L'angolo del clone

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il clone
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Re: L'angolo del clone

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Rieccoci, nonostante le minacce di Spirit che, incazzato con chi gli tocca il su sindaco del PD, poverino, asciugalo, poi se la rifà con me.
CALCIO: sfida di altri tempi
Lasciamo sta il Livorno, chi vivrà vedrà, e parliamo di Europei. Dice Spirit che quando era bimbetto sentiva parlare il su nonno delle sfide con l'Austria che erano sentite. Retaggi della grande guerra. Ora sembra tutto più semplice, ma a me preoccupa questo clima di sicurezza che non porta mai bene. A parer mio non sarà facile. Un appunto sull'inginocchiamento: dopo che l'avevano fatto in 5 e non tutti Letta faceva bene a sta zitto e a non voler fare il Salvini di turno. Così ha creato una forma di costruzione per cui ci fossi io, pur con tutto lo spirito dentro per farlo, resterei in piedi. La soluzione scelta: ci inginocchiamo se lo fanno anche gli altri è comunque la soluzione più stupida e meno rappresentativa. Va bè...
POLITICA: non tornano i... Cont e
Riprendendo quanto detto l'altra settimana con i"Grilli per la testa", perseverare è diabolico al punto che il povero Conte, chiamato a furor di popolo, comprende che o le cose si fanno come vanno fatte o di leva di ulo e magari fonda un partito, stavolta ben alleato con il centrosinistra senza i tanti distinguo dei M5S, che svuota i grillini di eletti ed elettori. Dico la verità: non sono d'accordo con il comico, ma provo pena per chiunque sia sul viale del tramonto e cerchi di ribellarsi all'inevitabile. Il video sul figlio ha creato un solco con la gente, ma anche dentro di sé. Il pensiero del figlio in galera, di una vita gettata via, lo porta a voler lottare contro tutto e tutti. Provabilmente non può, in quella condizione psicologica, sentire di perdere il potere sul movimento che ha creato. Da qui gli irrazionali sussulti, il sostegno a Cina e Russia contro il G7 e la lotta per mantenere almeno una parte di dominio completo.
Sono i movimenti di chi è nelle sabbie mobili, quelli che fanno affondare di più.
Vorrei commentare l'intervento della chiesa nel decreto Zan, ma immaginate quello che direbbe Ateo: è il mio pensiero. Così ho evitato di farla lunga.
METTI UNA SERA A CENA: la prossima Marisa c'è e si farà. Ora vorrei solo scatenare la mia rabbia repressa contro lo Sciamano di Modena, quel signorino che imitava sotto il parlamento nelle proteste dei ristoranti lo Sciamano originale americano. Se avete visto il video su Repubblica (o il Fatto?) Se ne infischia dei vigili che gli hanno detto pochi giorni fa di mettersi la mascherina, li ingiuria e li minaccia mentre loro lo seguono buoni buoni ripetendo l'invito. A un passante che prende le loro difese gli dà una forte testata a tradimento. Ecco, vorrei tendergliela con tutta la rabbia che questi atteggiamenti mi provocano.
Ho scritto con il cellulare, se ci sono errori pazienza.
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CALCIO: TUTTI IN PIEDI!
Tutti in piedi! Comandava l'insegnante, quando entrava il direttore o, alle superiori, il preside. Si vede che qualche racconto dei genitori è rimasto impresso nella mente (aperta) dei nostri giocatori azzurri. Qualcuno come Pessina forse aveva un genitore un po' taciturno che non gliel'ha mai raccontato, Chiellini, vissuto in città rossa, ha pensato bene d'inginocchiarsi contro il nazismo (se lo facevano anche gli avversari, altrimenti no. Della serie se gli avversari erano a favore del nazismo, mica noi potevamo schierarci contro), altri quattro si saranno inginocchiati pensando che lo voleva il papa o magari il prete educatore religioso di quando erano ragazzini normali, non superpagati come ora. Ma lasciamo stare l'inginocchiamento: è una polemica sterile, ormai venuta a noia. Al tempo d'oggi le notizie, i commenti devono essere superveloci, altrimenti... che palle doversi concentrare per leggere cose lunghe, risapute e magari difficili. Tutto veloce, facile, magari che fa ridere.
Basta con l'inginocchiamento: parliamo dell'inno. Dovremmo essere contenti che i nostri atleti rappresentino la nazione conoscendone l'inno e la storia.
Ne siamo sicuri? Vorrei fare una scommessa: entrare di sorpresa nello spogliatoio degli azzurri, togliere i cellulari e registrare le risposte sul periodo storico, il fine per cui fu composto l'inno di Mameli (Mameli: chi è costui?). Risposte corrette forse una (l'eccezione c'è sempre) su 22 dai lor signori che guadagnano netto più di 1.000.000 di euri al giorno (Donnarumma).
Ma io sono comunque per loro: Forza Italia non si deve dire, ma forza azzurri contro il tic toc spagnolo e poi, forse, contro la tremenda variante inglese estesa a 60.000 contagiati che urleranno come dannati tra una birra e l'altra. Si è vinto una volta sola: ci siamo riusciti per un... Capello, ma se ci arriviamo, questa sarà la seconda e per merito (mi sento porgere) del peggiore in campo contro i belgi, quello che gioca nella squadra più fascista d'Italia.
Mi dispiace per Spinazzola: quel ragazzo con la faccia a persona positiva era tanta lana, anche per la velocità in chiave difensiva. Mi era diventato simpatico. Un augurio per lui.

