MANDRE ha scritto: ↑lun 3 gen 2022, 18:08
BUON ANNO A TUTTI !!
Anch'io le medie alle Teseo Tesei (sono del '72) in villa Mimbelli sezione C, a quel tempo la succursale.
Mi ricordo partitona in terza media contro la selezione della sede in via degl'archi, anche se in succursale si giocava parecchio a pallamano....
Anche in sede si giocava parecchio a pallamano, a Livorno ai miei tempi si strizzava tutti, col coach Rino Querci. Nella selezione della scuola c’era anche gente di succursale, mi ricordo il povero Bombelli. Era il più forte.
Alle provinciali ci butto’ fori Rosignano, mi spaccai un braccio … esami di 3a media li feci col gesso
Quando scenderai
in campo un grido
s' alzera' nel cielo
Fatte la 3-4-5 elementare alle Carlo Bini (1 e 2 ad Antignano, dove sono nato). Giravo in Via delle Navi e arrivavo in Piazza Mazzini. Mangiavo e subito in Piazza a gioà a pallone, a tappini, a figurini, alla guerra con le cerbottane. A buio rientravo a casa. Avevo il tempo di fa la lezione, ma soprattutto stavo attento in classe. Quello che studiavo lo sapevo. Oggi studiano tutto il giorno e un sanno nulla. Lo dio anche di quelli bravi, tutti ammodino come le mi nipoti, vanto della mi figliola che compensa con loro tante sue insoddisfazioni personali. Tanti altri sono peggio delle mi nipoti. Mi sono chiesto perché, bravi o no, nessuno sa nulla: perché studiano a memoria. Sono costretti a farlo, ma non gliene frega niente. Troppe distrazioni e magari insegnanti che non ti stimolano. In tanti casi anche genitori che colpevolizzano gli insegnanti e difendono a priori i figlioli. I mi genitori un l'hanno mai fatto e io mi guardavo bene da dar loro l'occasione.
Le medie l'ho invece fatte alle Borsi, quelle dietro a Via Grande. Qualcuno disse ai miei che erano le migliori a Livorno. Alle Tesei c'è andata la mi sorella che è del 68. Ai miei tempi la massa andava alle Marradi, quelle che erano all'angolo di Via Magenta, quasi davanti al Classico. Anche quelle dicevano che erano buone.
Io prendevo il FILObus per andare in Via Grande. Passava da Corso Mazzini, Corso Amedeo, Via Magenta, Piazza Cavour e poi Piazza Grande. l'1 e il 2 andavano poi alla stazione passando da Viale Carducci, il 4 c'andava dopo esser passato da Via Garibaldi (era bono, anni più tardi, per andare all'ITI). Lo prendevo da solo, anche alle medie, e con qualsiasi condizione meteorologica. Ora i genitori portano i figli in macchina anche se stanno a 100 metri dalla scuola. Figuriamoci poi se schizzetta!
Troppa biada, diceva il mi nonno. Se non si vivono i disagi, i sacrifici, un s'apprezza neanche quello che abbiamo.
Ma faglielo capì!!!
spiritual ha scritto: ↑mar 4 gen 2022, 1:28
Fatte la 3-4-5 elementare alle Carlo Bini (1 e 2 ad Antignano, dove sono nato). Giravo in Via delle Navi e arrivavo in Piazza Mazzini. Mangiavo e subito in Piazza a gioà a pallone, a tappini, a figurini, alla guerra con le cerbottane. A buio rientravo a casa. Avevo il tempo di fa la lezione, ma soprattutto stavo attento in classe. Quello che studiavo lo sapevo. Oggi studiano tutto il giorno e un sanno nulla. Lo dio anche di quelli bravi, tutti ammodino come le mi nipoti, vanto della mi figliola che compensa con loro tante sue insoddisfazioni personali. Tanti altri sono peggio delle mi nipoti. Mi sono chiesto perché, bravi o no, nessuno sa nulla: perché studiano a memoria. Sono costretti a farlo, ma non gliene frega niente. Troppe distrazioni e magari insegnanti che non ti stimolano. In tanti casi anche genitori che colpevolizzano gli insegnanti e difendono a priori i figlioli. I mi genitori un l'hanno mai fatto e io mi guardavo bene da dar loro l'occasione.
