Punto politico 2022

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Nenciodamus
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da Nenciodamus »

Veod che hai colto completamente il mio pensiero. Spoiler: io volevo andare a votare già ai tempi della prima caduta di governo, figurati per le altre.
"La questione morale esiste da tempo e dalla sua risoluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico." Enrico Belinguer
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piazza
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da piazza »

Le critiche qui sopra non sono mai mancate a nessuna delle forze politiche, ma per quanto mi riguarda, i 5stelle fanno storia a sè.
Sono stati peggio della Lega e di FdI quando si parlava di immigrazione (ma i taxi del mare ve li siete scordati? e i decreti di Salvini?), più populisti dei populisti sulle questioni del lavoro (il reddito di cittadinanza bruciato perchè si è voluto fare la marchetta elettorale invece di studiare un sistema che funzionasse; che poi vado in culo a Renzi, ma la base l'aveva messa lui col reddito di inclusione), l'ombra del PD quando è iniziata l'emorragia di voti e sono rimasti solo i delusi della sinistra (che il PD non fosse un partito di sinistra l'avevano capito, ma forse non avevano capito che la Lega fosse destra pura?), ondivaghi in Europa (partiti per uscirne, ora sono più europeisti dei tedeschi che tanto contestavano).
Diffidare sempre da chi dice di non essere nè di destra nè di sinistra, perchè vuol dire che raccattano di tutto di più per fare numero; infatti messi alla prova hanno fatto una zotta clamorosa.
Questo per dì che sono uno dei primi che critica il PD, ma almeno gli riconosco una serietà che onestamente i 5stelle non hanno MAI dimostrato.
Al circo c'è meno buffoni.
E non faccio l'elenco in stile 1915, perchè un mi bastano 100 punti.
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19=L=15
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da 19=L=15 »

piazza ha scritto: mar 19 lug 2022, 17:57
Diffidare sempre da chi dice di non essere nè di destra nè di sinistra, perchè vuol dire che raccattano di tutto di più per fare numero; infatti messi alla prova hanno fatto una zotta clamorosa.

Io quando sento qualcuno dire che non è né di destra né di sinistra ormai ciò il riflesso condizionato: parabellum e montagna (in senso virtuale si intende)
"Bandera" amaranto, stretta in fronte, carica di dolor, ma terrà sempre fronte
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Dattero
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da Dattero »

Schema classico degli ultimi 20 anni circa:
- una serie di emergenze da gestire (spread, pestilenze, guerre, terrorismo ecc)
- governo in ambasce
- si va dal presidente della Repubblica a piangere
- invece di votare (siamo in emergenza) bisogna fare un mucchione (politico o tecnico non ha importanza) che possa gestire il momento (e già che c'è fare una nuova legge elettorale)
- il mucchione viene varato e per un po' fa piccolo cabotaggio tenendosi ovviamente alla larga dalle cose impegnative e pericolose (per esempio la legge elettorale)
- arriva una nuova emergenza
- anche se nessuno vota la sfiducia si va dal presidente della Repubblica a piangere e si ricomincia da capo
- alla fine di ogni giro di giostra c'è circa un 7-8 % in più di persone che alle prossime elezioni (che forse non ci saranno mai) non voterà
- il fatto che nessuno voti più fa gioco ai cosiddetti leader perché possono dividersi i pochi votanti teorici (perché tanto non si vota mai) e fare politica sui sondaggi.

In definitiva si parla del nulla perché nessuno di quelli che siedono in parlamento fa un cazzo (e forse, dato il livello è un bene), le elezioni non ci saranno, chi fa opposizione finge e chi è al governo pure.
Chi perde voti (sempre teorici e basandosi sui sondaggi di cui sopra) li passa al compagno di merende che oggi è fuori dal governo ma domani sarà di nuovo amico, chi li acquista sa che sono in prestito e prima o poi li dovrà restituire.

