del nostro Livorno,
E vedendo che gli avversari( squadra straniera)
Picchiavano un po' troppo e tendevano a voler umiliare l' avversario..non volendo vedere la maglia Amaranto derisa,
Armando Picchi scese dalla tribuna, si fece aprire, andò negli spogliatoi e volle giocare a tutti i costi
Per vendicare la maglia.

Grande cuore
Tempra da altri tempi!
Rendiamoci conto cos'era il calcio, cosa significhi APPARTENENZA.
Riprendiamoci ciò che è nostro.
Il calcio popolare difeso dal popolo e giocato da rappresentanti del popolo.
E se per fare una cosa del genere bisogna stare in serie D a vita a me non me ne frega un cazzo.
Forza Livorno.
Cianciua ci fai veni' l'antua
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ateo
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Re: Fedelissimi Amaranto

Messaggio da ateo »

VENERDI 28 ore 16.30.. tutti ai Fiume,così ci si 'onosce...
Mi viene a mente un episodio di tanti (molti) anni fà....ero con l'inseparabile mollie in uno di vei barre sulla spiaggia della Promenade nizzarda...dietro di me noto due belle signore con un distinto signore,mi giro mellio e scopro che il signore non era altro che SANDRO MAZZOLA...la mollie ar solito comincià la solita tiritera..unt'àzzarda,un fà ir solito livornese..ecc ecc..la mando virtualmene affanculo ed emozionato mi alzo..mi guarda sornionamente stupito ed al mio..MI PERMETTA DI STRINGERE LA MANO ALL'IDOLO DELLA MIA GIOVENTU'...risponde con il solito LEI E' TOSCANO,MA DI DOVE ????..LIVORNO !!! rispondo.....mi ridà la mano complimentandosi della mia concittadineità con il suo grande capitano ARMANDINO PICCHI...faccio quarche battuta der cazzo,provocando sorrisi alle signore e occhiate da cortellate della mi mollie....
Per un letia durante il bel lungo week sulla azzurra costa per celebrà ir novo anno......lo saluto...tralascio di dire il mio cognome in quanto sarebbe stato artro motivo di curiosità del grande nerazzurro.
cisi ir 28
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piazza
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Re: Fedelissimi Amaranto

Messaggio da piazza »

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piazza
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Re: Fedelissimi Amaranto

Messaggio da piazza »

Mario Zidarich
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In quella famosa squadra che sfiorò lo scudetto nel 1942/43, giocava Mario Zidarich, nato a Fiume nel 1915.
Passò dal Milan al Livorno nel 1937 per 65.000 lire e giocò per 10 anni con la maglia amaranto (128 presenze in serie A), dove segna 32 reti.
E' considerato uno dei migliori centrocampisti della storia del Livorno, capace di lanci lunghi 30 metri e dotato di un tiro terribile.


https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Zidarich

http://www.magliarossonera.it/protagoni ... arich.html




Ostilio Capaccioli
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Con la maglia del Livorno ha disputato 229 partite segnando 9 gol, di cui 8 nei campionati di Serie A; con la maglia dei toscani ha debuttato il 17 ottobre 1937 in Bari-Livorno 1-1.
Viene ricordato dal club toscano come uno dei suoi più grandi campioni, con cui nella stagione 1942-1943, sotto la guida dell'allenatore Ivo Fiorentini, mancò per un solo punto la conquista dello scudetto a favore del Grande Torino, che era stato battuto per 2-1 sul proprio campo e che aveva ottenuto il virtuale titolo di campione di inverno in coabitazione con i labronici.


https://it.wikipedia.org/wiki/Ostilio_Capaccioli




Renato Raccis
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Con gli amaranto Raccis vive una stagione nella quale i livornesi arrivano vicini alla conquista dello scudetto, superati dal Grande Torino. Raccis compone la linea d'attacco con Mario Stua e Teresio Piana, e va a segno 10 volte.
Dopo l'interruzione delle competizioni ufficiali, Raccis disputa il Campionato Alta Italia 1944 con l'Asti, quindi alla fine della Seconda guerra mondiale torna a Livorno per disputare l'anomalo campionato 1945-1946, in cui Raccis realizza 11 reti (8 nel Campionato Bassa Italia e 3 nel Girone Finale che i toscani chiudono al settimo posto). Nella stagione successiva il Livorno chiude solo al quindicesimo posto con Raccis autore di 17 gol.




http://www.uomonelpallone.it/renato-rac ... l-destino/

https://it.wikipedia.org/wiki/Renato_Raccis




Teresio Piana
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Nel Livorno, dopo una stagione conclusa con una salvezza e 8 marcature personali, nella stagione 1942-1943 giunge a sfiorare la conquista dello scudetto (il Grande Torino supera i toscani sul filo di lana); risulta capocannoniere della squadra con 12 realizzazioni.
Dopo l'interruzione delle competizioni ufficiali, Piana torna ad Alessandria dove disputa il Campionato Alta Italia 1944. Nel 1945 disputa il Torneo Lombardo con il Pavia.
Nell'immediato dopo guerra è in forza al Savona con cui disputa alcune amichevoli, per poi tornare al Livorno con cui disputa l'anomalo campionato 1945-1946, in cui realizza 9 reti, come nella stagione successiva.
Resta a Livorno fino alla stagione 1948-1949, che vede i toscani chiudere all'ultimo posto, e Piana scendere in campo in 11 occasioni senza mai trovare la via del gol. Torna quindi a Savona dove chiude la carriera agonistica.


