Re: Vincenzo Esposito
Inviato: lun 6 mar 2023, 19:16
Mi ricorda Scopigno, l'allenatore filosofo del Cagliari con quel suo tono calmo e compassato.
Cercando di far risaltare certi aspetti dell'intervista, comunque interessante per il detto e non detto, scrivo questo:
- ha affermato che sta continuamente modificando la formazione perché non è soddisfatto dell'assetto raggiunto e vorrebbe migliorarlo. Discorso legittimo, ma che ovviamente mette in discussione certe sue scelte primarie. Le mette in discussione proprio per le affermazioni che fa seguire. Rispondendo alla domanda dei cambi in ritardo, ha detto che in realtà già molto prima avrebbe voluto cambiare non solo giocatori, ma assetto tattico, ma che ciò avrebbe comportato una specie di rivoluzione in campo con problema anche delle quote. Questa diventa la confessione di aver sbagliato completamente l'impostazione iniziale. Attenzione perché è la seconda volta: già domenica scorsa si rese conto di aver sbagliato tutto e cambiò al 40° del primo tempo... sbagliando nuovamente;
- quando gli hanno detto dell'approccio mentale e delle occasioni avute dal Montespaccato all'inizio che entrava in area con facilità, ha deviato dicendo che siamo in una fase involutiva come "ENERGIA NERVOSA". Cioè non ha parlato di forma fisica, ma l'ha chiamata così, distinguendola anche dall'impegno ecc. che sono comunque massimi.
FASE INVOLUTIVA di energia nervosa? NON CAPISCO!!! A fine intervista ha garantito che la mancanza dell'obiettivo della lotta per il primato (che ormai è tale da tempo, ha aggiunto) non scalfisce l'impegno, la volontà di lottare per il terzo posto ecc. Ma allora CHE CAZZO E' QUESTA FASE INVOLUTIVA DELL'ENERGIA NERVOSA?
Questa i giocatori la devono sempre avere!!! Caso mai la forma fisica segue giustamente fasi di massimo e di minimo, ma non l'atteggiamento caratteriale che deve essere sempre massimo;
- con l'Energia nervosa della squadra in calo ha giustificato anche l'assenza di Giuliani (alla precisa domanda sul mancato impiego), dicendo che anche lui è in calo e che comunque, quando è tutta la squadra in fase involutiva un giocatore non cambia le cose. Ha affermato che in ogni caso i cross in area sono arrivati lo stesso;
- riguardo alle problematiche del gioco, quando ha parlato della volontà di cambiare un po' tutto ha ricordato comunque che ci sono le conosciute difficoltà che l'organico si porta dietro in CERTI SETTORI DEL CAMPO;
- riguardo alla partita con l'Arezzo ha detto che loro NON SBAGLIERANNO PARTITA per cui per competere DOVREMO FARE UNA GRANDE PARTITA. Si è detto sicuro che noi la faremo, anche se ha precisato che non sa se basterà.
Cosa significa? Che "l'Energia nervosa in fase involutiva" improvvisamente verrà ritrovata? Occorre l'Arezzo per farla trovare e non un Montespaccato?
Il problema della concentrazione vale per tutti i giocatori, dalla A alla 3° categoria. DEVE ESSERE L'ALLENATORE A TRASMETTERLA SEMPRE, anche nelle partite sulla carta meno impegnative (tutte le partite sono impegnative in serie D, come dimostrano i risultati) in modo tale che NON DIMINUISCA!!!
Su questo non ci sono dubbi e se non ci riesce, ALLORA E' DA CAMBIARE. Lo dice chi è contrario ai cambi dell'allenatore quando le cose non vanno, ma questo è l'ABC del dovere dell'allenatore.
Cercando di far risaltare certi aspetti dell'intervista, comunque interessante per il detto e non detto, scrivo questo:
- ha affermato che sta continuamente modificando la formazione perché non è soddisfatto dell'assetto raggiunto e vorrebbe migliorarlo. Discorso legittimo, ma che ovviamente mette in discussione certe sue scelte primarie. Le mette in discussione proprio per le affermazioni che fa seguire. Rispondendo alla domanda dei cambi in ritardo, ha detto che in realtà già molto prima avrebbe voluto cambiare non solo giocatori, ma assetto tattico, ma che ciò avrebbe comportato una specie di rivoluzione in campo con problema anche delle quote. Questa diventa la confessione di aver sbagliato completamente l'impostazione iniziale. Attenzione perché è la seconda volta: già domenica scorsa si rese conto di aver sbagliato tutto e cambiò al 40° del primo tempo... sbagliando nuovamente;
- quando gli hanno detto dell'approccio mentale e delle occasioni avute dal Montespaccato all'inizio che entrava in area con facilità, ha deviato dicendo che siamo in una fase involutiva come "ENERGIA NERVOSA". Cioè non ha parlato di forma fisica, ma l'ha chiamata così, distinguendola anche dall'impegno ecc. che sono comunque massimi.
FASE INVOLUTIVA di energia nervosa? NON CAPISCO!!! A fine intervista ha garantito che la mancanza dell'obiettivo della lotta per il primato (che ormai è tale da tempo, ha aggiunto) non scalfisce l'impegno, la volontà di lottare per il terzo posto ecc. Ma allora CHE CAZZO E' QUESTA FASE INVOLUTIVA DELL'ENERGIA NERVOSA?
Questa i giocatori la devono sempre avere!!! Caso mai la forma fisica segue giustamente fasi di massimo e di minimo, ma non l'atteggiamento caratteriale che deve essere sempre massimo;
- con l'Energia nervosa della squadra in calo ha giustificato anche l'assenza di Giuliani (alla precisa domanda sul mancato impiego), dicendo che anche lui è in calo e che comunque, quando è tutta la squadra in fase involutiva un giocatore non cambia le cose. Ha affermato che in ogni caso i cross in area sono arrivati lo stesso;
- riguardo alle problematiche del gioco, quando ha parlato della volontà di cambiare un po' tutto ha ricordato comunque che ci sono le conosciute difficoltà che l'organico si porta dietro in CERTI SETTORI DEL CAMPO;
- riguardo alla partita con l'Arezzo ha detto che loro NON SBAGLIERANNO PARTITA per cui per competere DOVREMO FARE UNA GRANDE PARTITA. Si è detto sicuro che noi la faremo, anche se ha precisato che non sa se basterà.
Cosa significa? Che "l'Energia nervosa in fase involutiva" improvvisamente verrà ritrovata? Occorre l'Arezzo per farla trovare e non un Montespaccato?
Il problema della concentrazione vale per tutti i giocatori, dalla A alla 3° categoria. DEVE ESSERE L'ALLENATORE A TRASMETTERLA SEMPRE, anche nelle partite sulla carta meno impegnative (tutte le partite sono impegnative in serie D, come dimostrano i risultati) in modo tale che NON DIMINUISCA!!!
Su questo non ci sono dubbi e se non ci riesce, ALLORA E' DA CAMBIARE. Lo dice chi è contrario ai cambi dell'allenatore quando le cose non vanno, ma questo è l'ABC del dovere dell'allenatore.