Punto politico post Politiche 2022

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BALDOeFIERO
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Re: Punto politico post Politiche 2022

Messaggio da BALDOeFIERO »

spiritual ha scritto: lun 24 ott 2022, 13:26 I problemi del lavoro dei giovani li ho vissuti sulla mia pelle, da solo, quando il benessere era meno diffuso e il problema era tirare avanti, non come oggi per tanti ai quali succede di dover rinunciare alla pizza o all'apericena perché per tirare avanti ci sono comunque in extremis i nonni e i genitori. Nonni e genitori che si sono rammendati i calzini, come ho già scritto altre volte, e come continuo a fare anche oggi io, nonni e genitori che in estate piena non si concedevano un ghiacciolo o una bibita quando morivano dal caldo nell'estenuante percorso da pendolare per andare e tornare a casa.
E gli ambienti di lavoro all'epoca non erano ovattati come sono ora, il ritmo, i compiti, la fatica, la protezione della salute, erano qualcosa di cui oggi non si ha neppure la memoria.
Spirit
premesso che non metto assolutamente in dubbio quello che hai vissuto sulla tua pelle sul lavoro (un ruzzo, ora so serio) provo a spiegarti cosa vede/ha visto un giovane tra i 25 e i 40 anni oggi che come te si sente di sinistra (moderata, non estrema) e antifascista.

In questi 15-20 anni ho visto governà Prodi, il sen Berlusconi, il sen a vita Monti, il dep Letta, il sen Renzi, Gentiloni, il dep Conte, Draghi, l'ex-dep Meloni. Nel parlamento 2022 so quasi tutti ancora li. Tra tutti questi (destra, sinistra, centro) ce ne fosse stato UNO che avesse fatto una legge che m'avesse portato più diritti, più soldi, più tempo libero, più salute, più fie, più qualcosa.

I ricordi della mi generazione, governata da questi signori, sono:
- il G8 con la polizia che ammazza la gente
- l'11 settembre e il terrorismo islamico (siamo atlantisti, nel bene e nel male, quindi siamo complici)
- l'euro che dall'oggi ar domani costa tutto di più
- la guerra in Afganistan (che ha inondato il mondo di eroina), Libria / Iraq / Siria (immigrazione), Ucraina (crisi energetica e rischio III guerra mondiale)
- la crisi finanziaria del 2008 e quella della liquidità del 2011 che ha portato disoccupazione, aumento delle disparità,
- pandemia 2020 dove siamo stati anche rinchiusi in casa per un so quanto
- inflazione 2022 a seguito di pandemia e guerra
- mondo del lavoro senza rispetto di orari, salari, contratti, ecc ecc ecc con ENORMI difficoltà a farsi assumere

Aggiungici che il 99% della mi generazione un si pole comprà una casa senza aiuto dei genitori e/o senza accesso al credito di banche che sono strozzini (vai a chiede du lire oggi, vogliono la firma di tu pa anche se hai 35 anni e un lavoro stabile).

Tutti i nomi sopra e i rispettivi partiti sono COMPLICI di questo ventennio. Tant'è che c'è paginate dove si dice (lo dice anche Cuccu) che questi signori sono inquadrabili tutti sotto lo stesso sistema: i boni a na sega. Tra questi il PD che ci sta particolarmente a cuore essendo l'eredità di quella che era la sinistra moderata ma pur sempre anti-sistema.

Ora .. mi dici te per quale cazzo di motivo devo andà a perde tempo a votà? Ma ben venga ir fascismo, la guerra civile, la terza guerra mondiale, ir finimondo. Armeno ci si 'ompra ir fucile e si fa i conti ... che è sempre meglio che sta a lavoro 12 ore ir giorno aspettando di morì.

Ecco cosa pensa - purtroppo - la mi generazione (e in parte anch'io ma con diverse sfumature).
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spiritual
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Re: Punto politico post Politiche 2022

Messaggio da spiritual »

