Stadio

Avatar utente
BALDOeFIERO
Messaggi: 2439
Iscritto il: ven 15 gen 2021, 15:25

Re: Stadio

Messaggio da BALDOeFIERO »

Boia bello davvero!
Immagine
Avatar utente
MaxLabro
Messaggi: 327
Iscritto il: gio 10 giu 2021, 15:54

Re: Stadio

Messaggio da MaxLabro »

Finalmente!
Speriamo per quando saremo tornati nei professionisti che l'abbiamo rimesso a posto quasi tutto.
Avatar utente
Mascalaito
Messaggi: 614
Iscritto il: gio 17 giu 2021, 10:25

Re: Stadio

Messaggio da Mascalaito »

Bene cos', tanto l'ipotesi stadio nuovo è fuori della nostra portata.
E poi se rimesso ha anche un certo fascino nonostante il periodo in cui è stato costruito.
Avatar utente
piazza
Messaggi: 10216
Iscritto il: ven 15 gen 2021, 20:05

Re: Stadio

Messaggio da piazza »

https://livornopress.it/la-tribuna-dell ... el-livorno

https://www.livornotoday.it/cronaca/sta ... OycBBToR2M

Altra bellissima notizia, finalmente si concretizza quello che era già venuto fuori mesi fa.
Ora rifacciamo anche la gradinata, così dopo Lessi anche il Moro avrà intitolato un settore tornato ai suoi splendori.
Avatar utente
Plinio
Messaggi: 2822
Iscritto il: lun 18 gen 2021, 19:08
Località: Borgo C.

Re: Stadio

Messaggio da Plinio »

Maurino e Piermario ner core
Quando scenderai
in campo un grido
s' alzera' nel cielo
Avatar utente
pottaevaini
Messaggi: 207
Iscritto il: dom 13 giu 2021, 8:55

Re: Stadio

Messaggio da pottaevaini »

Grande Maurino.
Giusto riconoscimento ma si sarebbe meritato una cerimonia più importante.
Avatar utente
piazza
Messaggi: 10216
Iscritto il: ven 15 gen 2021, 20:05

Re: Stadio

Messaggio da piazza »

Fatevi un po' di cultura vai...cenni storici sullo stadio e relazione sui lavori in corso nel nostro stadio.

STADIO COMUNALE “ARMANDO PICCHI”
PROGETTO DI RESTAURO DELLE STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO E DEI TAMPONAMENTI MURARI
RELAZIONE STORICO ARTISTICA



Lo Stadio Comunale di Livorno sorge in località Ardenza, a poca distanza dal mare.
La vicenda della sua realizzazione comincia nel settembre 1932, quando la Società Sportiva Livorno bandisce un appalto concorso per la costruzione dello stadio cittadino.
La zona individuata per la nuova costruzione si trovava in un'area di espansione nei pressi dell'Accademia Navale, ai margini del quartiere Ardenza.
Da anni la città necessitava di un nuovo impianto sportivo.
L'Unione Sportiva Livorno era nata nel 1915 dalla fusione tra due società calcistiche cittadine, la Spes e la Virtus Juventus ed uno dei primi problemi che i dirigenti della nuova società si trovarono ad affrontare fu quello di trovare un luogo adeguato per disputare le proprie gare.
A tale scopo fu utilizzato il campo sportivo di Villa Chayes, nella zona del lazzaretto di San Jacopo, con una capienza di circa seimila spettatori.
A quel tempo la squadra giocava in serie A e il pubblico diventava sempre più numeroso.

Alla fine del 1932, al termine della selezione dell’appalto concorso, viene scelto il progetto di Raffaello Brizzi, al tempo preside della nuova Regia Scuola Superiore di Architettura di Firenze, dove insegna Composizione Architettonica.
I lavori vengono avviati l’anno successivo, con i contributi del Comune, del Consiglio Provinciale dell'Economia, della Cassa di Risparmi e di altri enti. Il terreno dove realizzare la nuova strttura era stato fornito dalla Federazione Provinciale Fascista.
La nuova struttura permetteva “..... di collocare Livorno, terra di assi nelle più varie discipline sportive, allo stesso livello di altre città italiane.”
I lavori vengono ultimati all’inizio del 1935; l’inaugurazione avviene nel mese di marzo, alla presenza di Edda Ciano Mussolini, a cui la struttura venne intitolata.
Si tratta della prima opera pubblica costruita in calcestruzzo armato a Livorno, sebbene un'analoga tecnologia fosse stata utilizzata già trent'anni prima in alcune parti dello stabilimento termale delle Acque della Salute.
“Tutta la costruzione è un delicato gioiello di armoniosità, dove lo sbalzo della tettoia, la mole delle tribune, i raccordi delle curve s’impastano con lo sviluppo delle piste e la quadratura del terreno di gioco.”