Le medie l'ho invece fatte alle Borsi, quelle dietro a Via Grande. Qualcuno disse ai miei che erano le migliori a Livorno. Alle Tesei c'è andata la mi sorella che è del 68. Ai miei tempi la massa andava alle Marradi, quelle che erano all'angolo di Via Magenta, quasi davanti al Classico. Anche quelle dicevano che erano buone.
Io prendevo il FILObus per andare in Via Grande. Passava da Corso Mazzini, Corso Amedeo, Via Magenta, Piazza Cavour e poi Piazza Grande. l'1 e il 2 andavano poi alla stazione passando da Viale Carducci, il 4 c'andava dopo esser passato da Via Garibaldi (era bono, anni più tardi, per andare all'ITI). Lo prendevo da solo, anche alle medie, e con qualsiasi condizione meteorologica. Ora i genitori portano i figli in macchina anche se stanno a 100 metri dalla scuola. Figuriamoci poi se schizzetta!
Troppa biada, diceva il mi nonno. Se non si vivono i disagi, i sacrifici, un s'apprezza neanche quello che abbiamo.
Ma faglielo capì!!!
Quanto hai ragione compagno …
In che sezione era la tu sorella ?
Quando scenderai
in campo un grido
s' alzera' nel cielo
pottineamorte ha scritto: ↑lun 3 gen 2022, 16:42
Già che ci sono, vi dico che io alle Tesei di Via degli Archi ho fatto l'esame di terza media, perché facevano già all'epoca parte del circolo didattico delle Micali, le scuole che ho fatto io, all'epoca in Via Marradi. Ogni tanto, nelle mie passeggiate, ripasso proprio da Via degli Archi; non ci capito per caso, lo faccio apposta. Le generazioni cambiano, ma la nostalgia per un passato in cui credevamo di avere il futuro in mano è comune più o meno a tutte, vedo
Anch'io ero alle Micali in via Marradi! Però l'esame non lo feci alle Tesei. Te di che anno sei?
Boia comunque nemmeno a farlo apposta
Io '95, te mi sembra di ricordare un pochino più grande, ma magari ci siamo comunque incrociati.
Jobbe ha scritto: ↑ven 31 dic 2021, 18:42
Boia bimbi, anchio ho fatto le Tesei sezione C.
Forse un po prima di voi, io sono del 53.
Jobbe visto che quando ero in terza te facevi la prima (sono del 51) ti chiedo ma c erano anche in classe tua i "marinaretti"? Bimbi che crescevano in collegio ed erano vestiti da marinaio. Nella mia ce n erano 2 o 3.
I marinaretti erano nel collegio M.A. Dal Borro, in via Montebello n°80 dove ora c'è la scuola elementare.
Io mi son fatto tutta la mia infanzia in collegio, Prima a Montenero dalle suore e ciò fatto fino alla quarta. La quinta l'ho fatta lì perciò anchio ero un "marinaretto". Poi le medie e due anni di ITI l'ho fatti alla "Casa dei ragazzi" in borgo S.Jacopo dove ora al n°59 cìè la U.S.L.
Perciò quando ero alle tesei ero un ex marinaretto... Anche se giocoforza li ho conosciuti bene.
Come puoi constatare ho avuto un'infanzia poco invidiabile
La vita è quella malattia inguaribile che inevitabilmente conduce alla morte
Jobbe ha scritto: ↑ven 31 dic 2021, 18:42
Boia bimbi, anchio ho fatto le Tesei sezione C.
Forse un po prima di voi, io sono del 53.
Jobbe visto che quando ero in terza te facevi la prima (sono del 51) ti chiedo ma c erano anche in classe tua i "marinaretti"? Bimbi che crescevano in collegio ed erano vestiti da marinaio. Nella mia ce n erano 2 o 3.
