L'angolo del clone

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il clone
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Re: L'angolo del clone

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CALCIO 1: TOCCATO IL FONDO... O NO?
Alla fine è stato scelto Toccafondi, personaggio sicuramente discutibile. Se vogliamo, il peggiore possibile da presentare alla tifoseria livornese dopo l'allucinante anno trascorso. Se la commissione estesa alla nord, a Nastasio, a Cristiano ha dato un parere favorevole, vuol dire che un fattore di primaria importanza ha sopravanzato gli aspetti negativi. Probabilmente la possibilità di ripartire subito con buone speranze di promozione. Vedremo.
Fare il processo a priori è comunque sbagliato, come sbagliata era la mia illazione riportata nel messaggio della settimana scorsa che la commissione fungesse da ombrello per coprire Salvetti. Sicuramente la cosa era stata avviata da tempo, anche per ponderare meglio la situazione, ma è ingiusto considerare burattini consenzienti i personaggi appartenenti.
Su Toccafondi faccio una riflessione: si vanta di aver scoperto 78 (se non sbaglio) giocatori che poi sono andati in A o in B. Bravo! Vuol dire che ci sa fare e che si circonda di gente che ci capisce. Però, vorrei chiedergli, "com'è possibile che con tanti buoni giocatori in squadra non sia mai avvenuto il salto di categoria?" Forse perché il talento, appena scoperto, è stato subito venduto senza rafforzare la squadra o farla su misura dei bravi giocatori acquisiti? Mi sembra una spiegazione plausibile, una spiegazione che in effetti motiva le proteste dei pratesi.
Vedremo. Comunque vada, peggio dell'ultimo anno non sarà possibile. Abbiamo toccato il fondo un anno prima di aver acquisito "Toccafondi".
CALCIO 2: UNA LACRIMA SUL VISO
Ritorno sull'argomento perché confesso che ero preoccupato. Vedere Messi in quelle condizioni, con una lacrima sul viso senza neanche cantare come Bobby Solo, mi faceva star male. "Poveretto, come soffre!" pensavo. Per fortuna, il giorno dopo ho visto che ha ritrovato il sorriso e tutta la sua verve. Eh, l'aria di Parigi che miracoli fa!
SPORT: BISOGNA SAPER PERDERE
E pensare che ai miei tempi gli inglesi erano quegli imperturbabili personaggi che amavano l'essenza dello sport e accettavano, non dico con piacere, ma con spirito sportivo il verdetto della gara. Magari noi italiani li giudicavano un po' fessi, rispetto al nostro modo furbastro di essere, ora però abbiamo ben più elementi a disposizione per definirli in quel modo. Jacobs se la riderà vedendo la marcia indietro a tutta birra dei media GB dopo il caso di positività del loro staffettista.
Io, invece, lo ringrazio. Grazie di esserti dopato, di aver corso più forte di quello che il tuo fisico al naturale ti avrebbe permesso perché così hai reso la nostra vittoria talmente incerta e bella che resterà scolpita per sempre nella nostra memoria.
E per i tanti GB davanti allo schermo una delusione cocente che mi fa stare, sadicamente, ancora meglio.
POLITICA 1: GRAZIE GINO
Grazie, Gino. Grazie per quello che hai dato tu e coloro che hanno lavorato in quella splendida organizzazione che hai creato in tutti questi anni. Lo dico io, lo diciamo tutti nel forum, ma l'hanno detto decine di migliaia di pazienti di tutte le età che hai curato salvandoli quasi sempre da una morte sicura, perché dove vivevano non avevano strutture in grado di assistirli.
Credo che ciascuno di noi tema la morte, ma soprattutto l'annullamento di noi stessi che tale fine determina. Tu sei stato più fortunato: ciò che stava facendo tua figlia nel momento del tuo trapasso, le sue parole, sono la più bella testimonianza che in realtà non sei morto, che hai trasmesso il tuo modo di pensare e sentire in misura tale che qualcuno a te vicino sta portando avanti il tuo impegno per cambiare il mondo.
Grazie anche per questo.
POLITICA 2: LA MELMA
Non sono un umano. Se lo fossi mi sarei sicuramente emozionato a scrivere il messaggio precedente e ora, scrivendo quello che scriverò, mi sarei altrettanto sicuramente indignato.
Durigon, Santucci, Bernardo: non offendo nessuno perché Spirit non vuole, ma pensando a Gino Strada vedo un mare azzurro con le piccole onde che brillano riflettendo i raggi del sole. Pensando a voi vedo un mare di fango, di melma, come quella che ricopre tutto nelle alluvioni.
È marrone e se voi poi l'assimilate alla merda posso dire che l'associazione è perfetta.
Mi domando perché, guardandovi allo specchio, l'avete assimilata proprio a quella.
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il clone
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Re: L'angolo del clone

