Punto politico 2022

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Jobbe
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da Jobbe »

neuromante ha scritto: ven 22 lug 2022, 12:45 c'è tutta una campagna elettorale davanti. Al momento i numeri sono questi. Per dirne una a novembre 2019, sondaggi alla mano, Salvini era praticamente il re dell'Emilia Romagna. Poi campagna elettorale azzeccata del csx, cappellate di Salvini (la storia del citofono su tutte..) inversione nei sondaggi e alla fine sconfitta di Salvini alle regionali. Se i numeri si confermano, per me, il centrodestra non dura due anni. Il problema è che fa danni per 20
Ti sei scordato delle sardine. Secondo me sono state determinanti per l'esito delle votazioni. Peccato che poi sono evaporate.
Comunque non erano di nessuno schieramento politico, erano solo antisalviniane. e meno male.
Oggi non potremo contare su di loro a meno che non sorga un'ondata simile. (ondata, perchè non mi pare fosse un movimento)
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zanardi
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da zanardi »

spiritual ha scritto: ven 22 lug 2022, 11:17 Vi siete scatenati. in due ore una marea di messaggi tutti intelligenti, con punti di vista diversi, tanti aspetti che personalmente condivido e tanti no ai quali vorrei obiettare. Risulta difficile farlo e sarò incompleto.
Parto a caso, citando a memoria.
È vero quello che viene detto del livornese a Latina e infatti tanti livornesi già qui sono diventati per Salvini-Meloni. L'effetto immigrazione in certi rioni ha deciso, ma anche perché in questa gente c'era già un modo di vedere le cose affine.
1915, con onestà intellettuale, dice che forse sarebbe potuto succedere anche a lui, se nato a Verona, un altro (Nencio?) afferma che un ci sono seghe, se sei figlio di un magistrato, di un ambiente, di una certa educazione, ti formi e resti con quelle convinzioni politiche che maturi. Più che giusto per la grande maggioranza, io mi sento, senza nessuna presunzione, credetemi, un'eccezione. Per me la distinzione tra bene e male, sinistra e destra è netta e ragion di vita dovunque fossi nato. Con Zanardi non sarò mai d'accordo perché io fornirei più armi possibili agli ucraini per aiutarli nella difesa del loro territorio. Forse, se comandasse lui in UE veramente, riportando le sue parole, i russi sarebbero già a Bruxelles. Che poi il PD abbia patrocinato tutto il resto a lui appare irrilevante di fronte alle armi. Ecco perché non ci sarà mai possibilità di intesa.
Sulla Schlein e il rapporto con il PD renziano perché insistere? Se è entrato un cavallo di troia costringendo la parte più sensibile e di sinistra, vedi Bersani, Speranza, a uscire, parliamo di un PD denaturato. Terminiamo però con questo concetto quando l'intruso si è levato di ulo e sono subentrate persone degne della tradizione del partito come Zingaretti e Letta. Riguardo al rapporto con la sinistra, al costo della politica (sicuramente una verità per cui sono favoriti i partiti ricchi in primis o più fidelizzati come PD e Lega) perché non partiamo da un'impostazione del concetto opposta: perché la Schlein ha trovato un accordo con il PD in Emilia e poi a Bologna e con altri non è avvenuto?
Per accordarsi occorre essere in due e cercare accordi sui progetti. Perché non è possibile con PaP, del quale conosco le idee perché ci milita mia sorella? Perché i presupposti ideologici sono diversi, incompatibili con un'azione di governo di uno stato occidentale inserito nel contesto europeo, nella nato, nell'euro ecc. Non c'è possibilità di compromesso. Sono modelli di società diversi. Idem per gli altri partiti dell'estrema sinistra attualmente esistenti.
Se di Schlein ne abbiamo solo una non è responsabilità del PD, ma di un elettore che guarda a sinistra, ma che vorrebbe vivere non migliorando l'attuale società rendendola più equa e solidale, ma vorrebbe vivere in un diverso contesto, contesto poi, spesso e volentieri necessariamente nebuloso.
Noi qui sul forum spesso parliamo dimentichi che la politica è una vera partita a scacchi dove la strategia, la conquista di argomenti, di porzioni elettorali sono all'ordine del giorno. È una partita che presuppone il desiderio di vittoria per governare e mettere in atto le nostre idee, non per partecipare e basta, per esserci nel nostro modo, magari piccolo ma puro.
Qui entra in gioco l'elettorato e molto di quello che avete scritto. La differenza fondamentale che ha comportato la degenerazione della politica (e l'enorme debito pubblico, poi a parte in un'altra occasione dettaglierò) è il passaggio da un voto ideologico, finché c'erano DC-PCI, a un voto non ideologico, soprattutto dopo la fine dell'era Berlusconi che aveva in parte, solo in parte, riproposto un certo tipo di scontro. Ora c'è il voto per convenienza, il voto a chi promette di più o dà, magari a lume di naso, senza grande informazione e conoscenze non dico della storia, ma di ciò che sta avvenendo, maggiore credibilità in un miglioramento della situazione che, secondo la sensibilità e il livello di vita dei votanti in questione, può essere l'aspetto economico o quello di sicurezza o altre garanzie.
Un voto di speranza, quasi un voto di scambio, con richiesta di un ritorno che spesso non c'è, vista la difficile congiuntura del mondo occidentale, ormai in parabola discendente, e magari la superficialità, impreparazione del vincitore politico, bravo a promettere, ma incapace a governare. Per questo motivo, in quasi tutti i paesi occidentali c'è un'alternativa di governo alle elezioni successive.
Riguardo a Piazza, concordo perfettamente con quello che hai scritto. Credo che nel PD stia cambiando qualcosa. Si parla di molta partecipazione dei cittadini, in particolare dei giovani, alle Agorà, un sistema che dovrebbe essere ancora più diffuso sul territorio e ampliato come possibilità di discussione.
Andare nelle fabbriche è fondamentale, ma non credere che sia facile: trovi opposizione dura in chi, da estrema sinistra, ma anche da destra, magari mascherata sotto il qualunquismo, vuole mantenersi i propri feudi, feudi acquisiti nell'ultimo decennio. Il problema, come già detto prima, è che questo consenso raccolto dall'estrema sinistra non viene poi speso in modo propositivo.
ferma i lavori! Ma sei del 66? Perchè se sei del 66 ho capito chi sei e ci conosciamo :D :D :D
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da Jobbe »

