Pagina 38 di 62

Re: Punto politico 2022

Inviato: mer 20 lug 2022, 22:08
da spiritual
Jobbe
ho scritto un messaggio più complesso. Lo spostamento al centro E' NECESSARIO, lo capì Berlinguer negli anni 70, perché non puoi fare a meno di un messaggio moderato per governare. Un messaggio moderato che mantenga i connotati di sinistra e, aggiungo, proprio perché la governabilità necessita di fatti e non di chiacchiere, che non sia massimalista.
Piazza
per mettere a ceccia la Ghisleri devi ripassare un po' la matematica. Le politiche non sono come le elezioni comunali, non c'è il ballottaggio, ma questo lo sai. Si vota una sola volta e per collegi uninominali dove il voto in più ti dà la vittoria. Poi c'è la frazione proporzionale. La riduzione del numero dei parlamentari permetterà di governare con un minor numero di eletti, cosa che risulterà importante soprattutto al senato. Il fattore uninominale diventerà ancora più preponderante e comprendi che a destra c'è una coalizione (minimo 47-48%) coesa per ideali (chiamarli tali fa schifo, ma hai capito) e interessi. E' divisa dai personalismi, ma questi sono messi da parte nelle elezioni per essere discussi dopo. Dall'altra parte ,non c'è uno schieramento all'altezza: PD-LEU-Sinistra italiana/verdi, ammesso che si mettano insieme, il che non è automatico, al massimo raggiungono il 30-31%. Poi ci sarà il M5S (ammesso che non siano più di uno) con chissà quale identità e leader sicuramente populista che cercherà di tornare alle origini. Al centro i vari Calenda-Bonino, Renzi- Toti, con impronta poco marcata e spiccati personalismi che varranno un 10-12%. A sinistra sinistra Rizzo-Donato e movimenti NO PAP con inutile dispersione di quelle unità di voti. Tralascio paragone e altri che fanno il complemento a 100.
Ricordo ancora, quasi come un incubo, il colore della cartina d'Italia dopo le elezioni: una grande macchia gialla (M5S) paritaria a una grande massa azzurra (la destra) e piccole oasi in Romagna e Toscana che magari ora scomparirebbero.
Le elezioni saranno un trionfo delle destre che chiameranno, dove credono che faccia loro comodo, anche le destre estreme, così come è successo a Lucca. C'è il rischio anche di un trionfo che metta a rischio la Costituzione. A parte i due terzi, sicuramente, dopo qualche mese la cambieranno a maggioranza per poi sperare nel referendum confermativo.
E' la loro occasione. Il fronte progressista è spaccato e possiamo dire che non esiste.
Le praterie a sinistra resteranno tali: estese e vuote perché nel 2022 può riempirle solo un messaggio populista come quello di Melanchon in Francia che poi fallirebbe governando. da noi non solo non c'è un Melanchon, ma un Rizzo insieme a Donato e Novax, notutto e PAP, rivali tra loro pur nel simile massimalismo.
Non sono Cassandra e mi girano i coglioni perché quello che faccio è un ragionamento più che razionale.
C'è un'unica speranza che questo non succeda, ma non è probabile e neanche la migliore soluzione che vorrei. Meglio comunque della vittoria delle destre, queste destre. Se avverrà, mi verrà voglia di andar via dall'Italia, come mi successe nel 2007 e forse stavolta in modo più forte, covid o non covid.
Pensaci e prova a dare una risposta quale sia quella speranza a cui ho fatto cenno, ma ti avverto che è difficile.

