Variazioni alle regole del calcio

Rispondi
Avatar utente
spiritual
Messaggi: 2186
Iscritto il: lun 18 gen 2021, 19:15

Variazioni alle regole del calcio

Messaggio da spiritual »

proseguo la discussione su Var - tempo di recupero, commentando altre regole che hanno modificato nel corso degli anni il gioco.
Cerco di riepilogare le variazioni più importanti ( e quelle che ricordo) che si sono succedute. Se qualcuno ne conosce altre o corregge certe affermazioni non veritiere delle regole tanto meglio.

1) (ECLATANTE!!!) TRE PUNTI
Vengono assegnati 3 punti alla vittoria e resta 1 punto al pareggio. L'hanno fatto per incentivare il gioco offensivo. Lo sanno bene quelli della mia età, quelli che hanno conosciuto il catenaccio, il marcamento a uomo, il libero in difesa. La squadra più debole si chiudeva e spesso riusciva a portare a casa lo 0 a 0. Tante partite finivano in quel modo. Mancando il gol, inutile dircelo, mancava lo spettacolo. Tra l'altro il ritmo era molto basso, non c'erano cambi e la stanchezza rendeva più facile nei finali delle partite spazzare via che riuscire a costruire superando una difesa super organizzata. All'epoca, si diceva che lo scudetto non si vinceva nello scontro tra le grandi, ma dalle vittorie che si riusciva a ottenere con le piccole. I tre punti hanno indotto molte squadre ad avere impostazioni più offensive. Una vittoria e due sconfitte valgono quanto tre pareggi. Squadre che dominavano, ma non avevano bocche da fuoco abili in attacco si trovavano alla fine scavalcate da squadre meno organizzate, ma con il bomber. All'epoca ci furono molte polemiche che nel tempo si spensero perché comunque la più forte emergeva e perché realmente si vedevano più gol. Ecco, fare il confronto tra gli attaccanti di oggi e quelli di un tempo, guardare il numero dei gol fatti da ciascuna delle due categorie ha poco senso in campionati dove (lo scrivo a caso) ora si segna il doppio che a quei tempi.
2) (ECLATANTE!) 12°
Fu ammessa la possibilità di cambiare un giocatore. Considerate che nei mondiali del 66 si fece male il nostro miglio giocatore dell'epoca, Bulgarelli del Bologna, e in dieci perdemmo contro la Corea del Nord. In Livorno Lazio del 68, invece, il nostro regista s'infortunò, ma restò come ala camminando sulla fascia, come succedeva a quei tempi. Arrivò un pallone al limite dell'area a un quarto d'ora della fine e riuscì a tirare: debole, ma preciso e rasoterra nell'angolo. Fu il gol della vittoria che ci lanciò in testa alla classifica della B, sognando la A.
Nella normalità, però, chi restava in 10 perdeva e la possibilità di cambiare un giocatore per infortunio risultava corretta. Il cambio però fu utilizzato anche come carta da giocare per cercare di modificare l'assetto tattico in campo, rinforzando il reparto che necessitava di più in quel momento. Sostituire un solo giocatore non cambiava sostanzialmente il ritmo della partita, come succederà in seguito con la regola dei 3 e poi 5 cambi.
3) (IMPORTANTE) NO FUORIGIOCO POSIZIONE
Ai miei tempi si doveva stare attenti al fuorigioco di posizione e spesso si esultava per poi rimanerci male allo sbandieramento del guardalinee. E' già difficile giudicare la posizione del giocatore coinvolto nell'azione del gol, figuriamoci se potevano essere valutate le posizioni anche di altri. Gli errori (chiamati tali in violazione della regola) erano numerosi e le discussioni infinite, anche perché talvolta (ma in poche occasioni) l'arbitro giudicava ininfluente la posizione. La decisione di assumere questo parametro come regola è stata sicuramente un miglioramento. Ora il fuorigioco vale soltanto se copre la visuale o limita l'operato del portiere, oppure se il giocatore inizialmente in fuorigioco è coinvolto e segna poi il gol.
4) (IMPORTANTE) PORTIERE NON RACCOGLIE CON LE MANI PASSAGGI VOLONTARI
Ricordo un mondiale, mi sembra che fosse nel mirino l'Olanda di Gullit, dove il secondo tempo fu un continuo passaggio indietro al portiere per perdere tempo. La regola di non poter raccogliere più il pallone con le mani dei passaggi volontari ha cambiato notevolmente il gioco. Assolutamente in meglio, dico io, snaturando in parte il ruolo del portiere, costringendolo a diventare un giocatore non al pari degli altri, ma comunque in grado di avere un certo controllo di palla, ma eliminando forme ostruzionistiche che facevano venire il latte alle palle. Il gioco è sicuramente più interessante e proiettato verso la parte opposta del campo, questa è la cosa importante. Non farlo, passando indietro rischia di dover pagare dazio,
5) (BANALE) NESSUN VINCOLO SULLE RIMESSE DAL FONDO
Lo scrivo perché, essendo stato portiere, questa regola, così come quella di prima mi coinvolge di più. Prima la rimessa doveva essere effettuata dalla parte dove era uscita la palla rispetto alla porta, ora è indifferente. Non ha cambiato niente e non riesco a capire il motivo del cambiamento.
