Era già stato ventilato a suo tempo. Ma è stata preferita la lunga esperienza e capicità di uno di livello superiore.Stenterello 2 ha scritto: ↑sab 30 dic 2023, 18:50 Guido sarebbe venuto di corsa da noi. E lo so per certo.
Bastava frugarsi il giusto.
Giancarlo Favarin
Re: Giancarlo Favarin
La vita è quella malattia inguaribile che inevitabilmente conduce alla morte
Re: Giancarlo Favarin
Lo so, fra l'altro gli fu offerto un contratto rediolo a fronte di una richiesta più che onesta.Stenterello 2 ha scritto: ↑sab 30 dic 2023, 18:50 Guido sarebbe venuto di corsa da noi. E lo so per certo.
Bastava frugarsi il giusto.
Poi prese Favarin e già da lì si capì che un c'aveva mille.
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Amarantite
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Re: Giancarlo Favarin
intanto Tabbiani lo ha preso il Fiuorenzuola, ultimo strasciato in serie C
Re: Giancarlo Favarin
Se penso che domenica ti rivedrò sulla panchina della gloriosa unione mi ci viene da piange'.
6 agosto 1284: l'estinzione dei pisani
Re: Giancarlo Favarin
Io invece penso direttamente all'intervista post partita, coi leoni, scienziati e la solita ghigna a culo indisponente.
Sorvolo sul risultato e prestazione per ovvie ragioni
Sorvolo sul risultato e prestazione per ovvie ragioni
Re: Giancarlo Favarin
Pagliuca ci faceva Schifo. Siamo andati a raccattare questo pisanaccio di botro.
I segreti della miglior difesa d'Europa. Che sta a Castellammare di Stabia
IL RACCONTO
I segreti della miglior difesa d'Europa. Che sta a Castellammare di Stabia
Oscar Maresca
06 Gennaio - MILANO
La Juve Stabia, prima nel girone C di Serie C, è la squadra che ha subito meno reti nelle tre leghe professionistiche dei top 5 campionati. Viaggio alla scoperta di un piccolo miracolo fatto di sacrificio, passione e unione
ACastellammare, il calcio è al centro di tutto. Lo stadio è parte della quotidianità: di fronte c’è la chiesa di San Marco, nel piazzale durante i giorni feriali si organizza il mercato. Poi nel weekend tutto si colora di gialloblù. Pure i balconi del condominio di via Panzini, quelli che affacciano sul campo. Nei bar lì intorno, si beve caffè a ogni ora. Prima della partita, invece, il menù è sempre lo stesso: pizzetta e birra. Oggi la squadra di Guido Pagliuca ha riportato l’entusiasmo in città: è prima nel girone C di Serie C con 42 punti, +7 sulla Casertana. Ma c’è un dato che rende questo club unico in Europa. Nelle tre leghe professionistiche dei top cinque campionati, nessuno ha subito meno gol della Juve Stabia: appena 6 in 19 partite. Allargando il cerchio, soltanto il Psv Eindhoven in Eredivisie ha incassato le stesse reti dei gialloblu.
“È un costante lavoro giornaliero, che parte dagli attaccanti e arriva fino al portiere. Sono arrivato qui a giugno e non ho mai visto sbagliare un allenamento ai ragazzi. Sudano la maglia, lottano su ogni pallone, non si arrendono mai. Questo è lo spirito giusto”. Matteo Lovisa è il direttore sportivo. In estate ha accettato la nuova sfida lasciando Pordenone e quel progetto familiare con papà Mauro: “Ho quasi 28 anni e da dieci faccio questo lavoro. A luglio ho terminato il corso da ds a Coverciano e il presidente Andrea Langella mi ha affidato l’incarico. Aveva le idee chiare e insieme a tutta la dirigenza siamo ripartiti da zero”. Ora l’obiettivo è la promozione.
