L'angolo del clone

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il clone
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CALCIO: TUTTI ALLO STADIO
Scrivo qui all'Accademia dove sono venuto a prendè il sole di questa bella giornata, anche se le folatine che ogni tanto arrivano a quest'ora mattutina sono belle ghiacce. Aspetto di fa il bagno nel mare calmo al punto che sembra una piscina per poi andà di rincorsa a casa per mangià. Spirit un sente seghe: alla sua ora (che è variabile, in pratica quando ha fame) lui si mette a tavola e vuole mangià. Chi c'è, c'è e se Marisa è indispensabile (perché è lei che cucina, lui un è bono a una sega nulla) il clone, poverino conta quanto il due di briscola.
Dopo il ponce subito allo stadio e se è presto tanto meglio, ci godremo l'attesa. Si respira un'atmosfera nuova. La psicologia del tifoso livornese a prima vista può apparire strana: nel momento più buio della storia centenaria ha ritrovato l'entusiasmo di quell'altro periodo analogo. Strano a prima vista, ma pensandoci un po' si comprende che la ritrovata identità con la squadra, frutto di un'altra società permette nuovamente quella capacità di sognare, di far vivere ciò che il grigiore degli anni senza speranza avevano fatto perdere.
Tutti allo stadio! Sono convinto che il coro d'incitamento che faremo avrà una forza particolare e anche se le regole covid non permettono il pienone l'eco si udirà nelle strade distanti arrivando fino al viale Italia, nel momento del gol. Succedeva nei tempi migliori.
Forza Livorno, con l'emozione che cresce solo a scriverlo anche in un clone come me.

POLITICA1: LA MARCIA SU ROMA
C'è da scherzarci poco, tra l'altro il prossimo anno sarà il centenario. M'immagino quanti di quei camerati che fan page ha fatto conoscere (e quanti altri, tanti altri che non si conoscono) si raduneranno per fare manifestazioni. Nel frattempo utilizzano l'argomento green pass per cavalcare l'onda di quegli ostinati oppositori indirizzandola con violenza contro le istituzioni e i simboli (come la CGIL) rappresentativi dei loro nemici politici. Figli di puttana!!! ma dire così mi sembra di offendere tanti bravi ragazzi che hanno avuto la sfortuna di una mamma che faceva un simile lavoro, magari per necessità. E' meglio dire bastardi! ed è comunque troppo poco.
Nella fola spiccavano i volti dei capi di Forza Nuova e degli altri gruppi neofascisti.
Una volta tanto non son d'accordo con il leader pisano (grave peccato originale) che ha chiesto lo scioglimento. Sì, è giusto farlo, ma non li farà certo scomparire. Saranno chiuse sedi, ma ne apriranno altre. Non mancano i finanziatori e subito dopo apparirà un'altra sigla. No, bisogna colpire le teste pensanti, i vertici, quanto meno quelli alesi, che si conoscono. Possibile che se sono sempre presenti in manifestazioni non autorizzate (e violente) non si possano imputare capi d'accusa ai signori Fiori, Castellino ecc.? Possibile che a loro e ai tanti accoliti facilmente riconoscibili nei video non si possa applicare qualche disposizione simile al Daspo tanto per pressarli, costringerli a contravvenire permettendo in tal modo di aumentare la sanzione?
Ma la marcia su Roma non è soltanto la manifestazione di ieri: è la competizione elettorale tra un candidato appoggiato dall'estrema destra e uno dal centrosinistra. Per la destra prendere Roma ora è molto più importante che nel 2006 con Alemanno. A quell'epoca il partito era marginale e sottoposto a Berlusconi, ora ha ambizioni di egemonia a livello nazionale, puntando nel 2023 a Palazzo Chigi. Mi auguro che non succeda. Tra l'altro a livello amministrativo Gualtieri fornisce molte più garanzie di un Michetti qualsiasi.

POLITICA 2: No, NON VA BENE! ME NE VADO! FORSE... NO, RIMANGO.. FORSE...
Tutte le volte il solito teatrino: stavolta ha ragione il pisano. Un attacco a testa bassa che fa presumere chissà quali decisioni se Draghi non concede quanto richiesto. Il giorno dopo la marcia indietro motivandola, con soddisfazione, di aver ottenuto qualche briciola del panino che voleva mangiare. I Drago l'ha capito da tempo: per le cose che contano, che sono oggetto del contendere non cambia una virgola (con quel sorrisetto stampato che sembra una presa di ulo permanente), per il resto dice una parola mai pronunciata e il porcellino cerca con quella di salvare la faccia senza comprendere che il mondo si prende gioco di lui.
Ma insiste e non ne indovina una. I suoi amici vogliono fare il muro sulla via di terra? A lui gli si rizza il pipi(no) senza comprendere che per l'interesse razionale una decisione del genere (vergognosa per una comunità democratica) comporterebbe un maggior afflusso di mare. Ma forse a lui sta bene: che gliene frega dei problemi reali, basta avere qualche argomento per protestare.
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CALCIO: LA REMUNTADA
vista la partita su Telecentro ieri sera, dopo il rientro da Roma. Il palo della luce inviso a Spirit ha fatto la differenza con due goi, il rigore procurato e l'assist sul quarto go. Se non c'era lui e il compagno (Torro è stimato da Spirit) non ci sarebbe stata la luce che invece ora ci vede saldamente al comando vedendo oggi cosa fa il Ponsacco, unica squadra che può teoricamente raggiungerci (ha già riposato). Tutti contenti? No. Io sto scrivendo senza aver letto nessun commento del topic relativo alla partita, ma immagino che l'entusiasmo ia contenuto. Scrivo qui due parole anticipando l'analisi di Spirit che per via dei pali della luce non è mai obiettiva. Ribadisco un concetto già espresso all'epoca quasi come ipotesi che invece ora è più suffragato dai fatti: le simpatiche squadrette che incontriamo hanno tutte uno schema di gioco che si sviluppa con ordine a centrocampo. Non hanno giocatori che spiccano, ma l'amalgama è ottimo, l'automatismo degli schemi buono. Questo dà merito agli allenatori che fruiscono comunque di un assieme ormai collaudato da tempo (per il Picchi tale fattore è ridotto visto il notevole ricambio effettuato per abbassare l'età della squadra). Noi soffriamo a centrocampo soprattutto quando Gargiulo non è in gran vena e quando viene marcato (gli avversari operano in tal senso). Impensabile in queste condizioni giocare con il 4231 volendo a tutti i costi far giocare i pali+Ferretti+Bellazzini. Le difficoltà emerse anche prima deell'ingresso del fantasista dimostrano che a centrocampo dobbiamo schierare questi tre giocatori partendo dalla parte destra del campo: Apolloni - Gargiulo - Gelsi. I tre attaccanti dovrebbero essere Ferretti, Torromino con il Toro più indietro, ma Ferretti più largo dà dei dubbi anche se nello svolgimento dell'azione potrebbe convergere sul centro quando Giuliani e Gelsi salgono a sinistra, cosa che avviene (e con successo come contro il Fucecchio) più volte. Comunque anche Ferretti potrebbe essere escluso con il Toro centrale, Torro e Bellazzini sulle fasce con Bellazzzini che converge al centro per poter ispirare meglio la manovra. Un altro grosso problema è la difesa, in particolare sulla destra. L'obbligo dei tre under costringe a schierarli in difesa, visto i posti occupati a centrocampo e in attacco e noi soffriamo molto sulla destra oltre al fatto che Palmiero a oggi non mi sembra mantenere le promesse. Chissà se a Gennaio è possibile migliorare con un under bravo. Bandecchi si frugherà, ma bisogna vedere se il "materiale" buono è disponibile.
Se cominciamo a mettere in croce Buglio è finita.

POLITICA 1: UNA BELLA GIORNATA
Sì, veramente una bella giornata. Non so mettere sul sito le foto, ma vi garantisco che una piazza colorata, abbastanza piena (ci sono stato altre due volte contro Berlusconi: era più affollata) in una splendida giornata di sole fa effetto, infonde gioia, idealismo, voglia di esprimere le proprie idee e comunicarle a coloro che come sono venuti con il tuo stesso spirito. A Spirit, per fare un gioco di parole, ha fatto anche voglia di prendere il sole (come se non fosse abbronzato: sembra un immigrato) restando a dorso nudo. Era l'unico. Marisa stava distante, mentre io ammiccavo agli altri per invitarli a deriderlo. Hanno parlato i tre leader e non è mancanza di obiettività nel voler marcare le differenze. Credetemi: dico la verità. Quello della Cisl con un accento fortemente siciliano ha parlato per più di mezz'ora dicendo belle parole, sicuramente cose giuste, ma il sapore era quello della demagogia. Lo mostrava il tono, il cambio di tono e un po' tutto. Quello della UIL è stato più sintetico, ma più convincente fino a quando non ha parlato in difesa dei dipendenti a rischio in Alitalia. Dopo che ha finito tutti i delegati UIL (erano numerosi) con le bandiere vicino a noi e al palco si sono levati di ulo. Non si fa così: la piazza deve restare piena dall'inizio alla fine. Quelli della Cisl li avevano preceduti. A quel punto intorno al palco si è creata una macchia tutta rossa delle bandiere e delle maglie della CGIL e ha parlato Landini.
Lo dico qui di seguito.

