Putin e la guerra, come ce la raccontano

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Re: Putin e la guerra, come ce la raccontano

Messaggio da 19=L=15 »

spiritual ha scritto: sab 5 nov 2022, 17:38 Venivo via dall'Accademia oggi pomeriggio e ho incrociato l'Orsini che camminava tranquillo con l'auricolare alle orecchie. Ha risposto con la sua solita flemma e cortesia al saluto.
Pensavo che fosse a Roma, alla manifestazione, invece era nella sua Livorno.
Ma...Orsini chie scusa?
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spiritual
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Re: Putin e la guerra, come ce la raccontano

Messaggio da spiritual »

il professore Orsini diventato personaggio noto, quello che partecipa alla trasmissione della Berlinguer come ospite fisso e che talvolta è presente in altri talk show. Diventato famoso per l'analisi circolare sulla guerra in corso e posizionato a favore incondizionato della pace.
Possibile che tu non lo conosca? Hai creduto che mi riferissi allOrsini di Canale 50?
L'avrei scritto su Pisa Merda.
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19=L=15
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Re: Putin e la guerra, come ce la raccontano

Messaggio da 19=L=15 »

spiritual ha scritto: sab 5 nov 2022, 21:10 il professore Orsini diventato personaggio noto, quello che partecipa alla trasmissione della Berlinguer come ospite fisso e che talvolta è presente in altri talk show. Diventato famoso per l'analisi circolare sulla guerra in corso e posizionato a favore incondizionato della pace.
Possibile che tu non lo conosca? Hai creduto che mi riferissi allOrsini di Canale 50?
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Re: Putin e la guerra, come ce la raccontano

Messaggio da Davide72 »

19=L=15 ha scritto: sab 5 nov 2022, 21:14
spiritual ha scritto: sab 5 nov 2022, 21:10 il professore Orsini diventato personaggio noto, quello che partecipa alla trasmissione della Berlinguer come ospite fisso e che talvolta è presente in altri talk show. Diventato famoso per l'analisi circolare sulla guerra in corso e posizionato a favore incondizionato della pace.
Possibile che tu non lo conosca? Hai creduto che mi riferissi allOrsini di Canale 50?
L'avrei scritto su Pisa Merda.
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Re: Putin e la guerra, come ce la raccontano

Messaggio da 19=L=15 »

Davide72 ha scritto: dom 6 nov 2022, 6:54
19=L=15 ha scritto: sab 5 nov 2022, 21:14
spiritual ha scritto: sab 5 nov 2022, 21:10 il professore Orsini diventato personaggio noto, quello che partecipa alla trasmissione della Berlinguer come ospite fisso e che talvolta è presente in altri talk show. Diventato famoso per l'analisi circolare sulla guerra in corso e posizionato a favore incondizionato della pace.
Possibile che tu non lo conosca? Hai creduto che mi riferissi allOrsini di Canale 50?
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Re: Putin e la guerra, come ce la raccontano

Messaggio da Davide72 »

:)
19=L=15 ha scritto: dom 6 nov 2022, 17:02
Davide72 ha scritto: dom 6 nov 2022, 6:54
19=L=15 ha scritto: sab 5 nov 2022, 21:14
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Re: Putin e la guerra, come ce la raccontano

Messaggio da 19=L=15 »

A parte che un paragone anche solo provocatorio con Allende lo vedo offensivo, mi pare abbastanza veritiero e razionale

È stato da poco commemorato il 50esimo anniversario del colpo di Stato in Cile per mano di Augusto Pinochet, che, col supporto degli Stati Uniti, diede fine all'esperienza socialista del governo di Salvador Allende. L'11 settembre 1973, il presidente cileno trasmetteva su Radio Magallanes il suo ultimo discorso alla nazione, prima di morire – probabilmente suicida – all'interno de "La Moneda", il palazzo presidenziale di Santiago che, insieme a pochi uomini del corpo di guardia, decise di non abbandonare fino all'ultimo, nonostante i continui bombardamenti dell'esercito traditore.