Il gruppo
"L'uomo oltre il giocatore"
La Serie B manca dal 2020. La scorsa stagione è stata complicata per la Juve Stabia: quattro allenatori cambiati, il decimo posto a fine anno, l’eliminazione al primo turno playoff. La rivoluzione era necessaria: “Abbiamo preso 25 giocatori nuovi, qualcuno come Candellone lo conoscevo già. Con mister Pagliuca abbiamo scelto chi prendere e formato la rosa. Dico sempre che si può sbagliare il calciatore, non l’uomo. Il nostro segreto è la solidità del gruppo”. Lovisa in questi mesi non ha mai lasciato Castellammare: “Sono tornato a casa un paio di giorni per Natale, era da luglio che non vedevo la mia famiglia. Ma a Capodanno ero già qui. Questa città è diventata casa mia, mi piace passeggiare sul lungomare e ho pure imparato il dialetto. La passione che hanno questi tifosi la senti ogni giorno. In sei mesi, credo di non aver mai pagato un caffè. È diventato un rito”. La gente vive per la Juve Stabia e in città non si parla d’altro: “Per un giocatore questo è importante, sentire il calore del tifo. Poi quando arrivano anche i risultati, non si può chiedere di meglio”. Dopo il caffè, la mattina di Lovisa è a bordocampo. Non si perde un allenamento e le urla dei giocatori sono il sottofondo della telefonata: “Ognuno di noi lavora per il bene della Juve Stabia. Questa piazza merita la promozione”.
Muro Thiam
Il portiere meno battuto d'Europa
Il portiere meno battuto d’Europa non è Sommer, non è Alisson e neppure Donnarumma. Si chiama Demba Thiam: un ragazzone alto 202 centimetri, classe ’98, arrivato in prestito dalla Spal. Nella scorsa stagione in B era il secondo dietro ad Alfonso, a febbraio è passato al Foggia in C trovando più continuità. Nato a Dakar, capitale del Senegal, in Italia ci è arrivato da ragazzino per fare una vacanza e andare a trovare gli zii a Viareggio. Alla fine ci è rimasto, scegliendo di lasciare tutto il per il calcio. Preso in affidamento da una famiglia di Livorno, Demba ha iniziato ad allenarsi da solo in attesa che qualcuno gli desse una chance. Andava a correre, provava le uscite, i tuffi. Ha iniziato a giocare nelle giovanili del club biancazzurro, ma trovare spazio non è mai stato semplice. I prestiti al Fano e alla Viterbese, fino alle due presenze in A nel 2020 con Di Biagio. Ha anche accettato il ruolo da terzo portiere, continuando a lavorare e ad avere pazienza. Il fisico lo ha aiutato, oggi si è preso la Juve Stabia. E ha alzato un muro davanti alla sua porta.
Quanta gavetta
Mister Pagliuca e i suoi ragazzi
La rosa gialloblù è la più giovane del girone C: 24,6 di età media in campo, come il Sorrento. In panchina c’è Guido Pagliuca, un altro che non ha mai avuto paura della gavetta. Tre stagioni fa era l’allenatore della Pianese in Serie D, adesso con la Juve Stabia vuole conquistare la prima promozione in B della sua carriera. In estate, l’obiettivo era la salvezza. Il suo gruppo si è preso il titolo di campione d’inverno e finora ha staccato le inseguitrici: Picerno, Avellino, Taranto e tutte le altre. Nessuno è riuscito a tenere il passo. Un 4-3-3 organizzato e compatto, che lascia pochi spazi agli avversari. A proposito di difesa solida, nei mesi scorsi si è parlato del Nizza di Farioli a lungo capolista in Ligue 1. L’attuale tecnico dei francesi nel 2014/2015 era il preparatore dei portieri della Lucchese, in panchina c’era proprio Pagliuca. Il mister ripete sempre che il lavoro in campo parte dagli attaccanti, i primi a pressare gli avversari, e prosegue con l'aggressione una volta perso il pallone. Davanti c’è una punta esperta come Leonardo Candellone, classe ’98, già 6 gol in 18 partite. In difesa a guidare il reparto è Marco Bellich, ex Vicenza, diventato goleador per caso: il centrale ha realizzato cinque reti finora, in tutta la sua carriera ne aveva segnate appena due. Da questo weekend parte il girone di ritorno. A Castellammare vogliono azzerare tutto e ripartire. Le bancarelle del mercato all’esterno dello stadio lasceranno il posto a sciarpe e bandiere gialloblù. Adesso tutta Europa si è accorta della Juve Stabia.