POLITICA 2: LANDINI
C'è una bella differenza tra lui e gli altri due. Vorrei potervi far ascoltare le registrazioni dei discorsi. Ogni sua parola suonava in modo diverso. Concetti simili risaltavano come veri, scacciando la demagogia degli altri e lo spirito ideale è stato espresso in affermazioni fuori dagli schemi. A un certo punto un essere non umano come me (ma programmato per emozionarsi) si è emozionato al pari di Spirit. E' avvenuto quando senza enfasi ha parlato dell'importanza dell'informazione, della cultura, abbinati allo spirito ideale. Ha detto che coloro che hanno devastato la sede hanno compiuto atti irreparabili senza neanche saperlo. Tra l'altro hanno rovinato opere d'arte come un quadro di Gottuso senza comprenderne neanche il valore. In quel momento, mi ha fatto toccare con mano la differenza tra quell'orda selvaggia e ignorante, il loro modo di essere, il loro mondo interiore ed esteriore e quello che animava la gran parte delle persone presenti con la maglia rossa e le bandiere in mano. Ha terminato parlando di un incontro con gli studenti di Pescara e la domanda che gli aveva fatto una studentessa sul significato dell'istruzione. Ha riportato le parole finali della ragazza con un'emozione nascosta dal suo tono sempre forte, deciso, ma anche propositivo. Un gran leader sindacale che vorrei a capo della sinistra a sinistra del PD in uno schieramento insieme ai democratici, grillini e verdi. Un fronte progressista contro il fascismo becero, populista che cerca di confondere il cervello della gente meno informata.
Alla fine del discorso tutti a cantare Bella ciao. Non avrei mai smesso.

POLITICA 3: FANTAPOLITICA
Voglio fare un po' di fantapolitica anche in contrapposizione alla razionalità del mio alter ego. Elezioni presidenziali: chi sarà il presidente? Casini, spinto da Renzi facendo prevalere lo schieramento di centrodestra già così maggioritario con i rappresentanti regionali sullo schieramento giallorosso senza IV? Oppure Berlusconi che con o senza Renzi mungerà come sa fare lui il gruppo misto ottenendo quelle decine di voti che mancano all'appello? Un personaggio sopra alle parti eletto con la concordia di destra e giallorossi? (scenario praticamente utopistico).
O Draghi, spinto da Salvini, Meloni per andare a votare agendo sulla prospettiva che il Drago avrebbe di restare sulla scena, seppur defilato, per 7 anni anzichè uno e spiccioli?
Ma i giallorossi non sarebbero d'accordo e neanche Renzi, come al solito ago della bilancia, che non vorrebbe andare subito a elezioni. Prima deve formare il grande centro e un anno gli serve.
Ma... penso io, accendendo tutte le lucine dei circuiti che mi ispirano le idee da clone, se lo schieramento giallorosso, Renzi, Calenda, Più europa, verdi e ramoscelli vari anche nel gruppo misto trovassero un accordo segreto tra loro e prospettassero a Draghi (che con loro si trova meglio che con i populisti di destra e che sicuramente non vuole veder gettato alle ortiche il lavoro che sta preparando) la sua elezione in cambio della possibilità di varare un governo di tutti quelli che ci stanno (come ora, senza apparenti discriminazioni) affidato a un uomo di fiducia come potrebbe essere il suo ministro dell'economia? Così facendo avremmo un presidente affidabile e un governo in maggioranza progressista, perché Salvini avrebbe il modo per defilarsi e tornare urlando all'opposizione. Soprattutto, andremmo a votare nel 2023 dopo un augurabile buon esito della lotta al covid e un proficuo inizio di investimenti dei vaini elargiti dall'Europa.
Fantapolitica? Quasi certamente. Ma tra tutte sarebbe la migliore soluzione.
Io ci spero.
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CALCIO: GOLIA contro DAVID (ma è proprio così?)
Di ritorno dalla partita, scrivo subito il consueto messaggio nella mia rubrica, messaggio che rischia stavolta di diventare un'analisi della partita.
Si diceva in settimana che noi siamo un po' il Golia della situazione e queste splendide realtà di periferia dei David che quest'anno, anziché competere tra loro, si trovano davanti il gigante che sovrasta tutte. Oggi, palla al centro e poco dopo un illuminante lancio in verticale di (?) e Ferretti che crossa splendidamente per il Toro, agganciato platealmente in area. Rigore ineccepibile e rischio espulsione (non sanzionata). Uno a zero e altre occasioni con Torro che mostra splendide giocate, poi un lungo periodo di anonimo controllo dell'avversario che così come le altre squadre viste in precedenza mostra molto equilibrio, begli schemi e automatismi a centrocampo, oltre a qualche individualità davanti. Nella parte finale i nostri sembrano svegliarsi, si rendono pericolosi con un'azione bellissima che Apolloni non riesce a concludere. Sul corner conseguente, Ferretti raddoppia. Sembra fatta: abbiamo ancora problemi a centrocampo, ma quando saliamo siamo devastanti. Questa la sintesi del commento convenuto nell'intervallo con l'amico Pottine che mi è viene a salutare scambiandomi con Spirit che è rimasto al mare a nuotare e a prendere il sole.
Il Cenaia aveva corso come un matto e tutti si pensava alla goleada che si sarebbe concretizzata nella riresa con il passare dei minuti. Una sega!!! Hanno fatto tre cambi nell'intervallo (non so se abbiano cambiato impostazione: queste sono competenze del mio alter ego) continuando a macinare gioco fino al punto di spingere i nostri nella loro metà campo senza farli quasi mai uscire. Alla fine hanno trovato il meritato gol e poco dopo hanno sfiorato il pareggio una prima volta su corner (salvataggio di testa sulla riga di Gargiulo), poi su punizione da limite dopo che l'arbitro ha negato loro un rigore che dalla nord appariva evidente. Il nostro terzo gol è stato veramente un jolly pescato casualmente dal mazzo con un bellissimo corner di Bellazzini che è CASCATO sui piedi di Ghinassi entrando lemme lemme in rete. Una beffa per i Cenaini (?) che però, testardi, insistono trovando poco dopo il secondo gol, costringendoci negli ultimi minuti a una difesa affannosa fino al punto di cercare di perdere ingloriosamente tempo con Polidori.
Insomma, non è da Golia, non è dal Livorno schiacciasassi subire in questo modo, perdere tempo come una squadretta qualsiasi e tirare un sospirone di sollievo al triplice fischio.
Siamo primi, abbiamo fatto il vuoto dietro, ma dobbiamo comunque analizzare con freddezza le partite senza guardare soltanto al risultato anche perché, fino a oggi, grazie al cielo, gli episodi ci hanno favorito. Anche oggi abbiamo fatto azioni stupende, ma due gol sono venuti da corner, abbiamo concesso molto e forse al Golia (come alla Iuve) gli arbitri non fischiano facilmente il rigore contro.
Quali sono i problemi? A parer mio questi sono i motivi:
1) doveroso scriverlo per primo: scontiamo le conseguenze di una partenza in ritardo, per cui condizione fisica e automatismi sono ancora da perfezionare. E' doveroso scriverlo, lo ripeto, ma non è certamente l'unico motivo;
2) centrocampo che non decolla. La settimana precedente sottolineai che purtroppo non si poteva schierare 4 punte e che il centrocampo doveva essere a 3, ma non certo con Pulina che aveva fatto una prestazione incolore. Avrei voluto Gelsi-Gargiulo-Apolloni, ma devo dire che Nunzi non ha giocato male, anzi. Il fatto è che per la seconda volta non ha giocato bene Gargiulo. Da lui che occupa la posizione centrale ci aspettiamo non solo il recupero palla sugli avversari (che fa), ma un indirizzo di gioco che invece non riesce a sviluppare. Oltre a ciò, i tre centrocampisti fanno molta confusione, sovrapponendosi spesso nei ruoli. Questo a esser sinceri dovuto più ad Apolloni (individualmente mi è piaciuto) che spesso da sinistra va al centro, incontrando Gargiulo, e addirittura sulla destra. Mancano gli automatismi e il pallone viene rilanciato in avanti nella speranza che ci pensi il Toro o Torro, più degli altri.
Ma non è solo questo il motivo per cui il pallone viene rilanciato quasi sempre in avanti alla spera in Dio (lo dico al punto 3);
3) dovendo schierare 3 under, e avendo tutti senior dalla cintola in su, Buglio impiega i giovani in difesa. Insoddisfatto della loro prestazione con il Picchi, oggi ha cambiato totalmente la linea difensiva lasciando solo Palmiero, comunque spostato sulla fascia anziché al centro. Premesso che cambiando spesso dobbiamo avere pazienza che i giocatori trovino l'assieme, sta il fatto che a parer mio (spero di sbagliare) i nostri giovani non hanno molta 'abilità nel giocare la palla. Sembrano addirittura inferiori a quelli delle altre squadre. Cosa succede? Gargiulo passa dietro al difensore (fa quasi sempre così) che pressato rinvia lungo il più delle volte sbagliando o comunque rendendo arduo il lavoro degli attaccanti. Se il difensore avesse personalità e proprietà di palleggio scambierebbe con un suo compagno che, più libero, potrebbe appoggiare a un centrocampista libero, permettendo all'azione di svilupparsi.
Il livello dei nostri under può costituire un problema per la squadra non tanto per vincere il campionato (cosa nella quale confido quasi al 100%), ma per i play off che comunque devi disputare anche arrivando primo (se non vinci la maratona della Coppa Italia);
4) l'attacco funziona bene: in un modo e in un altro facciamo tanti goi e comunque creiamo altre situazioni. Giochiamo male, ma siamo pericolosi. Allora, dov'è il problema al punto 4)?
Il problema è che, forse inconsapevolmente (perché Bellazzini si è infortunato), Buglio ha trovato un assetto ottimale per far rendere al meglio (a dispetto di Spirit) il palo della luce e Ferretti. Vantaggiato in posizione più defilata, quasi da trequartista, lascia Ferretti (più mobile di lui) in mezzo a fare l'ariete, avendo in questo modo più libertà per scambiare con Torro (bellissimo un loro scambio nel primo tempo) e proiettarsi a rete prendendo di sorpresa i difensori. Questo è l'assetto più congeniale per il Toro e per Ferretti stesso che sfrutta da prima punta le sue qualità di opportunista. Senza Ferretti, il Toro al suo posto (con Bellazzini dietro come trequartista, schieramento adottato nella parte finale della partita) perderà tutta la sua pericolosità diventando quel palo della luce denunciato da Spirit.
Questo sembra al momento escludere dal gioco un giocatore della classe di Bellazzini. Auguriamoci che quando questi sarà al massimo della forma possa risultare talmente utile da trovare posto in squadra, anche perché, altrimenti, prima o poi non accetterà di fare la riserva o a essere a mezzo servizio in Eccellenza;
5) Buglio è all'altezza? Comincio a chiedermelo, andando contro all'invito nel messaggio della precedente settimana di non cominciare a sparare sull'allenatore. Però la squadra non ha schemi, il centrocampo non crea gioco, questo è evidente. Speriamo che sia solo questione di tempo, come scritto al punto 1).