Non mi sono mai permesso di fare altri apprezzamenti o ipotesi nei tuoi confronti. Se mi parli del coglione per la fava sulla scheda te lo ripeto anche ora che lo sei stato, ma non è un'offesa; non c'è sicuramente acredine in me e tu lo sai bene. E poi resto convinto, come ti ho già detto, che non l'hai fatto.
Se mi dici che sono pensionato e perciò benestante mi prendi in giro. I benestanti sono sicuramente altri e io mi sono fatto un culo come un cestone nella vita. Tra l'altro, per vari motivi, in casa mia c'è sempre stato un solo stipendio e solo da lavoratore dipendente. Ho sempre pagato le tasse e vorrei che lo facessero tutti, ma appena mi giro da una parte e dall'altra vedo evasione.
Se mi dici che RAGIONO perché pensionato e benestante MI OFFENDI, te lo ripeto, e gradirei che tu non mi ripetessi questa affermazione. Io RAGIONO per gli IDEALI che ho sin da giovane e li sento forti e chiari come allora.
ODIO LO SPIRITO BORGHESE: l'ho detto centomila volte. Non so quanti altri di sinistra lo facciano e lo facciano con l'intensità, la coerenza che mi contraddistingue. Intorno a me, nel mondo che mi circonda, vedo tante chiacchiere, tanta retorica, tanta scena, anche da chi predica politiche radicali, e poi tanta cultura del consumismo, quella che io non ho mai avuto e che mi fa schifo. Per il mio modo di vedere (ma in questo sono categorico e intransigente), non si può essere convintamente di sinistra e amanti del consumismo: è una contraddizione di termini.
Vedere scritto il contrario MI OFFENDE, lo ripeto.
Tu comprendi quello che io scrivo perché lo argomento in mille modi e lo faccio con lo scopo NON DI IMPORLO, ma proprio di CERCARE DI SPIEGARLO. Non hai ancora compreso che la mia presenza sul forum non è per fare proselitismo (di cosa? del PD? Mi vien da ridere), ma per confrontarmi con le idee degli altri, per conoscere, scoprire altri aspetti e riuscire a comporre con la completezza che cerco sempre il quadro più vero dell'argomento in questione?
Ma NON TROVO RISCONTRO in un confronto delle argomentazioni. Viene risposto ogni volta con lo stesso refrain senza essere che siano mai affrontati gli argomenti che metto in piazza.
Nel messaggio precedente c'è una notevole quantità di affermazioni che esprimo e sono affermazioni di carattere generale, non certo viziate da appartenenza politica, fattore che può rendere prevenuto chi non la condivide. Discutile, approvale o nega la loro validità spiegando il perché, mettine altre in piazza in alternativa.
Ma non succede, a dir la verità non è quasi mai successo nelle decine di messaggi precedenti.
E' il perché di questa mancanza di approfondimento, l'evitare di entrare nel merito, che non riesco a capire dei tuoi messaggi e francamente ne resto deluso.
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piazza
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Re: Punto politico post Politiche 2022

Messaggio da piazza »

Stai travisando quello che ho scritto.
Banalmente da pensionato hai meno interessi a seguire a che età andranno in pensione i lavoratori di oggi, come i lavoratori di oggi avranno meno interesse a seguire quale evoluzione sta avendo la scuola.
È un fattore puramente anagrafico.
E quando parlo di vita agiata non sto dicendo che sguazzi nell’oro e non faccio un confronto con me stesso, ma con le persone che purtroppo hanno situazioni difficili e sono sempre di più.
È naturale che queste persone siano più deluse.

Le risposte le hai sempre avute, da me come dagli altri, che poi ti piacciano o meno è un altro discorso.
È ovvio poi che se ogni volta che trovo un tuo intervento qui sopra, verte sul fatto che la gente non ha votato, mi cascano le braccia.
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spiritual
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Re: Punto politico post Politiche 2022

Messaggio da spiritual »

Baldo
hai scritto un messaggio al quale non basterebbe un romanzo per commentare, tanti sono gli argomenti che hai messo in campo.

provo a spiegarti cosa vede/ha visto un giovane tra i 25 e i 40 anni oggi che come te si sente di sinistra (moderata, non estrema) e antifascista.

Aggiungici che il 99% della mi generazione un si pole comprà una casa senza aiuto dei genitori e/o senza accesso al credito di banche che sono strozzini (vai a chiede du lire oggi, vogliono la firma di tu pa anche se hai 35 anni e un lavoro stabile).

Se vuoi discuterne confrontarti seriamente prendiamo un argomento per volta e lo affrontiamo. Sul primo, il G8, faremo presto perché avremo identità di vedute, senza se o ma o né.
Ora però commento il tuo messaggio in altro modo, cercando di specchiarmi nella parte iniziale e finale del tuo.

