L'angolo del clone

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zanardi
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Re: L'angolo del clone

Messaggio da zanardi »

mastacchi ha scritto: mer 9 mar 2022, 19:59 prima di tutto m'avete dato un branco di soddisfazione e vi ringrazio della discussione, e ringrazio il clone per averci ospitato nel su' angolo!!!
a zanardi dico molto semplicemente: se un movimento ha la forza di imporsi come forza di pressione, non necessariamente deve diventare un partito per influenzare la politica. potrà diventarlo, oppure potrà colonizzare partiti, o avere rapporti più o meno stretti con forze politiche preesistenti. ma non dovrà necessariamente avere maggioranze per incidere sulle vicende politiche.
non ci sono ricette, ci sono dinamiche che non si possono certo prevedere.
nel 2001 il movimento noglobal sembrava destinato a grandi influenze. fu di fatto assorbito (in italia) da rifondazione e si volatilizzò. attenzione: non per "colpa" di rifondazione (che comunque un era granche'...), ma perché non riuscì a esprimere la forza sufficiente per mettere in discussione gli equilibri dell'epoca. infatti cadde in tutto il mondo, come in tutto il mondo si era sviluppato.
alla prossima!
guarda, la penso esattamente come te! Se è una risposta, credo sia più rivolta a Nencio che a me ;)
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mastacchi
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Re: L'angolo del clone

Messaggio da mastacchi »

spiritual ha scritto: gio 10 mar 2022, 1:26 In conclusione, stiamo vivendo un periodo storico di discesa della parabola, una discesa che più diventerà ripida più porterà al malcontento già esistente nella gente che si sente privata di quel benessere che ha solo in parte e che vorrebbe completo, figuriamoci se lo vede perdere completamente. Quello che avverti tu nella mancanza di un movimento VERO E DURATURO, qualcosa che rifletta un ideale, NON C'E' perché manca proprio la spinta ideale. Non ci POSSIAMO PREFIGURARE un modello ALTERNATIVO di sviluppo e abbiamo soltanto RABBIA, MALCONTENTO, PER QUEL BENESSERE CHE SENTIAMO PERDERE (o non avere).
Siamo diventati PREDA DEL FACILE POPULISMO e questo non fa altro che PEGGIORARE LA NOSTRA SITUAZIONE ECONOMICA.
L'unica cosa che possiamo fare e QUELLA DI RITARDARE, ATTENUARE LA DECADENZA e questo può avvenire SOLTANTO RIDISTRIBUENDO LA RICCHEZZA togliendo il maltolto a chi fino a oggi se ne è approfittato.
trovo sia molto vero che ci stiamo allontanando dal "centro del mondo". l'europa lo è stato per un paio di millenni (anche se magari è più un retaggio della nostra cultura che un fatto storico reale...), poi nel secolo scorso il centro del mondo s'è spostato oltreoceano, ma noi comunque si contava parecchio, in quanto satelliti importanti.
ora il mondo è decisamente multipolare, e l'influenza si sta decisamente spostando verso est, verso quell'incredibile pianeta sconosciuto (per noi) che si chiama cina e che indubbiamente sarà il centro del mondo nel prossimo secolo.... ammesso che la specie umana ci arrivi, al prossimo secolo.
e probabilmente le rivoluzioni, o le riforme, o i grandi cambiamenti,verranno da laggiù e noi occidentali ne saremo spettatori più o meno coscienti.
ma in realtà se il mondo ha un futuro ce l'ha nella cooperazione: la forza economica, già vincente, ma che in questo secolo diventerà devastante, della cina si troverà di fronte due potenze nucleari, gli usa e la russia (se non si autodistrugge prima...). o coopereranno e gestiranno questa fase in modo intelligente, o probabilmente ci estingueremo.
per questo credo che la sfida sia quella di inventare una politica che possa interpretare questa fase in termini di ridistribuzione ed eguaglianza, ma a livello planetario.
purtroppo siamo indietro, la cultura e la politica vanno molto più lentamente dell'economia e del complesso militare-industriale.
ma siamo sempre lì col conto: dove c'è guerra ci deve essere pace, dove c'è sfruttamento ci deve essere giustizia sociale, dove c'è povertà ci deve essere sostegno. seguire le vecchie bandiere porta fuori strada, bisogna cercare di renderle attuali e vere.
pensare a livello planetario non implica stare a vedere quello che succede: "pensare globalmente, agire localmente", si dice dagli anni '90, ma è più facile dirlo che farlo. ho ancora la speranza di incrociare movimenti e forze e gruppi che sappiano imparare a farlo sul serio! ma resta fermo che quando c'è uno sciopero si va in piazza, che se partono gli studenti si va a vedere, se manifestano i migranti qualcosa bisogna fare: perché se nasce qualcosa, è da lì che nascerà, no a montecitorio.
zanardi ha scritto: gio 10 mar 2022, 22:35 guarda, la penso esattamente come te!
sì, me ne sono reso conto, visioni decisamente simili...
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il clone
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Re: L'angolo del clone

Messaggio da il clone »