POLITICA: MAI DIRE SI! SEMPRE NO.
la faccio breve perché il calcio è stato lunghissimo. Mi sono chiesto perché tanta gente ha sempre detto no: NO alla MASCHERINA, NO al LOCKDOWN, NO ai VACCINI, NO al GREEN PASS e persino, anche nel periodo peggiore delle ondate, NO al COVID, affermando che era tutta un'invenzione.
Perché? Condizionato da Spirit che vuole sempre dare risposte a tutto me lo sono chiesto anch'io.
Non è solo un fatto politico: quelli di destra (e sinistra) estrema sono per il no al covid e a tutte le precauzioni, tutti gli altri sono per il si al covid ecc. No, non è soltanto questo, anche se la politica ha lavorato molto per guadagnare consensi nel partito del no. Ci saranno mille motivi per spiegare questo comportamento di una massa sicuramente eterogenea e non voglio farmi le seghe mentali come il mio alter ego, ma siccome conosco molti individui che dicono NO, qualcosa ho capito. Sì, lo sapete bene: è questione d'informazione, di livello culturale, di bisogno di protagonismo, di posizione politica, ecc. ma... ma racconto brevemente questo episodio.
Spiaggia dell'Accademia, che ormai frequento assiduamente da questo inverno. Sono tanti coloro che dicono NO, alcuni tra i conoscenti e amici di Spirit. Uno di loro (una donna di un'età simile alla mia) affermava da mesi che non si sarebbe mai vaccinata, neanche se l'avessero pagata un miliardo. E lì giù contro il governo, la dittatura sanitaria ecc. Così per mesi. Dopo l'introduzione del green pass ugualmente, anzi, peggio.
Ora si è vaccinata: ha dovuto farlo per lavorare. Ora parla tranquillamente del green pass e vi garantisco che è molto più serena interiormente, questo è palese.
Perché è più serena? Perché ORA NON HA PIU' PAURA. Costretta, gioco forza, a quell'atto che inconsciamente la terrorizzava, aver vinto la paura la RENDE SODDISFATTA DI SE'.
Tanta gente, anche tra quelli che sembrano ganzi, anche tra i politici, gente del mondo dello spettacolo e altro, HA TANTA PAURA di quell'ago nel braccio, di un mondo ignoto che è al di fuori delle loro conoscenze (come a quelle di tutti i non esperti in materia), un mondo che sembra sovrastarli e che scatena ombre grigie dentro la loro mente.
Non scrivo questo perché dobbiamo assolverli per i comportamenti assurdi che remano contro gli interessi della società, ma perché dovremmo trovare, magari per una parte di loro, la modalità giusta per rassicurarli e costringerli a quello che per loro è il grande salto nel buio. Oltre all'obbligo del green pass c'è qualche altra soluzione meno coercitiva?
Dovrebbero pensarci, chi di dovere. Non avremmo solo più vaccinati, ma anche più cittadini inseriti nel vivere sociale.
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Anto347
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Re: L'angolo del clone