Re: Punto politico 2022

Inviato: mer 20 lug 2022, 22:30
da spiritual
Jobbe
mi dispiace proseguire su un punto la cui discussione è facilmente confutabile dagli atti.
Renzi fece il governo con M5S e settimane dopo fondò Italia Viva, cercando di affondare il PD e di dissanguarlo come Macron aveva fatto in Francia con i socialisti. Diventò segretario Zingaretti che aveva molti dubbi sull'alleanza con i 5 stelle, tanto che avrebbe preferito andare alle votazioni per rinnovare il quadro parlamentare del PD, ancora imbottito di ex Renziani, e mettere gente fidata. Poi. l'interesse nazionale prevalse su quello di partito e proseguì l'alleanza accettando Conte come primo ministro e un ruolo subalterno del PD. Negli accordi tra i partiti la riforma elettorale doveva compensare la riduzione dei parlamentari. Era un punto tra i più importanti oltre a riformare la vergognosa legge sull'immigrazione (non mi viene il nome tecnico) che però, anche i quel caso non fu immediata. Ci vollero mesi e insistenze. E' la realtà ed è una realtà significativa perché M5S non voleva fare marcia indietro su un punto importante, anche se comportava discredito a sinistra, proprio perché all'interno erano, SONO presenti un gran numero di parlamentari con anima di destra. Sulle diatribe della legge elettorale informati: sono un fatto agli atti conosciuto da tutti. Il PD insistette più volte per l'attuazione, ma M5S voleva prima ottenere la riduzione dei parlamentari il cui lungo iter comportò molto tempo. Dopo, poteva essere fatta, ma M5S indugiava ancora chissà per quale strategia futura. Alla fine non è risultata più possibile per la caduta di Conte 2.
Il PD è stato fedele al Conte 2 forse più dello stesso M5S che ha vissuto al suo interno mille lotte intestine. Non me la sono inventata io la dichiarazione di Zingaretti con la quale investiva Conte nel ruolo di leader del fronte progressista, mettendosi perciò da parte, nonostante che il PD avesse recuperato consensi al punto di superare nettamente nei sondaggi il M5S.
Finiscila di associare Renzi al PD, quanto meno dopo la fondazione di Italia Viva. Sono diventati due partiti diversi e rivali, così come ora Di Maio e M5S.
Se si continua a ragionare con presupposti non corrispondenti alla realtà oggettiva, ma di cosa si ragiona?

Re: Punto politico 2022

Inviato: mer 20 lug 2022, 22:46
da piazza
spiritual ha scritto: mer 20 lug 2022, 22:08 Piazza
per mettere a ceccia la Ghisleri devi ripassare un po' la matematica. Le politiche non sono come le elezioni comunali, non c'è il ballottaggio, ma questo lo sai. Si vota una sola volta e per collegi uninominali dove il voto in più ti dà la vittoria. Poi c'è la frazione proporzionale. La riduzione del numero dei parlamentari permetterà di governare con un minor numero di eletti, cosa che risulterà importante soprattutto al senato. Il fattore uninominale diventerà ancora più preponderante e comprendi che a destra c'è una coalizione (minimo 47-48%) coesa per ideali (chiamarli tali fa schifo, ma hai capito) e interessi. E' divisa dai personalismi, ma questi sono messi da parte nelle elezioni per essere discussi dopo. Dall'altra parte ,non c'è uno schieramento all'altezza: PD-LEU-Sinistra italiana/verdi, ammesso che si mettano insieme, il che non è automatico, al massimo raggiungono il 30-31%. Poi ci sarà il M5S (ammesso che non siano più di uno) con chissà quale identità e leader sicuramente populista che cercherà di tornare alle origini. Al centro i vari Calenda-Bonino, Renzi- Toti, con impronta poco marcata e spiccati personalismi che varranno un 10-12%. A sinistra sinistra Rizzo-Donato e movimenti NO PAP con inutile dispersione di quelle unità di voti. Tralascio paragone e altri che fanno il complemento a 100.
Ricordo ancora, quasi come un incubo, il colore della cartina d'Italia dopo le elezioni: una grande macchia gialla (M5S) paritaria a una grande massa azzurra (la destra) e piccole oasi in Romagna e Toscana che magari ora scomparirebbero.
Le elezioni saranno un trionfo delle destre che chiameranno, dove credono che faccia loro comodo, anche le destre estreme, così come è successo a Lucca. C'è il rischio anche di un trionfo che metta a rischio la Costituzione. A parte i due terzi, sicuramente, dopo qualche mese la cambieranno a maggioranza per poi sperare nel referendum confermativo.
E' la loro occasione. Il fronte progressista è spaccato e possiamo dire che non esiste.
Le praterie a sinistra resteranno tali: estese e vuote perché nel 2022 può riempirle solo un messaggio populista come quello di Melanchon in Francia che poi fallirebbe governando. da noi non solo non c'è un Melanchon, ma un Rizzo insieme a Donato e Novax, notutto e PAP, rivali tra loro pur nel simile massimalismo.
Non sono Cassandra e mi girano i coglioni perché quello che faccio è un ragionamento più che razionale.
C'è un'unica speranza che questo non succeda, ma non è probabile e neanche la migliore soluzione che vorrei. Meglio comunque della vittoria delle destre, queste destre. Se avverrà, mi verrà voglia di andar via dall'Italia, come mi successe nel 2007 e forse stavolta in modo più forte, covid o non covid.
Pensaci e prova a dare una risposta quale sia quella speranza a cui ho fatto cenno, ma ti avverto che è difficile.
Non sono d'accordo su quasi nulla.
Guardavo ora su Rai1 e per dirtene una, la Gelmini si è dimessa da FI; e Berlusca sta perdendo pezzi da qualche tempo a questa parte, perchè sono in tanti che non vogliono la svolta a destra.
Te ne di'o un'artra: FI e la Lega sono stati al governo e la Meloni no; la Lega ner frattempo ha fatto anche un governo fòri coalizione.
Ma poi sei così sicuro che i personalismi saranno messi da parte? Io non credo proprio.