CALCIO: UN BRODINO CALDO E BUONO
La partita di oggi era delicatissima, più di quanto i giornali abbiano scritto. La mancata vittoria e i prossimi due impegni potevano teoricamente disegnare scenari che non è opportuno nominare.
Il pareggio tra le due inseguitrici è il miglior risultato possibile. Complessivamente su tre punti ne hanno presi soltanto due, tra l'altro spartiti tra loro. Con lo splendido gol del Toro abbiamo ristabilito le distanze di sicurezza fornendo una (relativa) tranquillità in vista dei due big match che ci aspettano. Spirit aveva scritto che non dovevamo valutare la qualità del gioco perché un paio di allenamenti non potevano stravolgere assetti acquisiti nel corso di mesi. Concordo con lui. Il campo ha attestato comunque miglioramenti, anche se non trascendentali, e un agonismo simile a quello delle trasferte prima della sosta. Ho avuto a sensazione che il Certaldo non fosse all'altezza tecnica delle tre ultime squadre affrontate, ma questo giudizio può essere stato inficiato da un miglior Livorno. Inutile stare a disquisire: i prossimi incontri forniranno la risposta. Alcuni giudizi sui giocatori: oggi ho visto il miglior Franzoni (come a Ponsacco), il miglior Panebianco (che a parer mio fino a oggi non aveva mai brillato), il miglior Bellazzini (partendo da prestazioni assolutamente negative ci voleva però poco), il miglior Russo che è risultato, soprattutto nel primo tempo, un centrocampista aggiunto, dato anche il baricentro alto concessoci dagli avversari. A tal proposito, vorrei dire ad Angelini (non ne avrà bisogno, ma glielo dico comunque) di stare attento. Credo che questo sia stato un errore tattico concesso dal Certaldo. Se ricordiamo la partita con il San Miniato dove, dopo un primo tempo tutto offensivo che ci aveva visto sfiorare il meritato vantaggio, nella ripresa il loro allenatore mise due punte in più alzando il baricentro e mettendoci in grande difficoltà. Quasi tutte le squdre affrontate ci hanno pressato alto mettendoci in difficoltà. Voglio dire che non sono sicuro che siamo stati noi ad avere la forza di stare alti, ma il demerito del Certaldo che ha giocato con soli 1+1 (più indietro) attaccanti. Detto delle cose positive, di negativo segnalo l'esperimento di Pecchia che tolto dalla fascia destra non ha reso come nelle precedenti partite e il (mi piange il cuore a scriverlo) girovagare per il campo del nostro Luci, smarcandosi sempre, ma senza mai ricevere un passaggio. Un enorme potenziale non sfruttato. Sin dalla prima partita Andrea è restato avulso dal gioco, ma NON PER COLPA SUA. Non si comprende perché i giocatori non facciano riferimento a lui che si smarca sempre quando Mazzoni porge la palla al difensore. Basterebbe che questi gliela passasse dandogli la possibilità di impostare il gioco, ricevere nuovamente il passaggio e trovarsi così oltre la metà campo. Nell'ultimo quarto d'ora è stato più nel vivo dell'azione e non è un caso che siano venute le azioni migliori e poi quella del gol. Anche in prospettiva play off è FONDAMENTALE che Luci diventi quello che deve essere: IL PERNO DEL GIOCO.

POLITICA 1: BOMBE A GRAPPOLI (E A GRAPPOLO!)
Bombe a grappoli su obiettivi militari, ma in prevalenza civili: case, scuole, ospedali ecc. secondo una strategia del terrore che cerca di fiaccare la fiducia dei resistenti. Una strategia di guerra applicata quasi sempre, intendiamoci, da chiunque esercito che aveva, nelle passate guerre, la supremazia aerea. Una strategia tanto più necessaria per Putin per l'evento più imprevisto scaturito in questi giorni di guerra: la strenua resistenza degli ucraini, resistenza non circoscritta all'esercito, ma all'enorme numero di cittadini volontari. E' la guerra di resistenza di un popolo e come tale difficile da vincere. Per piegarla occorre creare terrore, in modo da diminuire la coesione e l'affluenza. Politica del terrore utilizzando tutta la potenza militare. L'uso delle bombe a grappolo (la cui proibizione è stata accettata da tutte le nazioni appartenenti all'ONU) è stata accertata, tra l'altro, proprio oggi, anche dall'inviata di LA7.
Ci sarà un'escalation terribile e forse una battaglia all'interno di varie città sul tipo della guerriglia come a Stalingrado.
Di fronte a tutto ciò, ai morti da una parte e dall'altra, civili e militari, c'è da chiedersi: PERCHE'? Anche al più cinico dei politici: NE VALEVA LA PENA?

POLITICA 2: IL PRINCIPIO...
Sulle cause della guerra hanno scritto e argomentato giornalisti di tutto il mondo, da una parte e dall'altra. La ragione non è mai al 100% da una parte, e questo lo sappiamo, anche se si potrebbe argomentare sull'importanza di certe ragioni e se giocano a favore dei popoli o di singoli politici che stanno detenendo il potere. E' chiaro che, oltre per l'indipendenza della sua nazione, Zelenski sta lottando e non cedendo all'invasione per non perdere la posizione (e il potere) che occupa. Sta lottando anche per salvare la sua vita (qualcuno lo direbbe avendo una certa ragione). Ma Putin? Putin ha scatenato la guerra per la paura dell'attacco NATO, perché vuole tornare alla GRANDE RUSSIA di un tempo o anche per un altro motivo?
Qualcuno l'ha scritto, ma sono stati pochi e con scarsa convinzione. Io credo che il MOTIVO FONDAMENTALE sia il fatto che Putin abbia il terrore di essere circondato, ma non dai missili NATO (gli fanno una sega: tanto sarebbe la guerra mondiale, la distruzione di entrambi, e nessuno la vuole). NO! Putin ha il terrore di essere circondato da DEMOCRAZIE OCCIDENTALI, dalla libertà, dai diritti di cui godono le popolazioni dell'occidente. Questo, unito a un benessere molto più alto di quello nella propria nazione, che pure ha AMBIZIONI DI LEADERSHIP MONDIALE, può agitare in modo irreversibile la società russa fino a stravolgere l'attuale assetto.
Troppo pericoloso avere alle porte di casa un popolo con etnia uguale alla propria che VIVE IN MODO COMPLETAMENTE DIVERSO. Prima o poi succederebbe un "Ciao ciao Putin" .