Provo a spiegarti cosa ha visto un giovane tra i 15 e i 40 anni che è idealista, di sinistra e di sinistra nell'animo, che lotta e crede in un mondo migliore, non potendo accettare il pensiero che alla fine vince il CATTIVO e non il buono come invece avviene nei film.
* da adolescente già sbozzolato alla politica, perché da piccolo ho sofferto la crisi di Cuba, il timore della guerra nucleare, il giorno al rientro da un'influenza ho trovato la scuola occupata. Sono rimasto lì dentro, con pochi altri per mantenere l'occupazione. Si diceva che sarebbe intervenuta la polizia, ma si confidava che i portuali l'avrebbero impedito.
* Era il 68, ero piccolo, 15 anni, rispetto ad altri, ma seguivo quel movimento che sviluppatosi in tutta l'Europa occidentale e negli USA avrebbe cambiato gli usi e costumi di quell'epoca. Non è riuscito a fare quella rivoluzione politica che ambiva, ma ha cambiato ugualmente la storia del mondo. In casa, nelle strade, a scuola, nei film, nelle canzoni, in tutte le attività si è negli anni a venire si è visto il radicale cambiamento.
ERa un periodo straordinario e sono stato fortunato a viverlo come adolescente. Sembrava possibile che tutto cambiasse in meglio.
* negli anni successivi, mentre manifestavamo contro l'invasione del Vietnam, contro la proiezione di Berretti Verdi con interprete Waine all'Odeon e nelle sfilate per le strade della città che terminavano con oceaniche folle in Piazza della Repubblica piena gremita, tanto da restare talvolta in Via Grande, mi sono diplomato come perito chimico. Mi piaceva la chimica, ma la scelta era stata fatta perché mi pà mi parlava del su lavoro, al Litopone, delle nozioni di chimica che tutti gli operai avevano dovuto imparare nel cambio di lavorazione. Mi piaceva la chimica, ma da sempre ero appassionato di storia e negli ultimi anni anche di letteratura, in particolare di Pirandello. Volevo sapere, lo volevo sin da piccolo e mia nonna mi esaltava con i vicini per la mio modo di essere così precoce a scuola. Mi sono diplomato, ma non ho proseguito gli studi: era da poco nata mia sorella e mio padre si arrabattava a fare anche il secondo lavoro, il tappezziere per mantenere la famiglia. Avevo una razionalità spiccata che mi aiutava in matematica e nelle materie tecniche, ma scrivevo molto bene e l'insegnante d'Italiano cercò di convincermi a proseguire. Io lo volevo: sognavo di diventare giornalista, anche se non gliel'ho mai confessato, ma comprendevo che non c'erano i vaini sufficienti. Mi pà non ha mai fatto un debito in vita sua, né comprato mai nulla a rate e non volevo chiedergli di farlo.
* dopo un militare di merda svolto nel profondo sud e poi al confine iugoslavo con campi estivi, invernali, pochissime occasioni di tornare a casa a vedere la fidanzata (una volta feci una fuga di due giorni dal campo estivo di Poggio Picenze, vicino all'Aquila), cercai lavoro. Nel frattempo andavo a vendere nelle case con quelli del Folletto. Guadagnavo poco, ma qualche volta mi capitava di trombare.
* la mia fidanzata restò incinta (all'epoca non c'era la pillola, ma solo il preservativo che un potevo mettè in casa sua strombando in collo sulla sedia, con su mà nella stanza vicina) e mesi prima che nascesse mia figlia mi sposai. Non avevamo né soldi né casa. Mia moglie aveva lavorato qualche anno in un maglificio, poi, dopo averla sfruttata, l'avevano licenziata. I suoi non avevano una lira, peggio dei miei. Te ragioni de mutuo, di una casa tua e ti capisco, ma pensa com'era a quei tempi. Andammo a stare dai miei nonni paterni ad Antignano, dove ero nato. Mia moglie accudiva la bimba e loro. L'ha fatto per 13 anni, devo dire con amore nei confronti di entrambi, anche se mia nonna aveva un carattere che dire di merda era poino.
* un mese prima che nascesse la bimba trovai lavoro come operaio a San Giuliano Terme in un saponificio dove facevano il Last al limone per conto della Montedison. Nello stabilimento di mi pà producevano il silicato di sodio e venne a sapè che cercavano periti, ma li prendevano come operai. Se poi lo meritavano, li avrebbero passati di livello. Feci i test scritti con una decina di altri candidati. Facevano fare le operazioni: moltiplicazioni, divisioni ecc, e le sequenze logiche. Consegnai per primo, nonostante fosse da minuti che avevo finito. Mi vide quello che controllava il test. Avrei poi saputo che era il Capo del personale. Ero fortissimo in matematica: all'epoca non c'erano le calcolatrici e si faceva tutti i conti a mente. L'allenamento della mente è fondamentale: quando vennero fuori le calcolatrici, non la comprai a mia figlia. Anche lei è diventata brava a fare i conti.