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il clone ha scritto: dom 24 ott 2021, 19:47 CALCIO: GOLIA contro DAVID (ma è proprio così?)
Di ritorno dalla partita, scrivo subito il consueto messaggio nella mia rubrica, messaggio che rischia stavolta di diventare un'analisi della partita.
Si diceva in settimana che noi siamo un po' il Golia della situazione e queste splendide realtà di periferia dei David che quest'anno, anziché competere tra loro, si trovano davanti il gigante che sovrasta tutte. Oggi, palla al centro e poco dopo un illuminante lancio in verticale di (?) e Ferretti che crossa splendidamente per il Toro, agganciato platealmente in area. Rigore ineccepibile e rischio espulsione (non sanzionata). Uno a zero e altre occasioni con Torro che mostra splendide giocate, poi un lungo periodo di anonimo controllo dell'avversario che così come le altre squadre viste in precedenza mostra molto equilibrio, begli schemi e automatismi a centrocampo, oltre a qualche individualità davanti. Nella parte finale i nostri sembrano svegliarsi, si rendono pericolosi con un'azione bellissima che Apolloni non riesce a concludere. Sul corner conseguente, Ferretti raddoppia. Sembra fatta: abbiamo ancora problemi a centrocampo, ma quando saliamo siamo devastanti. Questa la sintesi del commento convenuto nell'intervallo con l'amico Pottine che mi è viene a salutare scambiandomi con Spirit che è rimasto al mare a nuotare e a prendere il sole.
Il Cenaia aveva corso come un matto e tutti si pensava alla goleada che si sarebbe concretizzata nella riresa con il passare dei minuti. Una sega!!! Hanno fatto tre cambi nell'intervallo (non so se abbiano cambiato impostazione: queste sono competenze del mio alter ego) continuando a macinare gioco fino al punto di spingere i nostri nella loro metà campo senza farli quasi mai uscire. Alla fine hanno trovato il meritato gol e poco dopo hanno sfiorato il pareggio una prima volta su corner (salvataggio di testa sulla riga di Gargiulo), poi su punizione da limite dopo che l'arbitro ha negato loro un rigore che dalla nord appariva evidente. Il nostro terzo gol è stato veramente un jolly pescato casualmente dal mazzo con un bellissimo corner di Bellazzini che è CASCATO sui piedi di Ghinassi entrando lemme lemme in rete. Una beffa per i Cenaini (?) che però, testardi, insistono trovando poco dopo il secondo gol, costringendoci negli ultimi minuti a una difesa affannosa fino al punto di cercare di perdere ingloriosamente tempo con Polidori.
Insomma, non è da Golia, non è dal Livorno schiacciasassi subire in questo modo, perdere tempo come una squadretta qualsiasi e tirare un sospirone di sollievo al triplice fischio.
Siamo primi, abbiamo fatto il vuoto dietro, ma dobbiamo comunque analizzare con freddezza le partite senza guardare soltanto al risultato anche perché, fino a oggi, grazie al cielo, gli episodi ci hanno favorito. Anche oggi abbiamo fatto azioni stupende, ma due gol sono venuti da corner, abbiamo concesso molto e forse al Golia (come alla Iuve) gli arbitri non fischiano facilmente il rigore contro.
Quali sono i problemi? A parer mio questi sono i motivi:
1) doveroso scriverlo per primo: scontiamo le conseguenze di una partenza in ritardo, per cui condizione fisica e automatismi sono ancora da perfezionare. E' doveroso scriverlo, lo ripeto, ma non è certamente l'unico motivo;
2) centrocampo che non decolla. La settimana precedente sottolineai che purtroppo non si poteva schierare 4 punte e che il centrocampo doveva essere a 3, ma non certo con Pulina che aveva fatto una prestazione incolore. Avrei voluto Gelsi-Gargiulo-Apolloni, ma devo dire che Nunzi non ha giocato male, anzi. Il fatto è che per la seconda volta non ha giocato bene Gargiulo. Da lui che occupa la posizione centrale ci aspettiamo non solo il recupero palla sugli avversari (che fa), ma un indirizzo di gioco che invece non riesce a sviluppare. Oltre a ciò, i tre centrocampisti fanno molta confusione, sovrapponendosi spesso nei ruoli. Questo a esser sinceri dovuto più ad Apolloni (individualmente mi è piaciuto) che spesso da sinistra va al centro, incontrando Gargiulo, e addirittura sulla destra. Mancano gli automatismi e il pallone viene rilanciato in avanti nella speranza che ci pensi il Toro o Torro, più degli altri.
Ma non è solo questo il motivo per cui il pallone viene rilanciato quasi sempre in avanti alla spera in Dio (lo dico al punto 3);
3) dovendo schierare 3 under, e avendo tutti senior dalla cintola in su, Buglio impiega i giovani in difesa. Insoddisfatto della loro prestazione con il Picchi, oggi ha cambiato totalmente la linea difensiva lasciando solo Palmiero, comunque spostato sulla fascia anziché al centro. Premesso che cambiando spesso dobbiamo avere pazienza che i giocatori trovino l'assieme, sta il fatto che a parer mio (spero di sbagliare) i nostri giovani non hanno molta 'abilità nel giocare la palla. Sembrano addirittura inferiori a quelli delle altre squadre. Cosa succede? Gargiulo passa dietro al difensore (fa quasi sempre così) che pressato rinvia lungo il più delle volte sbagliando o comunque rendendo arduo il lavoro degli attaccanti. Se il difensore avesse personalità e proprietà di palleggio scambierebbe con un suo compagno che, più libero, potrebbe appoggiare a un centrocampista libero, permettendo all'azione di svilupparsi.
Il livello dei nostri under può costituire un problema per la squadra non tanto per vincere il campionato (cosa nella quale confido quasi al 100%), ma per i play off che comunque devi disputare anche arrivando primo (se non vinci la maratona della Coppa Italia);
4) l'attacco funziona bene: in un modo e in un altro facciamo tanti goi e comunque creiamo altre situazioni. Giochiamo male, ma siamo pericolosi. Allora, dov'è il problema al punto 4)?
Il problema è che, forse inconsapevolmente (perché Bellazzini si è infortunato), Buglio ha trovato un assetto ottimale per far rendere al meglio (a dispetto di Spirit) il palo della luce e Ferretti. Vantaggiato in posizione più defilata, quasi da trequartista, lascia Ferretti (più mobile di lui) in mezzo a fare l'ariete, avendo in questo modo più libertà per scambiare con Torro (bellissimo un loro scambio nel primo tempo) e proiettarsi a rete prendendo di sorpresa i difensori. Questo è l'assetto più congeniale per il Toro e per Ferretti stesso che sfrutta da prima punta le sue qualità di opportunista. Senza Ferretti, il Toro al suo posto (con Bellazzini dietro come trequartista, schieramento adottato nella parte finale della partita) perderà tutta la sua pericolosità diventando quel palo della luce denunciato da Spirit.
Questo sembra al momento escludere dal gioco un giocatore della classe di Bellazzini. Auguriamoci che quando questi sarà al massimo della forma possa risultare talmente utile da trovare posto in squadra, anche perché, altrimenti, prima o poi non accetterà di fare la riserva o a essere a mezzo servizio in Eccellenza;
5) Buglio è all'altezza? Comincio a chiedermelo, andando contro all'invito nel messaggio della precedente settimana di non cominciare a sparare sull'allenatore. Però la squadra non ha schemi, il centrocampo non crea gioco, questo è evidente. Speriamo che sia solo questione di tempo, come scritto al punto 1).

POLITICA: MAI DIRE SI! SEMPRE NO.
la faccio breve perché il calcio è stato lunghissimo. Mi sono chiesto perché tanta gente ha sempre detto no: NO alla MASCHERINA, NO al LOCKDOWN, NO ai VACCINI, NO al GREEN PASS e persino, anche nel periodo peggiore delle ondate, NO al COVID, affermando che era tutta un'invenzione.
Perché? Condizionato da Spirit che vuole sempre dare risposte a tutto me lo sono chiesto anch'io.
Non è solo un fatto politico: quelli di destra (e sinistra) estrema sono per il no al covid e a tutte le precauzioni, tutti gli altri sono per il si al covid ecc. No, non è soltanto questo, anche se la politica ha lavorato molto per guadagnare consensi nel partito del no. Ci saranno mille motivi per spiegare questo comportamento di una massa sicuramente eterogenea e non voglio farmi le seghe mentali come il mio alter ego, ma siccome conosco molti individui che dicono NO, qualcosa ho capito. Sì, lo sapete bene: è questione d'informazione, di livello culturale, di bisogno di protagonismo, di posizione politica, ecc. ma... ma racconto brevemente questo episodio.
Spiaggia dell'Accademia, che ormai frequento assiduamente da questo inverno. Sono tanti coloro che dicono NO, alcuni tra i conoscenti e amici di Spirit. Uno di loro (una donna di un'età simile alla mia) affermava da mesi che non si sarebbe mai vaccinata, neanche se l'avessero pagata un miliardo. E lì giù contro il governo, la dittatura sanitaria ecc. Così per mesi. Dopo l'introduzione del green pass ugualmente, anzi, peggio.
Ora si è vaccinata: ha dovuto farlo per lavorare. Ora parla tranquillamente del green pass e vi garantisco che è molto più serena interiormente, questo è palese.
Perché è più serena? Perché ORA NON HA PIU' PAURA. Costretta, gioco forza, a quell'atto che inconsciamente la terrorizzava, aver vinto la paura la RENDE SODDISFATTA DI SE'.
Tanta gente, anche tra quelli che sembrano ganzi, anche tra i politici, gente del mondo dello spettacolo e altro, HA TANTA PAURA di quell'ago nel braccio, di un mondo ignoto che è al di fuori delle loro conoscenze (come a quelle di tutti i non esperti in materia), un mondo che sembra sovrastarli e che scatena ombre grigie dentro la loro mente.
Non scrivo questo perché dobbiamo assolverli per i comportamenti assurdi che remano contro gli interessi della società, ma perché dovremmo trovare, magari per una parte di loro, la modalità giusta per rassicurarli e costringerli a quello che per loro è il grande salto nel buio. Oltre all'obbligo del green pass c'è qualche altra soluzione meno coercitiva?
Dovrebbero pensarci, chi di dovere. Non avremmo solo più vaccinati, ma anche più cittadini inseriti nel vivere sociale.
Analisi perfetta..punto 5 Top
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il clone
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CALCIO: OCCORRE UNA RIFLESSIONE
Dovevo scrivere ieri, ma per una sega e un'altra non ci sono riuscito. Avrei scritto che oggi sarebbe stata un po' la partita della verità per capire la vera dimensione di questa squadra che in certi momenti delle precedenti partite è apparsa fuori categoria, ma che in altri ha palesato limiti superiori alle aspettative. Avrei anche scritto che se è vero che abbiamo l'handicap del ritardo nella costruzione della squadra e della preparazione, dobbiamo anche riconoscere il vantaggio di giocare sempre in casa, sempre di fronte a un pubblico numeroso per la categoria che si fa sentire. Anche oggi 700 o giù di lì tifosi, anche se con 4 in meno perché Spirit e parenti non hanno digerito l'assegnazione dei biglietti con il Castelfiorentino.
Nell'angolo della scorsa settimana finii per fare l'analisi della partita, riassumendo anche i problemi che erano emersi. Fui più lungo del normale e non ripeterò l'errore. Stavolta sarò più breve facendo però un'affermazione più radicale: OCCORRE UNA RIFLESSIONE.
E' indispensabile che lo staff tecnico, allenatore, Pinzani, ma anche Igor, si riunisca ed esamini senza pregiudizi e condizionamenti i problemi emersi oggi che IN REALTA' RIPROPONGONO, ACCENTUANDOLI, QUELLI GIA' RILEVATI nelle precedenti partite. E' necessario la riflessione ignori il risultato di oggi e delle partite precedenti. Siamo a 13 punti perché il calcio è strano: nell'ultimo anno di B (quello di C non lo considero: per me non è mai stato giocato dalla squadra che si chiama va con il nome della nostra città) ci andavano tutte male, fino a oggi, invece, ci stanno andando tutte bene. Dobbiamo comprendere che se la sorte fosse stata meno benigna potevamo avere gli stessi punti delle squadre del gruppone che ci segue con la differenza che pur avendo rispetto a loro un potenziale offensivo MOLTO PIU' GRANDE, NON SIAMO ALLA LORO ALTEZZA come ORGANIZZAZIONE DI GIOCO. Quest'ultimo aspetto E' FONDAMENTALE e alla fine INCIDERA' ANCHE SUL RISULTATO. Poteva succedere oggi contro una squadra che seppur quadrata NON mi è sembrata SUPERIORE al Cenaia, al Picchi o al Fucecchio stesso. Oggi noi abbiamo toccato il fondo anche per una formazione assurda che già come semplice ipotesi sul nostro forum era stata bocciata tempo fa. E noi siamo semplici tifosi, senza la competenza, la conoscenza delle cose di chi vive ALL'INTERNO del calcio da una vita. Ma dare la colpa solo alla formazione può diventare un PERICOLOSO ALIBI perché ormai i problemi si stanno ripetendo in ogni partita.
E allora? Non lo so: non spetta a un Clone dare la soluzione, ma dico che per il bene della squadra OCCORRE FARE UNA RIFLESSIONE e SUBITO, senza aspettare che poi arrivi la prima sconfitta e l'umore di tutti, pubblico compreso, diventi troppo nero. A quel punto, tutto diventa più difficile.