POLITICA (1): HA RAGIONE GRILLO!
Sì, ha ragione Grillo e mi meraviglio di essere l'unico (tra l'altro non di fede M5S) a dirlo. A questo proposito, mi stupisco che dei tanti grillini presenti nel forum anni fa, quando le cose andavano bene, oggi tutti tacciano, salvo l'amico Fides, a cui rinnovo il saluto e l'invito a stare su con il morale (se vado in Marocco gli compro un paio di babbucce eccezionali, magari migliori di quelle della volta precedente. Il numero del piede lo ricordo).
Sì, ha ragione Grillo e per almeno due motivi (se ne trovate altri meglio ancora): il primo è quello che ha fatto tutto lui creando il movimento e soprattutto dandogli quell'identità antisistema. Uno ha un'idea così geniale, sa definirla con connotati tutti suoi, in linea con il suo personaggio e poi deve vederselo strappare di mano. La sua reazione: la cosa è mia e la gestisco io, è più che naturale e legittima, soprattutto in questo periodo di merda per lui dove è costretto a dare pubblicamente del coglione al su bimbo che sventolava l'uccello di fori. Certo, era meglio se l'avvezzava a non andare in certi locali "prosistema, locali tipici del peggior sistema", ma con tutte le cose che c'aveva da fà. Il secondo motivo, meno personale, più politico e più serio, è che un movimento antisistema non può diventare un partito qualsiasi con la volontà principale di governare come lo vorrebbe far diventare l'avvocato del popolo. Allora ha ragione Di Battista, Davide Casaleggio, intervengono in modo critico coloro che sono contro M5S a priori e vorrebbero quest'ammissione per rovesciare addosso un fiume di critiche sul populismo, la politica del NO su tutto e così via. Non è così. Beppe la intende in un altro modo (Salvini docet): essere prima di tutto sempre movimento e non partito, poi avere sempre un capo spirituale ed effettivo (lui) e avere una linea d'azione di governo, ma anche di opposizione. Semplice, lineare, perfetto. Accontenta tutti: riesce a occupare poltrone e cariche, gestire i vaini dell'Europa, ma anche poter rappresentare gli scontenti della politica, dello stato e di tutte le sue derivazioni. Insomma, una copertura a 360°(anche 410°, direbbe a gran voce Toninelli, soddisfatto). E quel coglione di Conte che non vuole capirlo...