* facevo i turni e andavo al lavoro con il 126 regalato da mi pà che negli anni successivi avrebbe avuto le fiancate arrugginite e rotte nella parte più bassa, dove una volta ci vidi, nella polvere accumulata, anche dei fili d'erba che c'erano cresciuti. Erano quasi 10 ore tra lavoro e viaggio. Pativo il freddo quando lavoravo per interi turni al trasporto pneumatico, mentre all'interno si diventava dopo pochi minuti intrisi di polvere che creava come una nebbia nell'ambiente. La mascherina diventava gialla dopo un'ora e la cambiavano ogni due giorni, stintignando ogni volta per dissuaderci a chiederla Una volta, per la fretta di correre a fermare il compressore che effettuava il trasporto, perché s'era creato un tappo sulla linea, non vidi nel buio il tubo dell'aria e ci battei la testa in corsa. Cascai in terra, quasi stordito, Presa coscienza mi rialzai di fretta per andare a spengere la macchina. "Devo sopportare tutto", dissi tra me, come un'automa. Ricordo sempre non solo le parole, ma anche lo stato d'animo. A quell'epoca non c'era la minima cognizione della sicurezza: i tubi erano ad altezza d'uomo, l'ambiente al buio. Una volta, rientrato da un'influenza, non mi avvertirono che avevano tolto la sicurezza al potenziometro che regolava il metano per l'accensione del bruciatore dell'enorme forno che scaldava l'aria per l'essiccamento. Anziché al minimo, come doveva essere, partì al massimo e fece un ritorno di fiamma il cui spostamento d'aria mi scaravento contro la parete che avevo mezzo metro dietro di me. Ebbi bruciacchiate parte delle ciglia e il ciuffo dei capelli. Probabilmente è da quel momento che sono stato precocemente un po' sordo.
* dopo due anni mi passarono alla mansione di capoturno insieme agli altri periti assunti insieme a me. L'aumento di paga fu modesto perché non ci dettero l'inquadramento che ci spettava. Avrebbe smosso tutti gli equilibri con gli altri intermedi. Non l'avremmo mai avuto. Dopo il fallimento della società, facemmo causa e ce lo riconobbero dopo dieci anni, quando ci dettero parte dei soldi spettanti, liquidazione compresa. Ci dettero quello che era stato ricavato dal fallimento, l'unica risorsa disponibile. La Montedison aveva imposto al saponificio di realizzare una fabbrica più grande perché aveva commesse che a San Giuliano non riuscivamo a soddisfare. Fecero le cose molto in grande, forse troppo, allestendo con tutti i loro averi dichiarati (ma non quelli che i due fratelli titolari avevano messo in testa a mogli e amanti) una fabbrica che sarebbe stata seconda in tutta Europa per tecnologia. Intervenne anche lo stato, l'IMI con un prestito di 4 miliardi quasi a fondo perduto. La fabbrica non venne completata, ma la parte produttiva sì e iniziò a produrre per la messa a punto. Mancavano le autorizzazioni, per un'attività commerciale, ma c'erano quelle per poterla far funzionare in discontinuo, ogni tanto, come prove di lavorazione. C'era un quadro di comando, un sinottico lungo 17 metri e dovevo correre per andare da una parte all'altra. La Henkel, la Mira Lanza, La Roberts ci fecero la guerra: quella fabbrica avrebbe alterato gli equilibri e messo in crisi i loro impianti. Si trattava di partire, ma non successe mai, vinsero loro nonostante l'impegno di sindacati, politici locali. C'è sempre qualche edificio adibito ad altri usi. E' a Ospedaletto, davanti all'inceneritore. Sui sindacati, quello della CISL e quello della CGIL interni alla fabbrica ci sarebbe da dire tanto, ma sarebbe troppo lungo. Quanta amarezza per chi sperava in loro, per chi aveva premura di un lavoro con il quale manteneva la famiglia.
* ci misero in cassa integrazione con l'assegno che arrivava dopo mesi. Mi sentivo inutile e andai per una settimana a vendere deodoranti e cerotti con un gruppo di ragazzi organizzato in nero da una ditta che aveva una bottega sul Pontino. Un giorno, a Coteto, una vecchietta mi disse che non aveva bisogno di nulla, ma le feci pena perché vedeva che avevo bisogno e mi porse 500 lire. Non le presi, scesi e fuori dal palazzo mi venne un nodo alla gola. Smisi d'andarci. Un parente facoltoso di Empoli mi trovò un lavoro in nero da magazziniere in un calzaturificio a Calcinaia, Era lontano, ma accettai. La cassa integrazione stava finendo, la fabbrica non aveva più speranza perché nel frattempo sul mercato erano subentrati i detersivi liquidi che rendevano inutile e non convertibile il mega impianto per detersivi in polvere. Dovevo trovare qualcosa per tirare avanti. Mentre uscivo dal calzaturificio ,una Giulia mi venne addosso. Un frontale sulla mia corsia, ma lui disse che era colpa mia perché ero uscito da una strada privata, cosa però avvenuta 300 metri prima. In realtà aveva bevuto. Andammo in causa. Anche quella fu vinta dieci anni dopo, quasi in contemporanea ai soldi della liquidazione del saponificio. Macchina sfasciata, fratture non scomposte a tutte le dita di entrambi i piedi. Un mese a letto per ricomporle e la lettera di licenziamento inviata, ironia della sorte, lo stesso giorno dell'incidente.