A partire dalle 7.55 del mattino, Allende parlò 5 volte al popolo. Parole drammatiche ma anche di speranza, parole di uomo dal coraggio eccezionale – un gigante della Storia. Varrebbe la pena ricordarle tutte (qui si può ascoltare la registrazione originale), ma mi limito a riportare le ultime, prima del silenzio, prima della fine.

"Il popolo deve difendersi ma non sacrificarsi"
"Il popolo deve difendersi ma non sacrificarsi. Il popolo non deve farsi annientare né crivellare, ma non può nemmeno umiliarsi. Lavoratori della mia Patria, ho fede nel Cile e nel suo destino. Altri uomini supereranno questo momento grigio e amaro, in cui il tradimento pretende di imporsi. Sappiate che, più prima che poi, si apriranno di nuovo i grandi viali per i quali passerà l’uomo libero, per costruire una società migliore. Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e sono certo che il mio sacrificio non sarà invano. Sono certo che, almeno, sarà una lezione morale che castigherà la fellonia, la codardia e il tradimento".

Mutatis mutandis, nell’ascoltare questo discorso sull'emittente spagnola Radio Tres – nel bellissimo programma di Dimitri Papanikas – il mio pensiero è corso all'attuale guerra in Ucraina. Da una parte abbiamo un presidente, Allende, che immaginando il possibile massacro a cui sarebbe andato incontro il popolo nell'affrontare l'esercito, invece di inneggiare alla rivolta gli chiede di non "sacrificarsi", di non farsi "annientare" o "crivellare". E lo fa, inoltre, conscio della morte ormai prossima: "sono le mie ultime parole", "il mio sacrificio non sarà invano". Si sacrifica, appunto, senza portare nel baratro con sé migliaia di persone (secondo la Commissione Valech, quelle uccise o scomparse durante la dittatura furono comunque 3.216).

Oggi, invece, a capo del paese aggredito abbiamo Volodymyr Zelensky, che – dopo l'eroica resistenza iniziale – continua a trascinare la sua nazione in un'inutile mattanza, una guerra che non può essere vinta per l’incolmabile differenza nel numero di soldati e di armamenti a disposizione. Secondo fonti ufficiali statunitensi riportate dal New York Times, dall'inizio dell'invasione russa (24 febbraio 2022) sarebbero già morti mezzo milione di soldati, considerando entrambe le parti. Douglas Abbott Macgregor – già consigliere del Pentagono ed ex colonnello pluridecorato dell'esercito USA – ha poi specificato che, nel macabro conto di questo eccidio, 100mila sarebbero morti russi, 400mila quelli ucraini: un rapporto di uno a quattro. Nel culmine della cosiddetta controffensiva di Bakhmut (avvenuta soprattutto sui giornali), sul fronte c'era un'aspettativa di vita di pochi giorni, con gli uomini ammassati nelle trincee come se nulla fosse cambiato dalla Prima Guerra Mondiale.

Le notizie di defezioni, da una parte e dall'altra, ormai non si contano più: per chi comanda è sempre più difficile reperire altra carne da macello, persone disposte a morire per la "patria" (storicamente, l'idea-rifugio di tanti criminali) o per un lembo di terra. Secondo un reportage della Tv franco-tedesca Arte, dall'inizio del conflitto 7.000 ucraini sono stati arrestati in Romania, dopo aver attraversato illegalmente il confine per non finire arruolati nell'esercito e – probabilmente – sotto due metri di terra ornati da una misera croce di legno. Allo stesso tempo, i funzionari per il reclutamento ingrassano nella corruzione, prendendo mazzette da chi non vuole andare al fronte; visto come tanti giovani vengono mandati a morire, mai soldi furono meglio spesi.

