Articoli vari su Livorno

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Articoli vari su Livorno

Messaggio da 19=L=15 »

Estratti di un articolo della Gazzetta sulla via Aurelia che riguardano Livorno:

Il set ideale per il film
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Oggi la SS 1 è l’arteria che collega la Capitale al confine francese: 697,3 km per la statistica. Un puzzle continuo fra punti originari, nuove varianti (le più discusse nella viabilità nazionale), il verde delle colline e l’azzurro del mare, rettilinei che sembrano infiniti e curve strette a picco sul Tirreno o il Mar Ligure. Il tratto più suggestivo – personalissimo parere – è quello che va dall'etrusca e suggestiva Tarquinia (dove termina l’autostrada che parte dalla Roma-Fiumicino) – a Livorno evitando di rientrare nell’A12 a Rosignano Marittimo. Perché la A12 sarà pure comoda e veloce ma si è mangiata buona parte del vecchio tracciato della SS1: quello protagonista de Il Sorpasso, road-movie per eccellenza della commedia all’italiana, datato 1962. Lo percorrono, uscendo da una Roma ferragostana, un fenomenale Vittorio Gassmann e il giovane attore francese Jean-Louis Trintignant, a bordo di una Lancia Aurelia B24S Convertibile seconda serie del 1956 (e non come pensano molti una B24 Spider), icona firmata da Battista Pinin Farina


Verso Livorno
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Se non ci si vuole addentrare ancora di più in Maremma, ecco che dal capoluogo si prende la SP 158 e si sbuca a Marina di Grosseto: il tratto costiero sino a Castiglione della Pescaia (con il centro storico regolamentare e un bel castello) e Punta Ala (una delle capitali della vela italica) è molto suggestivo perché si guida tra le più spettacolari pinete italiane, su lunghi rettilinei. Si rientra, come detto, sull'Aurelia in quel di Follonica e da lì passando per San Vincenzo si arriva a Castiglioncello, luogo cult della pellicola. In realtà, il regista Dino Risi lo dovette inserire per le insistenze di Gassmann che vi passava sempre le vacanze. Nella volata finale verso Livorno, fatta di tornanti spettacolari (ergo, calma con la guida sportiva), si incontra la curva di Calafuria – poco prima di Quercianella – dove avviene l’incidente fatale per lo studente impersonato da Trintignant. La città labronica è a una ventina di minuti.


La zuppa di pesce per eccellenza
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Se dovessimo fermarci nel viaggio, si rischia la confusione tra cucina maremmana di costa e dell'entroterra oltre che toscana in genere. Qui di concentriamo solo sul caciucco che soprattutto a Livorno - che ne è la patria e dove rappresenta il simbolo culinario, storico, sociale - va preso seriamente come del resto fanno nella vicina Viareggio. Piatto apparentemente semplice, in realtà ricchissimo di sfumature e mai fedele a se stesso, visto che prevede tante varietà di pesce. Fa parte della grande famiglia delle zuppe di pesce mediterraneee. Un concetto che da Gibilterra a Rodi resta identico: utilizzare il pesce "povero", spesso di piccola pezzatura, nel modo più goloso possibile e senza complicazioni: si bolliva tutto insieme in un pentolone e via. Ma un tempo, più che povero, si trattava del pescato invendibile sulle bancarelle e più che alla golosità, i pescatori dovevano pensare a sfamarsi (e sfamare la famiglia), potenziando la parte ittica con gallette, pane vecchio, polenta. La ricetta originale del cacciucco (sulla cui origine abbondano leggende, ma probabilmente deriva dal turco küçük, che significa "di piccole dimensioni") prevedeva l’utilizzo tra le tredici e le sedici tipologie ittiche. Oggi se ne utilizzano meno ma dovrebbero almeno essere presenti le cinque tipologie come cinque sono le C che compongono il suo nome: pesce da taglio (senza spine) come palombo, rana pescatrice, nocciolo, gorgo; pesce da zuppa (quindi con lisca) quali gallinella, scorfano, pesce prete; i molluschi bivalvi come cozze e vongole; i cefalopodi vedi polpo, polipetti, seppia e calamari; i crostacei quali canocchie, scampi, gamberi. Lo spirito di campanile fa dire ai toscani che il cacciucco livornese è "di scoglio' e quello viareggino "di rena". In definitiva, quello di Livorno ha un sapore più deciso, si fa con il soffritto, c'è tanto aglio, il pesce non si sfiletta e in cottura si usa anche il vino. Quello di Viareggio è più leggero, niente soffritto, niente aglio e il pesce è tutto diliscato. A noi piacciono tutti e due, peraltro.


