TOTO-PRESIDENTE

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spiritual
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Re: TOTO-PRESIDENTE

Messaggio da spiritual »

Jobbe
news- Salvini a La7 in diretta: la proposta della Belloni (insieme alla Severino e agli altri maschietti, tra i quali Casini, PD, Frattini, M5S) è stata fatta da Letta e Conte nell'incontro a tre. Lui aveva aggiunto la Cartabia (che giustamente i giallorossi non avevano messo per il flop sulla riforma della giustizia).
In pratica, ha detto Salvini, per me era scontata la nomina di una donna, ma non ho detto chi fosse. Naturalmente è uscito per occupare il palcoscenico e, ripeto quanto ho scritto stamani, secondo me Casalino ha detto a Conte: vai subito a dirlo anche te per non farti rubare la scena. Conte ha fatto la sciocchezza di imitarlo, creando casino all'interno del suo movimento e dubbi a non finire nel PD, che si vedeva scavalcato nella decisione e preso in giro. Grillo, poi, ha creduto di mettere il proprio sigillo (per NON RESTARE INDIETRO anche lui), facendo per la prima volta il nome della Belloni che a quel punto è stato bruciato.
Il problema è la conflittualità interna al movimento dove c'è una lotta di potere tra Grillo, Di Maio e Conte. Se non viene trovata un'intesa vera il movimento di fatto non esiste e questi problemi si rifletteranno sull'operato di governo del prossimo anno, per non parlare delle prossime elezioni.
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spiritual
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Re: TOTO-PRESIDENTE

Messaggio da spiritual »

Neuromante
anche lei ha avuto da un MATTEO il suo: Giorgia, STAI SERENA!!!
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Jobbe
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Re: TOTO-PRESIDENTE

Messaggio da Jobbe »

Corriere della sera pag 8

Il faccia a faccia teso con il leader del M5S: cos’è questa fuga in avanti?
Orlando, poi Orfini e Ceccanti: tutti a favore del secondo mandato