POLITICA 1: IL DRAGO TRA I DRAGHI
Forse non ci facciamo molta attenzione, ma in questi giorni a Roma sono riuniti i 18+2 (Putin e il cinese sono presenti solo on line) capi delle nazioni più importanti del mondo. Se li guardiamo in faccia uno a uno riscontriamo non soltanto la diversa origine etnica, ma molti degli aspetti caratteriali che li contraddistinguono. Pensiamo a un Erdogan: prudono le mani solo a vederlo, le stesse mani che vorrebbero prendere per l'orecchio Bolsonaro ricordandogli quello che ha combinato con il covid e in Amazzonia, con la devastazione delle foreste e di quel disgraziato popolo.
Sono riuniti i 20 grandi che decidono non solo le sorti dei loro popoli, ma anche quelle del pianeta. D'istinto mi viene di essere uno di quelli che manifestano in piazza contro di loro, contro i potenti, ma tanto serve a poco: gli fa una sega a loro. Attenuo il disappunto pensando a due cose:
la prima che oggi il Drago italiano, prima dell'inizio dell'incontro quotidiano, si è fatto forte del ruolo di padrone di casa con un rimprovero neanche troppo velato a tutti per lo scarso impegno mostrato fino a quel momento nei confronti del problema dell'inquinamento. Non era assolutamente scontato che avvenisse e questo dimostra la personalità del nostro leader.
L'altro aspetto che attenua il disappunto è vedere i 18 a giro nella città più bella del mondo, i 18 davanti alla fontana più bella del mondo (ancor più bella senza il nugolo di turisti che limita la visuale). Molti di loro guidano nazioni più ricche, più potenti della nostra, ma se parliamo di bellezza, di cultura, di tradizione storica non abbiamo niente da invidiare a loro, ancor di più per quel qualcosa che dentro di noi ci rende unici.

POLITICA 2: ILDA BOCCASSINI
Ho seguito ieri sera l'intervista di Mentana, rivisitando dentro di me gli ultimi trent'anni di storia. Ho ricordato lo sbigottimento, la sgomento per la morte di Falcone e poi quella di Borsellino, le prime speranze dopo il Mani Pulite frustrate poco dopo dalla discesa in campo di Berlusconi. Ho ricordato gli epici scontri dello stesso con la Boccassini e gli altri del Pool che erano diventati la nostra barriera, la nostra speranza contro quella DITTATURA STRISCIANTE che stava prendendo corpo e potere nella nazione. Ho ricordato il RESISTERE- RESISTERE- RESISTERE, ma anche i tradimenti, se possiamo chiamarli così, di buona parte dei magistrati di sinistra ai danni di Falcone per invidia o chissà cos'altro denunciati dalla Boccassini, ma che già conoscevo.
Gli altri, i nostri avversari (scrivo "nostri" perché considero tutti i frequentatori del forum in possesso di un'anima di sinistra, sia pure con sfaccettature diverse) sono coesi. Tra loro possono pensare come dei parenti serpenti, ma quando arriva il momento buono si uniscono contro il nemico che grossolanamente chiamano sempre :I COMUNISTI.
Sì, i COMUNISTI, perché loro dentro si sentono FASCISTI. Non è una banale semplificazione, un luogo comune che non ha riscontro nel reale. Quell'avversione che rileviamo in ogni aspetto del richiamo ai valori della sinistra ha le radici in quella contrapposizione avvenuta nel secolo scorso, nel riferimento a una figura ideale forte nella quale possono identificarsi,
identificare la loro individualità che nel proprio intimo appare colpevolmente debole.
Dire che il FASCISMO NON ESISTE PIU' è un'enorme cazzata. Il FASCISMO è nella mente, nell'animo, nell'inconscio, di gran parte della popolazione, di quella parte più egoista, più individualista, talvolta becera, quasi sempre disinformata e con un basso livello culturale e NON MI SENTO DI ESSERE RAZZISTA SCRIVENDO COSI'.
Credo che non succederà, perché la farebbero troppo grossa, creando un danno incalcolabile per la nazione, ma se il NANO diventasse presidente, il Drago sarebbe costretto a dimettersi e si andrebbe alle elezioni anticipate. Pensiamo all'importanza di questo momento storico che, ironia della sorte, può essere deciso dall'umore di quell'uomo piccolo di Rignano.
E questa non è una buona prospettiva per il futuro.
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spiritual
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Re: L'angolo del clone