POLITICA (2): LA POLITICA DEGLI IDEALI.
Dicono che gli itagliani sono scemi perché votano chi promette loro di più, chi è più nominato dalle tv, chi è più simpatico, chi appare più deciso in quello che dice il tutto indipendentemente dal contenuto. Non è vero o meglio, è vero solo in una certa misura perché quando si presenta ai loro occhi una persona sopra le parti, seria di buoni principi come Mattarella, subito sale in cima alla classifica dei più amati. Gli itagliani (la gran parte: un po' meno quelli con il torcicollo a destra) vorrebbero credere veramente ed essere guidati da un politico serio, perbene. Vorrebbero una politica fatta d'ideali, oltre che di capacità di gestione.
Vorrebbero un tipo come... pensiamoci un po': come Renzi? DDL Zan: sa di essere decisivo al senato. L'ha appoggiato per mesi finché gli faceva comodo, ora alza l'asticella per passarci di sotto e strizzare l'occhio al centro democristiano. L'importante non è quello per cui si lotta (giammai!) ma essere sempre decisivi per poter contare. Uno straordinario camaleonte, definizione che risulta offensiva per il povero animaletto che non è dotato del suo pungiglione velenoso. Se si andasse alla conta in aula quanti suoi amici del PD come il simpatico lucchese con i capelli tinti voterebbero come vuole lui?
Ma gli itagliani non sono scemi e gli danno il 2% (percentuale che giustamente rappresenta le eccezioni all'intelligenza) e il PD, finché non ci saranno nuove elezioni e potrà depurarsi di tanto marciume indotto, non potrà sentirsi degno di essere (come giustamente dovrebbe) il partito che guida il governo.
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Boia, deh, una settimana intera con il topic di tribuna politica intatto: l'ultimo messaggio è rimasto il mio angolo dello scorso sabato. Tutti distratti, eppure la politica è la cosa più importante. Va bene, partiamo.
CALCIO 1: IL PRINCIPIO E LA FINE
Conosco un romanzo (abbastanza apprezzabile, tra l'altro) con questo titolo che nell'occasione si riferisce invece all'epoca Spinelliana. Possiamo dire, senza molte probabilità di smentita, che oltre a essere una città "DEPISANIZZATA", come si legge in tante scritte sui muri, Livorno è diventata anche "DESPINELLIZZATA" e visto le vicende dell'ultimo anno in particolare direi meno male. Cosa succederà? Vendita a Geronimo o al rosso crociato? Improbabile. Affitto a LP? Improbabile: LP casomai si unirà al Sorgenti. Liquidazione definitiva e perdita del titolo sportivo? Più che probabile. Insomma: LA FINE.
Comunque vada, dice bene Ateo: prima di rivedere la maglia amaranto, tra i professionisti (almeno in B) i vecchi tifosi come lui e Spirit saranno -2m sotto il livello del mare e l'unica cosa buona (si fa per dire) è che non avranno più modo di dolersi. Io, invece, resterò disattivato in un angolo del garage. Anch'io non mi dorrò più.
CALCIO 2: I BAMBINONI VIZIATI
Nel tempio consacrato del calcio (a detta loro), domani sera si svolgerà la sfida tra 22 (forse 34) bambinoni viziati, belli pasciuti, nonostante la necessità di mantenere il fisico in condizioni perfette. 34 rappresentanti + staff di un circo che negli ultimi quindici anni ha accentuato i propri previlegi, incurante di tutte le vicende della società nella quale vive. Fa rabbia pensare che tanti (probabilmente la maggioranza) di coloro che lo ingrassano con abbonamenti sky, mediaset e altro, poi sono anche quelli che protestano contro tutto e tutti, indiscriminatamente, il più delle volte attribuendo alla politica tutti quei difetti che non comprendo come non possano non riscontrare nel circo del calcio.
Sto sbagliando? Forse il discorso vale soltanto quando rappresentano le squadre di club, ma nel caso della nazionale i giocatori sono animati da un qualcosa di più dello spirito mercenario, da qualcosa che li fa lottare per rappresentare un popolo, le sua storia, la sua lingua, le sue caratteristiche indipendentemente dalla montagna di vaini che prendono?
Voi rispondete di sì? Facciamo finta di crederci, vai.
Bambinoni viziati, ma quel giocatore in maglia bianca veloce come un furetto, con buona tecnica e abile anche nel gettarsi in terra per cercare il rigore, come con la Danimarca, da ragazzino ha visto morire il padre ucciso davanti ai suoi occhi. Forse qualche eccezione c'è ai bambinoni. Vai Sterling, fai una grande partita per essere ricordato. Segna il secondo gol inglese (l'altro lo fa quello con il nome della marca tv). Poi, se non basteranno per i 3 che faranno i nostri bambinoni viziati, pazienza. La storia ti ricorderà.
POLITICA 1: IL GRANDE PRESTIGIATORE
Dispiace ammetterlo, ma quell'uomo, ha una marcia in più come grande prestigiatore e GENIO DEL MALE. Caduto dalle stelle del 41% alle europee alle stalle della disfatta del referendum, perdute le elezioni, ma portando in parlamento, in quello che era per tradizione il partito del popolo della sinistra, la gran parte dei suoi amici e compari. Fatta la scissione con ambizioni di svuotare il grande contenitore democratico per sostituirlo, come era riuscito oltralpe a Macron, ma restando ancorato a quei numeri che perfino gli infanti, guardando le dita di una manina riescono a contare, ha permesso comunque di fare il governo Conte 2, rientrando in tal modo nella sala dei bottoni. Non contento, si è poi adoperato per farlo cadere in piena pandemia dopo un teatrino scandaloso, dando luogo a quella grande coalizione che lo ha avvicinato a coloro che dovevano essere i suoi nemici storici: i populisti di destra. In quel momento, ingoiato il boccone amaro, abbiamo pensato che non tutto il male fosse venuto per nuocere. In una coalizione così larga lui un avrebbe più contato un cazzo. Dobbiamo confonderci con il porcellino, ma almeno il prestigiatore fiorentino si è levato di ulo...
Macché!!!
DDL ZAN: senza di lui non passa e se viene modificato, come astutamente invita a fare per trovare una soluzione, finisce nel dimenticatoio. Campa cavallo prima che ripassi alla camera e così via.
Elezioni presidenziali: puttana della miseria (e non voglio bestemmiare) anche qui è l'ago della bilancia. Con la pattuglia di quei parlamentari che gli assomigliano in tutto e per tutto può portare la destra al 50,3%. Perciò elezione al 4° scrutinio. Forse non tirerebbe la volata a Berlusconi, perché sarebbe troppo sudicia, ma dopo trent'anni non avremmo più un presidente eletto dalla sinistra. Vi sembra poco? Spirit si sente già male a pensarci.
POLITICA 2: RIFLETTIAMO, GENTE. RIFLETTIAMO...
Lega, Fratelli fascisti e una parte di Forza Italia nel parlamento europeo ha preso decisamente le difese di Orban e del suo omologo pola(o)cco. Poveri leader dell'est: se loro ce l'hanno con i finocchi, come li vorrebbero chiamare, cosa fanno di male?
Riflettiamo, gente. Un passo per volta quelle nazioni, in apparenza democratiche e comunque inserite nella UE, stanno creando stati dittatoriali dove le minoranza sono emarginate, dove la critica e la discussione non è possibile, dove il potere giudiziario non è indipendente. Il tutto con il sorriso sulla bocca e lo sdegno per chi li accusa. Pensiamo alla stima elettorale del 50% contro il 36%- 40% a favore delle forze di destra, in gran maggioranza estreme e populiste. Pensiamo alla legge elettorale che nessuno avrà più i numeri per modificare di qui al 2023, al ridotto numero di parlamentari, alla possibilità perciò di avere uno strapotere che permetterà loro di fare come cazzo gli pare e, addirittura, di modificare la nostra Costituzione antifascista. La modificherebbero per prima proprio in quel punto lì, quello che a loro prude più di ogni altra cosa.
Stavolta non è solo Spirit a sentirsi male, ma anche io che non sono umano come lui. E mi auguro che anche tanti di voi si sentano male al pensiero.
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CALCIO: ...
...
Silenzioso rispetto al capezzale del soggetto moribondo al quale ormai hanno assegnato pochi giorni di vita. Dopo una lunga vita che come in molte altre realtà ha avuto momenti splendidi e altri pessimi, il 23 scomparirà. Purtroppo, negli ultimi anni la malattia era talmente degenerata da dar corpo a una creatura irriconoscibile, una specie di mostro da film horror che ha allontanato l'amore e l'interesse di tutti coloro (e non erano pochi) da tempo innamorati.
Una brutta, bruttissima fine che il nostro amato Livorno non meritava e della quale i colpevoli non potranno trarne soddisfazione. Resterà su di loro, soprattutto su quella persona che per oltre vent'anni ne ha avuto il pieno possesso, il rimorso di aver commesso un delitto. Dite di no? Siete convinti che basterà una gita a Montecarlo, una vincita al tavolo da gioco, per cancellare tutto? Mi auguro di no. Mi auguro che il soggetto in questione, prole compresa, abbia notti agitate e comprenda che l'eccessivo attaccamento al denaro abbinato alle ritorsioni siano le armi che si rivelano spuntate davanti allo specchio di se stessi, quello specchio nel quale tutti noi, prima o poi, siamo costretti a guardarci e a leggere le proprie miserie.