POLITICA 3: ... E LA FINE
Presumibilmente la fine sarà un trattato di pace più o meno a favore dei russi a seconda che riescano a occupare o no (e in tempi brevi) almeno due, tre grandi città: MARIUPOL, ODESSA. KIEV (o KHARKIV). Con le prime due Putin otterrebbe una cintura che isola l'Ucraina dal mare e unisce la Russia alla Trinistria, in Moldavia, a quel territorio conteso dove ha stanziato altre truppe. Con KIEV cadrebbe invece il cuore della nazione e il governo.
Meno presumibile una guerra mondiale.
Ci sarebbe anche un'altra bella, augurabile fine... Faccio una digressione: questa è la guerra dove si stanno fronteggiando direttamente le due grandi potenze. Erano 50 anni che non succedeva. Combatte chi è già sul territorio: l'altra grande potenza non può farlo e finanzia, arma, la resistenza della nazione oggetto della contesa. 50 anni fa era la guerra in Vietnam. Allora gli aggressori erano gli americani che non risparmiavano bombardamenti a tappeto, eccidi nei villaggi, uso di napalm ecc. Il popolo vietnamita lottò strenuamente e resistette fruendo dell'appoggio militare di Russia e Cina. Alla fine, però, nonostante l'eroismo, il sacrificio del popolo, avrebbe perso. Vinse perché nello stato aggressore i grandi media, i prestigiosi giornali e le numerose TV documentarono i bombardamenti, gli eccidi dei Berretti verdi e le numerose salme dei militari morti riportate in patria. Lo fecero argomentando SENZA SE E SENZA MA contro il governo democratico e poi quello repubblicano. IL popolo americano, soprattutto i giovani, gli intellettuali, s'indignò e manifestò la contrarietà alla guerra. Anche lì i manifestanti erano arrestati (Jane Fonda, progressista a differenza del padre fascistoide, volutamente si faceva arrestare ogni volta), ma era una lotta impari e NESSUNA LEGGE IMPEDIVA la libertà d'espressione che faceva uscire un coro di protesta sempre più forte..
Se oggi non ci fossero quelle misure draconiane che in Russia proibiscono la libertà d'espressione e di informazione, anche il popolo russo manifesterebbe il dissenso e ben presto Putin dovrebbe acconsentire a una trattativa. Ma se ci fosse quel tipo di libertà il nuovo zar NON SAREBBE STATO AL POTERE 20 ANNI e NON CI STAREBBE, per legge, ALTRI 15.

POLITICA 4-5-6: BEI MIEI SCHIAFFI NEL MUSO.
- sicuramente tutti conoscerete il contenuto dell'omelia (si dice così anche in quell'ambito religioso?) pronunciata subito dopo l'invasione dal patriarca ortodosso di Mosca KIRILL. Giustificando la guerra e tutto ciò che comporta, distruzione, morte, sofferenza, ha detto che "gli abitanti del Donbass dovevano sottostare all’imposizione di una cultura occidentale che «viola la legge di Dio»: Per entrare nel club di quei paesi è necessario organizzare una parata del gay pride";
Facile capire perché Ateo (e molti altri) è ateo.
- una donna politica italiana, attualmente parlamentare europea, riguardo al flusso dei profughi che fuggono dalla guerra in Ucraina ha risposto a una domanda in apparenza amletica, ma in realtà RETORICA, cioè una domanda fatta tanto per fare perché la risposta è scontata. Le era stato chiesto: "se c'è una donna nera tra i profughi ucraini, va accolta o no? "
La risposta è stata "Bisogna vedere se scappa veramente dall'Ucraina. NON E' FACILE STABILIRLO, altrimenti si uniscono a loro tutte quelle che scappano dall'Africa".
Straordinario!!! La conoscenza della geografia dimostra QUANTO SIA MERITATO IL POSTO A BRUXELLES (Vota Lega, vota Ceccardi, vota Lega);
- o è scemo, o lo fa apposta seguendo la strategia del "basta che si parli di me: che sia bene o male non importa". Il cattolico bacchettone Matteo Salvini, amicone di Putin e giustificativo della guerra in corso, porta i fiori davanti al cancello dell'ambasciata ucraina a Roma, recitando poi una preghiera. Che sensibilità, a parte la coerenza!
Non bastasse, va incontro ai profughi ucraini in Polonia, probabilmente con l'intenzione di abbracciarli uno a uno, lui così sensibile alla sorte di coloro che scappano da tutto il mondo per rifugiarsi in Occidente. Li ha sempre accolti a braccia aperte.
Insomma, è andato in Polonia senza indossare una delle sue tante felpe, tanto meno quella con l'immagine di uno dei suoi miti: PUTIN. Si vede che non ricordava più di averla: il guardaroba è pieno. Più memoria di lui l'ha avuta il SINDACO POLACCO CHE l'HA ACCOLTO con tutti gli onori con un siparietto VISTO IN TUTTO IL MONDO. Che figurone ha fatto Matteo di fronte alle parole che il sindaco gli ha detto, l'atteggiamento mostrato, il coro di buffone degli italiani presenti.
E' scemo? NO, E' STATO UN BRILLANTE SIPARIETTO PUBBLICITARIO. IN QUESTO MODO TUTTO IL MONDO HA POTUTO CAPIRE CHI E' MATTEO SALVINI. (Vota Lega, vota Salvini, vota Lega).
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spiritual
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Re: L'angolo del clone

Messaggio da spiritual »

Oggi niente Clone: subentro io, di forza, al suo posto.
Non chiamatela “INVASIONE”. No! E’ “UN’OPERAZIONE SPECIALE”. Dio bongo! Lo dice Putin, lo posso dì anch’io. I forensi comprenderanno che la situazione è “complessa”, che “bisogna contestualizzare” ecc. ecc. come dicono tanti filoputiani. Non sono ammessi messaggi con indicazioni tendenziose riguardo a questo subentro. Se mi daranno contro, i contravventori correranno un grosso rischio: essere bannati dal forum con pene da 1 a ben 15… giorni.