"Bisogna trattare"
Questa è oggi l’Ucraina, la quale, nonostante abbia dalla sua tutte le ragioni del paese aggredito, non sembra molto dissimile dall’autocrazia russa. Inoltre, qualsiasi motivazioni si vogliano considerare, non si può negare che Zelensky stia mandando al massacro migliaia di soldati, a causa delle sue scelte strategiche e politiche. Ha più volte dichiarato di rifiutare qualsiasi tipo di negoziato finché ci sarà Putin e, allo stesso tempo, sul terreno insiste con una controffensiva fallimentare, che non porterà da nessuna se non a nuove terribili perdite. Già privo di ogni speranza, Salvador Allende volle che il suo popolo non lo seguisse nell'abisso e lo esortò a non farsi annientare. Zelensky lo ha invece portato incontro a un bagno di sangue, perpetrando una guerra che non può vincere anziché cercare – visto anche l’attuale stallo – possibili accordi di pace, per quanto ideologicamente dolorosi possano essere. Andate però a parlare di torti e di ragioni, dopo oltre un anno e mezzo di conflitto, alle famiglie di quei 400mila soldati ucraini deceduti. Quante giovani vite vale un ettaro di terra riconquistata?

Il 5 novembre 2024, negli Stati Uniti si terranno le elezioni presidenziali. È probabile che Biden non voglia arrivarci in questa situazione e non è escluso che venga avviata una sorta di "road map" – magari con l'appoggio programmato di uno Stato terzo – per uscire da un impegno militare e finanziario già costato 40 miliardi di dollari, anche perché l'opinione pubblica è contraria a nuovi aiuti (sondaggio CNN). Sul fronte repubblicano, intanto, già si parla di possibili accordi con il Cremlino, per congelare le attuali linee del fronte di guerra con un armistizio in stile Corea. Una proposta che Putin accetterebbe subito, per venderla in patria come una vittoria; è da mesi che l’inascoltato criminale si dice pronto a trattare. Comunque vada, sarà stata un'insensata carneficina la cui fine verrà decisa lontano dal campo di battaglia, probabilmente tra le mura della Casa Bianca. "Il popolo deve difendersi ma non sacrificarsi", ha detto Allende nel suo ultimo discorso. In Ucraina il popolo si è difeso, ma è stato poi sacrificato sull'altare di Washington.


https://www.today.it/opinioni/zelensky- ... 73Rm09VtOI
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Re: Putin e la guerra, come ce la raccontano

Messaggio da BALDOeFIERO »

19=L=15 ha scritto: ven 22 set 2023, 11:39 A parte che un paragone anche solo provocatorio con Allende lo vedo offensivo, mi pare abbastanza veritiero e razionale
https://www.today.it/opinioni/zelensky- ... 73Rm09VtOI
Bell'articolo. Non santifica l'ucraina, non considera Putin come il ribelle dell'occidente, riconosce che gli americani potrebbero far finire la guerra domattina se gli convenisse (e presto potrebbe convenirgli). Una delle meglio analisi sintetiche sulla situazione mai lette.
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Jobbe
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Re: Putin e la guerra, come ce la raccontano

Messaggio da Jobbe »

19=L=15 ha scritto: ven 22 set 2023, 11:39 A parte che un paragone anche solo provocatorio con Allende lo vedo offensivo, mi pare abbastanza veritiero e razionale
https://www.today.it/opinioni/zelensky- ... 73Rm09VtOI
Approvo e condivido rimarcando quanto giustamente vien evidenziata la differenza comportamentale tra Allende e Zelensky
La vita è quella malattia inguaribile che inevitabilmente conduce alla morte
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ateo
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Re: Putin e la guerra, come ce la raccontano

Messaggio da ateo »

Apriamo un altro fronte sulla guerra quasi dimenticata causa attuali orrori nel tormentato nord medio orientale.
È strano che zele continui, nonostante ingenti quantitativi inviati, a questuare armi, carri, f16, missili, proiettili, armi per truppe leggere pesanti,seme e noccioline, facendo il solito 2+2 e riflettendo(cosa rara per me) riavvolgo il nastro sopra le tante teste politiche e militari cadute o dismesse dal grillo ucraino per corruzione ed affini.
Fermando il nastro su recenti notizie dei media si presume che parte di quei doni sia finita nelle mani di hamas, hezbollah ed altri gentiluomini.
Considerando che il mercato delle armi ora rende più dell oro nero,cresce in me un leggero dubbio, speriamo resti tale, ma a vorte a penza' male cisi......
PS doverosa
Sarebbe bello parla solo del ns LIVORNO, ma lo fate già tutti VOI in maniera esaustiva e professionale, io da paria del calcio mi limito solo a leggerVI
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