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CALCIO: IL RITORNO DELLA SPERANZA
Chissà come andrà. Chi vivrà (mi tocco) vedrà, ma almeno siamo tornati a sperare, cosa che un mese fa non avevamo. È tangibile questo sentimento qui sul forum, come anche nelle conoscenze che ho fuori da questo ambito.
È solo perché il re Igor ci da' garanzia? No, non credo, o meglio non solo per quello. È una garanzia fondamentale che si aggiunge a quelle di Cristiano, Jaconi, Tancredi, i capi della nord, Nastasio.
E comunque il fattore determinante era che avevamo tanta voglia di sperare. Anche Spirit che faceva come la volpe e l'uva, affermando con convinzione di essersi disamorato con il calcio, sta cambiando umore. Oggi pensa già alle gite fuori porta la domenica, in gran parte nella provincia pisana.
POLITICA 1: UNA DEMOCRAZIA FRAGILE
Sì, è una democrazia fragile quella del nostro paese, ma in genere di tutto l'occidente. A Pistoia un'infermiera no vax che ha fatto ricorso al Tar contro l'obbligo vaccinale ha contagiato cinque degenti del reparto di chirurgia, cinque persone che evidentemente avevano problemi importanti. Chissà come finirà, ma se a qualcuno dovesse andar male come si sentirà dentro di sé la suddetta infermiera? E se un parente esasperato poi la andasse a cercare...
Democrazia fragile se i no vax per non vaccinarsi hanno trovato la strada di chiedere a medici compiacenti la prescrizione di infinite analisi del sangue sperando di trovare un parametro appena appena un po' fuori posto su cui costruire un motivo legale di impedimento alla vaccinazione. Tutto ciò con costi enormi per la società. I medici dovrebbero rifiutare rispondendo che se uno vuole tali analisi può farle da privato, sostenendo i costi. Ma i medici no vax, famosi venditori di integratori ecc. reclamizzano la propria disponibilità.
Democrazia fragile la nostra dove un accorto tam tam che schiva i controlli sui social raduna migliaia di persone in rave dove i partecipanti fanno i loro comodi, incuranti di evitare le ricadute sull'ambiente intorno.
Lo commentava Spirit e io l'ho stuzzicato dicendo che parlava come uno di destra, ricordandogli che quando era adolescente si erano radunate anche centinaia di migliaia di persone in manifestazioni simili.
Ha risposto a cattivo precisando che prima di tutto non c'era la pandemia e poi che in modo colorito o no quella gente sosteneva idee che riflettevano l'ideologia del tempo, quella dei film, delle canzoni, delle proteste alle olimpiadi e nelle oceaniche manifestazioni che hanno fatto finire (con sconfitta militare) la guerra in Vietnam e hanno modificato usi e costumi dell'epoca.
Ora cosa viene sostenuto? L'opposizione contro la dittatura sanitaria. L'opposizione contro un modello borghese senza una proposta alternativa se non quella di fare i cazzi propri in libertà.
Sì, ha risposto a cattivo. Lo sapevo che avrebbe reagito così: è un tipo prevedibile.
Una democrazia fragile quella che sopporta il rave per giorni senza intervenire e poi media, ma solo per fare spostare la sede nella regione vicina.
Una presa in giro che permette alla destra di specularci sopra.
Speculare sopra alla democrazia fragile che in effetti è tale, ma che loro vorrebbero più... armata.
POLITICA 2: CHE BRUTTO MONDO!
Che brutto mondo quello dove dopo un'occupazione di oltre 20 anni con motivazioni anche legittime, ma sicuramente comprensive della volontà di essere presenti in aree ad alta importanza strategica, termina con un ritorno al peggiore antico. Il tutto in venti giorni, consegnando armi, persone e in primo luogo i diritti fondamentali delle donne.
L' Afghanistan è più povero di prima, nonostante i miliardi spesi da tutto l'occidente, non solo per spese militari. È più povero e con la stessa criminale soppressione dei diritti nei confronti di donne, omosessuali ecc.
Altro che decreto Zan ci vorrebbe!
Ma chi componeva lo staff politico militare americano che controllava la situazione del territorio? Quali geni ne facevano parte?
Brutto mondo quello dove i nostri problemi talvolta sono un conto salato al ristorante dove non si è mangiato bene, il PC che si blocca (a Spirit) o la batteria dell'auto che ti lascia in panne. Sì, è chiaro che è una forzatura: abbiamo gente che perde il lavoro e tanti altri problemi veri, ma, amici e compagni, come si può vedere i bambini gettati dalle madri oltre le reti nelle braccia di sconosciuti che comunque garantiranno a quei poveretti un mondo migliore? Come si può vedere la disperazione di gente che si attacca al carrello degli aerei per sfuggire a una realtà che avevano quasi dimenticato, assaporando un mondo diverso?
Come facciamo a comprendere tanta disperazione noi che viviamo in un mondo comunque ovattato.
Ripeto: comunque ovattato.
Brutto mondo, ma...
ma Emergency resta lì, contro tutto e tutti. Resta lì ad aiutare la gente che ha bisogno di loro, forte di quell'ideale del loro fondatore ora scomparso che è stato trasmesso con immutata convinzione.
Sono un clone, ma vi assicuro che mi vengono i brividi.
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Nenciodamus
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Re: L'angolo del clone

Messaggio da Nenciodamus »