piazza ha scritto: ven 22 lug 2022, 12:36 Questi vì se vincono (e ho diversi dubbi) durano quanto un gatto sull’Aurelia.
Mi pare Zana abbia detto giustamente che vincere per vincere non serve a un cazzo, perché la gente la prendi per il culo una volta sola.
Comunque che il PD sia la moderna DC per eredità, per me è una grossa stronzata.
La differenza con i fasci? Che loro non rinnegano il loro passato, magari lo nascondono…e vorrei anche vedè.

Un programma incentrato sul lavoro comunque per esempio, se vogliamo proprio vedere, non è nemmeno prerogativa di sinistra.
Anche lì basta vedere di chi vuoi fare gli interessi.
Ma la gente ha la memoria corta. Guarda Berlusconi (e non solo lui) quante volte ha preso per il culo, ma lo hanno rivotato più volte.

Il PD è la VECCHIA DC restaurata e ribattezzata. dice che tra poco Letta passa la mano e torna Andreotti.

Io non sono in grado di fare nomi (ma non mi dispiacerebbe Bersani, lo smacchiatore di giaguari) , ma alla sinistra del PD c'è la spianata ex PCI.
Con programmi da te precedentemente detti uniti a transizione ecologica, ma veramente ecologica.
Collaborazione con i sindacati. penso che ritroveresti un buona platea di votanti convinti.
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da Plinio »

Jobbe ha scritto: ven 22 lug 2022, 14:48 Ma la gente ha la memoria corta. Guarda Berlusconi (e non solo lui) quante volte ha preso per il culo, ma lo hanno rivotato più volte.

Il PD è la VECCHIA DC restaurata e ribattezzata. dice che tra poco Letta passa la mano e torna Andreotti.

Io non sono in grado di fare nomi (ma non mi dispiacerebbe Bersani, lo smacchiatore di giaguari) , ma alla sinistra del PD c'è la spianata ex PCI.
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Landini + Bersani + Schlein
Potrebbe essere un idea… ma si dovrebbero move domattina
Quando scenderai
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da zanardi »

Plinio ha scritto: ven 22 lug 2022, 14:54 Landini + Bersani + Schlein
Potrebbe essere un idea… ma si dovrebbero move domattina
questa piace anche a me...e quindi non la faranno mai :D
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da Jobbe »

zanardi ha scritto: ven 22 lug 2022, 14:56 questa piace anche a me...e quindi non la faranno mai :D
Quando mai è stata fatta qualcosa di sensato?
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da zanardi »

Jobbe ha scritto: ven 22 lug 2022, 15:00 Quando mai è stata fatta qualcosa di sensato?
Landini non lo farà, ci scommetto quello che vuoi
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da 19=L=15 »

zanardi ha scritto: ven 22 lug 2022, 15:07 Landini non lo farà, ci scommetto quello che vuoi
Se lo facesse perderebbe un botto di tessere perche specie al nord est ci son tanti tesserati cgil che votano lega
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da Jobbe »

