5 marzo 1953

Avatar utente
Nenciodamus
Messaggi: 594
Iscritto il: lun 18 gen 2021, 23:00
Località: Livorno

Re: 5 marzo 1953

Messaggio da Nenciodamus »

il clone ha scritto: lun 8 mar 2021, 16:09 Diciamo che il potere se l'è preso. A me piace la storia e tanti anni fa comprai libri sui personaggi più famosi del 900. Anche un libro su Stalin di Gianni Rocca, importante giornalista di sinistra. E' descritta la lotta per la presa del potere alla morte di Lenin e Stalin prevalse anche perché, come sempre succede, più scaltro dei rivali, in particolar modo di Trockij (vent'anni dopo lo fece uccidere in Messico).
Nel libro non viene celebrato come una persona di particolari qualità, ma con una grande determinazione e un forte carattere.
Dal punto di vista occidentale può essere criticabile per mille aspetti, ma la URSS di quei tempi aveva sicuramente bisogno di una persona forte e anche di sacrifici immensi da parte della popolazione per sollevarsi da uno stato di sottosviluppo rispetto alle altre nazioni europee.
Se non l'avesse fatto, non avrebbe retto l'urto all'attacco nazista e ora chissà in che modo vivremmo.
Ciò non toglie che se Trockij avesse vinto la lotta di successione, forse lo sviluppo socio-economico-militare sarebbe comunque avvenuto (perché certe decisioni non sono mai prese da una sola persona, ma da un apparato dove conta molto anche il parere tecnico) e magari sarebbe sortito un diverso socialismo che avrebbe retto l'assalto CONSUMISTICO del capitalismo. Possiamo girare la storia come si vuole, ma è stata L'IDEA DEL CONSUMISMO quello che ha agito come IL VERO CAVALLO DI TROIA NELLA MENTE DELLA GENTE AL DI LA' DELLA CORTINA DI FERRO.
Credo che Marx ed Engels avrebbero maldigerito alcune scelte come quella dei gulag. Il comunismo è faticoso e ci vuole tempo ed in quasi 200 anni di vita ha dimostrato che per sopravvivere deve evolvere in qualcosa di più adatto alla natura umana. La socialdemocrazia è ancora più utopistica perchè pretende di mantenere attivi tutti i gruppi politicamente attivi senza alcuna repressione, ma questo cozza inesorabilmente con la realtà che è fatta di crisi e polarizzazione e ciclicamente questi gruppi "rivoluzionari" prendono il potere, che dopo poco si riaccentra nuovamente. Dai tempi antichi è sempre stato così.
"La questione morale esiste da tempo e dalla sua risoluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico." Enrico Belinguer
Avatar utente
il clone
Messaggi: 250
Iscritto il: mar 19 gen 2021, 1:43

Re: 5 marzo 1953

Messaggio da il clone »

Nencio
sarei curioso di capire l'evoluzione del pensiero di Marx e di Engel nella società attuale. Può sembrare una stupidaggine, una frase buttata lì, ma sarei veramente curioso di capire come agirebbe il meccanismo mentale in coloro che hanno ideato quello straordinario ordinamento socio economico negli anni dello sviluppo industriale, di fronte a questo sviluppo esasperato, a questo straordinario sviluppo della tecnica, al benessere diffuso, all'istruzione estesa alla gran parte della popolazione e A QUESTO TIPO D'INFORMAZIONE DI MERDA di cui la massa sopra ricordata si nutre.
In generale di questo tipo di società sicuramente evoluta, ma che non sembra andare nella direzione da loro (e da noi) voluta.
Aggiungi qualcosa di quello che mi sono scordato da inserire per comporre il quadro della realtà attuale.
Cosa direbbero? Cosa proporrebbero? Una bella domanda: una domanda veramente da cento milioni.
Credo che la risposta ci illuminerebbe per comprendere quale cammino intraprendere.

