Guerrieri Amaranto

Avatar utente
piazza
Messaggi: 10074
Iscritto il: ven 15 gen 2021, 20:05

Re: Guerrieri Amaranto

Messaggio da piazza »

MOSCHETTI

Immagine

Negli anni '80 la Cuoiopelli era una delle realtà più accreditate, soprattutto per il lancio dei giovani.
Il Livorno che nel 1986/87 vinse la coppa Italia semipro incontrò solo una sconfitta nel percorso dal girone eliminatorio alla finale e avvenne proprio a Santa Croce sull'Arno contro una formazione che oltre a Lazzerini allenatore e Tancredi direttore sportivo, aveva in rosa un ex, Ciardelli, e tre futuri amaranto: i due difensori Da Mommio e Nannipieri e un centrocampista ventunenne fatto di cuore, ritmo e visione di gioco.
Uno di quei giocatori che in campo si sentono anche quando non si vedono, ma che gli appassionati avrebbero imparato a conoscere bene perché indossò l'amaranto per più di 100 volte fra campionato e coppa.
Paolo Moschetti approdò all'Ardenza ventitreenne nell'estate del 1988, campionato di C1, in una "squadra costruita con poco" che nonostante il cambio di tre allenatori (Franzon, Giampaglia e Renna) non ebbe mai occasione di esprimersi al meglio e alla fine retrocesse inesorabilmente.
Per Moschetti un impatto tremendo visto che anche i due gol segnati, in coppa Italia con la Rondinella e in campionato a Mantova, coincisero con altrettante sconfitte, ma a fine stagione anche la consapevolezza di aver fatto il proprio dovere considerate le 31 presenze: "Te sai che ero uno che dava tutto, quindi negli sportivi livornesi ho sempre trovato riscontri positivi. Potevano dire che ero scarso, ma apprezzavano la grinta che mettevo."

Seconda stagione 1989/90, campionato di C2 che il Livorno chiuse a metà classifica pur salvandosi matematicamente solo all'ultima giornata.
Altri tre allenatori (ri-Giampaglia, Viciani e Onesti) ad alternarsi alla guida, ma Moschetti fu ancora tra i punti fissi per chiunque e le presenze che si contano sono nuovamente 30, impreziosite dal gol segnato a Cuneo che permise agli amaranto di cogliere un prezioso pareggio.
"L'anno della C2 la società rimase la solita e infatti ci fù il fallimento. La squadra era validissima con tanti nomi illustri (Criscimanni, Benedetti e Paleari venivano da categorie superiori), purtroppo in quel periodo eravamo più dagli avvocati che ad allenarci..."
Se l'anno prima si incrociò i tacchetti con avversari destinati a carriere radiose come Protti, Silenzi e Bresciani ("Io mi ricoro ancora Pizzi. Giocava nel Vicenza e sarebbe arrivato in serie A con Parma e Inter; aveva talento da vendere"), nell'anno della C2 affianca in amaranto una mezzapunta di grande levatura tecnica: "Acciuga lo ricordo come un giocatore con tanto talento e poco incline al lavoro. Ottimo ragazzo, era un semplice che si vestiva da conte. Una grande personalità."

Due anni separati e nel frattempo il Livorno deve ripartire dall'Eccellenza.
Nel 1992-93, per il campionato di CND con cui il neo-presidente Achilli aspira a riconquistare la C2 arrivano molti giocatori da Pavia; tra questi c'è Paolo Moschetti che nella borsa con le scarpette tacchettate, oltre alle caratteristiche note di podista e combattente, porta anche tanti gol: 17 in 29 partite!
"Si era scesi di una categoria, certo, inoltre Pavia mi era servita a crescere, ma soprattutto avevo acquisito più sicurezza dei miei mezzi."
Il Livorno parte male e nella sconfitta di Savona alla prima giornata Frappietri calcia a lato un rigore.
All'esordio in casa Moschetti debutta con una doppietta decisiva e due settimane dopo, firmando un'altra coppia di gol a Santa Margherita Ligure, diviene anche il rigorista della squadra.
Alcuni gol sono di fattura veramente pregevole come la punizione di Sarzana che dal limite dell'area fende la barriera alzandosi e termina la corsa gonfiando il sacco sotto la traversa.
"Una grande punizione. Ma il gol più bello lo feci con la Sanremese, ombrello e tiro al volo.
Ogni volta che tiravo facevo gol, fu un anno magnifico."
La stagione scorre tutta in rincorsa alla Vogherese che alla fine conquista il primato "(...) loro avevano più giocatori forti. Noi meno, ti dimostra il fatto che il capocannoniere fui io ah ah ah...", ma al Livorno per esser ripescato serve il secondo posto e nello scontro diretto dell'ultima giornata a Rapallo, dove è sufficiente un pareggio, il tabellino accanto all'ex Navone, marca nuovamente Moschetti: nell'ultima partita l'ultimo regalo a quella città che non dimentica:
"LIVORNO è una fede. Nel sottopassaggio c'era una frase: LIVORNO VI AMA, a me è rimasta dentro... Poi i tifosi: ho visto gente piangere e gioire (un pò meno) gente vera. Le discussioni che avevo coi tifosi a Tirrenia sono memorabili. In seguito, girando altre squadre, non ho più trovato le stesse sensazioni di amore e di appartenenza ad una squadra."
Allora perché non rimase?
"Avevo una scrittura con Achilli per tre anni; quello era il primo. Uno scritto dove c'era l'accordo economico che lui non voleva mantenere. Mi sentii offeso e preso in giro, così decisi di non firmare la sua proposta."