POLITICA 1: L’ANALISI
Seguite le maratone di Mentana con Dario Fabbri e tutti gli altri programmi di LA7, l’emittente che sta facendo più fortuna con la guerra, acquisendo tutta la pubblicità, letti quotidianamente la Repubblica e Il Fatto, e poi elaborando per conto mio quanto appreso (come cerco sempre di fare), mi sembrano chiare due cose:
- LA PRIMA: COME E’ INIZIATA
da persona corretta, Putin ha chiamato la sua azione “Operazione speciale”. Non è un bugiardo quel pover’omo: nei suoi intenti, infatti, doveva essere un’azione militare lampo che avrebbe dovuto risolversi in tre o quattro giorni. Se ci ricordiamo le primissime cronache, tutti i media pensavano che in un paio di giorni Kiev e Mariupol sarebbero cadute e che Zelenski sarebbe stato destituito perché fuggito o morto. In effetti, gli Usa (e getta) gli avevano subito offerto quella fuga che poi non pensavano sarebbe stata più possibile. Sul piano militare, era stato detto che i bombardamenti dei primi giorni avevano distrutto quasi tutta l’aviazione e la contraerea e che in ogni caso l’esercito ucraino era poca cosa e inefficiente.
La fine dell’ostilità, ritenuta imminente, non avveniva e ogni volta veniva ipotizzata per l’indomani. In realtà, la resistenza andava aumentando giorno per giorno al punto che oggi quasi tutti ritengono che ci sia una situazione di stallo militare, anche in virtù della constatazione che l’esercito ucraino si sta dimostrando forte, organizzato e ben addestrato, oltre che ben supportato dalla militanza volontaria dei cittadini.
Nel frattempo, Zelensky non è morto, non è fuggito ed è diventato un eroe agli occhi del suo popolo. La popolazione civile si è unita, si è stretta intorno all’idea della DIFESA A OGNI COSTO, sopportando bombardamenti, mancanza di riscaldamento, viveri, medicinali. In certi casi, come a Mariupol, strggendo la neve per bere acqua.
Insomma, è andato tutto a ramengo. Ma cos’è successo che ha fatto fallire ”l’Operazione speciale”? Possibile che Putin non sapesse che l’esercito ucraino era stato così attrezzato e addestrato dagli americani? Possibile che l’intelligence russa, che come quella americana conosce tutto dell’avversario, abbia fallito in modo così macroscopico? No, non credo. Putin lo sapeva, sapeva tutto, ma probabilmente gli avevano detto che l’esercito non avrebbe combattuto. Gli avevano detto che gli stati maggiori dell’esercito ucraino erano d’accordo a evitare lo scontro e che sarebbe successo come in Afghanistan.
Erano anche convinti che i sabotatori, le forze russe entrate da tempo in incognito in Ucraina, quelle stesse che nel primo giorno dell’invasione, operando la notte, avevano fatto pensare che i russi fossero già dentro Kiev, avrebbero deposto il governo e nominato un potere politico amico alla Russia.
Certo, se il piano fosse andato in porto, non ci sarebbe stato spargimento di sangue, distruzione delle città, e il popolo ucraino non avrebbe potuto fare altro che accettare la nuova situazione creatasi, quella cioè di un nuovo governo amico della Russia. Certo, l’Occidente avrebbe vociato, emesso sanzioni, ma forse non sarebbe stato neanche unito al suo interno e comunque avrebbe compreso di essere ormai perdente. A quel punto avrebbe cercato di concentrare tutto su una buona mediazione diplomatica che salvasse il salvabile.
Un colpo da maestro per lo zar. L’immenso spiegamento di forze non si sarebbe rivelato quel gigante dai piedi d’argilla con scarsità di viveri e combustibile per i mezzi in gran parte antiquati, tra l’altro vulnerabili ai proiettili che hanno fatto strage di soldati, e non si sarebbe innescata in tutto il paese quella strenua resistenza che crea nei russi più di un timore per la conquista delle città. Le immagini degli inviati (immuni alla propaganda delle due parti) attesta il dolore per la separazione delle famiglie dove donne e bambini se ne vanno mentre gli uomini restano a combattere.
Vincere contro un popolo strappato dalla famiglia che lotta per la difesa della sua terra, per la difesa della propria casa che vede colpita dalle bombe nemiche, diventa difficile, quasi impossibile a breve termine, e presenta comunque un COSTO GRAVOSO, impensabile all’inizio, costo incrementato dall’esito delle sanzioni economiche.

E qui subentra la seconda cosa che mi appare chiara.
-COME E QUANDO FINIRA’
c’è una data che fa da spartiacque: il 9 maggio, l’annuale celebrazione in Russia della vittoria della seconda guerra mondiale, con le famose oceaniche parate militari. In quel giorno Putin non potrà essere sempre in guerra (come giustificare ” una Operazione speciale”, che per sua stessa definizione implica pochi giorni, quando in realtà è in corso da oltre due mesi) e non potrà essere stato sconfitto sul campo. Dovrà aver interrotto “l’Operazione speciale” concordando una pace che sia, se non VINCENTE, almeno per lui ONOREVOLE.
Affinché ciò avvenga, deve aver conquistato militarmente qualcosa di sostanzioso e deve averlo fatto nei prossimi 15, massimo 20 giorni per il motivo tempo che è stato prima detto.
Risulterà VINCENTE se oltre a Mariupol (OBIETTIVO MINIMO, INDEROGABILE!!!) avrà preso anche ODESSA, chiudendo perciò l’ACCESSO non solo AL MAR AZOV, ma anche al MAR NERO agli ucraini. Una Ucraina senza sbocco a quel mare che le serve per trasportare con le navi l’enorme quantità di frumento esportata in tutto il mondo (risorsa essenziale della sua economia) dovrebbe inginocchiarsi alla Russia per poter contrattare tale possibilità. Oltretutto, prendendo tutta la striscia che collega il Donbass a Odessa, la Russia riunirebbe le suddette conquiste alla Trinistria, il territorio moldavo dove i russofoni sono insorti creando questa piccola repubblica. A quel punto, la Moldavia sarebbe praticamente nelle mani del gigante russo, senza bisogno di sparare un colpo. Avendo la Russia all’uscio di casa, non potrebbe fare altro che comportarsi da vassallo come la Bielorussia.
A quel punto l’impero russo, da nord a sud, farebbe pressione in modo diretto sui territori NATO quali le repubbliche baltiche (situazione già attuale) o nei confronti di Polonia e Romania mediante tati cuscinetto sotto la sua stretta influenza. Un assetto ideale che garantisce difesa e immediata capacità offensiva.
Ma Odessa forse non cadrà e non cadrà neanche Kiev. La lotta nelle città sarebbe talmente strenua che comporterebbe troppe perdite, troppa distruzione (e troppo tempo). Per lo stesso motivo non cadrà neanche Kharkiv, perciò probabilmente Putin NON POTRA’ VINCERE.
Per arrivare a una pace almeno ONOREVOLE, oltre a Mariupol deve conquistare almeno Dnipro che chiuderebbe il territorio intorno al Donbass. Con quella conquista potrebbe rivendicare al tavolo della pace l’autonomia (si fa per dire) del Donbass “amministrativo”, detto così perché include un territorio ben più esteso di quello limitato alla forte presenza russofona. Questa grande provincia (oltre, naturalmente, alla conferma della Crimea) garantirebbe comunque il controllo totale del Mar d’AZOV e buona parte del MAR NERO. L’Ucraina, che dovrebbe assicurare la propria NEUTRALITA’, manterrebbe gli sbocchi al mare attraverso ODESSA e, insomma, forse si potrebbe fare.
Se a Putin non riuscisse neanche questo, andrebbe incontro a una SCONFITTA e questo è pericoloso per il mondo. Putin potrebbe gettare un’atomica tattica in una zona di campagna, facendo capire che precederebbe lo sgancio sulle città. A quel punto cosa farebbe l’Occidente?
Meglio non pensarci. Meglio che l’orso russo non sia ferito a morte.