Poi parliamo di un po' di cifre: ma ndove lo tira fòri la destra il 47-48%? :lol:
Lo so che le amministrative non sono come le politiche, ma qualche segnale si capta sempre...è per quello che chiedevo di farmi un esempio dove FdI aveva preso il 20-25% che gli viene accreditato, visto che se non mi sbaglio nelle loro roccaforti nelle paludi hanno preso quando gli è andato bene nemmeno il 15%.
La lega è grassa se prende il 10% e FI non c'arriva nemmeno dipinta, quindi ribadisco: siamo sul 30-35%.
I 5stelle se la giocheranno con FI e forse piglieranno meno voti di loro.
Il PD sarà il partito che prenderà più voti di tutti, siamo sul 20-25%, forse qualcosa di più se si conferma la tendenza di crescita e dopo oggi.
Quell'artri redioli non li conto nemmeno, comprese le destre estreme che un arrivano nemmeno all'1% se le sommi tutte; via su, non ruzziamo...a Lucca hanno vinto perchè effettivamente l'ultradestra ha un bel seguito, ma rimane un covo di fascioni in un comune che è una caccola e che non mi pòi usà come esempio.

A sinistra c'è spazio, ma non parlo di estrema sinistra, quella ormai è persa; ora però non c'è tempo per una nuova formazione.
Un bel consiglio che darei a Letta: buttati a sinistra e alleati con quelli al centro; ci sono alcuni giovani del PD (non le sardine per carità di Gesù) che c'hanno le palle quadrate, magari son moderati, ma sono di sinistra; falli venì fòri.
Ribadisco: i voti che mancano si pigliano dagli incerti e dai delusi, non da quelli degli altri schieramenti.

Facendo una previsione al momento: totale ingovernabilità.
Ecco perchè nonostante Draghi mi facesse caà non era da mandà fuori dai coglioni ora, che tanto fra 9 mesi andavi a votà.

Re: Punto politico 2022

Inviato: mer 20 lug 2022, 23:18
da Dattero
Boh.
Io non sono certo un esperto ma il migliore dei migliori s'è fatto fuori da solo.
Nessuno la scorsa settimana lo ha sfiduciato, numeri alla mano.
Poteva continuare a governare serenamente senza Conte, hanno voglia di ragiona' tutti quanti sono, ad oggi non saremmo dovuti arrivare.
Ha fatto una mossa del cazzo, una bizza per mostrare il pugno di ferro ma l'ha ricaata con gli interessi.
Poi si può ragionare di tutto ma bisogna partire da questo che è un dato di fatto.
Sara stato un grande banchiere, uno statista, cosa vi pare, ma ha dimostrato che per fare politica serve un politico.
Oggi l'hanno sbranato e sinceramente ha fatto la figura der pellaio.

