Baldo
Forse non hai letto il mio messaggio rivolto a Jobbe dove ho riepilogato passo passo nel tempo il trasferimento di voti. Leggilo con attenzione e se vuoi verificalo. Io sono stato sempre attento, settimana dopo settimana, a quel che succedeva, talvolta argomentando a tal proposito sul forum. Forza Italia è progressivamente scesa tra 2018 e il 19 senza che il PD salisse. Era un momento delicato dopo l'uscita di Renzi. Viceversa il passaggio di voti da M5S a PD negli ultimi due anni è palese, sotto gli occhi di tutti, con la destra che resta la stessa somma e idem il centrosinistra, ma con l'inversione di forze tra stellati e PD.
Questi sono i fatti e mi tocca constatare che sono d'accordo con Zanardi.
Zanardi
Ora è tardi. Domani devo fare alcune precisazioni perché vedo che non sono stato ben compreso. Colpa mia, probabilmente. Nel lungo messaggio ho dato per scontato qualche passaggio riducendo la comprensione del mio concetto.
Ateo
Oh, finalmente, deh. Lasci sempre soli i due borghigiani, Spirit e Plinio, contro questi detrattori del PD e di Draghi. Capisco che le vicende inglesi ti abbiano distratto, ma quelle italiane sono più importanti.
Comunque gran ritorno, uno dei tuoi migliori. Ora un te ne riandare subito.
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Il PD il partito più votato da
imprenditori, quadri e liberi professionisti (24,2%) nonché dai redditi medio-alti (31,4%). Ma precipita a quarto partito fra gli operai e i lavoratori esecutivi (12,5%), preceduto da Lega, Fratelli d’Italia e M5S.
Dattero ha scritto: ↑dom 24 lug 2022, 9:38
Analisi IPSOS:
Il PD il partito più votato da
imprenditori, quadri e liberi professionisti (24,2%) nonché dai redditi medio-alti (31,4%). Ma precipita a quarto partito fra gli operai e i lavoratori esecutivi (12,5%), preceduto da Lega, Fratelli d’Italia e M5S.
Gli operai o i lavoratori esecutivi di sinistra delusi dal PD che non votano più, votano partitini all'estrema sx, hanno votato x disperazione 1 volta o 2 volte il 5s, li capisco.
Gli operai o i lavoratori di sinistra delusi dal PD che votano lega o fratelli non credo siano mai stati nella maggior parte dei casi realmente di sinistra (anche nel caso in passato abbiano votato il PD): votare è una questione sicuramente di programmi e affidabilità di un partito piuttosto che un altro, ma anche ideologica (se uno si ritiene di sinistra non va a votare lega, almeno che non sia un sonato e magari qualcuno c'èanche eh).
"Bandera" amaranto, stretta in fronte, carica di dolor, ma terrà sempre fronte
Credo che il PD renziano abbia effettivamente acquisito consensi anche nel mondo imprenditoriale sia per il discorso dell'articolo 18, sia per l'immagine del fare sbandierata. L'introduzione della fatturazione elettronica è stata una delle fregature che poi il fiorentino specialista dello stato sereno ha tirato un po' a tutti, di qua e di là. Credo che il PD post renziano sia quasi stato costretto a percorrere la strada del partito di governo consapevole sia per non fare cadere Conte prima e Draghi dopo. In entrambi i casi per evitare il confronto con le destre senza accordi ben precisi con le altre forze. Questa immagini di partito governista, consapevole, non può sicuramente dispiacere alla classe imprenditoriale più attenta ed esposta ai rischi della crisi.
Zanardi
Per GOVERNISTA non intendevo trovare il modo migliore per stare al governo, cioè accettando, oltre il limite che ovviamente la politica impone, compromessi e soluzioni, operando qualsiasi scelta pur di restare in groppa. No, per GOVERNISTA intendo uno schieramento consapevole dei problemi della società italiana nel 2022 che cerca di risolverli assumendosi l'onere di farlo senza pregiudizi, chiacchiere inutili, senza guardare i sondaggi. In definitiva come farebbe per gestire una azienda (enorme) di sua proprietà.