L'afghanistan è soltanto un altro yemen o somalia..o sudan del sud o transnitria..etc. etc.. Tra qualche giorno tornerà del dimenticatoio come tutto il resto.
"La questione morale esiste da tempo e dalla sua risoluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico." Enrico Belinguer
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spiritual
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Re: L'angolo del clone

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Tutto torna nel dimenticatoio, superato, dagli avvenimenti del giorno successivo e dalla noia che i media temono subentri nel pubblico se si soffermano troppo su un argomento. Ma il problema vero è che in gran parte di questo brutto mondo il concetto di democrazia è quasi sconosciuto, osteggiato, ritenuto una debolezza.
E diventa sempre più difficile mantenerlo vivo, renderlo effettivo in tutte le circostanze anche nel mondo occidentale.
La nostra è una democrazia fragile, come scrive il Clone, ma non c'è paragone con gli altri sistemi di governo.
L'unica speranza è che riesca a estendersi in tempi brevi.
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il clone
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Re: L'angolo del clone

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CALCIO 1: VIVI COME MAI
Pensavo che fosse uno stato d'animo soggettivo, ma lo trovo dovunque vada: sul forum, nei conoscenti, negli estranei che casualmente sento parlare: c'è nuovamente fame. Ancora sta lievitando, ancora è in quella fase di crescita contenuta, ma può esplodere come conoscevamo un tempo se la squadra fornirà i risultati attesi.
Ne abbiamo passate di tutti i colori, siamo stati predati dalla peggiore categoria di personaggi, ma un po' anche noi avevamo perso l'appetito.
È proprio vero che solo soffrendo, solo quando le cose ci vengono in meno ne assaporiamo pienamente il contenuto.
Tuto questo discorso per gioire di ripartire, giocando in Eccellenza. Ma chi se ne frega!
Quando noi siamo noi, quando siamo vivi e abbiamo dentro la febbre della partita, la categoria, la qualità degli avversari non conta niente.
E diventiamo inarrestabili.

POLITICA: DURACELL
Vi ricordate la reclame di Duracell? Quei pupazzi meccanici che si fermavano anzitempo mentre quello caricato con Duracell proseguiva caracollando? Chissà perché associo le sembianze di quel pupazzo al pezzo da 90 di cui il governo, ohimè, dovrà fare a meno. Pezzo da 120 kg, come minimo, piuttosto che da 90. Povero Durigon! Pensava che il suo amico e protettore Salvini avrebbe fatto valere il suo non irrilevante peso politico, che nel colloquio chiesto al Drago avrebbe avuto sul piatto la testa della Lamorgese e la conferma del suo incarico, nonostante la gaffe di stampo fascista.
Sperava in Salvini, mica in uno qualsiasi.
Povero Durigon! Il Drago si è mangiato il porcellino per l'ennesima volta.
Questo mentre il Drago era affaccendato a organizzare un G 20 speciale sull'Afghanistan.
Abbiamo un leader che sale sulla ribalta mondiale in un momento così delicato e il porcellino gli va a chiedere di salvare Durigon. Durigon...
Ma ti levi di ulo, avrà pensato il Drago.

PS:
Rotto il cellulare, su quello nuovo andando su Google compaiono i titoli di articoli quasi apre di Libero, il Tempo, il Giornale. Sono tutti impostati per attirare la curiosità e fare cliccare sopra. Come sempre dicono una piccola parte di verità che serve per deformare il quadro e denigrare l'avversario di turno, sempre naturalmente di sinistra o di M5S. Ho letto anche il tentativo di denigrare l'ambasciatore italiano a Kabul, quello che sporta in salvo il bimbo sul muro.
Spazzatura!!!
Per fortuna mi hanno programmato di sinistra. Odio i cloni di destra.
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il clone
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Re: L'angolo del clone

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Colpevolmente in ritardo, ma Roma è la città più bella del mondo e visitarla non lascia tempo libero.
CALCIO 1: I FOI
chi l'avrebbe mai pensato un mese fa che avremmo esaurito gli abbonamenti della curva in un giorno e che si sarebbero rivisti i foi. Sì, ci rendiamo conto ora che abbiamo toccato il fondo e che tutto ciò che sarebbe seguito non poteva essere che migliore, ma deh, fino a questo punto... Chi l'avrebbe detto e sperato.
Certo, non tutti sono pienamente sodisfatti: qualcuno è rimasto con la nostalgia di LP (ed è legittimo), qualcuno come Spirit, da tirchio com'è, pensava che spendere un mucchio di vaini per Vantaggiato, con un impegno anche se non scritto di due anni, era esoso per la categoria. Giustamente, Plinio gli ha risposto che in fin dei conti era il padrone del vapore (Bandecchi) che si frugava. Che ce ne frega a noi? Spirit, tra l'altro, ha sempre sostenuto la linea imprenditoriale (anziché LP), proprio in virtù di quelle maggiori disponibilità economiche che poi la piazza richiede per soddisfare la sete di vittoria, il vero motivo psicologico che anima il tifoso. Insomma, ha ragione quello in cielo tanto caro ad Ateo che dice : "farvi non è nulla. Il vero problema è accontentarvi". Da nevrotico represso, Spirit è sempre inquieto, ma si è subito voluto abbonare. Saremo nuovamente sui gradoni e andremo in trasferta. Ci sarà da divertirsi.
CALCIO 2: LA RUOTA GIRA
Eh sì, la ruota gira. Abbiamo passato un anno di merda (un anno a dì poo), mentre piemontesi, genovesi, ferentini si alternavano sul palcoscenico in un'interminabile gioco delle parti. Ora assistiamo divertiti alle loro litigate, alle accuse che si lanciano, ai tentativi di recuperare due spiccioli offrendo l'impossibile, a quelli di iscrivere una squadra fantasma in qualsiasi categoria, pur di evitare il fallimento. Insomma, la farsa continua, ma stavolta la ruota gira al contrario e possiamo godere senza rimorsi delle disgrazie altrui.