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Lascio in panchina il Clone meteorologo che non ha mai freddo, neppure quando come oggi fa il bagno in mare di quasi mezz'ora, senza comprendere che gli esseri umani sono diversi dai "Cloni" e perciò più sensibili al clima.
CALCIO: SONO OTTIMISTA
Sembra un'affermazione azzardata: abbiamo perso Vantaggiato per un bel po' di tempo (ma SONO STRASICURO di UN FORTE SCONTO) in campionato e in coppa, aspetto questo fortemente negativo perché la coppa serviva non solo per ruotare i big, ma anche per farli a turno riposare; abbiamo Bellazzini infortunato e incrociamo veramente le dita perché sarebbe un casino, vinciamo sempre per il rotto della cuffia mostrando evidenti limiti di gioco e io mi dichiaro ottimista. Non sono uno di quelli che la butta lì tanto per dire e allora?
Lo spiego alla mia maniera, cioè non in due parole: sarebbe troppo semplice.
1) gli altri giocano meglio, ma noi si finisce per vincere. E' solo culo? Un bel culo, tipo quelli postati da Fortore l'abbiamo avuto un po' in tutte le partite, inutile negarlo. Ieri il go della vittoria è venuto da un errore pacchiano di un loro difensore, ma è anche vero che abbiamo giocatori CHE POSSONOM DECIDERE LA PARTITA in qualsiasi momento. Torro non ha giocato al meglio, ma ha inventato un passaggio a Franzoni in occasione del rigore che vale il prezzo del biglietto per chi l'ha fatto (poini, anche tra gli abbonati: ha ragione il Clone) incurante del vento freddo di grecale. Ferretti è capace di sbagliare un go a porta quasi vuota a Perignano e quello del 3 a 1 ieri sera, ma ha avuto la lucidità di trovare l'angolo su quel pallone regalato. E non è un caso;
2) gli altri giocano meglio, hanno punte svelte, abilissime nel saltare l'uomo sulle fasce, dove noi soffriamo particolarmente, ma la nostra coppia centrale difensiva è veramente una diga. Ieri sera era difficile per loro, così come era stato a Perignano. In entrambe le occasioni hanno retto bene permettendo di contenere il passivo. L'episodio del rigore è del tutto casuale, mentre i continui raddoppi sugli esterni avversari entrati in area sono stati tutti perfetti, risolvendo situazioni critiche, così come non hanno perso un colpo nel ribattere tutti i cross bassi e alti pervenuti in area da posizioni favorevoli per gli avversari (cosa che a noi è riuscita pochissimo). E non ricordo chi dei due ha facilità di calcio alla Bonucci senza sbagliare più di tanto. L'azione del rigore è nata da un riuscito lancio del genere;
3) gli under sono un problema e come scritto dal Clone la volta scorsa la forza della squadra non è solo nella qualità alta di alcuni, ma anche dalla mancanza di punti deboli. Però... però se è vero che Franzoni nel primo tempo non aveva brillato (comunque meno peggio di altre volte), sbagliando passaggi facili a ripetizione, nel secondo tempo, sulla sinistra ha asfaltato gli avversari (e quel 2 di loro non era scarso). Nuzzi ha deluso per l'imprecisione, la mancanza di senso tattico, ma con il Cenaia era stato veramente bravo. Pecchia a Perignano aveva fatto piangere, mentre ieri è stato un protagonista nel rintuzzare tutti gli attacchi degli avversari. Voglio dire: sicuramente i nostri under hanno limiti (del resto Pinzani l'ha candidamente ammesso un mese fa), ma possono crescere alzando il loro livello e soprattutto fornendo in modo più continuato prestazioni sufficienti. Poi, gennaio non è lontanissimo e se il regolamento lo permette possiamo arricchire la rosa. Il nostro presidente ha risorse economiche molto più importanti delle rivali. Poi, è anche livornese di nascita...
4) il centrocampo continua a non fornire prestazioni sufficienti. Gli avversari sembrano tutti più bravi. Sicuramente abbiamo incontrato squadre che stupiscono, vista la categoria, per l'organizzazione di gioco, la perfetta interpretazione tattica di tutti gli 11. Il Certaldo ultimo in classifica (ma attenzione, aveva incassato solo 4 gol. La posizione era stata determinata dal fatto che ne avevano segnato solo1) giocava con geometrie lineari, stavano alti, ci pressavano nella nostra metà campo rubando un'infinità di palloni o costringendo i nostri all'errore)). Tutti più svelti dei nostri avevano anche vigore fisico per vincere i corpo a corpo inducendoci al fallo. Ma non solo: con mio cognato c'incazzamo, restando comunque stupiti, dalla tecnica che mostravano soprattutto a centrocampo. Con finte e controfinte si liberavano dal pressing (soprattutto il 10) e allargavano il gioco sbagliando pochissimo. I nostri sembravano scarponi.
Detto questo da cosa deriva l'ottimismo? Dal fatto che IN CAMPO E SUGLI SPALTI stiamo comprendendo che non siamo quella squadra ammazza campionato che pensavamo (confesso che dopo il primo tempo con il Fucecchio dissi a mio cognato che potevamo fare 72 punti), che il percorso è lungo e difficile, che occorre umiltà, grinta, sofferenza. Forse qualche giocatore l'ha capito e si calerà meglio nel campionato. E comunque, a pare mio, giocando Gargiulo potrà sveltire lazione più di quanto stia facendo, Apolloni si disciplinerà di più tatticamente e Nuzzi o un altro giovane al mercato invernale potrà dare un contributo migliore;
5) mi auguro che Bellazzini riprenda alla svelta perché può dare un grande contributo, ma dovessimo fare a meno anche di lui per qualche giornata avremo probabilmente un centrocampo a 4 con Giuliani sulla sinistra che a me piacque molto quando giocò. Sarebbe un Livorno più sparagnino, ma forse più equilibrato. Forse il centrocampo potrebbe risultare più compatto e gli avversari, meno timorosi di noi come lo sono ora, sbilanciarsi di più, lasciandoci spazi nei quali Torromino potrebbe farsi d'oro. Ieri abbiamo avuto una già dimostrazione di quanto dico. Diamo atto al Certaldo che dopo il pareggio e per tutto il tempo restante, hanno giocato alla pari, provando a vincere prima e a pareggiare dopo, concedendoci spazi nei quali ci siamo mangiati due o tre gol fatti.
6) mercoledì con il Cenaia sarà una partita fondamentale. Non dobbiamo uscire dalla coppa, ma incontriamo nelle peggiori situazioni tecniche una squadra oggettivamente forte, anche se a me sono apparse tutte squadre forti: la differenza la fa l'avere l'uomo che fa go e loro ce l'hanno. I giocatori saranno motivatissimi e noi dobbiamo esserlo più di loro. Il coro non dovrà pervenire solo dagli ultras, ma da tutta la curva e dalla gradinata. Soprattutto, DOVREMO ESSERE TANTI, sia che piova, che faccia freddo o ci sia vento.
POTTINE .. a MORTE, è il nick del nostro amico avvocato, nick che ha scelto proprio avversando le persone di quel tipo.

POLITICA: UN'INGIUSTIZIA
La faccio corta con la politica perché il calcio ha debordato. Ingiustizie ce ne sono tante e basta leggere un quotidiano per incazzarsi a bestia. Leggo ora un articolo molto dettagliato su Repubblica dove elenca gli sfacciati favoritismi, le azioni tese a confondere la verità da parte di personaggi della magistratura e della polizia nel caso dell'assassinio di quell'immigrato ingombrante a Voghera da parte di Adratici. L'ho incollato qui a seguire. Arrivate fino in fondo anche s è lungo, per favore. Un vi sciupate mica.


Omicidio di Voghera, i buchi dell'indagine. E spunta un video del pm al convegno della Lega
di Sandro De Riccardis
L'inchiesta sull'omicidio di Yous El Boussettaoui, a sparare fu l'assessore del Carroccio Massimo Adriatici. I punti oscuri: la Beretta, il pedinamento e l'autopsia in tempi record

Nella storia della morte di Yous El Boussettaoui l'unica certezza è che Massimo Adriatici, l'ex assessore leghista che ha sparato e ucciso a Voghera il 38enne magrebino, è oggi un uomo libero. Portato in caserma la sera del 20 luglio scorso, mentre Youns lottava ancora tra la vita e la morte in ospedale con un proiettile conficcato nel torace, Adriatici ha trascorso tre mesi ai domiciliari, cessati una volta decorso il termine il 20 di ottobre. La scelta della procura di indagare Adriatici per eccesso colposo di legittima difesa ha fatto della sua liberazione l'epilogo ovvio dell'indagine. Come se i fatti di piazza Meardi iniziassero e si concludessero nei pochi secondi in cui Adriatici e El Boussettaoui s'incontrano nello spiazzo davanti al bar Ligure. Ma la tragedia del leghista con la pistola carica, col colpo in canna, senza sicura, che fronteggia un uomo che lo aggredisce a mani nude, inizia molto prima e si conclude molto dopo. E lascia molti dubbi sulla gestione dell'indagine da parte della procura di Pavia, con mesi di polemiche per quello che appare un approccio minimalista ai fatti. E ora spunta anche il video di un incontro elettorale della Lega a Legnano, a cui partecipa il procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti, reggente della procura fino all'arrivo del nuovo capo, che coordina le indagini sulla morte di Youns. Il convegno - per promuovere l'istituzione di una commissione antimafia a Legnano - è del 1° ottobre 2020, tre giorni prima del ballottaggio delle Comunali.

Seduta alla sinistra del procuratore, c'è la candidata sindaco della Lega, Carolina Toia, poi sconfitta. Alla destra, un altro leghista, il capo della commissione Antimafia di Pavia Angelo Rinaldi (ora in FdI). Nulla di illecito per un magistrato, forse poco opportuno, soprattutto a pochi giorni da un voto. All'incontro intervengono poi altri due leghisti: l'assessore regionale Claudia Terzi e l'eurodeputato Angelo Ciocca. Proprio Ciocca, la mattina dopo la tragedia di Voghera, dirà alle agenzie: "È un chiaro episodio di legittima difesa. Se non fosse stato per Adriatici, staremmo parlando di una violenza su una ragazza innocente". Nulla di tutto questo emergerà dalle indagini. Che registrano invece altre anomalie.

Caso Voghera, pedinamento e minuti ignorati
Sono le 22.16 quando Adriatici e El Boussettaoui si ritrovano a un passo l'uno dall'altro, in piazza Meardi. L'ex assessore però pedina il ragazzo da più di dieci minuti. Il momento preciso lo mostra la telecamera della chiesa di San Rocco, che guarda su via Emilia, meno di duecento metri dal luogo della tragedia. Alle 21.58 si vede Adriatici muoversi verso il centro, allontanandosi da piazza Meardi. Pochi minuti dopo, alle 22.02, Youns è ripreso che cammina dall'altro lato della strada verso la piazza, in direzione opposta al leghista. Ventitré secondi dopo, ecco di nuovo Adriatici che ritorna sui suoi passi e segue a distanza Youns. Al netto delle differenze di timing delle telecamere, si può affermare che in piazza Meardi Youns si avvicina a un uomo che lo sta seguendo e osservando da dieci minuti e che, come ulteriore elemento di tensione, gli mostra la pistola sul palmo della mano. Elementi non presi in considerazione nell'imputazione dei pm.

Voghera, torna libero l'ex assessore Massimo Adriatici: scaduti i termini degli arresti domiciliari
20 Ottobre 2021

Caso Voghera, autopsia in tempi record
La chiamata al 118 è alle 22.19: un uomo è a terra in codice rosso. Youns muore all'ospedale di Voghera alle 23.40. L'incarico ai patologi per l'autopsia viene assegnato con atto firmato dalla procura alle 9.58 del giorno dopo, l'autopsia è eseguita alle 10.30 di mattina. Tempi record: meno di dodici ore dalla morte. I legali che già seguivano Youns per i suoi problemi di droga, gli avvocati Debora Piazza e Marco Romagnoli, non vengono informati, nonostante la vittima fosse domiciliata presso il loro studio legale per diversi procedimenti, l'ultimo con udienza il 26 ottobre 2021 a Pavia. "L'autopsia è stata effettuata ieri senza avvisare, come sarebbe dovuto avvenire, i suoi familiari, tutti cittadini italiani e con una residenza a Vercelli", protestano. La procura si scusa, argomentando che i carabinieri non sapevano che vi fossero parenti in Italia. Eppure i carabinieri di Voghera avevano incontrato il fratello di Youns, Alì, e il padre, Mohamed, otto giorni prima, il 12 luglio. Youns era scappato dall'ospedale e si erano recati in caserma per chiedere aiuto. "Ci hanno chiesto le fotocopie dei documenti su cui hanno annotato i nostri numeri di telefono".