I luoghi giusti, non solo per il cibo
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Anche sul vino c'è differenza: con quello livornese ci sta bene un rosso leggero, non troppo acidulo, servito a 18 gradi, magari un Chianti Classico Doc, tanto più che qualcuno ama metterlo nella ricetta per sfumare il pesce. Ma nei mesi più caldi ci sta bene un Bolgheri Rosato Doc. Con quello viareggino si può bere un vino rosso fresco oppure un bianco più strutturato. Tornando nella città labronica, segnatevi questi locali dove in carta, tra altri buoni piatti di pesce tirrenico, il cacciucco è valido: L’Angelo d’Oro, La Barcarola, Ristorante Le Volte, Fiaschetteria Da Pilade, Trattoria da Galileo Cantina Senese, Il Sottomarino. Dimenticavamo il 'bigino' per visitare Livorno: il quartiere La Venezia (con la Fortezza Nuova, il Fosso Reale, i fossati Medicei), la Fortezza Vecchia, il Monumento dei Quattro Mori, il Duomo, Piazza della Repubblica e il sorprendente Mercato delle Vettovaglie (tra i più grandi mercati coperti d’Europa) dove si trova il meglio delle produzioni toscane. Al di là che si poò fare uno spuntino piacevole, è come fare un corso di livornese in mezz'ora. Soprattutto nella zona delle pescherie: si respira l'aria di un luogo che non ha a niente a che fare con Firenze o le città d'arte come Siena o Arezzo. Piace, non piace. Ma è unica.



Link: https://www.gazzetta.it/motori/la-mia-a ... _amp.shtml
"Bandera" amaranto, stretta in fronte, carica di dolor, ma terrà sempre fronte
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Fabio
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Re: Articoli vari su Livorno

Messaggio da Fabio »

Livorno è tra le 10 città costiere più belle d’Italia secondo la rivista The Wom Travel, del gruppo Mondadori, che propone itinerari fuori dalle tradizionali rotte turistiche.

Baciate dal sole, adagiate sulle coste e lambite da acque cristalline. Le città costiere d’Italia vantano un’atmosfera mediterranea, il fermento delle loro sorelle europee, il fascino del sud.

Da sempre crocevia di popoli, culture e lingue, le città costiere custodiscono un prezioso patrimonio che racconta la loro lunga storia. Ecco le più belle città costiere d’Italia.
NAPOLI, CAMPANIA
TROPEA, CALABRIA
BARI, PUGLIA
OTRANTO, PUGLIA
PALERMO, SICILIA
CATANIA, SICILIA
CAGLIARI, SARDEGNA
VENEZIA, VENETO
TRIESTE, FRIULI-VENEZIA GIULIA
LIVORNO, TOSCANA
GENOVA, LIGURIA

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[...]Livorno è la piccola Venezia della Toscana. Se siete stati nel quartiere chiamato Venezia Nuova saprete perché.

Nel centro storico di Livorno si trova una zona con ponticelli, canali e piazzette che ricordano inevitabilmente l’atmosfera della Serenissima.

Il quartiere di Venezia Nuova venne realizzato tra il 1629 e il 1645 dopo che Livorno fu dichiarata porto franco: commercianti da tutto il mondo arrivarono portando nuovi usi e costumi, merci esotiche, schiavi e forme di culto straniere.

L'esigenza, dunque, di trasportare le merci al porto incentivò la costruzione dei numerosi canali, tra i quali il più caratteristico è il Canale dei Navicelli, e il bisogno di magazzini per lo stoccaggio portò alla creazione di eleganti palazzi per la classe mercantile.

Nel Settecento quindi Venezia Nuova era il quartiere mercantile per eccellenza, residenza dei consoli delle nazioni e dei grandi commercianti internazionali, le cui capienti cantine a volta, aperte sulle vie d’acqua, traboccavano di merci di ogni provenienza in attesa di essere spedite per le più svariate destinazioni.

Il quartiere parte dal Ponte San Giovanni Nepomuceno, prosegue in Via Borra, la strada più grande ed elegante ricca di edifici storici come il Palazzo del Monte di Pietà, il Palazzo delle Colonne e il Palazzo Huigens e, attraverso il Ponte dei Domenicani, arriva fino alla Chiesa di Santa Caterina. Fanno parte del quartiere anche via Scali del Rifugio e via Scali Rosciano con il palazzo settecentesco da cui prende il nome.

Al termine di queste strade si trova Piazza del Luogo Pio dove sorge la chiesa di San Ferdinando, che conserva numerose opere del tardo barocco. Esplorate il resto di Livorno, la terza città più grande della Toscana e la quintessenza della città portuale con una storia colorata e un patrimonio cosmopolita. [...]