* quando potei camminare ebbi problemi formali per essere assunto e per l'ansia non vivevo. Bisognava essere iscritti nelle liste di disoccupazione e da lì decideva l'ente preposto ad assolvere le richieste di lavoro. Io ero fuori zona e non avevo speranze, anche se il titolare del calzaturificio voleva me. Il titolare: che strano! L'ho visto l'altra domenica alla partita a Castello. Era un livornese trapiantato nel pisano, un imprenditore abbastanza stronzo. Lo vidi far fuori un sindacalista e creare il terrore agli altri. Riuscii a essere assunto perché il mio parente trovò il modo di farmi entrare da lui e poi fare il passaggio diretto, ma ho provato giorni di ansia che non posso descrivere. Si lavorava in magazzino anche quando le manovie avevano finito il lavoro. C'erano da preparare le spedizioni che erano sempre indietro perché la produzione non ce la faceva e a causa delle scarpe difettose che dovevano essere rifatte per completare le bolle. Spesso arrivavo a casa alle 23. Ci portavano dei pezzi di pizza e una birra per mangià sul posto. A fine stagione veniva dato in contanti un premio di 100.000 £. Io avevo le spese della macchina che avevo ricomprato con i soldi di tutti parenti .Una colletta di tutti messi insieme. Una UNO con il vacuometro che mi permetteva di controllare i consumi: ero arrivato a fare 26 Km con un litro,. Nessuno ci credeva, ma era vero<: andavo come una lumaca e appoggiavo il piede sull'acceleratore come quando con la mano carezzavo l'interno delle cosce della mi moglie da giovane.
* quasi inutile dire che per noi, da quando c'eravamo sposati, non c'erano stati ristoranti, viaggi (tra l'altro all'epoca non usavano neanche), nessun piacere, acquisto d'abbigliamento o altro. Si stava attenti a tutto, a non sprecare, e ci eravamo abituati a fare a meno di ogni cosa. Solo delle sigarette non potevo fare a meno: dovevo fumare, altrimenti mi sarei sparato. Sono stati quelli anni dove ho visto poche volte il Livorno. Ci andavo talvolta al posto del mi nonno che faceva l'abbonamento, ma poi la su moglie per dispetto non ce lo mandava.
* pochi mesi dopo essere entrato come effettivo nel calzaturificio, morì mia madre e vidi allontanarsi in modo subdolo mio padre nonostante tutto l'aiuto e l'affetto che io e mia moglie gli avevamo dato. Andai in depressione. Sono stato in depressione 5 anni, i più brutti della mia vita, ma non potevo permettermi di fermarmi e non lo feci neppure un giorno, anche se non dormivo, se non respiravo in automatico. Sembra assurdo, ma la respirazione non mi veniva automaticamente, in modo involontario. Mi mancava il fiato, mi sentivo continuamente soffocare e cercavo di forzarla, tentativo che poco dopo falliva. Mi mancava nuovamente il respiro e riprendevo in manuale. Di continuo così fino a quando qualcosa riusciva a distrarmi. Un calvario. Immagino chi è andato in terapia intensiva perché non riusciva a respirare: è una sensazione tremenda. L'anno dopo entrai a lavorare a Santa Croce. Mi volle il direttore di San Giuliano che era livornese e aveva trovato lavoro lì. La distanza aumentò: erano 60 Km ad andare e 60 a tornare e all'epoca non c'era l'autostrada, ma l'Arnaccio e la Tosco Romagnola. La fabbrica era disastrata e lavoravamo facendo di tutto , tecnici e operai, dalla mattina alla notte. Il puzzo che c'era il primo giorno mi dette il voltastomaco. Dopo divento "un odore".
C'ho lavorato per 35 anni ed è successo di tutto. Sarebbe da scriverci un romanzo.
Ho conosciuto sulla mia pelle molti imprenditori e non solo del Comprensorio, sindacalisti di tutti i livelli, tecnici cialtroni (tanti) ed efficienti (pochi). Ho compreso meglio di molti il significato del lavoro in fabbrica, come sono e come ragionano i padroni, com'è il sindacato e gli operai. Non ho più visto tramonti. Partenza la mattina, ritorno la sera e talvolta lì a dormire sulla brandina dura della stanza antinfortunistica. con il giaccone addosso e una ltro sopra a mo di coperta. Con le mani sulle palle per scaldarsi e perché le braccia non c'entravano nella brandina.
^Mi fermo qui a quando avevo quasi 40 anni. Cosa ho visto della vita rispetto a chi, pur avendo poco, oggi non ha certo provato tutte le privazioni a cui sono stato costretto? Privazioni che mi hanno fatto però capire quanto i beni materiali non abbiano senso, quanto sia inutile quel consumismo di cui la gran parte delle persone oggi non può fare a meno e che odio perché corrompe la gente, altera il quadro reale della società nella quale vivono.
* Morirò democristiano, mi dicevo in quegli anni, fino a quando, con Mani Pulite, il mondo sembrò cambiare e finalmente aprirsi le porte a un governo di sinistra. I poteri forti fecero uscire Berlusconi e per anni l'illusione svanì. Nel 96, alla vittoria della sinistra, la prima volta che gli ex comunisti andavano al governo, presi un giorno di ferie per godermi i commenti in tv, leggere tutti i giornali, stare bene. Poi anche la politica mi ha deluso, ma lo sai come la penso. E' la vittoria del Bene contro il Male. Qualsiasi sinistra, anche annacquata, è meglio della destra, dei padroni, dei potenti, dell'individualismo, l'egoismo, dell'indifferenza per i deboli diversi, della prepotenza che esercitano nei loro comportamenti.
Come si fa a non essere dalla parte dei più deboli! Come si fa a essere per Golia.