Caso Adriatici a Voghera, da omicidio a eccesso di difesa
Il giorno dopo la tragedia, le prime informazioni che trapelano dagli ambienti delle forze dell'ordine danno per scontata l'imputazione di omicidio volontario per Adriatici. Dopo i primi atti d'indagine, con l'autopsia appena eseguita, la procura invece smentisce l'ipotesi di omicidio volontario e iscrive Adriatici per eccesso colposo in legittima difesa. Ma documenti che Repubblica ha potuto visionare mostrano che il pm Roberto Valli già la mattina dopo la morte, prima dell'autopsia, aveva qualificato i fatti come eccesso di legittima difesa, per poi correggere a penna il verbale di conferimento di incarico, indicando l'articolo 575 dell'omicidio volontario. L'imputazione però scomparirà nella richiesta di misura cautelare.

Voghera, c'era una volta il mito della casalinga: ora tra pistole e malaffare è diventata la capitale lombarda degli scandali
dal nostro inviato Paolo Berizzi
25 Ottobre 2021

Voghera, l'assessore Adriatici parla con i testimoni
Il corpo di El Boussettaoui è ancora sul marciapiede di piazza Meardi. Un video di un testimone mostra i carabinieri che svolgono i rilievi nell'area recintata. Ma tra loro c'è anche Adriatici. Lo rivela il video pubblicato dall'agenzia Lapresse. "Hai visto che ha fatto per darmi un calcio in testa? - chiede Adriatici a un altro testimone - . L'importante è quello, che hai visto che stava dandomi il calcio in testa". Nel video si sentono i lamenti della vittima, ancora in terra. Per i legali della famiglia, Adriatici "manipola la scena del crimine istruendo i testimoni alla presenza dei carabinieri".

Caso Voghera, l'ex assessore Adriatici con la Scientifica
Adriatici resta sulla scena fino alle 23.10, quasi un'ora dopo lo sparo. Lo rivela un altro video, quello della telecamera che guarda sullo slargo del bar, che mostra Adriatici parlare liberamente al cellulare e mandare sms. Arriva poi un'auto nera della Scientifica. I funzionari scendono dall'auto, uno saluta col gomito Adriatici, che dopo un breve colloquio, sale a bordo sul sedile anteriore del passeggero. Poi l'auto - con lui e l'autista - va via. La stessa auto con lo stesso funzionario ritorna quattro minuti dopo senza Adriatici per i rilievi sulla piazza.

Caso Voghera, i proiettili dum dum
La Beretta di Adriatici era caricata con proiettili espansivi Winchester calibro 22 Long Rifle, comunemente chiamati "dum dum". Un foro sulla punta dell'ogiva ne aumenta l'apertura provocando maggiori ferite sul corpo. I Ris sparano in laboratorio usando proprio i proiettili sequestrati ad Adriatici, e concludono che pure se espansivi quei proiettili - forse per il cattivo funzionamento dell'arma - non si sono espansi. Ma spiegano: "È noto che le comuni munizioni con proiettili a punta cava non debbano essere utilizzate per la difesa personale. Questo in ragione della diffusa convinzione che tutte le palle a punta cava si comportino come proiettili espansivi, indipendentemente dal calibro, dalla velocità e dalla presenza o meno di una camiciatura. Le prove effettuate hanno dimostrato che palle ramate calibro .22, del tipo a punta cava, possono non deformarsi affatto se sparate a bassa velocità. Qualora la velocità sia idonea, le palle subiscono una deformazione a fungo, che ne aumenta la sezione sino al diametro di otto millimetri". La procura non ha comunque inteso contestare alcuna accusa sull'uso dei proiettili espansivi, dal 2008 equiparate dalla Cassazione a munizioni di guerra "per la loro potenzialità offensiva, a nulla rilevando che il loro uso bellico sia formalmente impedito da una convenzione internazionale".
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Re: L'angolo del clone

Messaggio da il clone »

CALCIO: ROBA DA PELLAI
Sciopero: nessun altro commento al titolo.

POLITICA 1: BLA BLA
Ha ragione Greta: Bla bla. Il problema vero è che Cina e India non conoscono altre lingue e magari senza neanche saperlo dicono solo questo: bla bla.

POLITICA 2: FRECCERO e "Companeros"
Il narcisismo dei radical chic: trovare un palcoscenico a ogni costo, anche mettendo in gioco la buona reputazione acquisita in anni di lavoro. Cosa vuol dire invecchiare per certi elementi!

POLITICA 3: IL COLPO DI CODA
Come tutti gli animali feriti a morte c'è da temere il colpo di coda, quello che non ti aspetti e che proprio per questo può essere letale. Ma con lui non ci sono problemi: c'è SEMPRE da aspettarsi qualcosa di negativo. Ormai è al termine percorso che lo farà precipitare nel burrone, fuori dalla politica. Poco dopo, ormai dimenticato (perché in quell'ambiente si fa alla svelta a dimenticare), fuori anche dal mondo delle conferenze nel quale oggi sguazza. C'è l'elezione del presidente della repubblica e lui non perderà di certo l'occasione per essere protagonista, per un colpo di coda che potrebbe portare alla presidenza un pregiudicato (pluri, considerando amnistie, prescrizioni, mancate sentenze per leggi ad personam).
Lo farà? Arriverà a questo punto? Non lo so, ma ho tanto timore e un senso d'impotenza che mi angustia.
Dopo l'ultimo delitto, reietto da tutti, se ne andrà a vivere dal suo amico arabo. In fin dei conti è sempre il passaggio da una città culla del rinascimento a un'altra.
Solo che lì OCCHIO ALLA PENNA: un scherzano mia come in Italia!
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Re: L'angolo del clone

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CALCIO: KO
Ha scritto tutto Spirit nel topic della partita e non voglio fare il pappagallo, limitandomi a una considerazione: mal che vada andiamo sotto di un punto, ma tra una settimana abbiamo una rosa più ampia e meno acciaccata. NON SOLO QUESTO: con questa sconfitta, forse la squadra si sarà scrollata di dosso il terrore di essere raggiunta e nello stesso tempo il pubblico non penserà che la nostra vittoria sia l'unico risultato possibile. Tutti, in campo e sugli salti, saranno nelle condizioni di rimboccarsi le maniche e di dover soffrire per ottenere quel risultato che due mesi fa sembrava scontato.
E a gennaio l'eminenza grigia che sta a Terni si frugherà, facendolo bene, acquistando quei giocatori mirati, con caratteristiche complementari a quelle dei già presenti in modo da far diventare questo gruppo una squadra vera e vincente. Di questo sono sicuro (o quasi...)

CORONA VAIRUS: IL PARADOSSO DELL'"EFFETTO PARADOSSO"
L'effetto paradosso è il numero dei contagiati che risulta più alto o praticamente paritario nei paesi che hanno vaccinato gran parte della popolazione. Israele è stato il primo a verificarlo e lo stiamo rilevando anche in Italia dove l'ISS ha scritto che il 45% dei contagiati è tra i non vaccinati e il 53% tra i vaccinati (il 2% mancante si riferirà ai bambini sotto i 12 anni). E' chiaro che, per esempio, sui 10.000 contagi giornalieri i 4.500 contagiati tra i non vaccinati sono lo 0,06% dei 7.500.000 no vax totali, mentre i 5.300 costituiscono soltanto lo 0,01% della platea dei 45.000.000 di vaccinati. In pratica la possibilità di contagio tra i vaccinati è INFERIORE DI CIRCA 6 volte rispetti ai non vaccinati. 6 VOLTE, non è poco. Il divario diventa abissale se poi si guardano le percentuali dei ricoveri, delle terapie intensive, delle morti.
Insomma se un NO VAX porta questo argomento FA UN'AUTORETE INCREDIBILE. Infatti, quasi sempre si salvano rifiutando qualsiasi dato ufficiale, italiano o di qualsiasi altra nazione, dicendo che tanto è tutto falso, è un complotto internazionale ecc. Accettando i dati, non possono neanche dire che comunque i governi hanno imbrogliato facendo passare il vaccino come la panacea della pandemia, dal momento che i contagi avvengono anche tra i vaccinati. NO! Nessuno ha imbrogliato perché è stato sempre chiaro che Pfizer e Moderna hanno un'efficacia del 90-95% (max), che Astrazeneca ha un 79%, che Jonhson ha un 66%. Infatti sono quelle della differenza al 100% le persone che si contagiano pur essendo vaccinate. Casomai, e QUESTO FA RIDERE, dovrebbero portare un'altra argomentazione, stavolta valida. Dovrebbero criticare il ministero della sanità perché non è stato tempestivo nel valutare il tempo di caduta dell'efficacia della vaccinazione PROCEDENDO PIU' CELERMENTE E IN ANTICIPO con la TERZA DOSE. Fa ridere, certo, un no vax che critica Speranza e company per essersi mossi in ritardo, spronandoli A VACCINARE DI PIU' E PRIMA.
Infatti non lo fanno.
Il mio messaggio vuole sottolineare UN ALTRO PARADOSSO: quello dei giornalisti, conduttori, che nei talk show dovrebbero contrastare la controparte no vax invitata e non sanno niente dell'effetto paradosso, facendo prendere gallo ai no vax presenti come è successo a Giletti (che non posso patire per mille altri motivi) e a Telese contro la Schirò, la funzionaria della polizia nota no vax. E lo stesso esito è avvenuto in altre trasmissioni. Insomma, sono giornalisti ben pagati, hanno acquisito notorietà (e vaini) da trasmissioni del genere e poi dimostrano la loro impreparazione e, questo è il paradosso, FANNO SEMBRARE CHE SIA LA LORO CONTROPARTE LA DEPOSITARIA DELLA VERITA'.
Ai leoni!!!

