Le semifinali prevedono uno scontro andata e ritorno contro il W3 Maccarese, squadra laziale praticamente sconosciuta che durante l'anno gioca le partite casalinghe la mattina alle 11.
La sfida di andata si gioca nel Lazio, alle 16.30 del pomeriggio e sotto un sole implacabile.
Nonostante un finale di stagione horror, gli ultras del Livorno decidono di sostenere la squadra fino in fondo e sono presenti in ottimo numero allo stadio di Tivoli.
Anche in questo caso è il Livorno ad essere l'ovvio favorito ma le ultime vicissitudini hanno evidentemente minato le certezze della squadra di Angelini che si presenta alla sfida titubante ed impaurita.
Pronti via e Maccarese in vantaggio: buco sulla destra difensiva del Livorno (come accade ormai da mesi) e rete dei laziali.
Fortuna vuole che due minuti dopo ci pensi il solito Vantaggiato a rimettere la sfida in parità con un goal da opportunista.
Il canovaccio della gara però non cambia coi laziali molto più in palla e freschi fisicamente che tornano nuovamente in vantaggio al minuto 1 della ripresa su una topica colossale della difesa del Livorno: "Palla mia, palla tua" tra Pulidori e Russo e sfera che rotola stancamente in rete.
Il Livorno reagisce di nervi e ci pensa Torromino, al quarto d'ora, a rimettere tutto in parità con una bella semirovesciata da pochi passi: 2-2 e gara che si chiude tra gli stenti di una squadra irriconoscibile ed attanagliata dal terrore di un fallimento sportivo che avrebbe dell'incredibile.
Si torna a Livorno dove ai padroni di casa sarebbe sufficiente uno 0-0 per accedere alla finale in virtù dei goal segnati in trasferta.
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