POLITICA 2: I COCCI
Quanto scritto sopra può essere logico, ma c’è un fattore fondamentale che non è stato preso in considerazione. Si possono ipotizzare tante possibilità di epilogo, ma la soluzione che poi sarà quella definitiva non potrà ignorare il fatto che qualcuno dovrà FARSI CARICO DEI COCCI, cioè di ricostruire le città devastate. Un costo enorme.
Non è un qualcosa di poco conto. La Russia non può pensare di conquistare e tenere tutta l’Ucraina non solo per le difficoltà militari, la guerriglia che la costringerebbe a uno spiegamento di forze enorme e continuo, con costi insostenibili, ma perché dovrebbe comunque concorrere alla ricostruzione.
Idem con patatine mettendo un governo fantoccio come in Bielorussia. Se fosse andato in porto il blitz programmato e tutto si fosse risolto in pochi giorni, senza distruzione, il problema non sarebbe esistito. Ora, la miglior soluzione per i russi è quella che l’Ucraina, la parte che resterebbe senza la Crimea, Donbass e chissà cos’altro, resti nazione indipendente e legata alla UE, anche se con la clausola di paese NEUTRALE e demilitarizzato. E’ bene, dal loro punto di vista, che sia la UE, l’Occidente in toto, a rimettere a posto i cocci: sono gli unici che hanno la capacità economica di farlo, ammesso che lo vogliano.

POLITICA 3: NE’ e NE’
E’ l’ora di finiamola, nick di un vecchio appartenente al forum che da tanto non scrive più.
E’ l’ora di finiamola con questo ipocrita “né con l’Ucraina (la Nato) né con Putin”.
E’ una falsa equidistanza, un’IPOCRISIA che nasconde l’impossibilità morale (vista la situazione) di appoggiare la parte voluta, quella che ancora tanti identificano con la URSS e non come quel paese, a tutti gli effetti fascista, che finanzia le estreme destre di tutta Europa e ammazza gli oppositori.
Un paese dove vige un capitalismo selvaggio in mano a un gruppo di ricchissimi oligarchi.
Né e né.
Ma che sinistra è questa? Che sinistra è quella massimalista, assurdamente cieca e sorda che si schiera CONTRO LA RESISTENZA DI UN POPOLO INTERO, un popolo che lascia le proprie donne e i bambini per difendere LA SUA TERRA DALL’INVASORE?
Una SINISTRA che SI SCHIERA CONTRO UN POPOLO, non contro un esercito, un governo, un’elitè!!!
La sinistra vera, quella dei valori che DA SEMPRE la distinguono, senza necessità di giri strani di parole, di vani arrampicamenti sugli specchi, è SEMPRE PER IL PIU’ DEBOLE, è SEMPRE PER IL POPOLO, non per uno o più SANGUINARI TECNOCRATI al potere.
LO E’ SENZA SE e SENZA MA
(e senza né e né).

POLITICA 4: IL DRAGO SI RIFUGIA AL SUD
Escluso dai franco tedeschi che hanno ritrovato il pieno feeling (e con loro il biondo inglese che si riaccosta a quell’Europa dalla quale è voluto uscire) il nostro Drago si è rifugiato nel sud Europa insieme a quei paesi che, come noi, sono considerati i parenti poveri rispetto ai ricchi, talvolta supponenti, nordisti.
Sta cercando di trovare un’unione per avere quella forza che può pesare di più sul piatto della bilancia quando si dovrà parlare in Europa dei costi della guerra, delle forniture, dell’accoglienza dei profughi e degli effetti delle sanzioni.
La crisi ucraina ha comunque ridimensionato il Drago e ora c’è il pericolo che perda anche la guerra interna che le destre, quelle governative e non, stanno muovendo per neutralizzare la GIUSTA impostazione delle riforme del Catasto e delle Concessioni.
Resisti Drago! La sostanza di quelle riforme che possono cambiare molte cose e scoprire tanta evasione o si fa ora o non si farà mai più.

POLITICA 5: IL TWITTER
In un twitter Sanchez, il premier spagnolo, si è chiesto in quale situazione sarebbe ora la UE se in Francia ci fosse stato al governo la Le Pen, in Spagna il suo avversario di destra estrema e in Italia la Lega di Salvini.
Il sindaco polacco, quello ormai noto a tutto il mondo, ha annuito convinto, soprattutto dopo aver sentito l'ultimo nome.
Possibile che solo gli italioti non lo capiscano.
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Re: L'angolo del clone

Messaggio da ateo »