Il problema di gran parte dei partiti è quello di non agire così. I populisti guardano i sondaggi. Se sono di destra sfruttano gli argomenti e tendono a mantenere gli interessi delle lobby che sono dietro di loro. Se sono populisti di sinistra si chiudono nel massimalismo identitario senza calarsi nella realtà, soprattutto economica, che richiede la gestione di una società occidentale in crisi come la nostra richiede.
Ti stupisci che le riforme catastali, fiscali, della concorrenza si debbano fare perché imposte dall'Europa e non siano state fatte per nostra scelta negli ultimi 20 anni.
Cerca di risponderti e per farlo fai appello alla tua obiettività, se ti interessa un confronto vero e non un braccio di ferro per cercare di imporre la propria idea nei messaggi.
Quando ha governato la destra, sempre con larghe maggioranze, figurati se facevano queste riforme. Hanno fatto cadere Draghi principalmente per non farle, dopo un braccio di ferro prolungato e perso. Quando ha vinto, si fa per dire, il centrosinistra, ha dovuto governare con Cossiga, poi con Mastella, Dini ecc. Poi con Alfano e Verdini, per ultimo con parte dei 5 stelle e Renzi che non erano d'accordo neppure quando le suddette riforme sono entrate nell'agenda Draghi. E sempre con maggioranze talmente risicate dove le lobby avrebbero (e sicuramente l'hanno fatto) avuto gioco facile a far si che non ci fosse maggioranza sufficiente. Queste sono riforme che devono essere fatte con garanzia che il Parlamento te le approvi e che il capo dell'esecutivo sia una ghignarola capace di tenere testa a tutti. Uno come Draghi, insomma, e infatti l'hanno levato di ulo.
In Europa le cose sono andate diversamente e non solo perché le loro destre sono state meno schiave delle lobby, e l'evasione è minore, ma perché il partito socialdemocratico di quelle nazioni ha ricevuto in certe elezioni il consenso tale da proporre scelte anche importanti. Vedi quel Marchand (era lui?) Che cercò di risolvere l'evasione ricevendo comunque una reazione fortissima. Poi lo levarono di ulo, anche con scandali sessuali chissà se creati ad arte.
Confesso che sono rimasto deluso del tuo commento su quello che io ritengo un argomento focale: il popolo, tutto, purtroppo vuole il consumismo e perciò il capitalismo. L'ha assaggiato è un glielo puoi più leva, anzi, devi dargliene sempre di più. È come per noi la topa.
Essere massimalisti, lottare per una società comunista è, dico purtroppo pensando alla terza via di Enrico, ormai fuori dal tempo.
Quello che occorre è cercare di operare al meglio, e non è facile in un Occidente in crisi, per mantenere alti livelli di benessere e soprattutto per renderli più equi, allargandoli a tutti i ceti sociali e riducendo la forbice, attualmente enorme, tra chi detiene la ricchezza e chi ce l'ha solo nei sogni.
Ho appena letto che dai primi sondaggi post Draghi, la Meloni si riconferma al primo posto con Il 23-24% e allora come il proverbiale becco ci ripenso…avete snocciolato numeri su numeri, ma nessuno mi ha risposto quando ho chiesto in quale città FdI alle amministrative, avesse raccolto questo consenso che le viene accreditato.
Lo so che le politiche sono un’altra cosa e che ci sono le liste civiche nelle amministrative, ma le tendenze di solito si vedono e comunque lo stesso discorso vale anche per il centrosinistra…e invece in questo caso non riscontro niente di tutto ciò.
