Il pubblico sugli spalti non è quello visto contro il TAU ma la curva fa comunque la sua parte incitando i ragazzi senza sosta.
Agli uomini di Angelini basta un pareggio ma la speranza è quella di ritrovare una squadra tosta, combattiva e con le idee chiare.
Tutto sembra mettersi bene per gli amaranto che passano in vantaggio al quinto con Frati, lesto a girare in rete un cross sul secondo palo di Torromino.
Sugli spalti si tira un sospiro di sollievo pensando finalmente di assistere ad una partita senza storia.
La realtà però è ben diversa ed i fantasmi tornano di nuovo ad aleggiare sull'erba ardenzina al minuto 23, quando un buco sulla destra (ancora e ancora e ancora) ed una successiva palla messa in mezzo, consentono ai laziali di pareggiare con una bella staffilata dal limite dell'area.
Da questo momento inizia per il Livorno una gara di sofferenza, una sorta di punizione collettiva, un calvario che durerà ancora 70 e passa minuti fatto di attacchi ripetuti da parte dei ragazzi in maglia bianca, mischie, traversoni, punizioni dal limite, traverse, ed un'ultima disperata azione col portiere avversario a fare da centravanti.
La partita termina 1-1 ed il Livorno si qualifica per la doppia finale contro il Pomezia ma la sensazione che alberga nei cuori dei tifosi amaranto è quella di una disfatta solo rimandata. La squadra appare in balia degli eventi, per niente padrona del proprio destino. Gli undici in campo sono sempre in difficoltà al cospetto di bande di ragazzini volenterosi nonostante l'esperienza dei vari Luci, Russo, Torromino e Vantaggiato. Angelini non sembra più avere in pugno la situazione, incapace di trovare una soluzione alla voragine sulla destra difensiva si nasconde dietro una cortina di parole che fanno solo trasparire ansia e incapacità di trasferire alla squadra la grinta necessaria per affrontare le ultime salite.
La speranza, l'unica rimasta, è che qualche singolo trovi la giocata fuori dagli schemi che possa estrarre il coniglio dal cilindro, solo così il Livorno potrà finalmente coronare la rincorsa alla serie superiore.
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