Buondì Spirit (clone non ti saluto in quanto non sei umano)
mi concedo un permesso di violare la no fly zone dell'alieno,permesso già violato da pochi altri e naturalmente da Te in quanto "parente"stretto ;) del non umano
Vengo al dunque
Sono in sintonia con ciò che scrivi,MA !!!!!!! sull'ipocrisia non ti seguo....sai come la penso sulla %di colpe e mi fermo qui.
Riguardo il considerare l'esercito ucraino poca cosa ed inefficiente è palesemente corretto,in quanto non attrezzato per guerre tecnologiche ARIMA!!!!!!! se consideriamo attuale situazione ,ben addestrato per guerriglia su terreni conosciuti ed a loro favorevoli,seppur ben supportati da stinger e javelin made in usa e droni della 1/2 luna
Riguardo poi al terrore di aver avuto al potere governi di dx nella ns UE (le pen,ecc ecc), condivido lo scenario apocalittico ed aggiungo un trump al di là dell'oceano.. a tale proposito il non pervenuto magiaro alimenta la mia rabbia...dopo i vaini ricevuti da putin per le centrali nucleari (PacKs) e lo sconto su gas ricevuto,"l'orbettino" non si propone ,seppur membro EU e NATO..viscido come il simil serpentello, si nasconde..aspettiamo la banda a caallo fori dar celeste azzurro ombrello.
Riguardo la polonia noto l'appello del loro leader di un aiuto per ingestibile situazione dei profughi...a si èèèèè o dov'eri quando lo stivale chiedeva aiuto per migranti????
Ora te li puppi zitto e bono e poi scusami o un sei cattolico cristiano segui la tua bibbia e un rompe ir cazzo.
Riguardo a zele,non avrà MAI il mio appoggio se continua ad invocare una tragia nofly,,caro guitto sei in parte (min o max seondo i gusti)responsabile di tale situazione e "accontentati" delle armi che il mondo ti fornisce,ma non coinvolgere il mondo intero in questa sporca guerra
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spiritual
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Re: L'angolo del clone

Messaggio da spiritual »

Ateo
il né e né non è riferito all'attribuzione della responsabilità del conflitto. In quest'angolo era stato scritto il 10 gennaio che la Russia non doveva essere accerchiata. Ciò non giustificava le guerre che già c'erano state in Georgia e in Crimea.
Il né e né si riferisce a un pacifismo solo di facciata che stavolta va contro un popolo che sta resistendo. Si parla di trattative mentre c'è la guerra. Si DOVEVA CONDANNARE SUBITO chi non ha voluto continuare le trattative e ha invaso, PREPARANDO DA MESI l'invasione, mentre la negava fino all'ultimo giorno. negando la possibilità fino al giorno precedente. SONO FATTI.
Si continua a parlare di trattative sapendo benissimo che Putin le rifiuta, che gl'importa una sega, cercando di raggiungere il proprio obiettivo.
Inutile pensare di trattare a chi chiede la resa.
La cosa che mi fa incazzare non è soltanto questa mancata condanna di un regime CAPITALISTICO della peggior specie, DITTATORIALE E SANGUINARIO, andando contro la resistenza di un popolo che preferisce difendersi e morire sotto le macerie piuttosto che perdere la libertà e consegnarsi al potere nemico.
NON SI PUO' ESSERE CONTRO CHI, DEBOLE, STA RESISTENDO CONTRO IL FORTE CHE l'HA AGGREDITO. E' antitetico al nostro pensiero, alla nostra storia, al nostro DNA.
Non si può essere di sinistra e ignorare ciò che sta succedendo, chiudendosi gli occhi, arrampicandosi sugli specchi sulle complessità e cazzate varie. L'unico modo per aiutare quel popolo, l'unico modo per essere contro lo spargimento di sangue è fornirgli le armi adeguate per evitare che i russi entrino nelle città e spianino tutto, rendendo lo scontro finale una carneficina per entrambe le parti.
L'alternativa a tutto ciò è quello che stanno DI FATTO chiedendo i pacifisti: LA RESA DI QUEL POPOLO. E' giusto farlo? E' di sinistra farlo? E' di sinistra chiedere a chi sta difendendo le proprie case, la propria terra da UN'INVASIONE (dimenticavo: da "un 'operazione speciale").
Sto dimenticando un'altra cosa che sarebbe possibile IN NOME DELLA PACE: UNA GRANDE MANIFESTAZIONE DI TUTTI I PACIFISTI OCCIDENTALI, quelli del "né e né" IN RUSSIA.
Perché non provare a farla per convincere Putin a cessare la guerra (Operazione speciale), INVECE DI CHIEDERE DI ARRENDERSI A QUEI POVERACCI?
Io mi c'incazzo!
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ateo
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Re: L'angolo del clone

Messaggio da ateo »

OK Spirit, (almeno spero)
premetto che non ho mai capito nè condiviso il nazionalismo...per fortunato viaggiatore mi sento cittadino del mondo,senz'altro non italiano ed alcune volte, per certi personaggi, neppure livornese,sebbene ne rivendichi con orgoglio nascita e residenza.
Ovviamente lo zarino è il responsabile numero uno,ma quello che contesto a zele è l'ostinazione che lo rende "ceo" di fronte allo sterminio della sua gente,"ceo" di fronte alla tragia soluzione nucleare e "ceo" per la grave crisi energetica ed alimentare che la sua ostinazione oramai ha generato.
Vedi Spirit,capisco che ruolo dovrebbe avere la sx (come la pensiamo noi),ma capisco che i tempi sono cambiati,la guerra attuale e le future su larga scala avranno sempre lo spauracchio atomio,che ,come uno spaventapasseri, allontanerà interventi armati di paesi più o meno interessati..è brutto dirlo ma non possiamo farci niente se non inviare armi convenzionali :roll: con la postuma paura che a bocce ferme verranno poi usate da gruppi nazionalisti armati dei due fronti,soluzione innegabile in quanto anche dopo, si spera, futura pace,le 2 fazioni saranno in perenne conflitto tra loro ed a dire il vero finchè si scannano questi guerrafondai a me M'IMPORTA UNA BELLA SEGA..ho sempre sostenuto e lo confermo che sono genie der cazzo.
Quello che ancora mi chiedo è come i 2 belligeranti non si siano posti questi tragici scenari e mi chiedo ancora come il potere di poter distruggere il mondo sia in mano ad una sola persona (putin).
Odio la scusa del nazionalismo,mi farebbe piacere sapere le vere ragioni da parte di putin dell'invasione,invasione che come hai ben detto,programmata da tempo e vorrei sapere anche da zele
se una sua possibile pre finlandizzazione avrebbe potuto evitare la strage del suo popolo.
In natura nei branchi di lupi ecc ecc il maschio non dominante si "accuccia" davanti al maschio "alfa" guaisce,tira indietro l'orecchi,mette la 'oda tra le gambe e.... un li dà ir culo,perchè anche fra loro esiste un pò di dignità
Un abbraccione
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spiritual
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Re: L'angolo del clone