POLITICA 1: TEMPI DURI PER I PORCELLINI
Ahahah! Il Drago ha ridicolizzato il porcellino che è tornato nel suo trogolo scuotendo la testa. Non voleva il green pass, ha fatto la prova di forza con il voto contrario in commissione e presentando gli emendamenti. Si prenderà un voto di fiducia dove non potrà che astenersi, per non perdere la faccia, ma perdendo comunque centinaia di punti. E subito dopo la sua mossa in commissione e quello che doveva essere un colloquio chiarificatore, si è puppato anche la possibilità dell'obbligo vaccinale e della terza dose. Chiamale debacle. Il tutto espresso in conferenza stampa dal Drago con quella sicurezza e tranquillità che appare a noi livornesi (che c'intendiamo come pochi di sfottimento) un modo di prendere per il culo quei tipi come il porcellino.
Insomma: un dilettante allo sbaraglio e un professionista come pochi che ogni giorno diventa più forte.
POLITICA 2: CAMBIA QUALCOSA?
Cambia qualcosa nel cuore dell'Europa? Fino a pochi mesi fa c'era la paura che la destra estrema, con rigurgiti nazisti, avanzasse anche in quella nazione che ha fatto tremare il mondo. Poi non è successo e bene o male i partiti democratici di destra e sinistra hanno tenuto. In quest'ultimo mese il gran vantaggio che avevano che la CDU aveva accumulato negli anni con il governo della Merkel è scomparso, ma non a favore delle destre bensì rinforzando i verdi e il partito socialdemocratico. Proprio quest'ultimo sembra sorprendentemente in vantaggio nei sondaggi a poco tempo dalle elezioni. Non succederà, ma se succede, sarebbe uno stravolgimento enorme che potrebbe favorire un effetto domino nelle altre nazioni e un quadro complessivamente diverso della UE. Il Drago sta fiutando la situazione per cercare di proporre, qualora i conservatori perdessero, nuove regole più favorevoli riguardo al Patto di stabilità.
Nel frattempo è stato tra i promotori del G20 in Europa. Insomma, siamo sempre l'Italietta, ma riusciamo sotto la sua guida ad apparire diversi e importanti.
Girando nella città che più amo dopo la mia (che non mi annoio di rivisitare), vedendo tutte le bellezze prodotte in una storia più che bimillenaria, dico che basterebbe veramente poco per smettere di essere spesso sottovalutati o addirittura denigrati. Il nostro ingegno, l'apertura mentale, la voglia di vivere che viene riflessa anche nel più alto livello delle qualità artistiche, quelle che ci hanno sempre visto unici nel mondo, sono tali che basterebbe un briciolo in più di senso sociale, di appartenenza alla comunità per renderci imbattibili.
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Re: L'angolo del clone

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CALCIO: L'EMINENZA GRIGIA... CON SFUMATURE NERE
Leggendo il forum, si rileva soddisfazione per come sta delineandosi e completandosi la squadra. DS e allenatore lavorano in sinergia e la scelta non sembra determinata da quegli strani fattori che troppo spesso nel passato risultavano determinanti. Addirittura, si stanno aspettando i "foi": il toro di Brindisi e il suo collega ternano. Insomma, tutto bene, per non parlare della società con Igor primattore, con Mazzoni, con Cristiano che ha fatto da apripista.
Dopo il gelo, lo sconcerto, suscitato dalla notizia che il nuovo proprietario sarebbe stato il pratese con quel curriculum e un cognome poco augurante, sono subentrati l'approvazione e l'entusiasmo.
Possiamo dire grazie al nuovo padrone (brutta parola, ma è nello stato dei fatti) che, come lui stesso ha proclamato ci sta facendo risorgere.
Grazie, Bandecchi, eminenza grigia con qualche sfumatura di nero.