Fra l’altro stiamo parlando di un mese fa.
piazza ha scritto: ↑dom 24 lug 2022, 16:14
Ho appena letto che dai primi sondaggi post Draghi, la Meloni si riconferma al primo posto con Il 23-24% e allora come il proverbiale becco ci ripenso…avete snocciolato numeri su numeri, ma nessuno mi ha risposto quando ho chiesto in quale città FdI alle amministrative, avesse raccolto questo consenso che le viene accreditato.
Lo so che le politiche sono un’altra cosa e che ci sono le liste civiche nelle amministrative, ma le tendenze di solito si vedono e comunque lo stesso discorso vale anche per il centrosinistra…e invece in questo caso non riscontro niente di tutto ciò.
Fra l’altro stiamo parlando di un mese fa.
Numeri alla mano non c'è n'ho però mi sembra, e mi ricordo anche qualche articolo interessante uscito in tempi non recentissimi, che in tutte le ultime tornate, nazionali e locali, il csx sia sempre andato meglio nelle grandi città che in provincia (e nelle grandi città meglio in centro e peggio in periferia). Infatti , così a braccio e ci sta che mi scordi qualcosa, mi pare delle grandi città solo Genova e Torino (due città a tradizione direi operaia non indifferente fra l'altro..) non abbiano sindaci csx.
Il problema è che in Italia le grandi città pesano si, ma fino a un certo punto (l'Italia non è il paese dei 100 municipi?): è indispensabile la provincia per avere una maggioranza.
Punto importante è anche la legge elettorale. Nei collegi uninominali (30% dei parlamentari mi pare) chi si presenta unito quasi sempre vince rispetto a chi non lo fa. Non ci sono meccanismi tipo il ballottaggio, ovviamente....
"Bandera" amaranto, stretta in fronte, carica di dolor, ma terrà sempre fronte
19=L=15 ha scritto: ↑dom 24 lug 2022, 16:31
Numeri alla mano non c'è n'ho però mi sembra, e mi ricordo anche qualche articolo interessante uscito in tempi non recentissimi, che in tutte le ultime tornate, nazionali e locali, il csx sia sempre andato meglio nelle grandi città che in provincia (e nelle grandi città meglio in centro e peggio in periferia). Infatti , così a braccio e ci sta che mi scordi qualcosa, mi pare delle grandi città solo Genova e Torino (due città a tradizione direi operaia non indifferente fra l'altro..) non abbiano sindaci csx.
Il problema è che in Italia le grandi città pesano si, ma fino a un certo punto (l'Italia non è il paese dei 100 municipi?): è indispensabile la provincia per avere una maggioranza.
Punto importante è anche la legge elettorale. Nei collegi uninominali (30% dei parlamentari mi pare) chi si presenta unito quasi sempre vince rispetto a chi non lo fa. Non ci sono meccanismi tipo il ballottaggio, ovviamente....
Tutto giusto, ma non mi hai risposto.
Quello che dico io è: se la Meloni per i sondaggi è al 23-24% alle politiche, perchè non ha preso nemmeno il 15% in una città (neanche piccola) alle amministrative?
Il PD quel 23% che gli accreditano alle politiche, lo ha preso in diverse citta (grandi e piccole).
Quindi d'accordo che le politiche non sono amministrative, che ci sono le liste civiche (ma ci sono di cdx e di csx)...ma alla fine non si sta parlando nemmeno delle regionali in Toscana o Emilia Romagna, dove il csx parte sempre in vantaggio.
Quando dicevano che Salvini stava avanzando, la tendenza la vedevi anche a livello locale.
Il primo fai bene a non commentarlo, perchè termometro politico c'ha la stessa credibilità di Malgioglio che ti racconta le notti di sesso con Belen.
Il secondo mi trova d'accordo, anche se così a sensazione, se Di Maio non fosse uscito dai 5stelle forse e dico forse eh, magari te non lo postavi nemmeno.
Il terzo è la classica propaganda contro la destra che per l'appunto, come il nero, sta bene su tutto.