Messaggio da spiritual »

Ciao Ateo
A detta di molti opinionisti, compreso Fabbri, la cui competenza e apertura mentale è di un gradino sopra a tutti, il problema per arrivare alla fine delle ostilità è sicuramente Putin, ma lo sarà anche la parte contrapposta. Molti segnali indicano che Zelenski vorrebbe trovare già da ora un'intesa, ma non sarà lui il solo a decidere. Insieme al comico c'è un gruppo dirigenziale e la sua vice un ha il grilletto, ma tre palle.
Il problema vero che questo gruppo dirigenziale mette in tavola è che risulterebbe difficile far capire a tutto il popolo che sta resistendo di accettare una pace che vedrebbe passare di fatto certi territori alla Russia, anche rimanendo formalmente autonomi. E guardiamola anche noi a fondo, la questione, cercando di immedesimarci. Chi glielo va a dire a coloro che a Mariupol stanno resistendo in modo così assurdo, al freddo, mangiando gli animali, dissetandosi con la neve, pur di mantenere la libertà, che bisogna arrivare alla pace e che, pazienza, via, se il loro territorio non farà più parte dell'Ucraina dopo tutto quello che hanno sofferto?
Chi glielo va a dire a loro, ma anche a tutti quelli che lasciano moglie e figli e si mettono a combattere in tutti i modi, svuotando le spiagge a Odessa, trincerandosi in qualsiasi pertugio nelle altre città?
Quello che non viene compreso dagli pseudo pacifisti, chiamo così non i pacifisti veri, ma chi con il né e né tira bordone a Putin perché (chissà perché!) continua a identificare la Russia con la URSS, quello che non viene compreso, dicevo, è che questa è una resistenza di POPOLO, non di un solo esercito o di un gruppo dirigente. E al popolo che VUOLE resistere a tutti i costi non gli puoi togliere l'obiettivo per cui mette in ballo anche la sua vita: LA LIBERTÀ e anche la possibilità di mantenere un assetto socio economico al quale non può più rinunciare. Quello vigente nella UE.
Immaginiamoci se alla nostra resistenza, a un certo punto, fosse stato detto: va bene, ma smettiamola con questa guerra ai tedeschi perché sta provocando tanti morti tra voi e, inevitabilmente, per le indegne rappresaglie tedesche, anche i civili. Accettiamo che l'Italia del nord resti sotto i tedeschi.
Chi andava a dirle queste stronzate a quegli eroi, uomini e donne (ad Antignano c'è una strada dedicata a parenti della mia nonna che erano con la resistenza) di fare così? Gli avrebbero sputato addosso. Avrebbero sputato addosso a quel pazzo che fosse andato a raccontare le balle che si raccontano ora, arrampicandosi sugli specchi della pace, per appoggiare in realtà un autocrate assassino che con il comunismo c'entra come il cavolo a merenda.
C'entra come il cavolo a merenda, perché se il suo è comunismo allora io non sono comunista.
Ma questa per me sarebbe la peggiore bestemmia.
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ateo
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Re: L'angolo del clone

Messaggio da ateo »

spiritual ha scritto: lun 21 mar 2022, 17:11 Ciao Ateo
A detta di molti opinionisti, compreso Fabbri, la cui competenza e apertura mentale è di un gradino sopra a tutti, il problema per arrivare alla fine delle ostilità è sicuramente Putin, ma lo sarà anche la parte contrapposta. Molti segnali indicano che Zelenski vorrebbe trovare già da ora un'intesa, ma non sarà lui il solo a decidere. Insieme al comico c'è un gruppo dirigenziale e la sua vice un ha il grilletto, ma tre palle.
Il problema vero che questo gruppo dirigenziale mette in tavola è che risulterebbe difficile far capire a tutto il popolo che sta resistendo di accettare una pace che vedrebbe passare di fatto certi territori alla Russia, anche rimanendo formalmente autonomi. E guardiamola anche noi a fondo, la questione, cercando di immedesimarci. Chi glielo va a dire a coloro che a Mariupol stanno resistendo in modo così assurdo, al freddo, mangiando gli animali, dissetandosi con la neve, pur di mantenere la libertà, che bisogna arrivare alla pace e che, pazienza, via, se il loro territorio non farà più parte dell'Ucraina dopo tutto quello che hanno sofferto?
Chi glielo va a dire a loro, ma anche a tutti quelli che lasciano moglie e figli e si mettono a combattere in tutti i modi, svuotando le spiagge a Odessa, trincerandosi in qualsiasi pertugio nelle altre città?
Quello che non viene compreso dagli pseudo pacifisti, chiamo così non i pacifisti veri, ma chi con il né e né tira bordone a Putin perché (chissà perché!) continua a identificare la Russia con la URSS, quello che non viene compreso, dicevo, è che questa è una resistenza di POPOLO, non di un solo esercito o di un gruppo dirigente. E al popolo che VUOLE resistere a tutti i costi non gli puoi togliere l'obiettivo per cui mette in ballo anche la sua vita: LA LIBERTÀ e anche la possibilità di mantenere un assetto socio economico al quale non può più rinunciare. Quello vigente nella UE.
Immaginiamoci se alla nostra resistenza, a un certo punto, fosse stato detto: va bene, ma smettiamola con questa guerra ai tedeschi perché sta provocando tanti morti tra voi e, inevitabilmente, per le indegne rappresaglie tedesche, anche i civili. Accettiamo che l'Italia del nord resti sotto i tedeschi.
Chi andava a dirle queste stronzate a quegli eroi, uomini e donne (ad Antignano c'è una strada dedicata a parenti della mia nonna che erano con la resistenza) di fare così? Gli avrebbero sputato addosso. Avrebbero sputato addosso a quel pazzo che fosse andato a raccontare le balle che si raccontano ora, arrampicandosi sugli specchi della pace, per appoggiare in realtà un autocrate assassino che con il comunismo c'entra come il cavolo a merenda.
C'entra come il cavolo a merenda, perché se il suo è comunismo allora io non sono comunista.
Ma questa per me sarebbe la peggiore bestemmia.