I segreti della miglior difesa d'Europa. Che sta a Castellammare di Stabia
IL RACCONTO
I segreti della miglior difesa d'Europa. Che sta a Castellammare di Stabia
Oscar Maresca
06 Gennaio - MILANO
La Juve Stabia, prima nel girone C di Serie C, è la squadra che ha subito meno reti nelle tre leghe professionistiche dei top 5 campionati. Viaggio alla scoperta di un piccolo miracolo fatto di sacrificio, passione e unione
ACastellammare, il calcio è al centro di tutto. Lo stadio è parte della quotidianità: di fronte c’è la chiesa di San Marco, nel piazzale durante i giorni feriali si organizza il mercato. Poi nel weekend tutto si colora di gialloblù. Pure i balconi del condominio di via Panzini, quelli che affacciano sul campo. Nei bar lì intorno, si beve caffè a ogni ora. Prima della partita, invece, il menù è sempre lo stesso: pizzetta e birra. Oggi la squadra di Guido Pagliuca ha riportato l’entusiasmo in città: è prima nel girone C di Serie C con 42 punti, +7 sulla Casertana. Ma c’è un dato che rende questo club unico in Europa. Nelle tre leghe professionistiche dei top cinque campionati, nessuno ha subito meno gol della Juve Stabia: appena 6 in 19 partite. Allargando il cerchio, soltanto il Psv Eindhoven in Eredivisie ha incassato le stesse reti dei gialloblu.
“È un costante lavoro giornaliero, che parte dagli attaccanti e arriva fino al portiere. Sono arrivato qui a giugno e non ho mai visto sbagliare un allenamento ai ragazzi. Sudano la maglia, lottano su ogni pallone, non si arrendono mai. Questo è lo spirito giusto”. Matteo Lovisa è il direttore sportivo. In estate ha accettato la nuova sfida lasciando Pordenone e quel progetto familiare con papà Mauro: “Ho quasi 28 anni e da dieci faccio questo lavoro. A luglio ho terminato il corso da ds a Coverciano e il presidente Andrea Langella mi ha affidato l’incarico. Aveva le idee chiare e insieme a tutta la dirigenza siamo ripartiti da zero”. Ora l’obiettivo è la promozione.
Il gruppo
"L'uomo oltre il giocatore"
La Serie B manca dal 2020. La scorsa stagione è stata complicata per la Juve Stabia: quattro allenatori cambiati, il decimo posto a fine anno, l’eliminazione al primo turno playoff. La rivoluzione era necessaria: “Abbiamo preso 25 giocatori nuovi, qualcuno come Candellone lo conoscevo già. Con mister Pagliuca abbiamo scelto chi prendere e formato la rosa. Dico sempre che si può sbagliare il calciatore, non l’uomo. Il nostro segreto è la solidità del gruppo”. Lovisa in questi mesi non ha mai lasciato Castellammare: “Sono tornato a casa un paio di giorni per Natale, era da luglio che non vedevo la mia famiglia. Ma a Capodanno ero già qui. Questa città è diventata casa mia, mi piace passeggiare sul lungomare e ho pure imparato il dialetto. La passione che hanno questi tifosi la senti ogni giorno. In sei mesi, credo di non aver mai pagato un caffè. È diventato un rito”. La gente vive per la Juve Stabia e in città non si parla d’altro: “Per un giocatore questo è importante, sentire il calore del tifo. Poi quando arrivano anche i risultati, non si può chiedere di meglio”. Dopo il caffè, la mattina di Lovisa è a bordocampo. Non si perde un allenamento e le urla dei giocatori sono il sottofondo della telefonata: “Ognuno di noi lavora per il bene della Juve Stabia. Questa piazza merita la promozione”.