Non preoccuparti Paolo. Il tuo nome nella Storia del Livorno era già scritto e lo sarà sempre.

http://amarantosfl.blogspot.com/2012/02 ... -anni.html
Avatar utente
piazza
Messaggi: 10074
Iscritto il: ven 15 gen 2021, 20:05

Re: Guerrieri Amaranto

Messaggio da piazza »

RIZZO
Immagine

il compianto Armando, colui che fece il tunnel a Maradona.
e fra l'altro ho scoperto che Maradona ce lo aveva nel destino...

E ARMANDO RIZZO DIVENNE… DIEGO.
I tifosi lo hanno chiamato fino alla fine “Diego Armando Rizzo“. Anche fino al giorno della sua morte, avvenuta pochi anni fa per una grave malattia. Armando Rizzo, rossoverde degli anni Ottanta (nella foto della figurina Panini di quella stagione, è il terzo da sinistra), regalò al Liberati un colpo da cineteca indimenticabile. In quel caso, tra l’altro, le acrobazie furono due nella stessa azione. Era il novembre 1984, quando al Liberati si giocava Ternana-Barletta, per il campionato di serie C1. Vinse la Ternana 1-0 e a determinare la vittoria della squadra allora allenarta da Gaetano Salvemini fu appunto la perla di Rizzo. Doppia perla, come dicevamo: l’azione ha visto la palla praticamente mai a terra, prima ricevuta sulla fascia da Antonio Trudu che dopo averla controllata la crossò al centro in rovesciata. E a centro area, con una mezza girata fantastica sempre in volo, Rizzo la colpì e la indirizzò in rete, tra l’incredulità dei tifosi assiepati sulla vicina curva Est e negli altri settori di tutto il Liberati. Da lì, l’appellativo di “Diego Armando“, come Maradona.

https://www.calciofere.it/2018/12/09/te ... o-in-volo/

picchia Rizzo,
picchia Rizzo,
eh! eh!
Avatar utente
piazza
Messaggi: 10074
Iscritto il: ven 15 gen 2021, 20:05

Re: Guerrieri Amaranto

Messaggio da piazza »

VARLJEN
Immagine

Immagine

(...) Viene poi convocato dal Torino, di ritorno in Serie A, per il ritiro estivo, ma il giocatore scelse di andare a giocare nel Livorno, in Serie C. Il cambio avvenne con il terzino Mauro Lessi che interessava ai piemontesi.

In Toscana, nei quattro anni di Serie C disputa 133 partite mancando solo in 4 occasioni, venendo confermato al rientro di Mauro Lessi dal Torino nel ruolo di capitano per volere dello stesso Lessi.
In maglia amaranto giocò nei ruoli di centromediano, mediano, stopper e libero realizzando anche 3 reti, di cui la terza nel giorno in cui il club viene promosso in Serie B al termine della stagione Serie C 1963-1964.