Nel dopoguerra, intorno agli anni 50, lo stadio prese il nome di Yankee Stadium e la gestione passò in mano agli alleati americani che, utilizzarono la struttura per lo svolgimento di parate militari e gare di football americano.
Successivamente è stato chiamato Stadio di Ardenza, dal nome del quartiere dove è stato costruito.
Nel 1990 lo stadio viene intitolato al livornese Armando Picchi, grande campione del Livorno, dell'Inter e della Nazionale.
Nel 2005, in occasione della visita del Presidente della Repubblica Ciampi, e per il ritorno degli amaranto in serie A, vengono creati i nuovi locali della sala stampa e della sala buffet, viene ristrutturata la tribuna stampa ed inserite le
poltroncine gialle per i vip.
Inoltre, per ampliare la capienza, vengono installate nuove tribunette fisse in ferro così da passare da 15.000 a 19.200 spettatori.

Sempre tra il 2005 ed il 2006 viene installato un complesso ed articolato circuito di telecamere interne ed esterne e viene ultimata la recinzione esterna.
Viene anche montata una robusta cancellata in ferro, resa obbligatoria dalle vigenti norme sulla sicurezza negli stadi, con annessi due nuovi box biglietteria.
Nel 2006, in occasione della Coppa UEFA, lo stadio viene dotato nella sua totalità di comodi seggiolini gialli che però, in occasione delle gare internazionali, ne diminuiscono la capienza, portandola a 14.200 unità.
La struttura insiste su un'area di circa 30.000 metri quadrati (nell'attuale Piazzale Montello) con un perimetro ad anello allungato costituito da due gradinate rettilinee di circa 90 metri ciascuna, raccordate da due gradinate curve con sviluppo
esterno di 210 metri ciascuna.

La planimetria dello stadio è quella classica degli impianti dotati anche di una pista per l’atletica leggera; è suddiviso essenzialmente in quattro settori, due curve semicircolari (nord e sud) e due gradinate rettilinee (est ed ovest).
La gradinata posta sul lato ovest è dotata di una copertura sorretta da travi in cls armato rastremate, aggettanti per circa 12 mt rispetto al filo esterno; questo settore viene comunemente chiamato tribuna coperta, nel cui volume sottostante si trovano gli spogliatoi, una piccola palestra, gli uffici, le sale stampa ed altri locali di servizio.
A questi locali si accede dall’atrio principale, la cui pianta riprende la forma dello stadio, ed è caratterizzato da due rampe di scale semicircolari rivestite in marmo poste ai lati del portale di ingresso che si affaccia verso ovest su Piazzale
Montello.
La zona dei servizi sopra descritta è il solo volume chiuso dello stadio, salvo piccoli locali adibiti a servizi igienici, magazzini e bar, distribuiti nei vari settori dell’impianto.
I prospetti delle curve presentano un tamponamento perimetrale in muratura di mattoni intonacati, che comunque risulta più basso della quota dell’estradosso delle gradonate di seduta, lasciando così a vista i telai portanti e l’intradosso delle stesse
gradonate.
La gradinata est è parzialmente chiusa da una semplice facciata a tutta altezza, anch’essa in muratura intonacata.
Sul perimetro esterno si trovano gli ingressi costituiti da portelloni metallici, oltre a piccoli volumi sporgenti rispetto al perimetro dello stadio, che un tempo fungevano da biglietterie e servizi igienici e che attualmente sono stati destinati a
ulteriori servizi e ripostigli. Lo stadio si trova in zona di vincolo paesaggistico ex art 136 Dlgs 42/2004 e non è inserito nell’elenco degli edifici tutelati ai sensi della Parte II del medesimo decreto, anche se comunque si tratta di un edificio di proprietà pubblica con più di 70 anni.
Dall’epoca della costruzione la struttura non ha di fatto subito sostanziali modifiche, salvo che per la demolizione della “Torre di Maratona”, posta nella parte mediana della gradinata est e che fungeva da cabina radio e per la diffusione sonora all’interno dell’impianto sportivo.
La demolizione effettuata nella prima metà degli anni ’80 fu decisa a causa delle precarie condizioni statiche della struttura.
Altre modifiche sono state eseguite essenzialmente su cancelli e recinzioni sia interne che esterne, tutte resesi necessarie per adeguare l’impianto sportivo alle normative di sicurezza previste per poter ospitare le manifestazioni sportive per il gioco del calcio.
Nella metà degli anni ‘80 è stata rinnovata la pista di atletica.

