Aggiorniamo la situazione con gli ultimi 5 allenatori che si sono avvicendati sulla panchina del Livorno, tanto per fà capì in che condizioni siamo da qualche tempo, anche se per onestà va detto che sono stati tutti componenti del problema, ma non il problema in sè.
AMELIA
La mascherina in foto era un po' per il covid, un po' per la vergogna di fassi rionosce, non tanto per il contributo nullo ad una causa già persa, quanto per la totale di mancanza di credibilità nella scelta di accettare di sedersi in panchina in quel momento storico.
BUGLIO
Chiamato per la stagione della rinascita in Eccellenza, è riuscito nell'impresa di farsi esonerare con una squadra sotto il culo che avrebbe dovuto gestire rimanendo semplicemente invisibile.
ANGELINI
Mancava scoppiasse a piange in conferenza stampa e poi l'aveva fatte tutte, compreso caassi addosso prima, durante e dopo la partita; rimarrà l'allenatore delle figure di merda più grosse raccattate in due anni di gestione Toccafondi; il che a vederla bene, è una cazzo di impresa storica.
COLLACCHIONI
E' riuscito a far giocare di merda la squadra girando tutti i moduli e tutti gli interpreti; memorabile la partita di Arezzo, dove in vantaggio per 1-0 e in superiorità numerica, fece subire alla squadra una sfuriata continua da parte degli avversari, che proseguì ben oltre il loro pareggio.
Siccome se un sono scemi un ci si vogliono, fu esonerato e richiamato due volte.
ESPOSITO
A Prato, dove era stato praticamente l'allenatore dal primo dopoguerra a venì in su, lo chiamavano Ferguson e Il Filosofo; ovviamente a presa di 'ulo.
Si conferma a Livorno, dove riesce nell'impresa di far più caà di Collacchioni e quindi per punizione, buttato fòri e sostituito proprio dal rediolo di cui sopra.