Disputa coi labronici anche il campionato di Serie B 1964-1965 (14 presenze in campionato).

https://it.wikipedia.org/wiki/Fulvio_Varglien


Quattro campionati di C culminati con la promozione del 1963-64 e l'anno successivo in B quasi sempre da protagonista.
Intorno alle 150 partite in amaranto e quattro gol, sono i numeri di Fulvio Varljen che del Livorno fu difensore e capitano.
"Chiesi di essere ceduto al Livorno, tra le richieste che avevo, perché a Torino con i granata avevo giocato con Romano Taccola che me ne parlava benissimo.
L'amaranto e il Livorno fanno parte di me. Oltre alle soddisfazioni sportive, in quel periodo, in quella città nacque il mio primogenito Gianfranco.
Arrivai nel 1960-61 con Pellis ed eravamo un bel complesso, ma i dirigenti non dettero troppa fiducia a Silvestri che venne cacciato all'ottava giornata.
Al suo posto, traghettati da Ugo Conti per una settimana, ci ritrovammo Campatelli che era stato un buon giocatore nell'Inter e ci faceva pesare il fatto di essere in C con noi.
In quella squadra giocai con Pisetta con cui spesso ci siamo rivisti sulle tribune del nord a veder giocare il Livorno.
Con Gimelli e Mazzucchi invece eravamo vicini di casa davanti ai Bagni Pancaldi. Andavamo insieme agli allenamenti.
Nel 1962-63 arrivò Mazzetti e sfiorammo la promozione che raggiungemmo la stagione successiva. Pian piano vidi arrivare Caleffi, Balestri, Azzali, Virgili e altri.
Vincemmo il campionato davanti a un ottimo Forlì e in difesa subimmo soltanto 18 gol.
Il tifo dell'Ardenza era inarrivabile.
Non avrei certo pensato che dopo quattro anni a quel livello, in serie B avrei trovato le difficoltà che mi portarono a lasciare Livorno.
Purtroppo ebbi uno scontro con la dirigenza per dei soldi pattuiti fuori-contratto che non mi arrivarono mai.
Nel girone di andata ero fuori rosa e mi allenavo a Montenero con i tifosi che venivano a rincuorarmi. Anche Mazzetti mi voltò le spalle contando di rimpiazzarmi con Cairoli.
Io mi impuntai al punto che, quando Ivo Andrei si offrì di darmeli di tasca sua, io rifiutai perché l'accordo era con la società e non con lui.
A gennaio mi arresi e Bonsanti (traghettatore tra Mazzetti cacciato e Parola neo-assunto ndr) mi riportò in squadra. Ci salvammo all'ultima giornata.
Parola però non mi piaceva; dopo un'amichevole contro la Russia di Yaschin e Cyslenko mi disse cadendo dalle nuvole che non sapeva giocassi così bene.
Mi allenava e non sapeva... Comunque glielo feci ripetere l'anno dopo quando passai al Trani e sul tabellino dei gol di Trani - Livorno, accanto alla scritta 1-0 c'era il mio nome."


http://amarantosfl.blogspot.com/2014/08 ... ranto.html
Avatar utente
Dattero
Messaggi: 5798
Iscritto il: lun 1 feb 2021, 15:52
Località: Livorno

Re: Guerrieri Amaranto

Messaggio da Dattero »

piazzamagenta ha scritto: dom 13 giu 2021, 9:56 VARLJEN
Immagine

Immagine

(...) Viene poi convocato dal Torino, di ritorno in Serie A, per il ritiro estivo, ma il giocatore scelse di andare a giocare nel Livorno, in Serie C. Il cambio avvenne con il terzino Mauro Lessi che interessava ai piemontesi.

In Toscana, nei quattro anni di Serie C disputa 133 partite mancando solo in 4 occasioni, venendo confermato al rientro di Mauro Lessi dal Torino nel ruolo di capitano per volere dello stesso Lessi.
In maglia amaranto giocò nei ruoli di centromediano, mediano, stopper e libero realizzando anche 3 reti, di cui la terza nel giorno in cui il club viene promosso in Serie B al termine della stagione Serie C 1963-1964.

Disputa coi labronici anche il campionato di Serie B 1964-1965 (14 presenze in campionato).