Link: https://travel.thewom.it/italia/citta-c ... NlP3LF0SpQ
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19=L=15
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Re: Articoli vari su Livorno

Messaggio da 19=L=15 »

De no
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Dattero
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Re: Articoli vari su Livorno

Messaggio da Dattero »

Fabio ha scritto: lun 20 feb 2023, 15:37 Livorno è tra le 10 città costiere più belle d’Italia secondo la rivista The Wom Travel, del gruppo Mondadori, che propone itinerari fuori dalle tradizionali rotte turistiche.
Strano un ci sia Pisa.
C'hanno anche il porto...
Cianciua ci fai veni' l'antua
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Badabozzi
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Re: Articoli vari su Livorno

Messaggio da Badabozzi »

Dattero ha scritto: lun 20 feb 2023, 15:48
Fabio ha scritto: lun 20 feb 2023, 15:37 Livorno è tra le 10 città costiere più belle d’Italia secondo la rivista The Wom Travel, del gruppo Mondadori, che propone itinerari fuori dalle tradizionali rotte turistiche.
Strano un ci sia Pisa.
C'hanno anche il porto...
Avrebbero dovuto menzionarla, parlando di Campo Pisano a Genova 😂😂😂
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Triglia amaranto
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Re: Articoli vari su Livorno

Messaggio da Triglia amaranto »

Dattero ha scritto: lun 20 feb 2023, 15:48
Fabio ha scritto: lun 20 feb 2023, 15:37 Livorno è tra le 10 città costiere più belle d’Italia secondo la rivista The Wom Travel, del gruppo Mondadori, che propone itinerari fuori dalle tradizionali rotte turistiche.
Strano un ci sia Pisa.
C'hanno anche il porto...
Lascia fa', loro c'hanno il Gombo, ambita meta turistica per i tarponi :lol:
ROOOOOOOOAAAAARRRRRRR
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Re: Articoli vari su Livorno

Messaggio da 19=L=15 »

La piazza italiana che sembra uscita da un quadro di Dalì

In una città italiana si trova una piazza che sembra essere stata disegnata dal genio artistico di Salvador Dalí.
A cura di Clara Salzano


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Ampi spazi aperti, orologi ed elefanti sono alcuni degli elementi più ritratti nelle opere di Salvador Dalì, maestro del surrealismo. Il Marchese di Pùbol, all'anagrafe Salvador Domingo Felipe Jacinto Dalí i Domènech, è stato uno dei pittori, scultori, fotografi e designer più importanti nella storia dell'arte e la sua influenza è indiscussa. Passeggiando per le città italiane capita spesso di vedere chiari riferimenti artistici, da De Chirico ad appunto Dalì. E a Livorno c'è una piazza che sembra uscita proprio da un dipinto del famoso artista surrealista.

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Passeggiando per Livorno può capitare di imbattersi in una piazza a scacchiera che assomiglia ad un'ambientazione di un famoso artista spagnolo come Salvador Dalì. Si tratta di Terrazza Mascagni, sul lungomare della città, che spicca per la sua eleganza. Realizzata negli anni venti del Novecento, la terrazza di Livorno è stata dedicata al compositore di musica livornese Pietro Mascagni.

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La Terrazza Mascagni è un belvedere di rara bellezza. Un tempo, al posto del lungomare sistemato, dove sorge oggi la piazza, si trovava il parco divertimenti Eden che è rimasto in funzione fino all'inizio del Novecento. La presenza di un tempietto rotondo con calotta sorretta da colonne circolari conferisce alla piazza anche un aspetto di città rinascimentale che affascina tutti.

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4.100 colonnine in conglomerato cementizio delimitano la piazza verso il mare caratterizzata da un pavimento a scacchiera di 8.700 metri quadrati e composto da 34.800 piastrelle bianche e nere. Le colonne che si susseguono e la purezza delle forme rimandano ad un'immagine surrealista ma anche metafisica della Terrazza Mascagni.



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Il tema degli scacchi è molto caro alla storia dell'arte e lo ritroviamo anche in altre opere di artisti come René Magritte nel suo dipinto Scacco Matto.




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piazza
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Re: Articoli vari su Livorno

Messaggio da piazza »

Livorno è una piccola città da visitare in un giorno o un weekend con un grandissimo potenziale storico e turistico che si affaccia sul mar Ligure.
Una città poco conosciuta rispetto alle sue vicine Firenze e Pisa.
Oggi ti voglio proprio parlare di cosa vedere a Livorno attraverso 6 luoghi d’interesse da non perdere assolutamente.