I marinaretti erano nel collegio M.A. Dal Borro, in via Montebello n°80 dove ora c'è la scuola elementare.
Io mi son fatto tutta la mia infanzia in collegio, Prima a Montenero dalle suore e ciò fatto fino alla quarta. La quinta l'ho fatta lì perciò anchio ero un "marinaretto". Poi le medie e due anni di ITI l'ho fatti alla "Casa dei ragazzi" in borgo S.Jacopo dove ora al n°59 cìè la U.S.L.
Perciò quando ero alle tesei ero un ex marinaretto... Anche se giocoforza li ho conosciuti bene.
Come puoi constatare ho avuto un'infanzia poco invidiabile
Boia, ti ringrazio,m'hai fatto rifà' un tuffo nel passato. Ricordo un paio di Cantini forse erano cugini uno Roberto e uno Paolo. Con Paolo mi sono rivisto spesso anche dopo che era entrato a lavorare in Cantiere col mi babbo. Ho sempre pensato che fossero di Borgo per cui devono essere stati della Casa dei ragazzi. Io dalle suore di Montenero invece ci ho fatto catechismo per la Comunione perché sono del Castellaccio e gli unici mezzi pubblici erano le scarpe da tennis rotte. Anche per arrivare in via degli asili era un calvario e se poi c'era il rientro per ginnastica al Palazzo dei Portuali partivo bimbetto la mattina dal Castellaccio e arrivavo la sera tardi a buio a casa. Un saluto e un augurio per i prossimi 60 anni visto che altrettanti sono già passati.
La quarantena da quando inizia? E l'isolamento quanto dura? Il 'bimbo' deve sottoporsi al rapido per il rientro a scuola? Ma quando? E nel caso la sorella fosse positiva e il fratello no, lui lo posso mandare? Un fuoco incrociato di domande che spesso restituiscono altri interrogativi destinati a rimanere tali. La scuola e i ragazzi rappresentano senz'altro uno degli ambiti più colpiti dalla pandemia, ed ecco che nel giro di una manciata di istanti una sorta di sfogo verace e colorito, in pura salsa labronica, da parte di una mamma all'interno di uno dei diabolici gruppi whatsapp dei genitori - ormai croce e delizia della scuola versione anni duemila - fa il giro del web e viene sottoposto a un fuoco di 'meme' di ogni tipo, raccogliendo però proposte e ricevendo consensi assimilabili quasi al valore di una maggioranza da tre quarti per l'elezione del presidente della Repubblica. Basta poco, quindi, se vogliamo, e la strategia da adottare per tenere 'i figlioli' a casa quando sono positivi al Covid diventa alla stregua di un'indicazione dell'assai più noto comitato tecnico scientifico, quasi assumendo con il sorriso di una emoticon una certificazione da protocollo.
Virale, per l'appunto, tanto che nelle ultime 48 ore audio e foto hanno invaso ogni smartphone attivo da Calambrone a Calafuria, facendo esplodere su ogni dispositivo una risata quasi liberatoria. Già, perché il Covid da ormai due anni ha fatto irruzione nelle nostre vite stravolgendo ogni cosa, schiaffeggiando la buona vecchia quotidianità e costringendo le famiglie a sacrifici enormi. Dai nidi alle superiori, portando in dote una serie infinita di dubbi, tanti quante le paure dei genitori ai primi starnuti del figlio. Ed ecco che alla fine dei messaggi vocali - che peraltro in punta di legge sarebbero dovuti rimanere all'interno del gruppo privato visto che anche secondo la Cassazione la chat in un gruppo chiuso è equiparata alla corrispondenza privata e pertanto non può essere divulgata -, al netto di eventuali denunce, rimangono solo risate e sorrisi. Così veraci ma allo stesso tempo autentici e spontanei. Proprio come dovrebbe essere la vita di ognuno di noi una volta lasciato alle spalle l'incubo Covid.
Però l'esame non lo feci alle Tesei. Te di che anno sei?