ROMA «Basta, ci vuole serietà, sennò così si bruciano candidati e soluzioni»: Enrico Letta è a dir poco arrabbiato. Ce l’ha con Matteo Salvini. Ma ce
l’ha soprattutto con Giuseppe Conte. Nel vertice a tre, nella sede dei gruppi parlamentari del M5S alla Camera, non era stata presa nessuna decisione.
Sul tavolo, le candidature di Draghi, Casini, Amato, Belloni, Cartabia e la possibilità di un bis di Mattarella. Il segretario del Pd lascia la riunione dicendo: «Ci vuole tempo». E mezz’ora dopo Salvini e Conte annunciano che la candidata è donna e fanno capire che è Belloni. Il leader del Partito democratico resta spiazzato. «Guarda che quelli stanno rifacendo l’alleanza gialloverde», gli dicono i suoi, preoccupati. «Questa storia deve finire», sbotta lui.
E aggiunge: «Questi stanno mettendo in mezzo per i loro giochi una personalità come Belloni e stanno rompendo la maggioranza. Sono degli irresponsabili». Dopodiché Letta si consulta con Matteo Renzi, che è d’accordo con lui ed esce subito allo scoperto: «Il capo dei Servizi segreti non può diventare presidente. È inopportuno, non sta né in terra né in cielo». Poi Letta ha un veloce colloquio con Roberto Speranza, sempre per sventare il blitz
del tandem Conte-Salvini: «È una candidatura inopportuna», concorda al telefono il ministro della Salute. Quindi è la volta del colloquio con Conte: «Cos’è stata questa fuga in avanti, che hai fatto? Te l’ho già chiesto e te lo richiedo, posso ancora fidarmi di te?». I tre leader della fu maggioranza giallorossa si rivedono a sera tardissima. Il clima non è dei migliori. E peggiora quando va in scena il colloquio a due tra Letta e Conte.
Il segretario dem comunque aveva già preparato la sua «polizza assicurativa». Ieri, per la prima volta da quando sono cominciate le votazioni del presidente, la dirigenza del Pd ha lasciato i parlamentari liberi di non votare scheda bianca. Cioè, finora deputati e senatori venivano cronometrati
per evitare che non si attenessero alle indicazioni del partito e scrivessero il nome di un candidato. Da ieri, «tana libera tutti». Ossia, tutti liberi di votare Mattarella. Lo hanno fatto molti dem. Lo hanno fatto i grillini scuola Luigi Di Maio, tant’è vero che il tesoriere del Movimento, Sergio Battelli, vicinissimo al ministro degli Esteri, prima della seconda votazione profetizza: «Vedrete che Mattarella avrà più di trecento voti. Noi ci conteremo così, per dimostrare a Conte quanti siamo. Poi quel pacchetto può andare a Draghi, non necessariamente all’attuale presidente». I grillini di area Di Maio sono
tanti e infatti dal Pd mandano le due presidenti dei gruppi, Serracchiani e Malpezzi, a spiegare ai parlamentari dem di non esagerare con i voti a Mattarella: se sono troppi potrebbero mettere in imbarazzo il capo dello Stato ed essere interpretati come voti «di parte», mentre «Mattarella è super partes». Ma la possibilità di un bis dell’attuale presidente resta sul tavolo per esplicita volontà di Letta: «Da due giorni in modo trasversale viene dal Parlamento una spinta per la riconferma di Mattarella. Forse è il caso di prenderne atto...».
Insomma, se tutto dovesse volgere al peggio, «c’è l’opzione di Mattarella bis, perché la situazione sennò rischia di esplodere», spiega Letta ai suoi. Esattamene ciò che Salvini e Meloni non vogliono, ma che potrebbero essere «costretti ad accettare, se continuano con questa linea», avvertono i dem. «C’è un segnale molto forte per la riconferma di Mattarella», avverte Andrea Orlando. «Mattarella è l’unica soluzione», dice Orfini. E Ceccanti osserva:
«Siamo a buon punto per il Mattarella bis». Nel frattempo quasi tutte le correnti del Pd sono entrate in fibrillazione per la ventilata candidatura di Belloni: Base riformista, i franceschiniani, i Giovani turchi, i lettiani. Andrea Marcucci, abituato a dire pane al pane e vino al vino, avverte: «Prima di decidere
ci dovrà essere un’assemblea, non si può votare a scatola chiusa». E infatti il Pd convoca la sua assemblea dei grandi elettori alle otto di stamattina.
Monta la preoccupazione. «Le elezioni sono dietro l’angolo», avverte un autorevole esponente della segreteria dem. Ma la verità è un’altra e la dice Luigi Zanda: «Siamo di fronte a uno spappolamento del sistema politico molto pericoloso, i cui esiti possono essere imprevedibili».

Il PD è un partito coeso, con una precisa idea del PdR da votare, non ci sono correnti contrarie al leader.
Ci si riunisce in una stanza e usciamo con un nome (uno) e restiamo cerenti alla decisione. non si interpella altri specie il rignanese la cui opinione non ci interessa.
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Dattero
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Re: TOTO-PRESIDENTE

Messaggio da Dattero »

1000 pagliacci , 7 trapezisti e il circo è servito.

Al corriere ci devono avere le mosche ammaestrate.
Addirittura hanno ricostruito i dialoghi col virgolettato.
:lol: :lol: :lol:
Cianciua ci fai veni' l'antua
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Plinio
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Re: TOTO-PRESIDENTE

Messaggio da Plinio »

Poveromo Sergino… io gli sarei andato un metro in culo.
Quando scenderai
in campo un grido
s' alzera' nel cielo
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Jobbe
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Re: TOTO-PRESIDENTE

Messaggio da Jobbe »

Spirit
Avevi previsto che se Draghi resta primo ministro.
Se Mattarella fa il bis.
Se il centrodestra (probabilmente) vince le prossime elezioni.
Con un nuovo governo a guida fascio/leghista Mattarella si dimette.
Il CDX elegge il nuovo PdR con al braccio la fascia col "fascio".
In italia tutti in camicia nera. :evil:

Vedremo come evolveranno le cose e quanto sarai stato tristemente preveggente.