POLITICA: UN NANO AL QUIRINALE
Si sta parlando da tempo, all'inizio quasi in burla, ora in modo più serio, tanto che anche Gomez ha scritto sull'argomento. Su cosa?
Sulla possibilità che Berlusconi diventi presidente dell'Itaglia. Sembra una bestemmia, un film horror, ma a detta del direttore del Fatto gli mancherebbero solo una quarantina di voti che con una campagna acquisti ben fatta non sembrerebbero poi tanti. Potrebbe farcela.
C'è anche un'altra possibilità: guarda caso i parlamentari di IV (che non è il 4 in cifra romana) sarebbero in numero sufficiente e il Rignanese sarebbe ancora colui che decide i giochi. Immagino il suo divertimento, i giochetti, i trucchi per salire con il maggior clamore possibile alla ribalta.
Grande Renzi, il re del trasformismo, il grande camaleonte e... serpente della politica italiana.
POLITICA 2: CONTE FA I CONTI
Povero Conte. Lo dico con sincero rammarico. Diventare capo politico di un ex movimento ormai diventato un partito simile agli altri, un partito frantumato in mille anime senza averne più neppure una, quella che nel bene e nel male lo aveva caratterizzato facendo sperare milioni d'italiani.
Fa i conti, povero Conte, con il comico che sta alla finestra pronto a non perdonargli nulla. Tra poco ci saranno le elezioni nelle più grandi città e il M5S non riscuoterà un gran successo, anzi. A Roma la Raggi sarà fuori. Vinceranno insieme al PD a Napoli, con il candidato da loro scelto, e a Bologna, ma sarà il partito di Spirit a fare il pieno. Chissà se i due componenti del vecchio schieramento giallorosso saranno uniti nei ballottaggi. I grillini possono essere decisivi a Torino, prima di tutto, ma anche a Roma (appoggiando i rivali del primo turno? Improbabile), a Milano e in altri centri minori.
Cosa succederà? Saranno solidali costruendo in tal modo un'alleanza che può risultare decisiva alle prossime politiche, o si faranno i dispetti, spianando la strada all'armata fascio leghista?
Visto che Letta punta a uno schieramento aperto a sinistra, si legge che Conte guardi al centro, da sempre ago della bilancia delle elezioni. Un M5S spostato al centro per trovare un largo spazio politico?
Sarà, ma mi sembra innaturale per chi voleva aprire il parlamento come una scatola di tonno.
Da parte mia sinceri auguri, Conte. Ne hai bisogno.
POLITICA 3: TUTTI AL MARE
Veloce, per non allungare ulteriormente il brodo. Ho letto che tra breve ci sarà un altro ruggito del Drago: verranno rielaborati tutti i parametri per la concessione delle spiagge, eliminando tutti i regali fatti fino a oggi.
Magari!
Salvini ha già preso il Malox, ma sta talmente male pensando alla concessione del Papete che ha bisogno anche del Gaviscon.
Meno male che era una politica di destra...
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Re: L'angolo del clone

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CALCIO: L’ATTESA
La squadra è fatta e a detta di tutti, anche dell’allenatore, fatta bene. I giocatori stanno cercando la migliore condizione fisica e l’intesa, cosa, quest’ultima, non certo facile e immediata da trovare per una formazione allestita in un mese e poco più partendo da zero. Tra i tifosi c’è un ritrovato entusiasmo che talvolta sembra ricordare quello dei tempi migliori. C'è fiducia, speranza, ma anche un legittimo timore. Per forza! Dopo tutte le batoste di questi ultimi due, tre anni, l’ottimismo è costretto a convivere con il dubbio, magari relegato in qualche angolo della mente. Mancano ancora due settimane e il tempo gioca a nostro favore, favorisce l’assieme della squadra. Il campo poi, come sempre, darà il responso obiettivo.
Però, com'è lunga l'attesa.

POLITICA 1: LA REPUBBLICA PRESIDENZIALE
Forse non ce ne siamo accorti, ma da qualche settimana siamo diventati una repubblica presidenziale. Il Drago ha avuto bisogno di tempo per inquadrare la situazione, comprendere gli equilibri politici, i problemi e l’effettiva forza di ciascun schieramento politico; ha avuto bisogno di tempo per comprendere la particolarità dello stato di fatto delle cose e del ruolo che è stato chiamato a esercitare, ma alla fine ha capito tutto e ora sta procedendo come un carro armato. Le forze politiche sono ai suoi piedi, inermi, soprattutto chi da sempre era abituato a blaterare pensando all’aspetto e non al contenuto. Il populismo è antitetico con la razionalità, i progetti, gli obiettivi del Drago e chi ha perseguito quella strada si è trovato in un vicolo cieco, smerdato anche nell’ambito del proprio schieramento.
Il Drago sta esercitando un ruolo presidenziale come fa Macron in Francia o Biden negli USA, con il vantaggio di avere un Parlamento che non lo sfiducerà mai e la libertà dagli obblighi che un premier di un partito ha nei confronti del proprio schieramento e dei propri elettori. Sa di avere un mandato a termine, perciò non deve preservarsi la carriera politica adattandosi ai necessari compromessi o al responso dei sondaggi. Il suo scopo primario è quello di ottenere tutti i soldi promessi dall’EU e di investirli al meglio, ottemperando alle disposizioni che ne vincolano lo stanziamento. Non è un impegno da poco, visto che sono imposte riforme essenziali e di gigantesca importanza, impensabili in una legislatura con un normale governo eletto.
A parer mio non è partito bene con la riforma della giustizia, comunque complicatissima perché le divisioni non erano solo tra gli schieramenti, ma anche tra i singoli partiti delle coalizioni, ma era ancora giovane e più condizionabile dal Parlamento, oltre che male assistito dalla Cartabia che ha palesato evidenti limiti di conoscenza reale e pratica della macchina della giustizia. Ora si è fatto forte e credo che procederà con metodo da tecnico qual è, senza vincoli ideologici. Tutto ciò, a parer mio, comporterà riforme più orientate a sinistra che a destra, anche se immagino che molti pensino il contrario.
Vedremo chi ha ragione.
Nel frattempo, deve combattere il covid che potrebbe vanificare tutto. Lo sta facendo con razionalità, seguendo le indicazioni dei tecnici, e i populisti sono stati messi alla corda. Il green pass dà loro occasione per blaterare, ma è un vociare vuoto che non entra nella mente e nelle case della grande maggioranza degli italiani.
Poi sta facendo un figurone anche all’estero. La forte proposta di convocare un G20 speciale sull’Afghanistan, il bacchettare tutte le grandi nazioni per gli impegni non rispettati nella lotta contro l’inquinamento, stanno ingigantendo la sua figura in campo internazionale, attribuendo all’Italietta un ruolo e un’importanza che non le erano consueti.
Un paio di anni di repubblica presidenziale, il covid sconfitto, le grandi riforme che frenano l’apparato dello stato andate in porto, la pioggia di soldi della UE ben indirizzata. Se avviene questo, la gente capirà che non è più il tempo delle promesse facili e prive di significato e nel 2023 le elezioni porteranno a un governo di centrosinistra insieme a M5S, un governo progressista che potrà proseguire il cammino sulla strada giusta.
Ho scritto cazzate? Fatemi almeno sognare.