D'altra parte, però, e questo riflette molto il mio scritto, aver svolto un lavoro tecnico e poi direttivo, gestendo alla fine il settore tecnico di un'azienda, ha rafforzato un modo razionale di pensare, ha fatto comprendere che FARE non è mai facile come appare e i problemi sono infiniti. Questo è un aspetto che vorrei fosse considerato quando si fa un'analisi politica. Spesso risulta semplice non farlo, semplificare il concetto, ma se questo a parole riesce, nella realtà dei fatti spesso trova difficile realizzazione.
E' però difficile per un politico spiegarlo e ricevere il consenso. Lo fa chi è più onesto e meno politico nell'animo. Il magliaro. il cialtrone, il politico di carriera se ne frega.
Ecco perché vorrei che fossero i tecnici, quelli bravi, a governare.
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Re: Punto politico post Politiche 2022

Messaggio da Dattero »

Il problema è che la cosiddetta sinistra annacquata, come la chiami te, che in realtà di sinistra non ha più niente, da anni è a servizio di potenti e padroni ed ha contribuito a smontare i diritti acquisiti negli anni di lotta e a demolire scuola e sanità pubbliche.
In parole povere, nella tua visione manichea del mondo diviso tra bene e male, il PD negli ultimi 20 anni ha saltato il fosso e se paragonato per esempio a forza Italia dell'amico Berlusconi non si distingue più quale sia l'uno e quale l'altra.
Te sei libero di illuderti che ci sia ancora qualcuno che lotti x i più deboli, altri di essersi rotti le palle ed aspettare una scintilla che incendi il barile di benzina.
Cianciua ci fai veni' l'antua
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Re: Punto politico post Politiche 2022

Messaggio da piazza »