Faremo questo itinerario passando dalle zone storiche di Livorno. Per proseguire verso il famoso Mercato delle Vettovaglie ed infine arriveremo a visitare la suggestiva Terrazza Mascagni.

Qui ti lascio già una piccola anteprima dei posti di cui parlerò in modo che tu possa cercarli facilmente all’interno della mappa.

Parliamo di:
Fortezza Vecchia e Fortezza Nuova
Quartiere della Nuova Venezia
Le chiese di Livorno
Mercato delle Vettovaglie
Il Mercato Coperto di Livorno
Terrazza Mascagni
Dove mangiare a Livorno



FORTEZZA VECCHIA E FORTEZZA NUOVA
Si esatto ho scritto fortezze, perché a Livorno ne abbiamo ben due da vedere Fortezza Vecchia e Fortezza Nuova.

Partiamo dalla Fortezza Vecchia.
Il suo aspetto lo si deve ai Medici di Firenze ed è la prima cosa che si avvista arrivando dal mare.
La Fortezza è visitabile all’interno, dove troverai le gallerie segrete con le vecchie prigioni che affacciano sul mare.
Sali sulle mura per poter ammirare il porto da un altra prospettiva.

Tip: in primavera ed estate parte della Fortezza diventa un locale notturno. L’ingresso è a pagamento e si trascorre serata ballando sotto ad un soffitto fatto di stelle.

Non si può di certo visitare Livorno senza aver visto la Fortezza Nuova. Questo luogo d’interesse della città si trova nell’antico quartiere Pontino, durante la seconda guerra mondiale venne duramente colpita dai bombardamenti che purtroppo la distrussero in gran parte.
Oggi è diventata un bellissimo parco pubblico che regala scorci pittoreschi sui quartieri della Venezia e del Pontino.
Ti invito a cercare il cannone all’interno della fortezza che è puntato verso Piazza San Marco e che fino a metà del ‘900 veniva utilizzato per annunciare il mezzogiorno.

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QUARTIERE DELLA NUOVA VENEZIA
Dopo aver visitato le storiche Fortezze proseguiamo il nostro giro verso uno dei quartieri più scenografici.
Se c’è una cosa da non perdere a Livorno è questo antico quartiere.
Penso che già dal nome si possa intuire lo stile di questa zona, canali e ponti di marmo evocano la città dell’amore, Venezia.
Ma voglio dirti di più su come è nato questo quartiere: la zona della Venezia nasce dall’esigenza di creare più terreni edificabili all’interno della città, in quanto la popolazione stava aumentando.
Inizialmente l’idea era di utilizzare la zona sia per abitazioni e sia come magazzini.
Grazie ai canali dei Navicelli costruiti per trasportare le merci al porto, i ponti, le vie storiche con palazzi del Settecento, le grandi piazze e le chiese di Santa Caterina e San Ferdinando questa parte della città è tra le più belle e particolari.
Inizia a vistarlo dal ponte San Giovanni Nepomuceno, vicinissimo alla fortezza nuova, e dirigiti poi verso via Borra.
In questa via nel ‘700 vi abitavano le famiglie più ricche della città, e mentre cammini, tieni il naso all’insù perché qua sono presenti diversi edifici storici come: Palazzo delle Colonne riconoscibile grazie alle colonne in marmo che incorniciano il portone d’ingresso, Palazzo del monte di Pietà e Palazzo Huigens.
Proseguendo si arriva sul ponte dei Domenicani dove non si può fare a meno di notare la bellissima chiesa di Santa Caterina in piazza dei Domenicani.
Questa chiesa con la sua cupola a forma ottagonale alta 63 mt si dice dovesse imitare il Pantheon di Roma ma cosi non fu a causa di problemi in fase di costruzione. Ma la vera bellezza si trova al suo interno! Tieni l’occhio vigile perché tra i magnifici dipinti ne spicca uno in particolare, creato dal Vasari che raffigura l’Incoronazione della Vergine.

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LE CHIESE DI LIVORNO
Dopo aver visto Santa Caterina è il momento di scoprire la chiesa di San Ferdinando situata a poca distanza in Piazza Anita Garibaldi.
Questa Chiesa, nonostante la facciata non lo dimostri, al suo interno è in stile Barocco e vi si trova la scultura “Gli schiavi Liberi” di Giovanni Baratta.
Sempre nella zona da non perdere è anche una visita al museo della città di Livorno in Piazza del Luogo Pio dove troverai arte contemporanea e capolavori delle personalità artistiche italiane degli anni ’50-’70.
La particolarità di questo museo è che inserito all’interno di una chiesa barocca del XVII la chiesa del Luogo Pio.