https://it.wikipedia.org/wiki/Teresio_Piana

Torino-Livorno 1-2 (Zidarich-Degano) 11 ottobre 1942
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Bologna-Livorno 1-2 (Raccis-Piana) 8 novembre 1942
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piazza
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Re: Fedelissimi Amaranto

Messaggio da piazza »

Ancora Igor Protti agli inizi in maglia amaranto:

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Fabio
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Re: Fedelissimi Amaranto

Messaggio da Fabio »

piazzamagenta ha scritto: mer 2 giu 2021, 23:49 Ancora Igor Protti agli inizi in maglia amaranto:

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"ha tutto sommato svolto con buon profitto il compito assegnatogli" mi fa sorridere, pensando a cosa sarebbe diventato qualche anno dopo :lol:
= There is always hope =
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Etruria
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Re: Fedelissimi Amaranto

Messaggio da Etruria »

Altro che compitino...ero piccino
Ma il giovane Igor me lo ricordo bene
Era gia' fortissimo e molto amato..e lo seguii dopo
In qualunque squadra andasse sperando che un giorno
Potesse tornare..
Nella foto un giovanissimo Ferretti che lo intervista
E dietro si vede bene lo striscione ' club Progresso'
Che aveva sede nello stesso bar a Fiorentina
Ed era un punto di riferimento nel quartiere
Livorno ovunque giocherai
Noi siamo della Nord e non ti lasceremo mai
E tutti uniti..

Magnozzi Stua Silvestri Merlo Bimbi Lessi Picchi
Lupo Balleri Maggini Miguel Cristiano Lucarelli IGOR
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BALDOeFIERO
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Re: Fedelissimi Amaranto

Messaggio da BALDOeFIERO »

Che bellezza questo Igor con questa maglia.
piazzamagenta ha scritto: mer 2 giu 2021, 23:49 Immagine
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Re: Fedelissimi Amaranto

Messaggio da piazza »

Paolo Silvestri
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https://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Silvestri

255 presenze in maglia amaranto, altro livornese vero, altro grande Campione del passato.




Alfredo Pitto
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LIVORNO. La leggenda racconta di una mezza rivoluzione in città, di un’assemblea disperata e di una colletta da due lire. Storie di un altro calcio, storie di novant’anni fa.
Tra Livorno e Bologna, tra uno scudetto e la Nazionale.
È il mito di Alfredo Pitto, uno dei più grandi giocatori livornesi del secolo amaranto.

La saetta con i libri.
Nato nel 1906 e scomparso nel ‘76 a Milano, iniziò come centravanti ma venne quasi subito spostato a centrocampo.
Partì nella sua Livorno, dove giocò dal ’22 al 27’, tornando poi a fine carriera, quando conquistò la promozione in Serie A nel ’37 con Mario Magnozzi in panchina.
Pitto, da ragazzo, era anche una promessa dell’atletica leggera: nel 1926 fu infatti campione italiano, tra gli Allievi, correndo i 100 metri in 11 secondi e 2 centesimi.
Scelse poi il pallone e, con 11'' netti, diventò presto il calciatore più veloce dell’epoca. Esuberante, spavaldo e… studioso. Sì, perché Alfredo era iscritto all’Università.

Quella cessione…
Il Livorno, nel 1927, entrò in una profonda crisi economica.
E i dirigenti amaranto furono costretti a vendere i pezzi pregiati.
Ma Pitto non era uno qualunque, così ci fu “un'assemblea al Cinema Margherita – raccontano le cronache dell’epoca – durante la quale si decise di fare una colletta.
Il ricavato avrebbe impedito la partenza di Alfredo, ma vennero raccolti pochi spiccioli.
E lui, dopo pochi giorni, venne ceduto al Bologna. Per 20mila lire. Per sostituire, sulla sinistra, lo sfortunato Alberto Giordani, ucciso dalla meningite. Per entrare nella storia.
Perché Pitto sbarcò in Nazionale, con la quale conquistò la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Amsterdam del ’28, e vinse lo scudetto nel ’29, entrando subito in sintonia con il tecnico austriaco Felsner.
Che nel ‘31 seguì nella neonata Fiorentina, convinta ad acquistarlo per 200mila lire, dieci volte di più rispetto a quanto lo aveva pagato il Bologna quattro anni prima.
Una plusvalenza incredibile, una delle prime nella storia del calcio italiano. Pitto andò poi all’Inter, prima di rientrare a Livorno e chiudere a Seregno, in Brianza, nel 1938.
Ah, si racconta che una volta, a Parigi con la Nazionale universitaria, salì in tribuna durante una partita per regolare i conti con qualche tifoso.
Come? Con quella ghigna che servirebbe oggi…

https://iltirreno.gelocal.it/livorno/sp ... 1.11136339




Giovanni Busoni
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Giovanni Busoni (1913-1973), livornese di nascita arriva a giocare nel Livorno nel 1933 al posto dell'ungherese Nekadoma.
Nel 1934 venne convocato in nazionale da Pozzo.
Grande centravanti degli anni Trenta, in due anni nel Livorno segna 37 goal, prima di essere venduto al Napoli insieme ad Uslenghi per una cifra astronomica per quel tempo, circa 250.000 lire.
Busoni fu protagonista dell'inaugurazione dello stadio attuale, per la precisione l'8 ottobre 1933, quando il Livorno alla quinta giornata del campionato di serie A affrontò la Fiorentina.
Davanti a 10.000 persone, grazie soprattutto ad una doppietta di Busoni, la Fiorentina fu sconfitta per 3 a 0.
Quell'anno Busoni segnò 26 reti e divenne vicecannoniere in serie A.
Il suo ultimo goal in amaranto lo segnò al Brescia l'anno seguente, il 12 maggio 1935.
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