Re: Sarvini
Inviato: gio 28 gen 2021, 11:41
Sempre in quella trasmissione, come al solito il porcellino ha sparato il milione di casse integrazioni sempre da pagare ecc. Argomento ripreso dal direttore di Libero più tardi. Con la sua tranquillità, Gualtieri, prima di rispondere ad altre domande, ha voluto chiarire che di cassa integrazione arretrata ci sono soltanto 40.000 di dicembre, mentre le circa 200.000 di cui parlava il direttore di Libero (e non il 1.000.000 del porcellino) si riferiscono al mese in corso, questo, che ovviamente saranno pagato il prossimo.
Ha perciò smontato tutte le bufale che vanno girando scusandosi per i ritardi dei primi mesi dell'anno scorso dovuti alla messa in moto di una macchina gigantesca. Riguardo ai 40.000 di dicembre, e comunque dei ritardi in generale, ha detto che molto spesso sono gli errori formali della domanda che rallentano l'iter. Ci sta.
Chiaro, conciso e sempre bonario. Condivido il giudizio di Mastacchi.
Dico in generale che se una volta si facesse come si vede nei film che fa la polizia per l'identificazione, cioè lo scorrere di tutte le foto delle persone, e in questo caso ci facessero vedere quelle di tutti i politici, sono convinto che SAPREI RICONOSCERE DALLA FACCIA L'APPARTENENZA A CIASCUN PARTITO.
Sarei pronto a scommettere.
"se non si agisce su questo, immaginando una società meno competitiva e più solidale" scrive giustamente Mastacchi.
Parole sante, che condivido in toto. Il problema, però, è quello che mi sa essere diventato il mio cinquino: il messaggio di sinistra di cui sopra trova difficoltà in tutto il mondo (non solo in Italia) perché il CANCRO di tutto è il CONSUMISMO (l'esca, la droga, usata dal sistema capitalistico).
Il cittadino non sente seghe: vuole quel minimo (e neanche tanto minimo) che lo faccia sentire (e apparire) come gli altri. Macché discorsi, ideali, razionalità, progetti per un futuro migliore... Nulla: vuole avere quei simboli sociali e farà di tutto per ottenerli, qualunque sia chi GLI FA CREDERE di POTERLO ACCOMPAGNARE su quel percorso.
Dovremmo cercare di capire, quanto meno noi popolo di sinistra, questo concetto e in prima persona combattere per la sostanza, per i valori, non per l'apparenza.
Si parla spesso con nostalgia di comunismo anche vecchia maniera, ma che senso ha poi SENTIRSI BORGHESI in questa società.
Io ODIO il sentimento del BORGHESE che non è solo quello con i vaini, la macchinona e la barca con qualche albero, ma anche il pidocchio senza una lira che si vuole far bello con il telefonino nuovo, l'apericena nel posto più caro. Tanto poi risparmia bevendo caffellatte la sera.
Ha perciò smontato tutte le bufale che vanno girando scusandosi per i ritardi dei primi mesi dell'anno scorso dovuti alla messa in moto di una macchina gigantesca. Riguardo ai 40.000 di dicembre, e comunque dei ritardi in generale, ha detto che molto spesso sono gli errori formali della domanda che rallentano l'iter. Ci sta.
Chiaro, conciso e sempre bonario. Condivido il giudizio di Mastacchi.
Dico in generale che se una volta si facesse come si vede nei film che fa la polizia per l'identificazione, cioè lo scorrere di tutte le foto delle persone, e in questo caso ci facessero vedere quelle di tutti i politici, sono convinto che SAPREI RICONOSCERE DALLA FACCIA L'APPARTENENZA A CIASCUN PARTITO.
Sarei pronto a scommettere.
"se non si agisce su questo, immaginando una società meno competitiva e più solidale" scrive giustamente Mastacchi.
Parole sante, che condivido in toto. Il problema, però, è quello che mi sa essere diventato il mio cinquino: il messaggio di sinistra di cui sopra trova difficoltà in tutto il mondo (non solo in Italia) perché il CANCRO di tutto è il CONSUMISMO (l'esca, la droga, usata dal sistema capitalistico).
Il cittadino non sente seghe: vuole quel minimo (e neanche tanto minimo) che lo faccia sentire (e apparire) come gli altri. Macché discorsi, ideali, razionalità, progetti per un futuro migliore... Nulla: vuole avere quei simboli sociali e farà di tutto per ottenerli, qualunque sia chi GLI FA CREDERE di POTERLO ACCOMPAGNARE su quel percorso.
Dovremmo cercare di capire, quanto meno noi popolo di sinistra, questo concetto e in prima persona combattere per la sostanza, per i valori, non per l'apparenza.
Si parla spesso con nostalgia di comunismo anche vecchia maniera, ma che senso ha poi SENTIRSI BORGHESI in questa società.
Io ODIO il sentimento del BORGHESE che non è solo quello con i vaini, la macchinona e la barca con qualche albero, ma anche il pidocchio senza una lira che si vuole far bello con il telefonino nuovo, l'apericena nel posto più caro. Tanto poi risparmia bevendo caffellatte la sera.