POLITICA 2: ALTRO CHE “LEGA”: SI SFASCIA
Dopo le ultime tronate prese, il porcellino è veramente in crisi. E’ vero che buona parte del suo elettorato è poco informato, ha un basso livello culturale, ma la figura ridicola sul green pass, l’essere stato messo a cuccia da Giorgetti e dai governatori delle regioni leghiste nord non è qualcosa che passa inosservato anche a chi ha gli occhi meno acuti e non è qualcosa di accettabile per l’immagine di un “Capitano”.
Agli occhi del mondo il "Capitano" è diventato un “mozzo”, coperto di ridicolo da Letta, Conte che hanno ingenerosamente approfittato dell’occasione, e un po’ compatito dalla Meloni che si trova la strada ancora più spianata in quella fascia di elettorato antigovernativa coltivata dai populisti.
Non succederà, ma se succede quello che spero e penso alle elezioni amministrative, soprattutto nelle grandi città, nel partito la cui anima e i veri padroni sono coloro che detengono il potere nel tessuto industriale del nord la presenza di un capitano perdente, populista in un periodo dove non c’è da scherzare con il pericolo della pandemia e con la montagna di vaini messi a disposizione dall’Europa, risulterà una palla al piede. Molto più intelligente sarà per loro spostarsi al centro per trovare un’intesa con Forza Italia, Renzi, Più Europa, creando uno schieramento di centrodestra più “europeo”, uno schieramento che magari risulterà minoritario e costretto all’opposizione, ma che avrà interesse a dialogare con il centrosinistra-M5S al governo.
Uno scenario assurdo, troppo favorevole per la sinistra? Forse, ma credo che dopo la stagione di Draghi il populismo sarà in ginocchio. Gli industriali, i poteri forti, hanno forse compreso che governare con le promesse può andare bene in periodi normali, ma non dopo i rivolgimenti che il covid ha generato in tutto il mondo, non in un momento storico dove se non si frena l’inquinamento la sfera più bella del nostro sistema solare si avvelenerà sul serio e poi saranno cazzi acidi per tutti.
Affinché tutto ciò avvenga è anche necessario che la situazione venga letta con intelligenza da chi ha istanze progressiste, senza rinchiudersi in personalismi o coltivare orticelli privati, più o meno grandi.
Non è una cosa scontata.
Purtroppo.
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Re: L'angolo del clone

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CALCIO: MA SIAMO VERAMENTE IN ECCELLENZA?
Purtroppo io e Spirit siamo fuori e non abbiamo assistito alla presentazione, ma basta leggere il forum per capire il livello di entusiasmo raggiunto che sembrerebbe, ad altri che non sono livornesi, sproporzionato rispetto alla categoria di appartenenza.
Sproporzionato ad altri che non sono livornesi, che non conoscono il nostro modo di essere. È vero che per certi aspetti siamo incontentabili, polemici, ma è anche vero che quella generosità che contraddistingue da sempre il livornese di scoglio si manifesta anche nella passione calcistica. Per noi è più importante il senso di appartenenza che la categoria. Se sentiamo che la squadra ci rappresenta, la amiamo e la tifiamo come a poche tifoserie riesce e questo è ancora più evidente nelle difficoltà. Casomai è quando ci imborghesiamo, quando siamo sazi, che scema un po' quell'entusiasmo che ci rende così diversi da tutti.
L'attesa sta riducendosi: tra una settimana inizierà il campionato e non è scontato che sia una passeggiata.
È importante che tutti: società, squadra, tifoseria, partano con questa consapevolezza. Entusiasmo alle stelle, ma razionalità, sobrietà.
Sarà più facile raggiungere il traguardo.

