pisa-LIVORNO 3 dicembre 1967

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spiritual
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pisa-LIVORNO 3 dicembre 1967

Messaggio da spiritual »

Non ho le foto (all'epoca non usava e la macchina fotografica per un adolescente era un lusso), ma vi assicuro che nel derby del campionato 1967-68 a Pisa, campionato dove le due squadre, soprattutto in quel girone d'andata, si giocavano incredibilmente il primo posto in B, tanto che la partita era quella con collegamento diretto in Tutto il calcio minuto per minuto dove Ciotti era il telecronista, lo stadio era veramente diviso quasi al 50% tra le due tifoserie. Una curva era tutta nostra e nella gradinata noi eravamo nella parte più alta (io ero lì) e loro sotto di noi: una netta minoranza silenziosa. C'erano sfottò (da parte nostra), ma non risse. Nella loro curva, a un certo punto si creò il vuoto in un intero settore. Erano scoppiato casini con i nostri che erano presenti anche lì ed evidentemente in buon numero.
La differenza enorme, che all'epoca era motivata dalla DIVERSA PERSONALITA' dei cittadini, più che dall'organizzazione, consisteva nel fatto che loro a Livorno ci venivano in incognito, senza bandiere, e si mescolavano con noi. Ricordo che lo stesso anno, prima dell'inizio del campionato, vinsero a Livorno in Coppa Italia. Al loro go qualche persona dietro di me in sud si alzò in piedi e poi si rimise a sedere zitto e bono, sguardo basso, forse dispiaciuto di essersi rivelato. Sto raccontando tutto così come era: nessuna alterazione o accentuazione, lo garantisco.
Dire come i tarponi è un luogo comune usato troppo spesso, ma riguardo a quell'occasione mi sembra attinente.
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piazza
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Re: pisa-LIVORNO 3 dicembre 1967

Messaggio da piazza »

FOTO (da cui si può notare la spavalderia amaranto):
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ARTICOLI DEL GIORNO DELLA PARTITA:
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ARTICOLI DEL GIORNO DOPO:
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Dattero
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Re: pisa-LIVORNO 3 dicembre 1967

Messaggio da Dattero »

Piazza straordinario.
Grazie x queste perle rare.
Cianciua ci fai veni' l'antua
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parque libano
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Re: pisa-LIVORNO 3 dicembre 1967

Messaggio da parque libano »

Grazie Piazza, grazie davvero fai un lavoro eccezionale. Ricostruzione con foto articoli e testimonianze dirette (grazie spiritual e amarantite) ..sembra di esserci
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BALDOeFIERO
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Re: pisa-LIVORNO 3 dicembre 1967

Messaggio da BALDOeFIERO »

“Poche scazzottature”
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Giammai
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Re: pisa-LIVORNO 3 dicembre 1967

Messaggio da Giammai »

Meraviglioso!
Grazie a tutti, a spiritual per il racconto e a piazza per gli articoli.
Una vera e propia immersione nei derby che furono.
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spiritual
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Re: pisa-LIVORNO 3 dicembre 1967

Messaggio da spiritual »

Affrontammo quella partita in seconda posizione, dietro di loro di 1 punto, ma virtualmente primi perché avevamo già riposato e perciò avevamo una partita in meno. Tra l'altro, ripensando a quello che era successo anche prima della partita dell'invasione con il Monza, c'era da mangiarsi le mani per i punti lasciati con Messina e Catanzaro in casa nostra.
Un giorno scriverò un messaggio riepilogativo di quel campionato di cui dopo 55 anni ricordo tutto perfettamente, tanto forti furono le emozioni provate da adolescente.
Sarebbe anche molto interessante contattare Corrado per avere commenti di chi all'epoca ha realmente vissuto gli episodi. Ripenso ai rigori su di lui negati con il Catanzaro. Se lo incontro a una trasferta glielo propongo. Forse sarebbe contento di mettere la sua memoria al servizio del forum.
L'anno prima la Fiorentina, nella campagna di riparazione, si chiamava così all'epoca ed era a novembre, non a gennaio come oggi, ci aveva dato in prestito un certo Manservizi, detto "uccellino". Un furetto piccolo, magro, imprendibile sulla fascia. Ci fece fare un salto di qualità incredibile, rimettendo in sesto un campionato iniziato malissimo che ci vedeva nelle ultime posizioni.
L'anno successivo, però, e non so dire perché, la Fiorentina lo mandò al Pisa e fece la sua fortuna anche in quella partita. Centravanti di loro era un certo Piaceri, giocatore noto all'epoca, che fece ammattire Caleffi, il nostro centromediano (si chiamava così a quei tempi). Piaceri fece anche qualcosa (non ricordo bene) che risultava irrisorio e Caleffi non era un tipo che ci passava sopra. Iniziò una caccia all'uomo che dagli spalti risultava evidente. Addirittura, sotto la gradinata dove eravamo, lo rincorse oltre la linea del fallo laterale, mentre la palla usciva, per fargli fallo. Il risultato era acquisito e Piaceri cominciò a "SCAPPARE", a liberarsi subito del pallone per evitare il contrasto con Caleffi. Potete immaginare quello che gli dicevamo.
All'epoca non era previsto nessun cambio, tanto che l'anno prima l'Italia fu eliminata dalla Corea proprio perché Bulgarelli si fece male e non poteva essere sostituito.
Paradossalmente noi giocammo bene, tenendo sempre il pallino del gioco e con ottime geometrie, ma senza riuscire a renderci pericolosi. Ricordo solo un tiro centrale, facile preda del portiere. Considerate che all'epoca c'era il marcamento a uomo, una preparazione atletica che non ha confronto con oggi (i giocatori non erano bronzi di Riace come ora) e la velocità, senza possibilità di cambi, era ridotta con il passare dei minuti. Gli zero a zero fioccavano. Anche quella partita sarebbe finita senza reti se loro non ci avessero ammazzato in contropiede. Io seguivo il gioco in campo e alla radio. Sembrava quasi impossibile che il Livorno fosse il match in collegamento diretto, l'unico di B in mezzo a quelli di A, con telecronista Ciotti. (All'epoca la partita più importante di A aveva Ameri come telecronista).
Alla fine, nonostante la sconfitta, l'enorme delusione, gli sfottò di loro, tributammo un applauso alla squadra.
Successe in altre occasioni, in quel campionato, di perdere partite importanti, di rimanerci di merda, ma non fischiammo mai i giocatori.
Vorrei che questo servisse a tanti, al tempo d'oggi, per capire che l'affetto per la squadra, per la gente che in campo dà tutto per la nostra maglia, deve superare anche lo sconforto e la delusione, anche le più grandi. E' il vero modo di essere tifosi per un'ideale, non solo per se stessi.
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pottineamorte
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Re: pisa-LIVORNO 3 dicembre 1967