PS
Spirit si è scosso per un attimo dalla sua depressione
Avatar utente
ateo
Messaggi: 1101
Iscritto il: lun 18 gen 2021, 19:31

Re: 5 marzo 1953

Messaggio da ateo »

il clone ha scritto: mar 9 mar 2021, 19:04 Nencio
sarei curioso di capire l'evoluzione del pensiero di Marx e di Engel nella società attuale. Può sembrare una stupidaggine, una frase buttata lì, ma sarei veramente curioso di capire come agirebbe il meccanismo mentale in coloro che hanno ideato quello straordinario ordinamento socio economico negli anni dello sviluppo industriale, di fronte a questo sviluppo esasperato, a questo straordinario sviluppo della tecnica, al benessere diffuso, all'istruzione estesa alla gran parte della popolazione e A QUESTO TIPO D'INFORMAZIONE DI MERDA di cui la massa sopra ricordata si nutre.
In generale di questo tipo di società sicuramente evoluta, ma che non sembra andare nella direzione da loro (e da noi) voluta.
Aggiungi qualcosa di quello che mi sono scordato da inserire per comporre il quadro della realtà attuale.
Cosa direbbero? Cosa proporrebbero? Una bella domanda: una domanda veramente da cento milioni.
Credo che la risposta ci illuminerebbe per comprendere quale cammino intraprendere.

PS
Spirit si è scosso per un attimo dalla sua depressione
e lo so vai...LETTA is coming :lol: :lol: :lol:
Avatar utente
il clone
Messaggi: 250
Iscritto il: mar 19 gen 2021, 1:43

Re: 5 marzo 1953

Messaggio da il clone »

a dir la verità l'ha scosso il rammentare gli ideali delle origini e il pensiero che quei filosofi (ben diversi da quelli da quattro soldi che ci sono oggi) potrebbero elaborare al tempo d'oggi.
Sto leggendo l'enciclopedia della Storia acquistata insieme a Repubblica una ventina d'anni fa e mai aperta. Sono partito a caso dalla fine del 1700 con la rivoluzione americana e poi quella francese. Sono arrivato alla Restaurazione. E' fatta abbastanza bene e approfondisce ogni genere di argomento. Ne viene fuori un quadro completo delle società dell'epoca e si capisce come è avvenuto lo sviluppo industriale.
Babeuf. Chi è costui?
Ecco, se un lo levavano di ulo, chissà cosa sarebbe successo in Europa? O forse si possono fare giri più stretti o più larghi, ma alla fine si arriva (più lontano nel tempo o più vicino) allo stesso punto?
Un'altra bella domanda.
Io non sono spitit: lui ha la presunzione di voler rispondere, io mi limito a domandare.
Avatar utente
BALDOeFIERO
Messaggi: 2407
Iscritto il: ven 15 gen 2021, 15:25

Re: 5 marzo 1953

Messaggio da BALDOeFIERO »

Penso che tutti noi s’abbia una versione “revisionista” di Stalin. Di lui in un secolo ne hanno scritto/parlato più nemici che sostenitori, perché più nemici sono rimasti. E comunque leggiamo libri di storia in salsa occidentale.

Purtroppo nessuno dei “politici” di oggi riesce a rileggere (non rivedere, rileggere) il Marxismo nel modo giusto, interpretando i tempi. A mio avviso è molto più moderno di quello che si pensi anche alla luce dei fatti dell’ultimo anno. Ma questa è materia per altro topic.

P.S. Se il clone è Trozkista, spirit è Stalinista? :D
Immagine
Avatar utente
Nenciodamus
Messaggi: 594
Iscritto il: lun 18 gen 2021, 23:00
Località: Livorno

Re: 5 marzo 1953

Messaggio da Nenciodamus »

BALDOeFIERO ha scritto: mar 9 mar 2021, 21:38 Penso che tutti noi s’abbia una versione “revisionista” di Stalin. Di lui in un secolo ne hanno scritto/parlato più nemici che sostenitori, perché più nemici sono rimasti. E comunque leggiamo libri di storia in salsa occidentale.
Beh i gulag c'erano, diciamo che il libero pensiero non era propriamente ben accetto e col senno di poi la russia si trova proprio nella mani di quei militari che sventolavano la bandiera dell URSS e che si sono impossessati di tutto.
"La questione morale esiste da tempo e dalla sua risoluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico." Enrico Belinguer
Avatar utente
piazza
Messaggi: 10078
Iscritto il: ven 15 gen 2021, 20:05

Re: 5 marzo 1953

Messaggio da piazza »

