Derby al Livorno, viola a picco
Gli amaranto battono 2-0 la Fiorentina con una doppietta di Cristiano Lucarelli nel primo tempo. La squadra di Zoff è ora in piena zona retrocessione.
LIVORNO, 17 aprile 2005 - I tifosi della Fiorentina, forse, avevano ancora negli occhi le tre reti rifilate alla Juventus nella splendida sfida di otto giorni fa. Ora devono fare i conti con una realtà molto meno entusiasmante: la sconfitta nel derby col Livorno fa precipitare i viola in piena zona retrocessione. I passi avanti di Siena e Chievo, infatti, relegano la squadra di Zoff al terz’ultimo posto in classifica, mentre gli amaranto salgono a quota 39 punti e lasciano in modo forse decisivo la lotta per la salvezza.
Ma cosa è successo alla Fiorentina? Semplice: lontano dal “Franchi”, i viola hanno fin qui raccolto soltanto 9 punti. L’unico colpo esterno risale addirittura alla gestione Buso: a cadere, in quell’occasione, fu la Reggina. In trasferta, gli uomini di Zoff non riescono proprio a esprimere un gioco convincente e non trovano nemmeno quei guizzi dei campioni che permettono di portare a casa risultati positivi. La squadra vista al “Picchi”, dopo un avvio promettente, si è sciolta appena incassato lo 0-1, firmato da Cristiano Lucarelli su rigore.
Già, Lucarelli. Il bomber amaranto è stato il giustiziere degli ospiti, con una doppietta che ha segnato indelebilmente la gara già nel primo tempo. Se al 12’ il merito è di Protti, che si è procurato un rigore in un contrasto con Ariatti e lo ha regalato al compagno per la trasformazione, il raddoppio al 42’ è tutto del numero 99: azione personale, dribbling ubriacanti ai danni del malcapitato Dainelli e gran diagonale a trafiggere Cejas. I gol di Lucarelli in questo campionato sono 14 e profumano tutti di permanenza in serie A.
Il Livorno è sceso sul terreno di gioco con molta prudenza. Come se aspettasse i suoi tifosi, entrati in curva con 10’ di ritardo per protestare contro il trattamento riservato loro dalle forze dell’ordine nella trasferta sul campo della Lazio. Il rigore dell’1-0, però, ha dato fiducia all’intera squadra, compreso il debuttante Osei, che ha garantito corsa e interdizione a centrocampo. Donadoni si è poi preso il lusso di far esordire anche il brasiliano Paulinho, inserendolo per l’ultimo quarto d’ora. A quel punto, nonostante Maresca cercasse di riaprirla con ripetuti tentativi su punizione, la partita era già chiusa. E le notizie dagli altri campi rendevano ancora più amara la domenica livornese dei tifosi viola.
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