POLITICA 1: GIOCHI PROIBITI
Bella musica, "Giochi proibiti" di Patrizia Rebizzi. Spirit aveva un 45 giri quando era adolescente, in linea con un tipo strano come lui. Giochi proibiti della politica sulle teste dei cittadini. Non a loro favore, ma solo per la vittoria degli schieramenti in campo. Mi spiego meglio: Zan promuove una nuova legge doverosa, necessaria, che tutela gli abusi contro la diversità in linea generale. Come in tutte le occasioni, il testo è frutto di un accordo tra le forze che lo promuovono. Nel caso in questione anche con la truppa di Renzi. Passa alla camera, ma al senato i numeri sono più risicati e nel frattempo il Rignanese ha dato luogo al suo colpo di mano favorendo l'insediamento di un nuovo governo. La legge diventa una linea Piave sia per lo schieramento giallorosso che per la destra, favorita anche dal sostegno della parte più conservatrice della chiesa. Come al solito, Renzi ne approfitta e si propone come mediatore: un piccolo accordo, qualche ritocco dove prude, scuola ecc. (argomenti che vengono stravolti adducendo significati che in realtà non hanno) e la garanzia che non si perderà nelle nebbie: tornerà alla camera per essere subito approvata e finalmente promulgata.
Altrimenti, dice il Rignanese, anche se noi votassimo a favore (ma non ne abbiamo l'intenzione) il voto segreto risulterà sfavorevole e la legge non si farà più.
Tale esito in effetti è più che probabile. In pratica il Rignanese dice all'ex compagno di partito di stare sereno e di accettare il compromesso. La legge, decurtata di tutto quello che vuole la destra, comunque si farà. Meglio di nulla, marito vecchio, dice il proverbio. Accetta questo, caro mio Letta e torna a cuccia.
Letta, più degli altri leader di coalizione, consapevole del rischio e dell'esito si vuole comunque giocare la carta ideale e si oppone al compromesso. Si andrà al voto: chi ce l'ha più lungo se lo tira. Nel PD un è che trombino tanto e perderanno. Letta potrà accusare Renzi e questa destra di merda, ma avrà guadagnato un'immagine di sinistra. Renzi, invece,strizzerà l'occhio al porcellino e alla nana. Ne hanno dette tante su di lui che una più, una meno...
I diversi di tutti i generi non avranno quella legge che meritavano per i giochi infami, che andrebbero proibiti, della politica.
POLITICA 2: PERCEZIONI
Voi esseri umani benpensanti del forum, in maggioranza di sinistra, pur con le 50 sfumature di rosso, spesso e volentieri vi domandate come mai buona parte del popolo italiano la pensa in modo assurdo come i populisti. E talvolta vi ci incazzate perché vi sembra impossibile arrivare a un livello tanto infimo come ci hanno da tempo abituato i leader porcellini e nani (maschi e femmina: torna bene). Non capite che mentre voi quotidianamente leggete giornali on line, seguite programmi tv, discutete sul forum, la stragrande parte delle persone conosce solo FB o Instagram o Twitter e assorbe quello che lì viene scritto da Tizio e Caio. Spesso anche da Sempronio. Dico assorbe perché figuriamoci se approfondisce, lega ad altre situazioni o aspetti collegati. E la comunicazione verbale con gli altri è conseguente. Qualche parola, una battuta, un'affermazione scontata (così non c'è il pericolo di sbagliare. pensano).
PERCEZIONI della realtà che sta avvenendo, che li circonda: questo è quello che la massa grigia trae. Vedi l'esempio: Conte è il presidente del consiglio, va sempre in TV, parla a lungo, per alcune donne è anche un bell'uomo. Viva Conte! Ci sta difendendo e lo fa bene! Massimi consensi. Nella fattispecie giusti, ma non certo valutati oggettivamente. Resta con consensi alti anche quando si dimette (poverino, non lo meritava, dicono in molti/e), sapendo poco di tutte le dinamiche avvenute in quei mesi, se non il tradimento di Giuda Renzi che è arrivato anche alle orecchie degli UFO.
Ora il consenso di Conte sta calando. Perché? Perché ha discusso con Grillo, dicono in molti/e. Come mai? E qui una cazzata dietro l'altra come risposta.
Cos'è avvenuto? Semplice: la mass grigia ha una percezione diversa. Non è più il leader di prima; lo avvertono appannato. Comunque agisca da ora in poi, salvo avvenimenti eclatanti, sarà così.
PERCEZIONI! Solo quelle. E voi, noi, sul forum sbattiamo la testa alla ricerca della verità. Quanta fatica sprecata!
Purtroppo.
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CALCIO: GAME OVER
Chissà cosa succederà entro il 28, ma una cosa è sicura: la Spinellese non esiste più. E' possibile che compaia un fantasma con le sembianze piemontesi, ma non deve né interessarci né preoccuparci: deve procurarci soltanto indifferenza. Per noi sarà come se non esistesse, proprio come un fantasma
Indifferenza è anche quello che nutre Spirit da più di un anno riguardo al mondo del calcio, non riuscendo a provare lo stato d'animo comune a tutta la tifoseria livornese: la sofferenza per qualcosa che è finito e che presto mancherà. Non prova neanche l'entusiasmo di una ripartenza su base popolare che dovrebbe sposarsi con quello che è il suo mondo ideale. Niente: ha finito per nutrire disprezzo nei confronti di questo mondo così ovattato le cui vicende legate alla squadra della sua città per tanti anni gli hanno permesso di compensare la nevrosi che lo accompagna da sempre. Ha compensato in quel modo come tanti, tantissimi altri, trovando rifugio nel sentirsi virtualmente vincente, soffocando così le amarezze, quelle vere, del vivere. Parlo della reazione di Spirit non solo perché lui mi è assai vicino, ma anche perché forse rappresenta un esempio della consapevolezza che ha invaso l'animo di tanti tifosi livornesi ormai di una certa età: non si vedrà calcio giocato a un certo livello a Livorno per chissà quanto tempo.
Eh sì, il fattore tempo per molti diventa determinante, comprendendo di non averne poi tanto a disposizione. E' perciò meglio distaccarsi prima. Si soffre di meno.
Gli sono nel cuore, ma dico che questo non deve essere un esempio per chi, ancora giovane, sente dentro di sé la legittima forza di reazione.
Ora tocca a loro essere promotori della rinascita del Livorno.