Messaggio da pottineamorte »

spiritual ha scritto: ven 7 ott 2022, 23:39 Affrontammo quella partita in seconda posizione, dietro di loro di 1 punto, ma virtualmente primi perché avevamo già riposato e perciò avevamo una partita in meno. Tra l'altro, ripensando a quello che era successo anche prima della partita dell'invasione con il Monza, c'era da mangiarsi le mani per i punti lasciati con Messina e Catanzaro in casa nostra.
Un giorno scriverò un messaggio riepilogativo di quel campionato di cui dopo 55 anni ricordo tutto perfettamente, tanto forti furono le emozioni provate da adolescente.
Sarebbe anche molto interessante contattare Corrado per avere commenti di chi all'epoca ha realmente vissuto gli episodi. Ripenso ai rigori su di lui negati con il Catanzaro. Se lo incontro a una trasferta glielo propongo. Forse sarebbe contento di mettere la sua memoria al servizio del forum.
L'anno prima la Fiorentina, nella campagna di riparazione, si chiamava così all'epoca ed era a novembre, non a gennaio come oggi, ci aveva dato in prestito un certo Manservizi, detto "uccellino". Un furetto piccolo, magro, imprendibile sulla fascia. Ci fece fare un salto di qualità incredibile, rimettendo in sesto un campionato iniziato malissimo che ci vedeva nelle ultime posizioni.
L'anno successivo, però, e non so dire perché, la Fiorentina lo mandò al Pisa e fece la sua fortuna anche in quella partita. Centravanti di loro era un certo Piaceri, giocatore noto all'epoca, che fece ammattire Caleffi, il nostro centromediano (si chiamava così a quei tempi). Piaceri fece anche qualcosa (non ricordo bene) che risultava irrisorio e Caleffi non era un tipo che ci passava sopra. Iniziò una caccia all'uomo che dagli spalti risultava evidente. Addirittura, sotto la gradinata dove eravamo, lo rincorse oltre la linea del fallo laterale, mentre la palla usciva, per fargli fallo. Il risultato era acquisito e Piaceri cominciò a "SCAPPARE", a liberarsi subito del pallone per evitare il contrasto con Caleffi. Potete immaginare quello che gli dicevamo.
All'epoca non era previsto nessun cambio, tanto che l'anno prima l'Italia fu eliminata dalla Corea proprio perché Bulgarelli si fece male e non poteva essere sostituito.
Paradossalmente noi giocammo bene, tenendo sempre il pallino del gioco e con ottime geometrie, ma senza riuscire a renderci pericolosi. Ricordo solo un tiro centrale, facile preda del portiere. Considerate che all'epoca c'era il marcamento a uomo, una preparazione atletica che non ha confronto con oggi (i giocatori non erano bronzi di Riace come ora) e la velocità, senza possibilità di cambi, era ridotta con il passare dei minuti. Gli zero a zero fioccavano. Anche quella partita sarebbe finita senza reti se loro non ci avessero ammazzato in contropiede. Io seguivo il gioco in campo e alla radio. Sembrava quasi impossibile che il Livorno fosse il match in collegamento diretto, l'unico di B in mezzo a quelli di A, con telecronista Ciotti. (All'epoca la partita più importante di A aveva Ameri come telecronista).
Alla fine, nonostante la sconfitta, l'enorme delusione, gli sfottò di loro, tributammo un applauso alla squadra.
Successe in altre occasioni, in quel campionato, di perdere partite importanti, di rimanerci di merda, ma non fischiammo mai i giocatori.
Vorrei che questo servisse a tanti, al tempo d'oggi, per capire che l'affetto per la squadra, per la gente che in campo dà tutto per la nostra maglia, deve superare anche lo sconforto e la delusione, anche le più grandi. E' il vero modo di essere tifosi per un'ideale, non solo per se stessi.
Nel vecchio forum postasti un messaggio bellissimo di riepilogo di quella stagione. L'ho salvato
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MaxLabro
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Re: pisa-LIVORNO 3 dicembre 1967

Messaggio da MaxLabro »

piazza ha scritto: ven 7 ott 2022, 19:05 Immagine
Da rileggere a veglia, un articolo fantastico. :D
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