Здравствуйте Spirit
ari OK su ciò che dici,ma oramai siamo ad un punto morto..siamo già ai missili iper (non coop) ma sonici (10 volte velocità del suono)..missili imprendibili (nemmeno cor retino per i favolli) e non intercettabili per velocità e bassa quota finale,lanciati da territrio russo :o con moderni ( 4 anni) mig 31 (foxhound)..cosa può fare la povera gente sotto assedio..per ciò che ho detto sullo spaventapasseri atomio..un ci si pole fà nulla..CREDIMI..,spaventapasseri che al tempo dei crucchi un c'era..sai la 'osa che mi spaventa ??????
Mi spaventa la fresca notizia dell'imminente visita a Kiev di bojo e di conseguenza dell'esposizione mediatica che ciò comporta.
L'intervento di una grande potenza occidentale e ,credimi ,lo è, quale la "D"K ,potrebbe aprire inquietanti scenari.
Tanti premier sono alla prese con prossime elezioni e la smania di protagonismo porta ad un pericoloso percorso ONE WAY.
Accennavi ai tedeschi della seonda,io ti voglio ricordare i jap post hiro e naga..allora solo gli yankee avevano la "LITTLE BOY" e di 'onseguenza la resa fu immediata..adesso l'atomia ce l'hanno tutti e sempre di 'onseguenza..vedi un pò TE
Concludo dicendo che chi crede di trovà nello zarino una piccola parvenza di comunismo è paragonabile a quello che và ar parterre a cercà i leoni..si na vorta c'erano..na vorta.. di siuro,ma ora solo caprette,piccioni e pensionati cor giornale...
Scusami per il non serio post..ma tento solo di sdrammatizza..ohhh siamo nell'angolo dell'alieno,un'è che s'incazza..ci sono già gli admin a richiamarci all'ordine..loro da umani si limitano solo a questo..ir clone da non umano che reazioni potrebbe avere..di volata ti..

Здравствуйте ;)
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mastacchi
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Re: L'angolo del clone

Messaggio da mastacchi »

torno fresco fresco da una cittadina polacca di confine, dove c'è uno dei numerosi campi di accoglienza e smistamento di rifugiati ucraini, e giacché il clone m'ha ospitato ner su angolo, ne approfitto un altra volta.
metto in fila le cose che mi sembrano più interessanti:
1) se volete vede' quanto sia pelosa la solidarietà dei governi con gli ucraini, venite a vede': vi costa 50 euri di a/r su cracovia, 50 euri di noleggio auto ar giorno, guasi nulla per mangia' e per dormi'. ma vedrete coi vostri occhi che l'accoglienza di chi scappa da questa guerra è COMPLETAMENTE SULLE SPALLE DEL VOLONTARIATO POLACCO E INTERNAZIONALE. di italiani ho visto la protezione civile (attenzione: i volontari, no quelli di mestiere) e mediterranea (sì, quella che raccatta i profughi in mare li accoglie pure sul continente).
2) la gente un se ne vole anda' (in genere, eh! poi c'è anche chi vuole e chi accetta di andarsene anche se non vuole, ma soprattutto perché non ci sono alternative). son guasi tutte donne e bimbi, lasciano mariti, padri, fratelli, figli in patria: come fanno a volessene anda'???? bisognerebbe cercare di sistemarli bene in polonia e nell'altri paesi confinanti, ma per questo ci vorrebbe uno sforzo economico comune, i polacchi da soli un ce la fanno. ma questo sforzo non c'è.
3) la situazione è caotica ed è impossibile (letteralmente!) prevedere cosa succederà il giorno dopo. nel centro commerciale dove sono ospitati i profughi si passa dal tutto esaurito di mercoledì scorso, dove un c'entrava più nemmeno un pucino, a situazioni di calma come domenica. difficilissimo da gestire.
4) a aiutare c'è tutto il mondo: polacchi soprattutto, ma inglesi, tedeschi, spagnoli, italiani, sikh, scozzesi, danesi, è l'internazionale che ci s'ha oggi, gente che piglia e parte. li potete anche chiamare "né - né", ma per me sono gli unici che prendono davvero la parte giusta! questa gente capisce anche che i rifugiati hanno bisogno di beni materiali (ma quelli non mancano: le donazioni internazionali sono di dimensioni colossali), ma anche di cura, di affetto, di sostegno. c'era un maestro di musica italiano, con il pianoforte a coda su ruote, che suonava mentre i rifugiati passavano il confine, a medyka. e al campo rifugiati gli spagnoli hanno messo su uno stand in cui servono la loro paella agli ucraini e ai volontari. il pane, sì, ma abbiamo bisogno sempre anche delle rose!
5) i campi di accoglienza sono organizzati dagli efficentissimi scout polacchi: se si vuole dare una mano si va lì, ci si iscrive, e loro ti incaricano di qualcosa, di qualsiasi cosa (puli' in terra, distribuire materiale, addetto alla mensa, baby sitter, accoglienza e registrazione, carico e scarico materiali... c'è tantissimo da fare!). io ho fatto l'autista, scarrozzando bimbi e mamme, signore invalide, famiglie con anziani o con troppi bagagli, per le strade della polonia, spesso senza poterci scambiare nemmeno una parola, perché se un sanno un po' di inglese loro, io l'ucraino non lo so davvero! naturalmente è una goccia nell'oceano, ma il vero impatto è su di te, quando hai la fortuna di fare certe esperienze.

un abbraccio a tutti, e come dice xijimping, "stai attento a mettere la campanella al collo della tigre, perché poi quando gliela devi leva' è un casino".

p.s. ho completamente levato le parti emotive dal resoconto; vorrei sottolineare però il mio odio profondo e senza perdono per chi costringe le persone a scappa' in questo modo dalle loro vite: prima di tutto, quindi, per quel pezzodimerda di putin e poi per tutti gli altri potentati internazionali che hanno soffiato sul fuoco invece di prova' a spengerlo!
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