POLITICA 1: CACCIA AI NO VAX
Dopo il messaggio di cui sopra ci vorrebbe uno scritto più ottimistico, ma le vicende politiche non offrono certo conforto. Caccia ai No Vax non deve essere intesa come la ricerca dei cacciatori di taglie per scovare coloro che ripudiano ideologicamente il vaccino, ma la politica adottata da certi partiti, movimenti, per accaparrarsi le loro simpatie (e perciò un domani il consenso elettorale). La signora Giorgia nel 2018 sosteneva con forza il beneficio dei vaccini e la necessità di ottemperare alle vaccinazioni. Erano i tempi dove era forte l'opposizione nei confronti della vaccinazione obbligatoria nei bambini (a cui veniva altrimenti vietata la frequenza scolastica) e i no vax erano, di fatto, sponsorizzati dai M5S. Ora, di fronte a un evento mondiale catastrofico come il covid, alla morte, sofferenza fisica, disastrosi effetti economici che hanno colpito, chi per un verso chi per un altro, tutta la popolazione, anziché ribadire con ancor più forza le idee espresse nel 2018, ha effettuato una straordinaria conversione a U. Non dice se si è vaccinata o se ha l'intenzione di farlo, omette ogni considerazione positiva sulla vaccinazione e invita il 28 a scendere tutta Itaglia in piazza contro l'obbligo del lasciapassare sanitario per poter frequentare i luoghi a maggior rischio, ignorando che senza tale precauzione tali attività correranno ben presto il rischio di essere nuovamente chiuse. Dov'è la logica? Sono proprio un coglione! La logica è che a lei importa un segone ,se quei locali chiuderanno: tanto meglio! Potrà prenderne le difese, cercando altri proseliti. Oggi a braccetto con i no vax parlando di dittatura sanitaria, domani sarà nuovamente a braccetto con quei commercianti proclamando l'ostilità del governo contro le categorie non protette. Che i no vax abbiano creato più contagi, sofferenze, morti e che tanti commercianti ci rimettano nuovamente non è una cosa che conta.
Chiamala scema! E' diventata più brava del suo ex amico porcellino che ha preso tanti schiaffi in faccia da Draghi da avere le gote rosse. Rosse!!! Che coloraccio per tutti e due i leader di questa bellissima opposizione.