A me piacciono le contestualizzazioni.
La rivoluzione doveva avvenire in Germania e invece scoppió in Russia e questo già da solo spiega quel che successe negli anni seguenti.
In più mettiamoci che prima di Lenin c’era lo zar a che quindi i gulag per esempio, non sono un’invenzione sovietica.
Per finire vorrei capire chi critica lo Stalin dei primi del 900 e elogia Putin oggi, quale differenza vede.
A me piacciono le contestualizzazioni.
Avatar utente
il clone
Messaggi: 250
Iscritto il: mar 19 gen 2021, 1:43

Re: 5 marzo 1953

Messaggio da il clone »

Piazza
bisognerebbe chiederlo a Salvini che a Putin gli darebbe tanti bacini in bocca, o magari a Berlusconi che pure lo invitava volentieri a casa sua e magari lo faceva sta bene con qualcuna del suo harem.
Fin qui tutto bene, lo sappiamo. Non posso però dare torto a spirit quando dice che a parte quei due, anche per tanti dell'estrema sinistra non c'è differenza tra Stalin e Putin e ritengono quest'ultimo un oppositore del capitalismo, quando invece è soltanto un bieco nazionalista con mire egemoniche.

Baldo
spirit ha detto che ammirava Beppone. Ma l'ha già scritto e un se lo ricorda. Il più bravo giocatore di carte, briscola, tre sette e scopa, del bar sportivo (e il migliore in assoluto che lui abbia conosciuto) era un uomo all'epoca cinquantenne, acceso comunista, che somigliava a Stalin e si pettinava e curava i baffi come lo statista. Chissà se era il suo clone italiano? Sta il fatto che era bravissimo e ganzo. Per perdere, gli dovevano girare le carte proprio male male, e di solito vinceva nonostante anche gli altri tre fossero comunque tanta roba. Ogni pomeriggio, intorno al tavolo c'era un capannello. Lui andava presto: il tempo di mangiare un boccone dopo essere uscito dall'ITI e trovava il posto a sedere i mezzo ai giocatori. Beppone punzecchiava sempre il padrone del negozio di taglie forti che faceva angolo tra via delle navi e Borgo cappuccini. Era un fascistone e spirit l'aveva sui coglioni perché non aveva la spontaneità e la personalità positiva di Beppone. Era un po' subdolotto. Il su nipote era un ragazzo che frequentava il bar insieme a tutti loro(anche ganzo, seppur di destra). All'epoca, dice spirit, ci scherzavano sopra e si prendevano in giro anche sulla politica. Non c'era odio e si divertivano.
Insomma, Baldo, ha detto spirit, che continua lo sciopero, che deve molto a Beppone... Stalin, perché ha imparato a giocare a carte come lui.
Quand'era giovane, sbaragliava i suoi amici.
Avatar utente
Nenciodamus
Messaggi: 594
Iscritto il: lun 18 gen 2021, 23:00
Località: Livorno

Re: 5 marzo 1953

Messaggio da Nenciodamus »

piazzamagenta ha scritto: mer 10 mar 2021, 13:37 A me piacciono le contestualizzazioni.
La rivoluzione doveva avvenire in Germania e invece scoppió in Russia e questo già da solo spiega quel che successe negli anni seguenti.
In più mettiamoci che prima di Lenin c’era lo zar a che quindi i gulag per esempio, non sono un’invenzione sovietica.
Per finire vorrei capire chi critica lo Stalin dei primi del 900 e elogia Putin oggi, quale differenza vede.
A me piacciono le contestualizzazioni.
Non ho mai detto che i gulag sono stati un invenzione sovietica, ma che erano ben attivi al tempo. Ed a scanso di equivoci lungi da me elogiare putin o Xi jinping
"La questione morale esiste da tempo e dalla sua risoluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico." Enrico Belinguer
Avatar utente
piazza
Messaggi: 10078
Iscritto il: ven 15 gen 2021, 20:05

Re: 5 marzo 1953

Messaggio da piazza »

Nenciodamus ha scritto: mer 10 mar 2021, 15:26 Non ho mai detto che i gulag sono stati un invenzione sovietica, ma che erano ben attivi al tempo. Ed a scanso di equivoci lungi da me elogiare putin o Xi jinping
Nencio, non era certo rivolto a te il mio intervento. ;)
Rispondi

Torna a “Tribuna Politica”