https://it.wikipedia.org/wiki/Fulvio_Varglien


Quattro campionati di C culminati con la promozione del 1963-64 e l'anno successivo in B quasi sempre da protagonista.
Intorno alle 150 partite in amaranto e quattro gol, sono i numeri di Fulvio Varljen che del Livorno fu difensore e capitano.
"Chiesi di essere ceduto al Livorno, tra le richieste che avevo, perché a Torino con i granata avevo giocato con Romano Taccola che me ne parlava benissimo.
L'amaranto e il Livorno fanno parte di me. Oltre alle soddisfazioni sportive, in quel periodo, in quella città nacque il mio primogenito Gianfranco.
Arrivai nel 1960-61 con Pellis ed eravamo un bel complesso, ma i dirigenti non dettero troppa fiducia a Silvestri che venne cacciato all'ottava giornata.
Al suo posto, traghettati da Ugo Conti per una settimana, ci ritrovammo Campatelli che era stato un buon giocatore nell'Inter e ci faceva pesare il fatto di essere in C con noi.
In quella squadra giocai con Pisetta con cui spesso ci siamo rivisti sulle tribune del nord a veder giocare il Livorno.
Con Gimelli e Mazzucchi invece eravamo vicini di casa davanti ai Bagni Pancaldi. Andavamo insieme agli allenamenti.
Nel 1962-63 arrivò Mazzetti e sfiorammo la promozione che raggiungemmo la stagione successiva. Pian piano vidi arrivare Caleffi, Balestri, Azzali, Virgili e altri.
Vincemmo il campionato davanti a un ottimo Forlì e in difesa subimmo soltanto 18 gol.
Il tifo dell'Ardenza era inarrivabile.
Non avrei certo pensato che dopo quattro anni a quel livello, in serie B avrei trovato le difficoltà che mi portarono a lasciare Livorno.
Purtroppo ebbi uno scontro con la dirigenza per dei soldi pattuiti fuori-contratto che non mi arrivarono mai.
Nel girone di andata ero fuori rosa e mi allenavo a Montenero con i tifosi che venivano a rincuorarmi. Anche Mazzetti mi voltò le spalle contando di rimpiazzarmi con Cairoli.
Io mi impuntai al punto che, quando Ivo Andrei si offrì di darmeli di tasca sua, io rifiutai perché l'accordo era con la società e non con lui.
A gennaio mi arresi e Bonsanti (traghettatore tra Mazzetti cacciato e Parola neo-assunto ndr) mi riportò in squadra. Ci salvammo all'ultima giornata.
Parola però non mi piaceva; dopo un'amichevole contro la Russia di Yaschin e Cyslenko mi disse cadendo dalle nuvole che non sapeva giocassi così bene.
Mi allenava e non sapeva... Comunque glielo feci ripetere l'anno dopo quando passai al Trani e sul tabellino dei gol di Trani - Livorno, accanto alla scritta 1-0 c'era il mio nome."


http://amarantosfl.blogspot.com/2014/08 ... ranto.html
Doveva essere una bella ghignarola e di siuro un gli mancava la parola. Da Livorno, indubbiamente
Cianciua ci fai veni' l'antua
Avatar utente
piazza
Messaggi: 10074
Iscritto il: ven 15 gen 2021, 20:05

Re: Guerrieri Amaranto

Messaggio da piazza »

DIONISI
Immagine

Ennesimo giocatore legato alla piazza livornese, dato via senza nè un come nè un perchè, per poi fare le fortune del Frosinone.
Lo voglio ricordare così, in Livorno-Brescia, una delle ultime partite dell'anno della promozione in A nel 2013, andate al minuto 1:50 (occhio però a non rigozzà poco prima):

Avatar utente
Mascalaito
Messaggi: 611
Iscritto il: gio 17 giu 2021, 10:25

Re: Guerrieri Amaranto

Messaggio da Mascalaito »

Mi permetto di mettere MASCALAITO
Immagine

Immagine

che era l'idolo del mio povero babbo e che lo prendevo per il culo visto che poi andette a gioà nientopopodimeno che ner pisa.
Però è stato una colonna del Livorno, ce ne fusse di gente del genere oggi.
Avatar utente
piazza
Messaggi: 10074
Iscritto il: ven 15 gen 2021, 20:05

Re: Guerrieri Amaranto

Messaggio da piazza »

GIAMPAGLIA
Immagine
Avatar utente
Mascalaito
Messaggi: 611
Iscritto il: gio 17 giu 2021, 10:25

Re: Guerrieri Amaranto

Messaggio da Mascalaito »

piazzamagenta ha scritto: sab 17 lug 2021, 20:02 GIAMPAGLIA
Immagine
Bello Rossano dè!!
Avatar utente
Etruria
Messaggi: 1806
Iscritto il: lun 18 gen 2021, 22:35

Re: Guerrieri Amaranto

Messaggio da Etruria »

Grande Rossano!!!
Mi ricordo del tuo pianto
Dopo una sofferta salvezza.
Livorno ovunque giocherai
Noi siamo della Nord e non ti lasceremo mai
E tutti uniti..

Magnozzi Stua Silvestri Merlo Bimbi Lessi Picchi
Lupo Balleri Maggini Miguel Cristiano Lucarelli IGOR
Avatar utente
piazza
Messaggi: 10074
Iscritto il: ven 15 gen 2021, 20:05

Re: Guerrieri Amaranto

Messaggio da piazza »

Rispondi

Torna a “Personaggi Amaranto”