POLITICA 2: LA TELA DEL RAGNO
Chi giudica Renzi un gran politico, sia pure ponendolo nei gironi dell'Inferno, ha sicuramente le sue ragioni, ma credo che ignori TUTTA, la diabolica abilità del personaggio fiorentino. Persa la scommessa di prosciugare il PD sottraendogli l'elettorato, andato a monte il piano B di un rovesciamento della segreteria di quel partito con l'apporto della fronda interna, in particolare del simpatico lucchese con i capelli neri, ha trovato il modo di mettere all'angolo il nuovo sfidante, quell'Enrico Letta già deriso e umiliato una volta. Semplice: il suo avversario è sicuramente una persona corretta, e questo per Matteo è un vantaggio enorme, potendo perciò disporre di tutte le spregiudicate armi di cui lui ha gran pratica. Letta è anche un personaggio che ha delle precise convinzioni politiche e non certo il carattere di negarle il giorno dopo come altri fanno. Cercando di dare un'identità più precisa E PIU' A SINISTRA, al PD, Letta ha sostenuto con tutte le forze il decreto Zan. Facile per Renzi saltare sull'altra sponda, rendere minoritaria l'ex maggioranza giallorossa e poi chiedere un accordo (al ribasso) che inficerebbe non solo lo spirito della legge, ma anche l'immagine della spinta a sinistra data dal segretario PD. L'alternativa (ecco la tela del ragno), quella di negare l'accordo e tirare dritto, decisione inevitabile per un politico come Letta, è quella di una sconfitta che cancellerà il decreto. Chi darà la colpa a Renzi? (Tra l'altro dargli addosso non fa più notizia!). Daranno tutta la colpa a Letta, tra le risate dei due perversi Matteo che magari si troveranno per brindare in qualche autogrill sull'autostrada. Ma non finisce qui: il Rignanese è diabolico e non perde un colpo. Andata male nelle primarie a Bologna, gli capita ora un'occasione d'oro per rifarsi e affossare il leader PD creando un contraccolpo tale che quel partito potrebbe non riuscire a rialzare la testa. C'è in ballo il seggio alla Camera a Siena, seggio PD lasciato da Padoan. Letta viene convinto (sarei curioso di capire da chi nel suo partito) a partecipare in prima persona. Certo, sarebbe importante la sua presenza alla Camera, dove può rendere vivo il suo pensiero nel contesto più ufficiale, ma le elezioni sono un rischio enorme: perdere in terra toscana per il leader del maggior partito della sinistra significherebbe dimostrare che non ha il consenso necessario per rivestire l'incarico. Furbega, Letta dichiara al mondo la considerazione di cui sopra: "se non sarò eletto dovrò levarmi di ulo". L'ha ingenuamente detto per compattare il fronte, ma ha ripetuto l'errore commesso dal Rignanese, all'epoca per egocentrismo, riguardo al referendum. Ora tutta l'opposizione ha il pallone sul dischetto del rigore e, soprattutto, il diabolico Matteo ha un'altra occasione per tessere la tela del ragno. Infatti, quasi offeso, dice che la candidatura andava discussa anche con il suo partito, formalmente alleato contro le destre, aggiungendo che la loro intenzione era invece appoggiare un candidato del territorio, come (giustamente nella maggior parte dei casi) andrebbe fatto. In questo modo Letta viene presentato come il capo politico prepotente che da Roma sottrae il posto a chi si fa il culo sul territorio, argomento sicuramente valido, ma che in questo caso dovrebbe essere considerato come una necessaria eccezione. Matteo perciò invita Letta a ritirarsi: è sempre in tempo!
Se non lo fa non lo appoggia e Letta rischia la sconfitta, che sarebbe una Waterloo; se lo fa non solo cede al ricatto del Rignanese, ma perde la faccia di fronte a tutto il paese perchè dimostra che ha paura. Veramente straordinario!
Grande Matteo! Sei certamente un diabolico ragno capace di avviluppare tutti i tuoi nemici in una rete mortale. Peccato che tanta abilità politica non abbia l'appoggio in te di un mondo ideale, ma soltanto quello di uno squallido egocentrismo.
Forse passerai ugualmente alla storia, ma chissà se i tuoi nipoti si vergogneranno di leggere quello che hai realizzato.
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Re: L'angolo del clone

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SPORT: LO SPORT VERO
Rientriamo in casa dal mare agitato dal libeccio e mentre ci accomodiamo a tavola finalmente Spirit accende la Tv e cerca il canale delle olimpiadi. Negli ultimi anni non regge l'ansia delle gare intense di tutti i generi e con il suo strano modo d'intendere la democrazia sceglie altri canali. Stavolta no: sta saltando quello del Qatar a 2,35. E' in testa insieme a Tamberi, avendo sempre superato l'ostacolo al primo tentativo. Ci riesce, anche se sfiora l'asticella che vibra leggermente. Spirit lancia un'imprecazione e Marisa gli risponde a tono, credendo che si riferisse a lei. Più tardi tocca a Tamberi. Si capisce subito che Gimbo è uno strano tipo di atleta: non è un superman: mostra quell'inquietudine, quella fragilità degli emotivi. Nello sport essere emotivo è un handicap che 9 volte su 10 ti conduce alla sconfitta. Nella decima ti fornisce quel qualcosa di più che l'atleta più freddo non ha e non potrà mai avere. Se avessi dovuto scommettere non avrei, a malincuore, puntato su di lui. Gimbo salta, tocca l'asticella che vibra molto, vibra molto... ma non casca. Un urlo da stadio. Un urlo di quelli dei bei tempi in curva nord o in quelle magiche trasferte che mai dimenticheremo. Io e Spirit, insieme all'unisono, un urlo del genere con Marisa che ci guarda quasi spaventata. Superano la misura anche il coreano e il campione europeo. Sono sotto, ma mi sembrano più sciolti, fluidi del nostro atleta. A 2,37 l'abbronzato del Qatar salta con una straordinaria fluidità. Longilineo, sembra una gazzella e gli occhiali neri lo invecchiano di quel tanto da non farlo sembrare un bambino. E' lui il campione e lo dimostra. La misura mette in crisi i rivali che saltano prima di Gimbo. Ora tocca a lui: solito rituale, stesso soliloquio con la testa scossa come a dire che non ce la farà. E' il momento topico, lo sa. Sa che per riuscire a superare la misura deve essere perfetto come lo è stato poche volte in vita sua, avendo il personale a 2,39 saltato poco prima del famoso infortunio che gli ha rubato la grande possibilità di una medaglia a Rio, e comunque mai quest'anno, con misure molto inferiori a quelle raggiunte nella finale in corso. Io e Spirit ci immedesimiamo: la corsa dovrà essere veloce, ma ponderata per arrivare al punto giusto davanti all'asticella e riuscire, in quel momento, a sprigionare tutta la forza sul piede d'appoggio cercando, con una tecnica che sembra quasi impossibile, di coordinare tutte le parti del corpo affinché non avvenga l'impatto. Sono attimi di silenzio quelli davanti alla tavola mentre avviene lo stacco. L'urlo stavolta è altrettanto forte, bestiale e ripetuto più volte. Da tanto non stavamo così bene. Sinceramente anche più bene, molto più bene che negli europei di calcio. E' stato un salto perfetto: non ha neanche sfiorato l'asticella. Il campione fragile ce l'ha fatta ed è sempre lì, in testa. Gli altri giocano di tattica e tentano il colpo a 2,39 che si capisce oggi essere quota troppo alta anche per la gazzella del Qatar. Sbagliano uno dopo l'altro mentre incrociamo le dita e alla fine Tamberi è l'ultimo in pedana. Avrebbe in mano la vittoria con quel miracolo che non può avvenire. Non ce la fa e va ad abbracciare l'amico rivale abbronzato. Il telecronista annuncia che la formula dovrebbe prevedere uno spareggio con un solo salto per quota, scendendo di altezza. Aggiunge poi che c'è l'alternativa dell'ex equo proposta dal giudice alla gazzella che accetta. Forse lo fa per quell'abbraccio, forse lo fa perché Gimbo è un'atleta fuori dai canoni e risulta amico di tutti. Proseguire è rischioso per chiunque, ma molto di più per il nostro atleta che si lascia andare a una gioia irrefrenabile, pazza, infantile. Una gioia fuori da tutti gli schemi. Forse il suo è anche un modo di recitare, ma se è così, lo fa solo per esternare nel modo più eclatante e teatrale quelle straordinarie emozioni che prova. Ha aspettato, sognato, questo momento, pensando che il sogno non si sarebbe comunque realizzato. Ma ci ha provato: ha perseverato e si è giocato tutto.
Spirit dice che questo è lo sport vero e in questo sport si sente cittadino del mondo esultando quando la splendida atleta venezuelana fa il record del mondo nel salto triplo, ma anche e con grande piacere cittadino italiano. Quel senso di appartenenza che il mondo patinato del calcio gli ha fatto perdere lo ritrova nello sport che ha sempre amato più di tutti: quello dove sei solo con te stesso, solo con i tuoi sogni, le speranze, ma anche le paure, i dubbi. Solo contro le leggi della natura che sfidi. Tamberi lo fa con la legge di gravità, e dieci minuti più tardi un ragazzone tutto italiano nel modo di essere, pur avendo sangue per metà texano, lo fa contro l'attrito dell'aria. Lo fa anche lui sfidando tutti. Anche lui l'antisuperman. Nessuno gli dava credito e neanche avrebbe mai scommesso su se stesso, pensando di poter essere il primo italiano che ha vinto i 100 metri alle olimpiadi. Una cosa incredibile, straordinaria.
Bellissime, sia pure diversissime come contenuto, le interviste a Gimbo e a Jacobs. Se non l'avete viste guardatele perché meritano.