Dattero ha scritto: mar 25 ott 2022, 7:27 Il problema è che la cosiddetta sinistra annacquata, come la chiami te, che in realtà di sinistra non ha più niente, da anni è a servizio di potenti e padroni ed ha contribuito a smontare i diritti acquisiti negli anni di lotta e a demolire scuola e sanità pubbliche.
In parole povere, nella tua visione manichea del mondo diviso tra bene e male, il PD negli ultimi 20 anni ha saltato il fosso e se paragonato per esempio a forza Italia dell'amico Berlusconi non si distingue più quale sia l'uno e quale l'altra.
Te sei libero di illuderti che ci sia ancora qualcuno che lotti x i più deboli, altri di essersi rotti le palle ed aspettare una scintilla che incendi il barile di benzina.
Che poi, aggiungo, per considerare un fatto bisogna andare oltre le intenzioni e soprattutto oltre le parole.
La legge Zan, tanto per dirne una, siamo proprio sicuri che non sia passata per colpa della destra?
Ignazio Benito Maria chi ce lo ha fatto andare sparato a fare il presidente del Senato?
E ho parlato di due argomenti a costo zero, battaglie di principio puro e semplice, che mettevano d’accordo tutta la galassia di sinistra e anche buona parte del centro.

il sistema è marcio e non è solo per colpa dei cattivoni fascisti.
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spiritual
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Re: Punto politico post Politiche 2022

Messaggio da spiritual »

la mia visione manichea tra bene e male mi porta a essere sempre sulla breccia, senza fare un passo indietro, non a stare alla finestra a guardare, aspettando una scintilla appiccata da chi e come per fare cosa.
Ce ne fossero di visioni manichee di questo genere in un mondo, non parlo di voi, dove tutti si curano dei propri cazzi incuranti di una visione più ampia.
Non lo dico per polemica, Dattero, ma per fare cosa con quella scintilla?
Quale modello di società? E la mia curiosità non è per poi spararti addosso, ma per capire, credimi. Ti farò ridere ma io mi pongo il problema di cosa farei, di cosa potrei fare, senza scazzare, se fossi là in cima dove si può decidere.
Non è assolutamente facile, e soprattutto non è facile farlo bene.
Le parole sono in libertà: si può scrivere tutto, poi tra il dire e il fare...
E assolutamente non è vero che questa sinistra annacquata o meno non si distingue dalla destra. Anche queste sono parole in libertà. Tra poco verrà detto che il PD è più fascista dei fratellini. Ditelo, se questo vi fa stare bene.
Piazza quello che attribuisci al mio pensiero, che essendo pensionato non mi curo del problema delle pensioni come quelli della tua età non si preoccupano del problema della scuola, è deludente. Lo dico per te.
Mi viene da ridere: significa che dovrei preoccuparmi solo dello stato dei cimiteri o degli ospedali.
A me preoccupa tutto, tutto quello che compone la società, ogni aspetto e me ne faccio carico, anche se non da ripercussioni dirette sul mio vivere. Mi aspetto, sono fiducioso, che tu faccia altrettanto.
Ma non lo scrivere: è un errore.

PS
Nel 2018 ho votato PD, come sempre, nonostante Renzi, non ho votato Lega che proponeva quota 100, che mi avrebbe favorito.
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Re: Punto politico post Politiche 2022

Messaggio da piazza »

Hai frainteso un’altra volta: non ho detto che te ne freghi dell’età del pensionamento, ho detto che giocoforza è un argomento che non avrà mai la priorità di chi in pensione invece deve ancora andarci.

Comunque vuoi degli esempi concreti? Eccoli:
- Riduzione dei tipi di contratto, con l’eliminazione dei contratti pirata
- Riduzione delle ore di lavoro con lo stesso stipendio
- Revisione del reddito di cittadinanza per farlo funzionare
- Assistenza di Stato in base al reddito per bambini in età non scolastica, anziani non autosufficienti, disabili, con passaggio gratuito di farmaci e beni di prima necessità per le famiglie più povere.
- Edilizia popolare più veloce e più controllata.