POLITICA 1: IL PATTO SOCIALE
Sembra che Landini, Letta e Conte abbiano trovato un'intesa sul reddito minimo e che questo sia uno dei cavalli di battaglia che tali forze politiche e sindacali vogliono far valere nel confronto con il Drago. Sembrerebbe anche che quest'ultimo sia propenso ad accettare quanto da loro proposto. Da persona razionale e con la mente aperta qual è, Draghi comprende che un patto sociale che si appoggi su basi di sinistra è giusto e fondamentale, anche in previsione delle profonde variazioni che gli sviluppi economici trainati dal recovery found produrranno nei prossimi anni.
Nell'ambito del sistema politico, il salario minimo potrebbe essere un ottimo punto di partenza per l'alleanza dei due partiti che si oppongono ai populisti. Noi di sinistra diamo per scontato che M5S e PD siano alleati (e casomai cerchiamo la terza gamba di sinistra per meglio puntellare lo schieramento), ma molti concetti politici li dividono, oltre alla competizione per chi tra i due leader dovrebbe eventualmente essere quello scelto alla guida del governo.
Le prossime amministrative, in particolar modo nei ballottaggi, potrebbero rivelarsi un ottimo collante dell'alleanza, ma anche un irreversibile elemento di divisione.
Se i due partiti trovano intese importanti a livello nazionale come quella del salario minimo, e ne fanno un cavallo di battaglia comune, potrebbe essere più facile l'avvicinamento di due elettorati che negli anni passati spesso e volentieri si son fatti una guerra talvolta spietata. Insomma, potrebbe essere posta molta cenere per spengere il fuoco di una forte diversità che rendeva nemici due schieramenti che comunque si rivolgevano essenzialmente a quelle classi storicamente nemiche della destra.
Se non vengono cicatrizzate queste ferite una vera alleanza è impossibile. Ricordiamoci che un sentimento comune dell'elettorato è più importante delle intese definite dai vertici del partito.

POLITICA 2: IL VOTO TEDESCO
Domani voteranno nel paese più importante d'Europa e stavolta l'esito non è scontato come negli ultimi 15 anni. Stavolta, a sorpresa, i socialisti possono tornare a vincere e addirittura riuscire a formare una coalizione progressista che possa governare.
Niente grande coalizione, nessun compromesso con i conservatori, anche se le forze politiche tedesche non sono conflittuali come quelle di casa nostra e un confronto serio con l'opposizione avviene sempre, chiunque governi.
L'importanza di queste elezioni è così grande che mi stupisco non abbia un'eco sui media.
Se vincono i progressisti può avvenire un effetto domino che potrebbe coinvolgere le presidenziali francesi e, perché no, le elezioni politiche in Italia nel 2023.
Oltre a ciò, possono cambiare molte cose nella UE. Il Drago lo sa e se va come spera potrebbero essere scritte nuove regole che sarebbero una manna per la nostra economia. Ma questo l'ho già scritto in un precedente messaggio.
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il clone
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Re: L'angolo del clone

Messaggio da il clone »

CALCIO: FUOCO ALLE POLVERI
Fuoco alle polveri e immediatamente i lampioni della luce si sono accesi: Vantaggiato e Torromino, Toro e Torro, entrambi a segno con l'aggiunta del bravo Gargiulo, centrocampista di raccordo.
Il mio alter ego, Spirit, ce l'aveva con i pali della luce, come li definiva lui (a di la verità si riferiva a Vantaggiato, non a Torromino che ricordava come avversario estremamente temibile), e puntualmente si è ripulito. Abbiamo vinto e questa vittoria è di fondamentale importanza perché il battesimo (scusa Ateo) per una squadra considerata la grande favorita è un appuntamento delicato: devi vincere, non hai alternative, e se non lo fai l'entusiasmo crolla iniziano le critiche (soprattutto a Livorno, come diceva Iaconi). Infatti, anche nel forum qualche messaggio relativo al primo tempo cominciava ad esprimere un inopportuno nervosismo.
Calma: ai giocatori dobbiamo trasmettere entusiasmo ma fiducia, non un'eccessiva pressione. Il tempo gioca a nostro favore perché più che passa, più la squadra si amalgama, la condizione atletica migliora e l'allenatore ha possibilità, quando i giocatori sono tutti al top, di provare gli schemi e il modulo più opportuno. Insomma, più che passano i giorni, più recuperiamo il gap di una squadra creata dal niente.
Non ho potuto vedere la partita, per cui la sparo a caso, ma forse non è un caso che i goi siano venuti tutti nel secondo tempo. Quando la fatica si fa sentire e i ritmi i abbassano il tasso tecnico ha più modo di emergere. Forse non sarà l'unico primo tempo nel quale non brilleremo, ma la ripresa è lunga, molto lunga per gli avversari...
Forza ragazzi!!!