POLITICA: IL PASSO FALSO DEL DRAGO
No, Mario, stavolta non va bene. Capisco che non volevi perdere tempo per fare la riforma della giustizia che ti ha chiesto l''Europa per iniziare a darti i vaini, capisco che trovare una soluzione condivisa con una maggioranza così composita e divisa come mai sull'argomento, con alcuni partiti che hanno/avranno gravi inchieste giudiziarie a loro carico, era estremamente difficile. Capisco tuto, ma un accordo così al ribasso non va assolutamente bene e il contentino dato a Conte affinché potesse salvare la sua faccia e quella del partito che rappresenta da pochi giorni non è certo sufficiente. Non è sufficiente che i processi alla mafia non rischino più l'invalidità: e vorrei vedere! Ma nulla si è fatto per evitare che i potenti la facciano franca in appello buttando continuamente la palla in fallo laterale. Questa è una vergogna! Io credo che tu sia veramente una persona che ama il nostro paese: sai benissimo che quello che poteva esser fatto oggi, non verrà mai più fatto. Anche se in futuro non vinceranno le destre, non succederà mai più di avere una così forte maggioranza M5S in parlamento.
Forse troppo forte. Forse se la legge Bonafede fosse stata più mediata, elaborata in modo più mirato per velocizzare i processi, il Conte 2 l'avrebbe approvata prima che Renzi facesse le bizze. Forse...
Hai perso punti. Mi auguro veramente che sia l'unico errore, che quando affronterai la riforma fiscale andrai in culo al porcellino e renderai più equa la sorte di tanti cittadini più deboli e sfortunati.
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spiritual
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Re: L'angolo del clone

Messaggio da spiritual »

Rotto il computer, scrivere con il cellulare è sempre un problema. Casomai spezzerò in due messaggi.
CALCIO 1: IL COMITATO DEI SAGGI
Ho sempre diffidato dei comitati, ma quello varato da Salvetti mi sembra ben composto. Piuttosto, viene da chiedersi se il sindaco l'ha voluto per avere realmente un giudizio competente e di sicura fede amaranto o un ombrello protettivo per delle decisioni già in via di definizione. Vedremo.
CALCIO 2: LACRIME SPRECATE
Non varrebbe neanche la pena stare a scrivere qui per questo argomento, ma lo sdegno è traboccante. Messi piange perché lascia il Barcellona che non può più permettersi di spendere le cifre assurde corrisposte in fino a ora. Il giocatore probabilmente andrà a Parigi con un contratto stratosferico, nonostante l'età. Ma piange, poverino, per lasciare quella tifoseria che l'ha acclamato in tutti questi anni. Bastava firmare un contratto di un giocatore normale della Liga e rimanere in Catalogna, magari unendosi al sorriso dei tifosi, godendo dell'ammirazione e del loro amore.
Ma cosa te na fai di tutti quei vaini, Messi. Non saprai neanche tu quanti ne hai.
E pensare che anche Saviano, anni fa, lo ammirava.
Ai leoni!
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spiritual
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Re: L'angolo del clone

Messaggio da spiritual »