Per mettere i bagni unici fra uomo e donna, fare le file al seggio diversamente da una divisione uomo-donna perché se no i trans se ne hanno a male, far levare la fiamma dal simbolo di FdI, chiamare la Meloni il o la presidente, penso ci sia tempo dopo con calma.
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spiritual
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Re: Punto politico post Politiche 2022

Messaggio da spiritual »

Ribadisco: io personalmente non ho priorità in relazione al mio stato.
Leggo della meritocrazia nella scuola e se hai scorso il lungo messaggio di commento a Baldo ricorderai che pur avendo la potenzialità per continuare gli studi, sollecitato a farlo anche dagli insegnanti, non ne avevo le possibilità economiche. Certe volte, ripensando a quando facevo il magazziniere nel calzaturificio, o l'operaio nello stabilimento di detersivi mi viene a mente la scena di Ovo Soso dove Gabriellini è lì, nella catena di montaggio, pur avendo potenzialità che meritavano di potersi esprimere. Io ho avuto fortuna, molta, di poter salire casualmente sul trampolino, anche se a 40 anni, anche se con timori tali da frenarmi nell'accettazione iniziale (se lo raccontassi vi mettereste a ridere, perché in effetti è un comportamento anomalo). Quel trampolino che ha poi permesso di esprimere le mie capacità, anche se mi HA SUCCHIATO LA VITA (non la fava).
MA QUANTI CON LA BUONA POTENZIALITA' NON HANNO L'OCCASIONE, neppure a 40 anni come me, DI POTERSELA GIOCARE, soltanto perché da giovani non avevano le risorse economiche per poter continuare nell'apprendimento, PUR VOLENDOLO FARE.
Questo a me fa una rabbia che non ti immagini e che sia pensionato un conta un cazzo.
Come però mi fa rabbia vedere tanti giovani poltrire in anni di università sprecati per mancanza d'impegno, avendo l'ombrello protettivo della famiglia che, prima o poi, gli fornirà un posto di lavoro, magari nel proprio negozio, o nello studio di papà. Sì: meritocrazia, è la via giusta, ma con tutti che partano nelle stesse condizioni e con le stesse possibilità.
Quello che hai scritto come programma è chiaramente solo una minima parte di quello che dovrebbe essere fatto. Naturalmente a parole sono tutti buoni a dire che si fa: anche la Meloni vuole dare gli asili nido gratis. A parole si può dire tutto, tanto poi chi se lo ricorda e comunque una scusa è sempre pronta per giustificare le mancanze.
Non mi sembra molto lontano dal programma del PD che era uno dei programmi più con i piedi per terra, salvo il discorso della 14°.
Ma PD o meno non conta niente. Sai cosa conta veramente? E ora, per favore, leggi con calma e attenzione e spogliati di quella prevenzione che forse entra dentro di te vedendo i miei messaggi.
Conta che la gente, una per volta, anche piano piano, diventi di sinistra nell'animo. Se succede, poi è facile vincere le elezioni con un partito che nasce dal basso, che non vende fumo, che chi lo guarda e ascolta comprende non racconta le balle dei politicanti.
Essere di sinistra nell'animo comporta per coerenza un sacrificio del vivere che poi non è più tale quando quel sentimento è radicato. E si sta bene dentro.
Noi che nel forum, in questa isola felice, circondata dalla superficialità del vivere intorno a noi, sentiamo forte questo bisogno di sinistra dobbiamo cercare di farlo comprendere a chi gravita nel nostro mondo e da qui, come la catena che avviene nei messaggi, sempre più lontano.
E' un'utopia, lo so bene, ma m'importa una sega: io cerco di farlo lo stesso e anche se un serve sto bene.

PS
un giorno racconterò di MORECCIO e di come sia diventato di sinistra nell'animo. Prima era comunista, ma non sapeva neppure cosa significasse e per certi comportamenti era più fascista che di sinistra. Lo vidi dopo una 35 di anni e passa, allo spareggio perso a Perugia. Era tale e quale a come ci eravamo visti l'ultima volta da adolescenti.
Era diventato da un anno di sinistra nell'animo ed era rimasto sempre così, anche a oltre 50 anni.
Pensa se succedesse a tanti, ovviamente a coloro che per natura non sono individualisti, egoisti! (gli altri lasciamoli stare).
La sinistra diventerebbe quella potenza che ora non è, sconfitta dall'opportunismo, dalla superficialità, dalla ricerca spasmodica della droga del consumismo/capitalismo.
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ATEK
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Re: Punto politico post Politiche 2022

Messaggio da ATEK »

Ragazzi.Ognuno ha purtroppo la sua croce Spirit ho letto diciamo il tuo percorso di vita.Terribile!Ti basta sapere una cosa,io a 9 anni lavoravo,la mattina scuola pomeriggio a trainare la carretta piena di mobili.In casa(casa per modo di dire)eravamo noi (9 fratelli)Mamma e babbo mi fermo qua.Mi ci vien da piangere cazzo!!
Essere se stessi in un mondo che cerca continuamente di cambiarti è la più grande delle conquiste.

Ralph Waldo Emerson
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