Mi auguro solo che Mattarella prosegua tutto il settennato.
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Jobbe
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Re: TOTO-PRESIDENTE

Messaggio da Jobbe »

Io personalmente avrei preferito la Belloni, non la conoscevo perciò ho cercato qualcosa su di lei.
Mi sembrava la miglior opzione disponibile (dopo Zagrebelsky)

Il Fatto on-line


Mattarella bis: ora lo rivendicano tutti, ma ecco chi per primo ha lavorato per la rielezione del capo dello Stato

La prima iniziativa risale a gennaio scorso e la portò avanti un gruppo di senatori 5 stelle, ma venne respinto dai vertici che chiedevano di aspettare le trattative. Intanto erano iniziate le sponde nel Partito democratico (Giovani turchi, Base riformista). Poi l'escalation in Aula, nonostante l'indicazione di votare scheda bianca. Fino al bis del presidente della Repubblica uscente

di Martina Castigliani | 29 Gennaio 2022

Nel giorno della resa dei partiti, tutte (o quasi) le forze politiche cercano di intestarsi l’operazione Mattarella bis. Ma la cronaca racconta una storia molto diversa. I primi a lavorare in solitudine per il rinnovo del capo dello Stato sono stati infatti un gruppo di senatori M5s che da più di un mese spingono perché fosse il Movimento 5 stelle a portare al tavolo dei leader la soluzione. I nomi sono tutti trascritti nelle cronache politiche di inizio gennaio: il senatore M5s Primo Di Nicola innanzitutto, poi i colleghi Toninelli, Audino, Presutto, Campagna, Nocerino. Loro hanno iniziato i confronti e le trattative, nonostante le resistenze dei vertici e trovando una sponda prima nei Giovani turchi Pd (Matteo Orfini e Francesco Verducci) e in Base riformista. E poi pian piano pescando in modo trasversale anche tra i centristi, gli ex M5s e addirittura Forza Italia. Per il dem Stefano Ceccanti, anche lui tra i primi sostenitori del Mattarella bis, è stato “un movimento reale del basso”.

Il primo segnale tra i 5 stelle risale addirittura al 3 gennaio scorso: i senatori si espongono in assemblea a Palazzo Madama (non c’è neanche Conte) e la loro mozione comincia subito a far innervosire i vertici M5s. Non che ci fosse resistenza sul nome di Sergio Mattarella, al contrario, ma la linea ufficiale era quella di cercare di tenere aperte più strade possibili in vista delle trattative. E Conte e il suo direttivo fanno capire che non vogliono bloccarsi su quella scelta. Così il 4 gennaio, l’ex premier manda avanti il suo vice Michele Gubitosa che ribadisce la stima per Mattarella, ma liquida la proposta dicendo che “conosciamo tutti la posizione del presidente Mattarella in merito ad un suo eventuale secondo mandato”. Ma assicura: “Se dovesse cambiare idea, il M5S non farà mancare il proprio sostegno“. Le trattative devono ancora iniziare ufficialmente e c’è già grande nervosismo. Nelle chat, raccontano le agenzie, Paola Taverna attacca la capogruppo al Senato Castallone con un messaggio che dice tutto: “Siamo all’anarchia”. Poco dopo è lo stesso Conte a intervenire nell’assemblea congiunta e ai suoi chiede compattezza, ribadendo che “non è il momento di fare nomi”. Intanto i movimenti dentro i 5 stelle non passano inosservati e allora il 5 gennaio, sono Matteo Orfini e la corrente dei Giovani turchi a farsi sentire: “Lo proporremo a Letta”, dicono. È un primo segnale che se si vuole, in Parlamento potrà nascere un asse.

