Alè Livorno

Grazie Damilano
Per la tua serietà, l'onestà intellettuale che ha sempre contraddistinto il tuo giornalismo.
Un signore come persona, forse anche inusuale per un settimanale come L'Espresso,dove il giornalismo d'inchiesta presuppone comunque minor pacatezza.
Già, L'Espresso. Bei miei tempi. L'ho divorato quand'ero trentenne e quarantenne, rubando la domenica quelle briciole di tempo libero che gli orari assurdi del mio lavoro concedevano. Il contenuto delle rivelazioni mi faceva incazzare. Già, le rivelazioni: svelava prima degli altri quello che poi sarebbe emerso (e spesso non sarebbe emerso mai). Stavo male nell'apprendere degli imbrogli, i giochi di potere, ma quella voce della verità che si contrapponeva al potere mi dava speranza e ravvivava l'ideale.
Sta finendo anche L'Espresso, questo tipo di giornalismo abbandonato dalla superficialità dei tempi, dalla fatica che oggi fa leggere e approfondire, prima che dal meschino operato di quella famiglia che è diventata la proprietaria.
Ho sentito la notizia ieri sera al tg di LA7.
Su Repubblica non riuscivo a trovare niente. Alla fine un trafiletto.
Ma andate a fa in culo voi, tutto il vostro gruppo e quella squadra che non sopporto.

L'unico settimanale che riesce ancora a vendere è l'internazionale. Purtroppo l'espresso non è riuscito a tenere botta col passo dei tempi. Peccato. La gestione della vendita è tipica di quella famiglia, niente di nuovo; fosse per me li chiederei tutti i soldi presi indietro.

Quoto Spiritual
Mi spiace molto
Lo leggevo cn piacere.

Quella famiglia da voi citata
È stata da sempre una famiglia di rapinatori seriali.
Hanno preso tanto e dato pochissimo

Tra l' altro oggi i nipoti e rampolli vari
Sono di una povertà culturale disarmante

Tra l' altro oggi i nipoti e rampolli vari
Sono di una povertà culturale disarmante

Infatti: sono il peggio del peggio. Il capostipite era comunque un bandito, ma sapeva farlo in modo migliore.