Re: Punto politico 2022

Inviato: mer 20 lug 2022, 23:25
da Davide72
Dattero ha scritto: mer 20 lug 2022, 23:18 Boh.
Io non sono certo un esperto ma il migliore dei migliori s'è fatto fuori da solo.
Nessuno lo ha sfiduciato, numeri alla mano.
Poteva continuare a governare serenamente senza Conte, hanno voglia di ragiona' tutti quanti sono.
Ha fatto una mossa del cazzo, una bizza per mostrare il pugno di ferro ma l'ha ricaata con gli interessi.
Poi si può ragionare di tutto ma bisogna partire da questo che è un dato di fatto.
Sara stato un grande banchiere, uno statista, cosa vi pare, ma ha dimostrato che per fare politica serve un politico.
Oggi l'hanno sbranato e sinceramente ha fatto la figura der pellaio.
La miglior fine del migliore votato da nessuno...un Babbeo, un despota arrogante lontano anni luce dai bisogni reali del paese...si faccia un suo partito e si presenti alle elezioni, la democrazia del voto popolare deciderà chi deve governare.
Per me è la fine di un incubo

Re: Punto politico 2022

Inviato: mer 20 lug 2022, 23:30
da Jobbe
spiritual ha scritto: mer 20 lug 2022, 22:30 Jobbe
mi dispiace proseguire su un punto la cui discussione è facilmente confutabile dagli atti.
Renzi fece il governo con M5S e settimane dopo fondò Italia Viva, cercando di affondare il PD e di dissanguarlo come Macron aveva fatto in Francia con i socialisti. Diventò segretario Zingaretti che aveva molti dubbi sull'alleanza con i 5 stelle, tanto che avrebbe preferito andare alle votazioni per rinnovare il quadro parlamentare del PD, ancora imbottito di ex Renziani, e mettere gente fidata. Poi. l'interesse nazionale prevalse su quello di partito e proseguì l'alleanza accettando Conte come primo ministro e un ruolo subalterno del PD. Negli accordi tra i partiti la riforma elettorale doveva compensare la riduzione dei parlamentari. Era un punto tra i più importanti oltre a riformare la vergognosa legge sull'immigrazione (non mi viene il nome tecnico) che però, anche i quel caso non fu immediata. Ci vollero mesi e insistenze. E' la realtà ed è una realtà significativa perché M5S non voleva fare marcia indietro su un punto importante, anche se comportava discredito a sinistra, proprio perché all'interno erano, SONO presenti un gran numero di parlamentari con anima di destra. Sulle diatribe della legge elettorale informati: sono un fatto agli atti conosciuto da tutti. Il PD insistette più volte per l'attuazione, ma M5S voleva prima ottenere la riduzione dei parlamentari il cui lungo iter comportò molto tempo. Dopo, poteva essere fatta, ma M5S indugiava ancora chissà per quale strategia futura. Alla fine non è risultata più possibile per la caduta di Conte 2.
Riprendo il tuo scritto. Se non è stata possibile per forza maggiore perchè continui ad incolpare il M5S?
Confermi che Zingaretti voleva tornare al voto per liberarsi dei molti renziani nel PD. perciò è il PD che non è sicuro e attendibile. Ma anche questo va addossato ai 5S?
Devo riconoscere che all'interno del M5S erano presenti tanti con mentalità destrorsa, ma nel movimento vigeva e vige la regola che si segue le direttive di Conte. In caso di conflittualità di opinione, si segue l'indicazione della maggioranza previa votazione. Chi in disaccordo viene espulso (vedi De falco che personalmente rinpiango). Con la scissione Dimaiana, la maggioranza dei destrorsi lo a seguito insieme ai poltronari speranzosi di una futura riconferma. Speranza diffusa in tutti i partiti.
Comunque ritengo che nei due governi 1 con la lega e 2 con il PD i 5S hanno fatto più cose di sinistra che non il Pd nonostante quante legislature annovera. Prima di tutto il ripristino dell'articolo 18 cancellato da Renzi (scusami, A me non riguarda, ma è un osso che mi è rimasto in gola).
Negli anni passati c'è stata un'alternanza di governi Berlusconi Prodi D'alema. Il nano malefico non si è peritato a legiferare ad personam, e(vado a memoria non affidabile) annullare leggi della sinistra a proprio tornaconto. Contrariamente non è mai stata cancellata una, dico una legge berlusconiana, non è mai stato fatto niente contro il suo conflitto di interessi, niente contro la predominanza delle TV e della carta stampata. E potrei continuare. a me personalmente sono cose che mi hanno fatto sdegnare del PD facendomelo vedere uguale agli altri partiti, diversi solo nei nomi ma la sostanza molto similare. Ed oggi vedo sempre più, col governo draghi, un gran minestrone, tante verdure ma amalgamate nella stessa zuppa.
Spero di concludere questa chiaccherata anche perchè mi vengo a noia da solo e noto che ambedue viaggiamo su rotaie che non consentono spostamenti, salvo tragici cappottamenti.