Muro Thiam
Il portiere meno battuto d'Europa
Il portiere meno battuto d’Europa non è Sommer, non è Alisson e neppure Donnarumma. Si chiama Demba Thiam: un ragazzone alto 202 centimetri, classe ’98, arrivato in prestito dalla Spal. Nella scorsa stagione in B era il secondo dietro ad Alfonso, a febbraio è passato al Foggia in C trovando più continuità. Nato a Dakar, capitale del Senegal, in Italia ci è arrivato da ragazzino per fare una vacanza e andare a trovare gli zii a Viareggio. Alla fine ci è rimasto, scegliendo di lasciare tutto il per il calcio. Preso in affidamento da una famiglia di Livorno, Demba ha iniziato ad allenarsi da solo in attesa che qualcuno gli desse una chance. Andava a correre, provava le uscite, i tuffi. Ha iniziato a giocare nelle giovanili del club biancazzurro, ma trovare spazio non è mai stato semplice. I prestiti al Fano e alla Viterbese, fino alle due presenze in A nel 2020 con Di Biagio. Ha anche accettato il ruolo da terzo portiere, continuando a lavorare e ad avere pazienza. Il fisico lo ha aiutato, oggi si è preso la Juve Stabia. E ha alzato un muro davanti alla sua porta.
Quanta gavetta
Mister Pagliuca e i suoi ragazzi
La rosa gialloblù è la più giovane del girone C: 24,6 di età media in campo, come il Sorrento. In panchina c’è Guido Pagliuca, un altro che non ha mai avuto paura della gavetta. Tre stagioni fa era l’allenatore della Pianese in Serie D, adesso con la Juve Stabia vuole conquistare la prima promozione in B della sua carriera. In estate, l’obiettivo era la salvezza. Il suo gruppo si è preso il titolo di campione d’inverno e finora ha staccato le inseguitrici: Picerno, Avellino, Taranto e tutte le altre. Nessuno è riuscito a tenere il passo. Un 4-3-3 organizzato e compatto, che lascia pochi spazi agli avversari. A proposito di difesa solida, nei mesi scorsi si è parlato del Nizza di Farioli a lungo capolista in Ligue 1. L’attuale tecnico dei francesi nel 2014/2015 era il preparatore dei portieri della Lucchese, in panchina c’era proprio Pagliuca. Il mister ripete sempre che il lavoro in campo parte dagli attaccanti, i primi a pressare gli avversari, e prosegue con l'aggressione una volta perso il pallone. Davanti c’è una punta esperta come Leonardo Candellone, classe ’98, già 6 gol in 18 partite. In difesa a guidare il reparto è Marco Bellich, ex Vicenza, diventato goleador per caso: il centrale ha realizzato cinque reti finora, in tutta la sua carriera ne aveva segnate appena due. Da questo weekend parte il girone di ritorno. A Castellammare vogliono azzerare tutto e ripartire. Le bancarelle del mercato all’esterno dello stadio lasceranno il posto a sciarpe e bandiere gialloblù. Adesso tutta Europa si è accorta della Juve Stabia.
6 agosto 1284: l'estinzione dei pisani
Re: Giancarlo Favarin
Appunto, amalgama, ambientazione, giocatori nuovi. A Castellammare certi alibi non servono
Re: Giancarlo Favarin
Boia sapete tutto, siete un enciclopedia de. Non posso commentare perché sono un livello inferiore, lo riconosco. 
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Maremmamaranto
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- Iscritto il: mar 15 giu 2021, 19:41
Re: Giancarlo Favarin
Sarai al solito livello degli altri per l'amor del cielo ma se ti danno dello scemo in 50 (più volte)magari 2 domandine me le farei...contento te