Morale: vi dovete leva di ulo.
6 agosto 1284: l'estinzione dei pisani
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piazza
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da piazza »

Dattero ha scritto: mar 19 lug 2022, 18:07 Schema classico degli ultimi 20 anni circa:
- una serie di emergenze da gestire (spread, pestilenze, guerre, terrorismo ecc)
- governo in ambasce
- si va dal presidente della Repubblica a piangere
- invece di votare (siamo in emergenza) bisogna fare un mucchione (politico o tecnico non ha importanza) che possa gestire il momento (e già che c'è fare una nuova legge elettorale)
- il mucchione viene varato e per un po' fa piccolo cabotaggio tenendosi ovviamente alla larga dalle cose impegnative e pericolose (per esempio la legge elettorale)
- arriva una nuova emergenza
- anche se nessuno vota la sfiducia si va dal presidente della Repubblica a piangere e si ricomincia da capo
- alla fine di ogni giro di giostra c'è circa un 7-8 % in più di persone che alle prossime elezioni (che forse non ci saranno mai) non voterà
- il fatto che nessuno voti più fa gioco ai cosiddetti leader perché possono dividersi i pochi votanti teorici (perché tanto non si vota mai) e fare politica sui sondaggi.

In definitiva si parla del nulla perché nessuno di quelli che siedono in parlamento fa un cazzo (e forse, dato il livello è un bene), le elezioni non ci saranno, chi fa opposizione finge e chi è al governo pure.
Chi perde voti (sempre teorici e basandosi sui sondaggi di cui sopra) li passa al compagno di merende che oggi è fuori dal governo ma domani sarà di nuovo amico, chi li acquista sa che sono in prestito e prima o poi li dovrà restituire.

Morale: vi dovete leva di ulo.
Due considerazioni:
1- è impensabile ormai credere che quello che farai in Italia lo decide solo l'Italia; funziona così in tutta Europa.
2- quasi 5 anni fa si è votato e i 5stelle hanno fatto il botto; non mi stupirei se alle prossime elezioni prendessero meno voti di Calenda.
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Dattero
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da Dattero »

piazza ha scritto: mar 19 lug 2022, 18:20 Due considerazioni:
1- è impensabile ormai credere che quello che farai in Italia lo decide solo l'Italia; funziona così in tutta Europa.
2- quasi 5 anni fa si è votato e i 5stelle hanno fatto il botto; non mi stupirei se alle prossime elezioni prendessero meno voti di Calenda.
D'accordo su entrambe le cose ma sta di fatto che il voto di ,5 anni fa è stata l'eccezione e che in Italia non siamo in grado nemmeno di varare un provvedimento tipo quello spagnolo di pochi giorni fa.
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Jobbe
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da Jobbe »

Dattero hai descritto la repubblica delle banane (Italia)
Guarda se trovi due parole per descriverne anche gli elettori.
La vita è quella malattia inguaribile che inevitabilmente conduce alla morte
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spiritual
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da spiritual »

Il fatto veramente negativo è che è stata fatta una riduzione dei parlamentari senza adeguare la legge elettorale. Ciò significherà che chi riuscirà a vincere nei collegi uninominale, anche con una piccolo scarto dei voti, godrà di una maggioranza notevole in Parlamento, maggiore di quella prima della riduzione. C'è anche una contraddizione evidente con le affermazioni della Corte Costituzionale che dichiarò incostituzionale il Porcellum per motivi analoghi. La responsabilità della mancata riforma elettorale è chiara e nessuno può contraddirla: Zingaretti accettò (non era minimamente convinto di farlo, ma dovette) di appoggiare la riduzione del numero dei parlamentari, cavallo di battaglia M5S e punto fermo sulla possibilità di accordo per la nascita del Conte 2, ottenendo in cambio l'assicurazione della riforma elettorale dopo che fosse andata in porto la riduzione. Ciò non è avvenuto, nonostante i continui solleciti, fino a quando il governo giallorosso non ha avuto più la maggioranza e la possibilità è caduta.
Se ora si va a votare con questa legge (che favorisce nettamente la destra), è per questo motivo. La beffa per i M5S è che saranno quelli, più del PD, che ne subiranno le conseguenze.
Facendo un discorso più generale, concordo con quanto scritto da Piazza e 1915 (bella sintesi dello pseudonimo molto più macchinoso da scrivere). Scusate l'immodestia, ma un mucchio di anni fa, ovviamente con il vecchio forum, quando iniziò la scalata dei M5S, prima ancora di raggiungere risultati elettorali a due cifre, affermai che non reclamare un'identità politica (raccattando a destra e a sinistra) avrebbe portato il movimento a seguire politiche populiste, inadeguate alla risoluzione dei problemi reali, e prima o poi sarebbe avvenuta una resa dei conti interni.
Peccato, perché se avessero mantenuto quell'anima di sinistra che aveva caratterizzato molti militanti alla nascita poteva effettivamente diventare il Cavallo di Troia.
Un altro movimento con un'anima diversa che si fosse accordato con il PD di Bersani avrebbe permesso di avere una maggioranza di centrosinistra NETTA, rendendo FINALMENTE POSSIBILE GOVERNARE PER CAMBIARE LE COSE, senza bisogno dei senatori a vita presenti in senato anche con la febbre come faceva la povera Montalcini.
Un vero Cavallo di Troia, perché il centrodestra, parlo del popolo di centrodestra, del mondo industriale e dei poteri forti, chiaramente ostili a un governo progressista capace di riforme incisive, oltre alla rappresentanza politica, non era preparato a una situazione del genere e non aveva avuto la possibilità di prendere le contromisure come fece nel 92 appoggiando l'ingresso di Berlusconi in politica.
Ma si sa che la storia fatta con il senno del poi non ha senso.
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Plinio
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da Plinio »