L’impianto è stato interessato a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta da una chiusura parziale a causa del degrado strutturale, dovuto alla vetustà e agli agenti atmosferici particolarmente aggressivi, data la vicinanza alla linea di costa
(circa 400 mt), a seguito del quale è stato eseguito un importante lavoro di consolidamento statico e di restauro delle superfici delle strutture in cls armato e delle murature, notevolmente degradate.
Le stesse motivazioni sono la causa dell’attuale stato di degrado della struttura; pertanto è intenzione di questa Amministrazione procedere con un piano di recupero dei paramenti esterni dell’impianto.
L’intervento sarà effettuato per stralci successivi, partendo dalla zona di maggior degrado, corrispondente al settore “curva sud”, che è quello di maggiore esposizione ai venti marini prevalenti.

Il progetto di risanamento costituisce anche l’occasione per effettuare un’attenta riflessione sui cromatismi dell’impianto sportivo nel suo complesso.
Attualmente le tonalità presenti sulle strutture dello stadio sono quelle utilizzate nel restauro degli anni ottanta, e più precisamente sono: il grigio cemento per le parti strutturali (travi, pilastri e solette delle gradonate); il giallo ocra per le pareti esterne, salvo una fascia dell’altezza di 3 metri da terra di colore rosso amaranto nei settori delle curve e in parte nella gradinata est.
Il volume dell’ingresso principale su piazzale Montello è stato recentemente colorato di bianco.

Con l’intervento di risanamento si intende riportare le strutture ai cromatismi originali, per quanto possibile, dato che non è stata reperita documentazione che dia un’immagine attendibile delle colorazioni originarie.
Nelle foto in bianco e nero corrispondenti alla fase terminale dei lavori di costruzione, vedi pagine 2 e 3 della presente relazione, tratte dal numero della rivista Liburni Civitas del 1935, anno dell’inaugurazione dello stadio, al quale sono dedicate varie pagine per l’occasione, si nota una colorazione chiara per le parti strutturali, per l’intradosso delle gradinate e per i volumi in muratura intonacata, mentre si nota una tonalità più scura per la fascia basamentale dell’anello e per il volume aggettante dell’ingresso principale.

Come di può notare dal particolare della facciata dell’ingresso principale, era presente anche una trama dell’intonaco con quadrati/rettangoli messi in evidenza da filettature, che poi sono stati rimossi dagli interventi in epoche successive.
L’unica immagine a colori reperita è una cartolina postale del 1942, colorata forse manualmente.
Si nota una colorazione giallo ocra più intensa nella fascia bassa, mentre il resto dell’edificio è tinteggiato con un colore molto chiaro, tendente al bianco.

Il progetto proposto prevede il ripristino dei copri ferro con apposite malte per il restauro della superficie del calcestruzzo ed il rifacimento degli intonaci delle pareti in murature con malta di calce.
Il modello di colorazione proposto si riconduce all’edificio all’epoca dell’inaugurazione e cioè una colorazione chiara per le parti strutturali e per le parti intonacate, una colorazione più scura per la fascia basamentale e per il volume dell’ingresso
principale, per il quale viene anche riproposto il motivo della quadrettatura, come evidenziato nella tavola allegata nella quale vengono anche riportati i RAL dei colori proposti.
Al tal proposito si precisa che la rappresentazione grafica ha carattere puramente indicativo e vale principalmente come modello per la distribuzione delle varie colorazioni, le quali verranno definitivamente concordate in fase realizzativa, predisponendo campionature di adeguata dimensione e scegliendo le colorazioni tra quelle possibili in relazione ai materiali necessari per il ripristino e la protezione del calcestruzzo.
Verrà anche cambiato il colore dei portelloni di acciaio attualmente azzurri, con un grigio medio; si provvederà inoltre anche a razionalizzare gli impianti di condizionamento, eliminando i macchinari dalle facciate. Saranno infine uniformati i colori
degli infissi, sostituendo quelli in alluminio argento con nuovi infissi in metallo verniciato di grigio scuro, come gli altri presenti nei prospetti.

Livorno, luglio 2017
Il progettista
Arch. Melania Lessi


LINK CON LE FOTO IN ALLEGATO:
http://jcity.comune.livorno.it/et/web/t ... aDettaglio
Avatar utente
Amarantemente
Messaggi: 123
Iscritto il: mar 19 gen 2021, 19:37

Re: Stadio

Messaggio da Amarantemente »

Comunque, una scritta stadio armando picchi meno fasciona un mi darebbe punto noia.
Avatar utente
piazza
Messaggi: 10216
Iscritto il: ven 15 gen 2021, 20:05

Re: Stadio

Messaggio da piazza »

Pubblico anche questo, che mi ha girato Jobbe, che ringrazio:

Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Avatar utente
MaxLabro
Messaggi: 327
Iscritto il: gio 10 giu 2021, 15:54

Re: Stadio

Messaggio da MaxLabro »

https://livornopress.it/intitolata-a-ma ... to-e-video

C'è anche in video con la cerimonia.
Rispondi

Torna a “Il Livorno”