Re: Punto politico 2022

Inviato: mer 20 lug 2022, 23:40
da Jobbe
Davide72 ha scritto: mer 20 lug 2022, 23:25
Dattero ha scritto: mer 20 lug 2022, 23:18 Boh.
Io non sono certo un esperto ma il migliore dei migliori s'è fatto fuori da solo.
Nessuno lo ha sfiduciato, numeri alla mano.
Poteva continuare a governare serenamente senza Conte, hanno voglia di ragiona' tutti quanti sono.
Ha fatto una mossa del cazzo, una bizza per mostrare il pugno di ferro ma l'ha ricaata con gli interessi.
Poi si può ragionare di tutto ma bisogna partire da questo che è un dato di fatto.
Sara stato un grande banchiere, uno statista, cosa vi pare, ma ha dimostrato che per fare politica serve un politico.
Oggi l'hanno sbranato e sinceramente ha fatto la figura der pellaio.
La miglior fine del migliore votato da nessuno...un Babbeo, un despota arrogante lontano anni luce dai bisogni reali del paese...si faccia un suo partito e si presenti alle elezioni, la democrazia del voto popolare deciderà chi deve governare.
Per me è la fine di un incubo
Dattero e Davide condivido quanto da voi scritto

Re: Punto politico 2022

Inviato: mer 20 lug 2022, 23:49
da piazza
Dattero ha scritto: mer 20 lug 2022, 23:18 Boh.
Io non sono certo un esperto ma il migliore dei migliori s'è fatto fuori da solo.
Nessuno la scorsa settimana lo ha sfiduciato, numeri alla mano.
Poteva continuare a governare serenamente senza Conte, hanno voglia di ragiona' tutti quanti sono, ad oggi non saremmo dovuti arrivare.
Ha fatto una mossa del cazzo, una bizza per mostrare il pugno di ferro ma l'ha ricaata con gli interessi.
Poi si può ragionare di tutto ma bisogna partire da questo che è un dato di fatto.
Sara stato un grande banchiere, uno statista, cosa vi pare, ma ha dimostrato che per fare politica serve un politico.
Oggi l'hanno sbranato e sinceramente ha fatto la figura der pellaio.
Partiamo dal presupposto che ce l'hanno chiamato perchè onestamente nessuno era in grado di fà una O cor culo e poi per completezza ricordiamoci i pezzi che hanno fatto fra tutti all'elezione del presidente della Repubblica.
Per fà la politi'a ci vòle i politici, ma in Italia purtroppo ci s'ha il problema che questi vì stanno bene ar circo e ora che rivaì a votà vedrai la stessa differenza fra ir Medrano e ir Togni.
In mancanza d'alternative io facevo a meno di fà le figure di merda davanti a tutto ir mondo, in un momento der genere, anche perchè mancavano pochi mesi alle elezioni.
Come con Monti, tanto si sa come vanno a finì i governi tecnici...e questo lo dico ribadendo che a me Draghi se rimaneva dov'era dall'inizio stavo benone.
Però dè..oggi per me la figura da pellai l'hanno fatta tutti velli che un hanno avuto nemmeno le palle per sfiduciarlo ner viso.
A partì da Conte, passando per Berlusconi e Salvini.

Re: Punto politico 2022

Inviato: gio 21 lug 2022, 0:34
da Jobbe
Piazza riporto un post del febbraio scorso.
Non la conosco e non ho avuto occasione di seguirla. per alcuni articoli letti l'anno scorso mi era sembrata da segure.
Mi farebbe piacere leggere una tua opinione.