5) (IMPORTANTE) RIPRESA DEL GIOCO ALL'INTERNO DELL'AREA
Già che ero in argomento scrivo anche questa che è importante perché modifica in buona parte l'assetto tattico. Partire palla al piede all'interno dell'area permette di cercare una costruzione della manovra in modo più facile che farlo dovendo servire il giocatore fuori dall'area che poteva essere marcato stretto con la necessità di rinvio lungo del portiere a centrocampo. Forse lo scopo della regola era proprio quella di evitare quel tamburello che si creava con i rinvii lunghi con i piedi. La contromisura presa è quella del pressing degli attaccanti per interrompere all'inizio l'azione e poter recuperare il pallone in posizione più che favorevole per fare gol. Quasi tutte le squadre adottano la partenza dall'area, anche quelle meno forti tecnicamente, come si vede in questi mondiali. Sicuramente questo necessita una migliore qualità tecnica di tutti i difensori, portiere compreso, perciò in definitiva una crescita che gli allenatori devono far lievitare. A me piace.
6) (ECLATANTE!) 3- 5 CAMBI
Se il 12° era una necessità, anche se snaturava in parte dell'aspetto eroico-romantico del calcio, aver esteso a 3 e poi addirittura a 5 la possibilità dei cambi comporta una variazione sostanziale del gioco. E' una regola che per molti aspetti lo snatura. Permettere addirittura 5 cambi significa che, lasciando stare il portiere che se non si infortuna non viene sostituito, può essere addirittura cambiata metà della squadra. Metà di quelli che corrono!!! Cosa cambia? Un'enormità di cose. Prima di tutto può essere modificata la tattica in campo in modo sostanziale, con un assetto più proteso a contenere o a offendere (e fin qui nulla di male: una partita a scacchi che impegna di più gli allenatori), ma soprattutto viene aumentato in modo che risulta poi quasi ossessivo il ritmo della partita. E' ovvio che in una squadra ben disciplinata fai correre per 45' 5+5 giocatori chiedendoli di dar fondo anche alle riserve, senza pensare di arrivare alla fine della partita. Aumentando il ritmo il gioco cambia: più scontri, calcio fisico, meno possibilità che la tecnica emerga ed è la tecnica la bellezza del calcio. Ormai avviene in questo modo e per sopperire alla situazione viene aumentata la velocità, quel parametro che permette di sgusciar via al controllo ed essere pericolosi, ma anche di esercitare il pressing in modo migliore. C'è anche un altro aspetto, profondamente modificato e ingiusto a parer mio: è già difficile per squadre di piccolo medio valore poter reggere in 11 il confronto con le più forti, a maggior ragione il doverlo fare con 16 giocatori. Le proprie riserve non saranno forti come quelle delle squadre più importanti. Vale per la A, ma per tutte le serie, anche quelle dilettantistiche. Oggi noi in D possiamo trarne anche beneficio, ma andando in su, come si spera, magari saremo penalizzate. E comunque, a parte il nostro interesse, a parer mio non è giusto in assoluto.
7) (ECLATANTE!!!) VAR e CONTROLLI ELETTRONICI
Molto meglio il Var e gli altri controlli elettronici degli arbitri dietro le porte (come era stato provato) o del doppio arbitro (come si pensava di fare che avrebbe creato una confusione incredibile). Del Var ho già scritto nel topic dei mondiali e non voglio ripetermi. E' chiaro che questi sistemi di controllo a disposizione dell'arbitro, al quale resta comunque il potere decisionale, servono per cercare di eliminare le infinite discussioni, le ingiustizie che gli errori umani e talvolta le decisioni politiche hanno sempre creato suscitando continui malumori e sfiducia nella regolarità del gioco. Il risultato deve essere il frutto di quello che è realmente successo in campo in ossequio alle regole del gioco. Se non avviene, in quell'occasione il gioco del calcio ha fallito.
8) (BANALE) L'ARBITRO CHE COLPISCE IL PALLONE
Prima la palla colpita dall'arbitro per sbaglio faceva parte del gioco. Ricordo che in un'occasione, tanti anni fa, nacque dal quel contatto un assist involontario sulla cui prosecuzione venne fuori il gol. Ora il gioco viene fermato, assegnando il pallone a chi aveva calciato.
9) (IMPORTANTE) REGOLA DEL VANTAGGIO
C'è sempre stata, ma ora viene ritardato l'eventuale fischio se nell'immediata prosecuzione lo sviluppo non è positivo per chi ha subito il fallo. Questo prima non succedeva e l'arbitro aveva l'incombenza di scegliere se fischiare o no quando lo sviluppo dell'azione non era chiaro. Ora può farlo a ragion veduta ed è più positivo.

Mi fermo qui: vado a mangiare. Non ricordo altre variazioni sostanziali.
Rispondi

Torna a “Resto del Calcio”