Non finisce lì. Il 13 gennaio c’è la prima assemblea congiunta con all’ordine del giorno il voto per il Quirinale. Giuseppe Conte mette già i paletti. Il primo è che il governo “non perda giorni di lavoro”. Il secondo riguarda Draghi: “E’ idoneo, ma ora è premier in una fase complessa”. Il terzo è l’apertura del dialogo anche con Salvini. Ma è nel momento del dibattito che i senatori M5s decidono di farsi sentire, nonostante l’invito (arrivato più o meno esplicitamente da più parti) di non esporsi in una fase così prematura. Sono una decina, quelli riportati dalle agenzie, e insistono sul punto: “L’unica strada è lavorare per il Mattarella bis”. Sono Danilo Toninelli, Primo Di Nicola, Antonella Campagna, Simona Nocerino, Vincenzo Presutto e Giuseppe Audino. A loro si è unito il deputato Luigi Iovino. Anche i capigruppo Davide Crippa e Maria Domenica Castellone non si dicono contrari, ma invocano compattezza. E’ presto e nessuno vuole iniziare le trattative più complesse con uno strappo.

Il resto è cronaca di questi giorni. Iniziano le votazioni e il Movimento chiede di lasciare scheda bianca. Una parte dei parlamentari M5s non ci sta e inizia votare Mattarella. Ma non solo, a raccogliere sempre più consensi trasversali sull’operazione. Il primo giorno il capo dello Stato prende 36 voti. Poi è un crescendo: 39, 125, 166. Un’escalation non senza tensioni: come ha raccontato da ilfattoquotidiano.it, si raccontava di esponenti dei vertici M5s impegnati nella verifica del tempo passato sotto i catafalchi per capire chi lasciasse scheda bianca e chi invece votasse per Mattarella. Ma ormai è tardi per frenare quello che sarebbe stato l’esito naturale. Nella quinta votazione Mattarella prende “solo” 46 voti, ma il segnale è importante: il centrosinistra si è astenuto di fronte al blitz del centrodestra su Casellati e qui voti presi da Mattarella sono fuori dalla pattuglia M5s. Le ultime votazioni sono quelle che lo accompagnano alla vittoria: 336 e 387. Fino a questa mattina, quando i leader senza alternative si sono svegliati e hanno chiesto compatti il Mattarella bis. Ansiosi di farci credere che l’hanno sempre voluto.
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Re: TOTO-PRESIDENTE

Messaggio da Etruria »

Qualcuno mi spieghi
Quale poteva/doveva essere il risultato più auspicabile..
Berlusconi rintuzzato nella sua megalomania
Salvini alla berlina
Centrodestra diviso
Questo è il risultato.
Manteniamo un uomo di valore ed equilibrio al Quirinale
E non creiamo,tenendo draghi a p.chigi, le precondizioni
Di un kaos e una guerriglia parlamentare
Che,in tempi di fondi europei da spendere e rendicontare,
Sarebbero stati quantomeno imprudenti.
Poi certo,non parliamo di Gramsci,Togliatti,Nenni o Pertini
Ma questo è il quadro della politica italiana
E con questo quadro bisogna fare i conti.
Del resto l' antipolitica ha partorito di Battista,di Maio,toninelli e una pletora di cambicacasacca e ras locali da far invidia ad Achille lauro( il politico) e alla DC più clientelare della sua storia.E non mi pare proprio un gran parto..
' nascono tutti incendiari e muoiono tutti pompieri'
Diceva un cantautore italiano..
Livorno ovunque giocherai
Noi siamo della Nord e non ti lasceremo mai
E tutti uniti..

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Re: TOTO-PRESIDENTE

Messaggio da Dattero »

La rielezione è una forzatura costituzionale che ad oggi era stato usata una sola volta con Napolitano.
Ora siamo alla ripetizione.
Si certifica che la.politica non è più in grado di garantire il normale avvicendamento istituzionale.
Si vive in emergenza con un presidente del consiglio a capo di un governo tecnico non espresso dal voto e con un 81 enne che ha dovuto accettare la rielezione per fare stare in piedi il governo di cui sopra
l'Italia è in una situazione a dir poco drammatica.
Cianciua ci fai veni' l'antua
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Jobbe
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Re: TOTO-PRESIDENTE

Messaggio da Jobbe »

Etruria ha scritto: sab 29 gen 2022, 21:22
Del resto l' antipolitica ha partorito di Battista,di Maio,toninelli e una pletora di cambicacasacca
Mi sembra normale che tu non abbia menzionato la casellatti, renzi, marcucci, salvini, razzi, e ce ne sarebbero molti altri.
Ma apprezzo chi hai citato.
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