Spirit vale anche per te, la tua opinione mi farebbe piacere (meglio se non kilometrica)

Re: Punto politico 2022

Messaggio da Jobbe » 26 feb 2022, 11:37
Penso che valga la pena seguirne l'evoluzione.

https://espresso.repubblica.it/politica ... 338671705/

Re: Punto politico 2022

Inviato: gio 21 lug 2022, 8:28
da piazza
Jobbe ha scritto: gio 21 lug 2022, 0:34 Piazza riporto un post del febbraio scorso.
Non la conosco e non ho avuto occasione di seguirla. per alcuni articoli letti l'anno scorso mi era sembrata da segure.
Mi farebbe piacere leggere una tua opinione.

Spirit vale anche per te, la tua opinione mi farebbe piacere (meglio se non kilometrica)

Re: Punto politico 2022

Messaggio da Jobbe » 26 feb 2022, 11:37
Penso che valga la pena seguirne l'evoluzione.

https://espresso.repubblica.it/politica ... 338671705/
Quando prima parlavo di gente capace in area PD pensavo proprio a lei.
Un paio di anni fa il PD fece un congresso e per una settimana si alternarono interventi di persone sui 30-40 anni che dibattevano sui vari argomenti facendo una sintesi politica eccezionale. Il fine settimana arrivarono i big del partito e non dettero un cazzo in più di quello che era stato detto e anzi abbassarono il livello della discussione.

A suo tempo dissi che un altro che vedrei bene in politica è Soumahoro, perché il sindacato è una delle istituzioni che andrebbe recuperata in chiave politica.
Si tutela il lavoratore, si tutela il pensionato e la gente ti vota.
Non è difficile…anzi è talmente semplice che uno pensa che non si voglia fare.


aggiungo al volo anche questo, appena letto e sul quale sono d'accordo al 100% sulla figura di Conte, che per primo ha dato il via all'assurda campagna elettorale che ci esclude dai giochi di potere a partire da oggi in Europa.
Ricordatevi che tutto quello che è successo, che tutte le scelte fatte da Conte prima e da Salvini e Berlusconi poi, sono state solo marchette elettorali per il deflusso di voti di questi 3 partiti.

L'Avvocato è passato dal sostegno leale a Draghi al rifiuto di votare la fiducia. Ora si ritrova verso le elezioni alla guida di un'Armata Brancaleone
Ha deciso di non decidere cosa andava deciso per decidere chi doveva decidere, ma l'ha deciso quando tutto era già stato deciso. E non da lui, Giuseppe Conte l'Indecisionista. L'uomo che in tre settimane è passato dal "sostegno leale, costruttivo e corretto" a Mario Draghi ai penultimatum con le "urgenze non urgenti" e infine al rifiuto di votare la fiducia ma che, per carità, non era una sfiducia. Con la comica conclusione di ieri, quando ha dato ordine ai suoi di non votare né a favore né contro il governo, dichiarandosi "presenti ma non votanti". Raramente, a memoria di cronista, una crisi di governo ha visto uscire dal campo così malconcio - ridotto all'irrilevanza numerica e all'insignificanza politica - il partito che l'aveva così maldestramente aperta, finendo per essere "messo alla porta" come diceva ieri sera il suo quasi leader.

Conte sceneggiatore del disastro
Di questa disastrosa impresa, Conte è stato lo sceneggiatore, il protagonista e il colpevole. È stato lui ad aprire le ostilità contro Draghi - che ha sempre considerato come l'usurpatore della sua poltrona, l'uomo di quel "Conticidio" che andava vendicato - prendendo a pretesto un pettegolezzo di seconda mano, secondo il quale Draghi aveva chiesto a Grillo di farlo fuori. Pettegolezzo smentito da Grillo e da Draghi, di cui Conte - misteriosamente, improvvisamente, inspiegabilmente - dopo averlo definito "un fatto grave" non ha più voluto parlare dopo aver incontrato Draghi ("È una questione in cui non voglio entrare"). È stato lui a trasformare un problema politico in uno psicodramma, denunciando "mancanze di rispetto, attacchi pregiudiziali, invettive per distruggerci", arrivando a sostenere che "il nostro non è un no alla fiducia ma una reazione alle umiliazioni subite", roba da psicanalista.