POLITICA: MALIDETTI (alla livornese) GLI ULTIMI
due situazioni lontane anni luce tra loro, ma convergenti verso la stessa direzione, mi hanno spinto a una riflessione un po' complessa. Non so se riuscirò a esporla in modo comprensibile. Se non riuscite a comprenderla, la colpa è solo mia.
Prima situazione: ho visto il servizio sul bimbetto di 17 anni (ora 18) assolto con formula piena per l'uccisione di 2,5 (uno ferito) cittadini neri in occasione della manifestazione di protesta per l'ennesimo omicidio della polizia USA nei confronti di un abbronzato (si vede il video dove il poliziotto spinge la vittima nell'auto e gli spara alla nuca). Di fronte a episodi del genere, la manifestazione di rabbia del popolo nero era stata inevitabile e il bimbetto, come tanti altri bianchi suprematisti più adulti di lui, aveva imbracciato un fucile sparando ai manifestanti per "difendere la sua città". Ha portato come attenuante la legittima difesa, ma si vede chiaramente l'atteggiamento spaccone di questo bimbetto basso, grassoccio, con una faccia tonda e piena da citrullo.
Il bimbetto attende con ansia il verdetto e poi scoppia in lacrime quando sente che è stato assolto. A vederlo farebbe anche pena, se non fosse che l'atteggiamento in strada era stato ben diverso.
Ma perché ha imbracciato il fucile per scagliarsi contro i neri? Qual è stato il meccanismo mentale che l'ha condotto a quel gesto? Ci vuole Crepet? Macchè!!! La livornesità spiega tutto meglio di tanti sociologhi. Uno con una faccia del genere, SICURAMENTE A SCUOLA VIENE PRESO A NOCCHINI, se non peggio!!! E non certo o soltanto dai neri, ma da tutti! Giorno dopo giorno subisce e si sente una merda, una merda calpestata da tutti. Come può reggere il suo fortino interiore? Semplice: basta non sentirsi ultimi. Non può essere lui l'ultimo: lo sono i neri e se questi alzano la testa lui può riscattare la sua umiliazione interiore scagliandosi contro di loro, uccidendoli. Il messaggio che vuole portare ai suoi compagni bianchi che ogni giorno lo nocchinano è che sì, è giusto che loro gli facciano così, ma lui sa come riscattarsi. Basta non essere gli ultimi. IDENTIFICARE E CALPESTARE QUALCUNO CHE PUO' ESSERE POSTO SUL LIVELLO PIU' BASSO.
Seconda situazione: alla spiaggia dell'Accademia che ho iniziato a frequentare con assiduità in quest'ultimo anno, pur non essendo di carattere il compagnone che vuole legare con tutti e a ogni costo, ho conosciuto diverse persone che mi hanno fatto riflettere. Alcune di queste sono no vax all'ennesima potenza, di quelli che ti parlano dei microchip, del complotto internazionale, delle bare di Bergamo che provenivano da Lampedusa e così via. Il bello è che non sono stupidi. Se uno è stupido il discorso è chiuso, se non lo è mi chiedo il perché di questo modo di ragionare estraneo alla realtà. In effetti, sono un po' tutte persone ai margini della società, chi per un motivo chi per un altro.
Perché? Boh? Poi l'altro giorno uno che è un po' il loro, chiamiamolo santone, uno che recita versi della Divina Commedia a chi non conosce e se ne sta per i cazzi suoi, parlando degli immigrati (era passato un vu cumprà) diceva che sono organizzati da una mafia e che non vedeva il motivo per cui non potessero chiedere l'elemosina gli italiani. Voleva intendere che i pensiero comune è che fino a quando lo fanno i neri va bene, se lo fa un italiano la gente lo guarda quasi male.
Straordinario! L'importante è non essere ultimi, non sentirsi tali neanche per fare l'elemosina. E' certamente un brutto vivere, per coloro che sono relegati ai margini, quello imposto da questa società capitalistica che, soprattutto se gestita dalla destra, NON HA PIETA' PER I PERDENTI, per chi è stato costretto dalle circostanze, dalle proprie incapacità, dalla mancanza di istruzione, da un adeguato sostegno e conforto familiare e da mille altre motivazioni che dovrebbero COMPORTARE SOLIDARIETA', NON EMARGINAZIONE. E' un brutto vivere sentirsi perdenti, inadeguati ecc., ma ecco che la pandemia smuove le acque: l'ennesima imposizione, la mascherina, poi il lock down e per finire, la ciliegina sulla torta, I FAMIGERATI VACCINI, scatenano non solo la rivalsa, ma offrono un modo per ESSERE, SENTIRSI PROTAGONISTI. Ci vogliono argomentazioni per opporsi? Ma chi se ne frega: basta fantasticare: alla fine ci si crede!
L'importante è NON ESSERE PIU' ULTIMI!!!
Questo è il riscatto e tanto più forte si urla, si alza la voce, tanto più forte si può pensare a un futuro diverso come l'esaltazione della forza collettiva nelle manifestazioni rende possibile, quantomeno in quella circostanza, sognare.
Tra loro c'è gente disoccupata che è partita in treno il GIORNO PRIMA per andare a Trieste. Il giorno prima perché senza green pass (e senza vaini) non si possono prendere treni veloci. E sabato sc orso erano anche a Roma. Bruciano i soldi della disoccupazione per un loro sogno, per NON ESSERE PIU' GLI ULTIMI.
Come è possibile ragionarci? Cosa succederà, quale reazioni verranno scatenate, se si stringono ancora di più le maglie degli obblighi?
Sono lontano anni luce dal loro modo di pensare, ma quelle persone che conosco lì all'Accademia mi fanno da una parte incazzare, ma dall'altra anche tanta pena. Pena a me che non sono un "non umano", un semplice clone del più inquadrato, perfettino e correttino Spirit.
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Fabri
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Re: L'angolo del clone

Messaggio da Fabri »

Buongiorno Spirit...,
mi è piaciuta l'analisi che hai fatto...ragionare in maniera introspettiva...cercando di mettersi nella mente dell'altro...anche e soprattutto quando non siamo d'accordo...è una metodologia che mi trova d'accordo. L'argomento è davvero vasto...articolato...dove le domande (che vanno sempre bene...) difficilmente trovano risposte esaurienti.
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spiritual
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Iscritto il: lun 18 gen 2021, 19:15

Re: L'angolo del clone

Messaggio da spiritual »

Fabri
ragionare in maniera introspettiva...cercando di mettersi nella mente dell'altro...anche e soprattutto quando non siamo d'accordo...è una metodologia che mi trova d'accordo. L'argomento è davvero vasto...articolato...dove le domande (che vanno sempre bene...) difficilmente trovano risposte esaurienti.

Quanto è vero, quello che scrivi, peccato che a tutti i livelli avvenga troppe poche volte forse perché la società di oggi fornisce strumenti che possono essere utilizzati per semplificare (ma potrebbero invece essere ideali per approfondire) e anche a rendere tutto più frenetico, spesso generando un'insoddisfazione generica sfogata poi in altro modo.
Gli argomenti complessi non hanno mai risposte semplici e, concordo con te, difficilmente si riescono a trovare risposte esaurienti. Questo è un altro motivo per il quale spesso ne viene data comunque una, magari parziale, magari palesemente inadeguata, ma utile, per molti, per dissipare dubbi e incertezze, quei dubbi e incertezze che a fine settimana il Clone, che un c'ha da fa un cazzo, si diverte a seminare.
Tornando seri, in certe occasioni si conoscono persone che vivono drammi interiori da troppo tempo sfociati (per difesa) in comportamenti che sembrano assurdi agli occhi di chi è abituato alla relativa normalità. L'aspetto peggiore è, credimi, che di fronte a queste situazioni, comprendi di essere impotente, impossibilitato a fornire un aiuto che ormai risulta impossibile.
Talvolta questo non fa stare bene.
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