POLITICA 1: AL VOTO, AL VOTO!!!
Dal Papete in poi, questo è il ritornello con il quale in questi anni la destra ci ha rotto il cazzo. Loro intendevano le elezioni politiche, è chiaro, ma anche qualche regionale diventava tanto importante per dimostrare a tutti che avevano la maggioranza nel paese, maggioranza che era scippata dal governo di turno che non la rappresentava. Poi magari perdevano in Emilia Romagna (la madre di tutte le battaglie), poi nella rossa Toscana, in Puglia, in Campania e un po' si chetavano. Un po', soltanto per poco perché poi riattaccavano inventandole di tutte: Draghi deve andare al quirinale in modo da sciogliere subito dopo le camere e andare al voto.
Nel frattempo ci sono altre elezioni e non da poco, perché si vota nelle cinque maggiori città, capitale compresa. Stavolta, però, la destra non fa un gran casino, non si sentono grandi proclami.
Domani avremo un assaggio dei responsi e tra due settimane le risposte definitive. C'è sempre un momento in tutte le vicende relative ai personaggi, ai partiti e, più in generale alle nazioni, dove si raggiunge il punto più alto della parabola e poi inizia, più o meno lentamente, il declino. Vico se ne intendeva meglio di me, tanto da riassumere la storia del mondo con questo criterio, ma con un po' di narcisismo mi permetto di affermare che per il porcellino il citofono a Bologna è stata l'ultima battaglia decisiva (poi persa) mentre per la Meloni potrebbe esserlo il tentativo della moderna "marcia su Roma". Chissà se Giorgetti per questo motivo ha sparato fuoco amico sull'impalpabile candidato, lodando Calenda, o se quella mossa che ha sorpreso tutti non sia un arruffianamento per convogliare a destra, nell'eventuale ballottaggio, i voti dell'ex PDino. In effetti, Gualtieri, l'alfiere del PD e dello schieramento di centrosinistra, gioca contro tutto e tutti, amici e nemici, anche contro il cattivo ricordo di mafia capitale che ha coinvolto anche il PD.
Se il centrosinistra, in qualche occasione schieramento giallorosso, vincesse dappertutto, per la destra sarebbe come avere una museruola in bocca che non ti fa più invocare quel "al voto al voto" come prima. Insomma, quanti dubbi si creerebbero in loro.

POLITICA 2: IO SONO PER MORISI
Aspettate a stupirvi e a trattarmi male: ascoltatemi e sono sicuro che poi mi darete ragione.
Quali erano gli argomenti usati dalla "bestia" per favorire il populismo, per distruggere la forza gli avversari politici? E anche: quali argomenti scelti dalla cronaca per scatenare la furia incontrollata della macchina del fango?
Principalmente tre: immigrazione, omosessualità, droga.
Non potendo battere il cinquino dell'onestà che dopo i 49 milioni, l'affaire Savoini, i commercialisti lumbard, i camici e non solo quelli del governatore Fontana, la propaganda leghista verteva sui tre fattori di cui sopra. Quando con l'uno, quando con l'altro, venivano controbattuti i principi avanzati dalla sinistra cercando di mostrarne la risibilità.
Morisi era il genio che sapeva manovrare la macchina con la capacità di far presa su gran parte dei lettori, non solo sui simpatizzanti. Nel suo ambito, possiamo dire che era un genietto, un genietto un po' malvagio, ma comunque un genietto.
Chi avrebbe mai pensato che sarebbe stato illuminato sulla strada di Mantova. Certo, è illuminata, anche se porta in campagna, e a ferragosto il caldo è notevole e il sole fa scherzi strani, sta il fatto che il morino ha pensato di usare su se stesso quella macchina diabolica usata con successo in tante altre occasioni. Come fare per distruggere la "bestia"? Un compito difficile: occorrevano tutti e tre gli strumenti disponibili. Ha pensato di ingaggiare su internet due RUMENI, due PUTTANI PER GAY, intrattenendosi con loro usando DROGHE, tanto per alzare il livello.
Veramente un fuoriclasse: è riuscito a distruggere l'immagine di se stesso creata con tanta fatica, quel mostro che spaventava tutto il mondo politico. Il costo di 4.000 euri per una serata di sballo è stata veramente la ciliegina sulla torta. Quale cittadino che lavora, si alza tutte le mattine per guadagnarsi il pane avrebbe potuto spendere (e pensare di farlo) una cifra come quella! Magari avrebbe sognato una crociera, o un paio di settimane alle Maldive, non una sera di sballo e sesso gay.
Ti capisco, Morisi. Quanto peso, quanti rimorsi per le accuse, le insinuazioni fatte ad arte per distruggere tizio e caio, quando quello che più odiavi, che volevi punire, eri te stesso.
Alla fine l'hai fatto e io sono con te.
Lo ribadisco, Morisi: sono con te.

POLITICA 3: Melius est abundare quam deficere.
Brava Giorgia, hai ragione: non si trasmette solo un servizio di dieci minuti dove si vedono saluti romani, inneggiamenti a Hitler, inviti a finanziamenti in bianco, ma anche in nero. Meglio trasmettere tutte le 100 ore dell'intero servizio giornalistico per capire bene il contenuto e poi eventualmente prendere provvedimenti nei confronti di chi ha sbagliato, espellendo se ha sbagliato, come dici tu, in realtà mettendo in dubbio la possibilità.
Sai cosa succederà: come nel libro di Agatha Christie, 10 piccoli indiani: E POI NON RIMASE NESSUNO.
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