La maratona di riunioni del M5S
Ma il suo disastroso capolavoro è stato l'interminabile zigzag tra l'ala irriducibile e quella governista dei cinquestelle, la sua oscillazione permanente tra il mezzo sì e il mezzo no, nel goffo tentativo di non essere abbandonato né da chi voleva la testa di Draghi né da chi voleva restare con Super Mario. Così un giorno prometteva sostegno al governo, "ma serve discontinuità", e il giorno dopo avvertiva: "Stiamo con un piede fuori". Un giorno consegnava a Draghi un papello in nove punti con le "urgenze non urgenti", e due giorni dopo annunciava: "Pretendiamo un cambio di passo immediato". Senza mai prendersi la responsabilità della decisione definitiva: infilando tutto il Movimento in una catena di Consigli Nazionali, assemblee dei parlamentari e riunioni notturne via Zoom che non hanno mai deciso né sì né no. Così, dopo aver votato a Montecitorio la fiducia al governo sul decreto Aiuti, a Palazzo Madama i grillini glie l'hanno negata. Per via del termovalorizzatore di Roma, certo, ma anche per le mancanze di rispetto e le umiliazioni subite, si capisce. Mentre Conte ripeteva ai telegiornali che i due voti erano frutto delle "medesime lineari, coerenti motivazioni".
Adesso che la crisi di governo ha avuto una conclusione assai diversa da quella che prevedeva il suo piano, l'Avvocato del Popolo si ritrova alla guida di un Movimento che conta meno della metà dei parlamentari eletti quattro anni fa ed è crollato nei sondaggi dal 32,7 per cento del 2018 all'11 cento della settimana scorsa, una percentuale che se anche lui riuscisse nell'improbabile miracolo di trasformarla in seggi riporterebbe nel prossimo Parlamento solo 77 pentastellati, contro i 335 dell'ultima volta. Lui che doveva rilanciare i cinquestelle trasferendo su di loro la popolarità conquistata a Palazzo Chigi, in un solo anno ha perso un terzo dei consensi, una settantina di parlamentari se ne sono andati e altre due dozzine facendo le valigie.


Il mai-nato partito di Conte
Chissà come sarebbero andate le cose se Conte avesse dato retta a chi gli suggeriva di fare un suo partito. Ma lui - come ha raccontato il suo superconsulente Domenico De Masi - "ha scartato quell'idea perché era un'operazione costosa e una fatica enorme, scegliendo di prendersi un partito già bello e pronto". Purtroppo, l'impresa si è rivelata più difficile del previsto. "È una faticaccia enorme, non credo che la potrò reggere fisicamente a lungo", confessò dopo soli 35 giorni, 25 comizi e un pranzo con Grillo. Forse, chissà, credeva che guidare un partito fosse una passeggiata, per chi era stato capace di formare due governi, uno con la destra e un altro con la sinistra. E magari si era convinto, leggendo i sondaggi che gli portava Casalino, di avere dentro di sé - senza saperlo - le qualità del leader, ma con l'abilità dell'astuto avvocato che riesce a difendere qualunque causa senza mai sposarla, e dunque può farsi corteggiare dagli eredi della Ditta che vedono in lui il domatore democratico dei grillini selvatici, però si rifiuta di essere chiamato "alleato" e non vuol sentir parlare di "centrosinistra", ma semmai di "fronte progressista" che è come un blazer blu: puoi andarci dovunque.

Sogni di gloria che oggi svaniscono nel nulla. Dopo la figuraccia rimediata nella battaglia per il Quirinale, dove candidò a sua insaputa il capo dei servizi segreti, Conte ha sfidato a duello Draghi ma ha perso senza neanche combattere. E ora si ritrova sulla strada che porta alle elezioni anticipate alla testa di un Movimento ridotto a un'Armata Brancaleone che ormai è solo l'ombra slabbrata di quell'esercito di giustizieri senza macchia e senza paura che voleva fare la rivoluzione a cinque stelle.


https://www.repubblica.it/politica/2022 ... 3-P2-S3-T1