Amministrative 2021

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spiritual
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Iscritto il: lun 18 gen 2021, 19:15

Re: Amministrative 2021

Messaggio da spiritual »

Stasera, stavo camminando in Borgo Cappuccini per andà a prendè la torta da Cecco e a una finestra ti vedo un piccolo striscione bianco dove leggo "NO PD". Ho pensato: stai a vedè che Dattero sta qui di casa. In realtà, lo striscione era piegato e c'era scritto PED. Ho ricordato che tempo fa erano tanti gli striscioni del genere che tappezzavano la via.
Riguardo alla diatriba, seguendo il tuo ragionamento rivendico la libertà di CRITICARE chi ha l'abitudine di CRITICARE nascondendo il proprio orientamento e di chiedermi perché lo fa.
Non è il clone, poverino, che deve rispondere a questa domanda, ma coloro che agiscono in questo modo. Solo loro lo sanno.
Cancelliamo per un attimo la polemica e proviamo a ragionare. Frequentiamo tutti il forum del "Livorno". Quest'ultimo nome suona magico per tutti noi perché rappresenta molte, molte cose più del tifo per una squadra di calcio. Il livornese è schietto, talvolta eccessivo nel modo di esserlo, ma certamente non lo manda a dire e non si vergogna certo di manifestare il proprio modo di essere e di pensare che in grande maggioranza, tra l'altro, è "DI SINISTRA". E' già innaturale per un livornese non dichiarare il proprio credo politico. Certo, un tempo molti livornesi democristiani e/o fascisti lo facevano. Anni dopo lo faceva chi era diventato Berlusconiano o Finiano, ma tutto l'altro universo politico no. Bada bene: il paragone non si riferisce a te. Non credo assolutamente che l tuo modo di pensare sia a destra, tutt'altro. Credo anche che nel forum siano pochi i destrorsi e il Tattico dimostra che si può essere anche da quella parte e scrivere liberamente sul "forum del Livorno". A parte la diversità di opinioni, se magari s'informasse e scrivesse meno cose inesatte sulle quali discutere riceverebbe meno sbertucciate.
Quello che a me piacerebbe migliorare sul nostro caro forum, che già viaggia alto, sarebbe un CONFRONTO vero sugli argomenti trattati. Un confronto di idee che il più delle volte porta a discutere e perciò ad approfondire. In quest'ottica, quale senso ha una critica senza palesare nel confronto il proprio modo di pensare. Forse chi è abituato a farlo, e lo reputa normale, non si accorge che all'interlocutore dà l'idea di lanciare un sasso nascondendo la mano. Ovviamente questo aspetto comporta la richiesta: "Ma te che critichi, da quale parte stai?"
Dico questo con spirito costruttivo, credimi, senza furbate o altro. E da parte mia chiudo qui.

Tornando alle amministrative, ho goduto come tutte le altre volte nelle quali la destra, italiana, e/o straniera, perde. Per me questa è la priorità. Ovviamente mi fa più piacere, molto più piacere, se vince quel partito da cui mi sento più rappresentato. Ciò non toglie che sono preoccupato non solo del risultato dei M5S, ma anche della bassa affluenza. Riguardo al M5S il travaglio post Draghi è stato tale che Conte aveva bisogno non solo di vedere con piacere che era capace di riempire le piazze, ma anche di ricevereun sostegno elettorale. La sua situazione è talmente in bilico che dopo un palese insuccesso alle urne può evolversi in qualsiasi direzione. Una definitiva rottura nel partito (non chiamiamolo più movimento) comporterebbe una deriva populista con il ritorno sulla scena di Di Battista.
Per battere la destra nel 2023 (speriamo non prima), pur confidando sul giudizio di Piazza sui sondaggi, occorre una larga unione tra tutte le forze progressiste. Un'unione che purtroppo rischia di essere un'armata tipo quella di Brancaleone che oltre al PD deve comprendere uno schieramento più a sinistra, ma con carattere governativo, i verdi e il M5S, agganciando al massimo qualche partito a carattere centrista come quello di Calenda. Se il M5S diventa un partitino perché si forma un MOVIMENTO vecchio stampo che ha l'unico scopo di stare all'opposizione, fare populismo per crescere, tanti baci ai bimbi. Tutto ciò attribuendo a Conte la responsabilità di un insuccesso quando le carte erano già state giocate in modo anarchico dal partito M5S senza comandante e in completa confusione.
La bassa affluenza suscita molti timori. Non cominciamo a dire che è in maggioranza di sinistra perché non è vero. E probabilmente non è neanche di destra. Generalizzare è comunque un errore, ma parer mio la disillusione elettorale è dovuta a una variegata massa insoddisfatta del proprio livello economico sociale (il povero perché povero da tempo o da poco, il piccolo borghese perché troppo più piccolo rispetto a prima) che ASPETTA QUALCUNO, QUALCOSA in cui credere per modificare il proprio stato o quantomeno A CUI AFFIDARE LA PROPRIA FIDUCIA.
Il mio timore, e forse anche quello di Letta, è che sia una RICHIESTA DI UN POPULISMO CREDIBILE che poco ha a che fare con IL MONDO PROGRESSISTA. Abbiamo visto nel passato che il populista di presunta appartenenza al mondo di sinistra ha avuto un breve successo, ma poi è precipitato nel nulla del suo mondo ideale.
Nel quadro sociale. politico, sanitario di oggi il mondo progressista DEVE essere razionale, equilibrato, a avere capacità governativa. NON DEVE ESSERE populista.
Se quella massa di cui sopra chiede quello che ho ipotizzato, tanti baci ai bimbi.
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