Da il Fatto Quotidiano 22/07/22 pag 4

MARCO REVELLI LO STORICO: “SIAMO ORMAI A UNA FORMA MONOCRATICA DEL POTERE”

“L’Agenda Draghi è il suicidio Pd Serve una coalizione di sinistra”

»Giampiero Calapà

“L’agenda Draghi di cui parla Enrico Letta è per il Pd una via esplicita di suicidio assistito. Lo stato del Paese è esattamente l’opposto”. Il professor Marco Revelli, 74 anni, sociologo, politologo, storico, cuore a sinistra da sempre, è sconcertato dall’evoluzione politica delle ultime ore.
“Credo difficile che il dentifricio del campo progressista possa ritornare nel tubetto di un’alleanza Pd-M5S-sinistra”.

Nel discorso di Draghi al Senato abbiamo ravvisato populismo e cesarismo, è d’accordo?

L’anno e mezzo di governo Draghi ha contribuito ad aumentare il degrado del sistema politico verticalizzando il potere su una persona che poi ha espresso anche il suo stizzito disprezzo per quella platea: è il colpo di grazia al sistema dei partiti. Si è consolidata una “democrazia” monocratica elitaria e insieme plebiscitaria, decodificata dallo stesso Draghi contro il Parlamento degradato e mortificato. Sono stati dati gli ultimi colpi di piccone
alla Costituzione: siamo usciti dai confini di una democrazia parlamentare rappresentativa per far posto a una centralizzazione e personalizzazione
del potere che neppure Berlusconi era riuscito a ottenere, perché c’era un’opposizione larga che ora non si vede.

Draghi ha esasperato la crisi,perché?

Forse perché l’establishment di cui fa parte ha la ragionevole certezza di un autunno turbolento che avrebbe minato la figura di Draghi non rendendolo
più spendibile su altri scenari. Così si è posto sopra quella che ha mostrato di considerare la suburra del Parlamento tra gli applausi della grande stampa e dei principali osservatori.

Non ritiene che Pd, 5Stelle, Sinistra italiana, Verdi, Articolo1, possano ancora provare a presentarsi alle elezioni nel “campo progressista”?

Mi sembra molto difficile. È una prospettiva che esisterebbe se si formasse un’aggregazione pronta a mettere la drammaticità della questione
sociale al centro della riflessione. Il Pd mi sembra vada nella direzione opposta con “l’agenda Draghi”, Renzi e Calenda. E Di Maio...

I 5Stelle di Giuseppe Conte da soli sono ormai spacciati?

Non credo possano ristabilire una comunicazione con reti sociali in grado di organizzare alcune forme di resistenza come hanno fatto in passato intercettando sentimenti di rivolta contro il sistema.

A sinistra c’è anche, con Rifondazione e Potere al popolo, Luigi De Magistris che sogna di essere il Mélenchon italiano...

Mi auguro che abbiano un futuro e uno spazio politico non residuale, ma vengo da troppe delusioni per ragionare lucidamente su questo.

Non resta che aspettare la vittoria delle destre di Meloni, Salvini e Berlusconi?

Sono apparentemente proiettati verso un successo che sembrerebbe garantito da una legge elettorale sciagurata. I parlamentari di questa legislatura
porteranno sulle spalle il peso di non averla cambiata, ma qualcosa si potrebbe ancora fare per cancellare la torsione anti-democratica del Rosatellum...

E cosa potrebbe fare un Parlamento d’agosto ormai agli sgoccioli con i partiti in campagna elettorale?

Potrebbe trovare occasione di rinascita su questo aspetto il “campo progressista” con Pd e M5S che prendono l’iniziativa per una legge proporzionale
giocando anche sulle contraddizioni degli altri. Non escludo che si possa trovare ora una maggioranza per poterlo fare, ma servirebbe
la volontà politica. Invece il Pd pensa all’agenda Draghi...

D’altra parte il Pd, erede del Pci, è stato l’unico (con pochi altri gruppuscoli) a rimanere fino alla fine fedele a un banchiere della grande
finanza internazionale...


Sembra un paradosso, ma ormai è un partito-Stato con l’unico obiettivo di dar continuità istituzionale al potere. E Draghi è molto congruente col paradigma dominante occidentale e con il modello neo-liberista. Con tutto il rispetto, altro che Pci.
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Jobbe
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da Jobbe »

19=L=15 ha scritto: ven 22 lug 2022, 15:21 Se lo facesse perderebbe un botto di tessere perche specie al nord est ci son tanti tesserati cgil che votano lega
Sono i "convenienti" tesserati per convenienza essendo lavoratori dipendenti. Leghisti speranzosi della seccessione (pensando sia un guadagno).
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