Il quartiere Venezia nonostante i bombardamenti che l’hanno in parte distrutto, ha mantenuto intatto il suo fascino e la sua bellezza restando uno delle tappe imperdibili quando si visita Livorno.

Tip: per chi desidera vedere la città da una “prospettiva” diversa si possono prenotare gite in gozzo che ti porteranno a scoprire il quartiere e la città direttamente dai canali.

Un’altra cosa importante da sapere, quando si pensa a cosa vedere a Livorno, è sicuramente il festival di Effetto Venezia. Se ne hai l’occasione ti consiglio di non perderlo.
Il quartiere si riempie di bancarelle di artigianato, street-food e vengono organizzati spettacoli affascinanti e tipici della cultura labronica

Puoi scoprire le date esatte qui: https://www.livorno-effettovenezia.it/


MERCATO DELLE VETTOVAGLIE
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IL MERCATO COPERTO DI LIVORNO
Altro luogo di interesse da vedere a Livorno è il Mercato delle Vettovaglie.
Chiamato anche Mercato Coperto, si trova sugli Scali Aurelio Saffi lungo il Fosso Reale ed è stato costruito dopo la crisi economica causata dall’imposizione del mercato nazionale a simboleggiare la ripartenza della città.
La sua posizione, tra la città vecchia e la nuova delimitata dalle due fortezze, è stato un modo per amalgamare le due zone della città e i diversi ceti sociali.
Il mercato coperto è il secondo più grande d’Europa ed è stato costruito seguendo il modello delle Hellis Parigine.
Già dall’esterno si nota la sua imponenza e la forma rettangolare ma la veracità del mercato è tutta al suo interno.
Ci sono quattro ingressi e il mercato è così suddiviso: banchi del pesce, ortofrutta e pollame.
Anche qui ti consiglio di alzare lo sguardo al soffitto per ammirare i bellissimi lucernari.

Curiosità: camminando per il mercato noterai delle sculture di donne appese alle mura.
Sono raffigurazioni delle gabbrigiane, venditrici e contadine delle zone adiacenti alla città che si recavano al mercato per vendere i loro prodotti.
Ma non è finita qui, una volta usciti dal mercato coperto vai verso piazza Cavallotti per osservare da vicino il vero folklore livornese.

Tip: Quando si parla di cosa vedere a Livorno e si giunge al mercato coperto non si può non andare a mangiare un 5&5, un tipico prodotto di food-street, e dove se non da Gagarin? il tortaio più famoso di Livorno, e ricorda si chiama torta e non cecina.

Il mercato è aperto solo la mattina dal lunedì al sabato.


TERRAZZA MASCAGNI
Cosa visitare a Livorno se non la Terrazza Mascagni?
Tra le cose da vedere a Livorno infatti la terrazza prende il nome dal famoso musicista. In passato il Gazebo ospitava eventi musicali, adesso dopo una recente ristrutturazione di tutta la terrazza ospita ritiri di yoga, eventi musicali e molto altro!
Se posso darti un consiglio una passeggiata romantica all’imbrunire sulla terrazza con il suo pavimento a scacchiera è una delle cose da non perdere assolutamente.
Camminando si può arrivare fino alla barriera Margherita, la statua del Marinaio e Baracchina Rossa per ammirare degli scorci unici che ti faranno innamorare della città.

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DOVE MANGIARE A LIVORNO
Dopo averti parlato delle 6 mete storiche da visitare in città è arrivato il momento di consigliarti anche 4 ristoranti dove mangiare a Livorno.

Ristorante la Persiana: questo ristorante si trova in una location “tipica” in quanto sotto le cantine sugli Scali Novi Lena. Pane e pasta fatti in casa, servizio cordiale e attento e location super romantica vista mare.
Ristorante Gran Duca: il ristorante si trova accanto alla statua dei 4 mori di fronte al Porto Mediceo. Qui oltre a mangiare si può anche pernottare in quanto è inserito all’interno dell’hotel Gran Duca.
Ristorante L’Andana: rimaniamo sempre nella zona del porto Mediceo. All’Andana si mangia con vista molo.
L’Ostricaio: una baracchina in legno sul mare che propone piatti di mare sempre freschi con una vista d’eccezione sul moletto di Ardenza e sul mare. Puoi mangiare al ristorante oppure fare come molti livornesi e prendere un piatto d’asporto e mangiarlo sulle spalline del moletto.

Alla prossima, la tua Weekendiera Arianna

Link: https://www.weekendieri.com/cosa-vedere-a-livorno/
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