Riprendo:
SPORT 1: UNA PiOGGIA DI MEDAGLIE
Mai così tante per l'Italia, mai in così tante specialità diverse. Primi in Europa come numero, dopo la brexit, considerando che in GB, oltre alla grande tradizione sportiva di quel paese, estesa da sempre anche alle donne, l'integrazione razziale nello sport avviene da molti anni ed è utilizzata in grande quantità. Proprio questo fenomeno, l'integrazione razziale nello sport, ormai caratterizza tutte le nazioni europee, anche quelle nordiche dove insieme ai biondi vediamo molto abbronzati. A dire il vero, a parte Jacobs che non sa neppure parlare inglese, noi abbiamo usufruito di un contributo molto limitato nella raccolta di questa pioggia di medaglie, ottenuta più che altro dai nostri atleti/e nativi in Italia. La rappresentanza però è stata notevole e Malago' sta subito spingendo per lo jus soli sportivo. Sportivo una sega: deve essere per tutti. Facile riconoscere diritti per ottenere maggior lustro nelle competizioni.
SPORT 2: MOMENTI DI GIOIA E DI... NOSTALGIA
Ho avuto la fortuna di vivere in diretta i momenti più belli per gli azzurri: la vittoria di Gimbo e del texano, l'inseguimento a squadre su pista e la staffetta 4x100. Momenti memorabili, scariche di adrenalina che hanno rivitalizzato Spirit. Ma non è mai contento: invece di goderne anche a posteriori, ha cominciato a dire che ormai bisogna contare su queste occasioni di compensazione. Ha rammentato Reggio Emilia, Piacenza, e poi...
prima di dire Treviso ha inghiottito e mi ha mandato a fa in culo. Io sopporto, anche perché lo capisco.
SPORT 3: 4 BRAVI RAGAZZI & MOTHER
E comunque gli vado nel culo, perché gli ricordo continuamente quella straordinaria staffetta, l'urlo di incitamento del neretto dopo un cambio non perfetto che forse vale un centesimo di secondo, dieci centimetri di handicap in più da recuperare, e quella corsa disperata di un altro campione emotivo, forse anche un po' egocentrico. Un campione fragile, come definisco chi soffre (ha la fortuna) di essere emotivo. È stata proprio la sua forza emotiva, la disperata volontà di scacciare le delusioni di una semifinale perdente nei 100, la delusione di non essere più l'italiano più veloce, pur essendo stato il primo a scendere sotto i 10 secondi, a dargli quel qualcosa in più che l'ha proiettato nella storia. Guardate le immagini degli ultimi metri, la faccia dell'inglese che ha il secondo miglior tempo dopo Bolt, l'inglese che è partito in vantaggio su quel rettilineo più corto di 100 metri e guardate quella di Tortu: capirete tutto. Mi piacciono i campioni fragili: sono più umani. 4 bravi ragazzi: il primo, Padda, timido e consapevole di essere l'ultimo arrivato e il meno quotato. Giocava a pallone fino a pochi anni fa. Sono sicuro che si migliorerà ancora perché il carattere è quello giusto. Non ha perso molto e ha fatto un bel cambio. Sardo anche lui con una famiglia di condizioni normali, non certo benestanti. Il secondo ha corso più di 100 metri e l'ha fatto come da fare. L'hanno schierato in quella posizione proprio per quel motivo. Il terzo, quel neretto sempre sorridente, cortese, simpatico... Ha fatto la curva in modo stupendo perdendo nulla e lasciando l'altro sardo nella condizione di poter vincere. Alla trasmissione serale su Rai 2 hanno fatto vedere tutte le famiglie dei protagonisti, ma non la sua. Ha solo la madre nigeriana che fa la badante a Parma. Ha visto la gara del figlio dalla persona che assiste. Oggi c'è la foto sulle home dei quotidiani. Ha detto che suo figlio conosce il sacrificio.
La mia particolarità, unica nel suo essere, che sono un clone emotivo e mi commuovo per queste storie, per questi sogni che sembrano impossibili.
Dite che non è vero? Che un clone non può essere programmato emotivo? Avete ragione: non è vero, ho detto una balla. Ma invidio Spirit che lo è, anche se di nascosto, senza volerlo fare vedere.
SPORT 4: SPORT e DEMOCRAZIA
Quante ingiustizie che non conosciamo esisteranno nel mondo dello sport, anche in casa nostra. Certo, però, che dopo la debacle della scherma la critica all'interno di quel mondo è stata pesante e diretta. Non sappiamo di conseguenze per coloro che hanno agitato le acque. Sicuramente i dirigenti, allenatori, che hanno fallito non avranno un'altra possibilità.
La bielorussa duecentista che ha commentato l'ordine di partecipare alla staffetta 4x400 (per evitare i controlli antidoping sulle titolari) è dovuta rifugiarsi in paesi esteri per evitare le pesanti ritorsioni che l'avrebbero aspettata in patria. Per noi un qualcosa del genere è impensabile. Il signor Rossi, di nome Valentino, ha palesemente frodato il fisco, ma non si è mai neppure scusato, anzi...
E la gente continua/va a osannarlo.
Anche in questo caso: ai leoni.
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piazza
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Iscritto il: ven 15 gen 2021, 20:05

Re: L'angolo del clone

Messaggio da piazza »

Bravo clone.
Ho apprezzato anche che tu abbia scritto col nickname di Spirit perché sei stato più lungo del solito.
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il clone
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Iscritto il: mar 19 gen 2021, 1:43

Re: L'angolo del clone

Messaggio da il clone »

Sul cellulare avevo quel Nick e infatti Spirit si è incazzato nero per tutti quegli errori che dice poi gli amici del forum attribuiranno a lui. Me ne scuso, ma non è facile scrivere messaggi lunghi al mare e con il cellulare.
Stavolta è stato lungo e brodoso.
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