Grillo fece il bullo è strappo il biglietto vincente della lotteria… per poi andare al governo con la lega pochi anni dopo. E ora sparire.
Uno stratega…
Quando scenderai
in campo un grido
s' alzera' nel cielo
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Jobbe
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da Jobbe »

spiritual ha scritto: mar 19 lug 2022, 22:23 Il fatto veramente negativo è che è stata fatta una riduzione dei parlamentari senza adeguare la legge elettorale. Ciò significherà che chi riuscirà a vincere nei collegi uninominale, anche con una piccolo scarto dei voti, godrà di una maggioranza notevole in Parlamento, maggiore di quella prima della riduzione. C'è anche una contraddizione evidente con le affermazioni della Corte Costituzionale che dichiarò incostituzionale il Porcellum per motivi analoghi. La responsabilità della mancata riforma elettorale è chiara e nessuno può contraddirla: Zingaretti accettò (non era minimamente convinto di farlo, ma dovette) di appoggiare la riduzione del numero dei parlamentari, cavallo di battaglia M5S e punto fermo sulla possibilità di accordo per la nascita del Conte 2, ottenendo in cambio l'assicurazione della riforma elettorale dopo che fosse andata in porto la riduzione. Ciò non è avvenuto, nonostante i continui solleciti, fino a quando il governo giallorosso non ha avuto più la maggioranza e la possibilità è caduta.
Se ora si va a votare con questa legge (che favorisce nettamente la destra), è per questo motivo. La beffa per i M5S è che saranno quelli, più del PD, che ne subiranno le conseguenze.
Facendo un discorso più generale, concordo con quanto scritto da Piazza e 1915 (bella sintesi dello pseudonimo molto più macchinoso da scrivere). Scusate l'immodestia, ma un mucchio di anni fa, ovviamente con il vecchio forum, quando iniziò la scalata dei M5S, prima ancora di raggiungere risultati elettorali a due cifre, affermai che non reclamare un'identità politica (raccattando a destra e a sinistra) avrebbe portato il movimento a seguire politiche populiste, inadeguate alla risoluzione dei problemi reali, e prima o poi sarebbe avvenuta una resa dei conti interni.
Peccato, perché se avessero mantenuto quell'anima di sinistra che aveva caratterizzato molti militanti alla nascita poteva effettivamente diventare il Cavallo di Troia.
Un altro movimento con un'anima diversa che si fosse accordato con il PD di Bersani avrebbe permesso di avere una maggioranza di centrosinistra NETTA, rendendo FINALMENTE POSSIBILE GOVERNARE PER CAMBIARE LE COSE, senza bisogno dei senatori a vita presenti in senato anche con la febbre come faceva la povera Montalcini.
Un vero Cavallo di Troia, perché il centrodestra, parlo del popolo di centrodestra, del mondo industriale e dei poteri forti, chiaramente ostili a un governo progressista capace di riforme incisive, oltre alla rappresentanza politica, non era preparato a una situazione del genere e non aveva avuto la possibilità di prendere le contromisure come fece nel 92 appoggiando l'ingresso di Berlusconi in politica.
Ma si sa che la storia fatta con il senno del poi non ha senso.
Per la riforma della legge elettorale al governo erano in due forze politiche. ed il PD doveva imporsi per effettuarla. Ma aveva altro per la testa.
Il PD (Renzi era sempre nel PD e molti erano e sono rimasti renziani e ne sostenevano e sostengono ancora i pensieri) Ha voluto la fine dell'alleanza e conseguente impossibilità di fare quelle riforme che ora rimpiange.
Qualcuno ne pagherà le conseguenze, ma saranno più di uno. In tanti temono le votazioni.
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